Autore Topic: Studio Ghibli  (Letto 404728 volte)

0 Utenti e 2 visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline Shito

  • Recluta
  • *
  • Post: 141
  • The Future Was Yesterday
    • E-mail
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1530 il: 08 Apr 2015, 17:12 »
Ora, ti prego, devi dirmi PERCHE' non avrei dovuto usarlo.
Perché allo spettatore viene un punto interrogativo gigante sulla testa, perché la prima cosa che si chiede è "ma questa come parla?" che non è sicuramente quello che Miyazaki aveva in mente usando quel termine. Perchè non è un verbo che una ragazzina utilizzerebbe (sfido chiunque a dire il contrario). Perché forse stai rendendo giustizia all'etimo giapponese, ma non al significato del personaggio e quindi del film.
Giusto perché me lo hai chiesto.

vedi però che sbagli:

1) 'allo spettatore viene".... A TE, viene. Ma tu non sei "lo spettatore tipo", tu sei tu, un dato spettatore. Come si è letto, già in questo thread trovi persone che non hanno simili problemi. Le persone sono diverse. Nessuna di esse può ergersi surretiziamente a norma del tutto.

2) "sicuramente quello che Miyazaki aveva in mente usando quel termine" - sicuramente sappiamo solo che l'ha usato. Sicuramente non puoi presumere altro, ti prego.

3) "sicuramente quello che Miyazaki aveva in mente usando quel termine" - Miyazaki è un giapponese che fa film giapponesi per giapponesi. Tu sei un italiano che li guarda anche se non ono diretti a lui. Non fare parallelismi che non esistono, dai.

4) "Perchè non è un verbo che una ragazzina utilizzerebbe (sfido chiunque a dire il contrario)" - di nuovo, non ergerti a norma. Vedo ragazzine e ragazzini che parlano anche in modo più sofisticato. Il figlio dodicenne di una collega, a ena, compose un sonetto in metro perfetto per sublimare la sua frustrazione di non superare un livello in un gioco della PlayStation, e ce lo declamò (per dire, è accaduto). Non puoi dire "nessuno" lo direbbe, come fai? A parte poi che parliamo di una ragazzina GIAPPONESE, non della tua vicina di casa italiana, che sta citando quanto detto poc'anzi da un'adulta.

Wis, le tue osservazioni non hanno senso, nel senso proprio del termine. Sono sbagliati i presupposti, le fondamenta. Ragioni da un punto di vista del tutto egocentrico, perché se ci fai caso analizzi tutto in ragione di te. Te come singolo, come esperienza linguistica, come cultura di riferimento. Ma il film non sei tu. Il film non è lo spettatore. Il film PREESISTE e PRESCINDE dai suoi spettatori, come entità. Specie prescinde da un pubblico straniero che l'autore proprio *non considera* (dichiaratamente). Non ci credo che no te ne rendi conto. ^^
« Ultima modifica: 08 Apr 2015, 17:17 da Shito »
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)

Offline Wis

  • Highlander
  • *********
  • Post: 67.438
  • Mellifluosly Cool
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1531 il: 08 Apr 2015, 17:25 »
Ok.
Professional Casual Gamer

Offline Account_191220

  • Reduce
  • ********
  • Post: 23.649
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1532 il: 08 Apr 2015, 17:32 »
Il figlio dodicenne di una collega, a ena, compose un sonetto in metro perfetto per sublimare la sua frustrazione di non superare un livello in un gioco della PlayStation, e ce lo declamò (per dire, è accaduto).
:D :D :D
Wis, arrenditi.
Ok.
XD

Sappi che sono assolutamente concorde con te, Wis, ma io avevo alzato bandiera bianca a:
La questione che i più sembrano voler non capire è che una volta che si AMMETTE la possibilità di DIVERGERE dall'originalità dell'opera che si traduce/adatta/doppia, ovvero nel momento in cui si deroga da un criterio obiettivo/oggettivo quale "la maggiore fedeltà possibile", si introduce una variabile pazza perché soggettiva: il "bello", il "gusto", ovvero il "bello per me". Una volta fatto ciò, tutto è legittimabile, perché il criterio introdotto non trova un limite obiettivo: ciascuno porrà, sempre a proprio gusto, un diverso limite alla tolleranza di alterazione. Quindi si passerà da una cosa davvero lieve, come -che so- mettere un "mamma" invece di "mammina" per "okaachan" (che *è* un diminutivo vezzeggiativo, lo è *obiettivamente* e non si scappa), dico da lì si arriverà in un sol balzo a giustificare 'C1P8' al poato di 'R2D2' perché 'ciunopiotto' assomiglia a gianni-e-pinotto è fa ridere - è un caso reale, vergognosamente reale.

No, signori, non levate gli scudi: capite la questione. La questione è ontologica. L'ortodossia o è ortodossa, o non esiste.

Le persone sensate invocano un aureo "giusto mezzo", ma chi decide dove porlo? Una volta che il gusto è sovrano, il re è nudo e pazzo. Si fanno scelte che piaceranno ad alcuni, ad altri no, ma saranno SEMPRE INDIFENDIBILI, perché INFONDATE, ovvero fondate su qualcosa di insignificante., il gusto di un singolo che non è l'autore dell'opera su cui si opera.

Si capisce quindi che questo "giusto mezzo" altro non è che un vessillo vuoto sbandierato per comodo, sotto la cui asta non si cela altro che la più vecchia delle verità del consumatore: "vorrei tutto fatto come piace a me, e il modo in cui piace a me lo chiamo giusto".

Signori, non va bene.

Offline TremeX

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 9.715
  • / | \
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1533 il: 08 Apr 2015, 17:39 »
Ma in italiano esiste quell'espressione. È 'sbattersi per far qualcosa'.
È triviale ma si usa. Altrimenti si dice, sempre riflessivo, 'darsi da fare'.


Offline Account_191220

  • Reduce
  • ********
  • Post: 23.649
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1534 il: 08 Apr 2015, 17:46 »
Shito, detto onestamente, ti ringrazio per i tuoi approfonditi interventi in questo forum ma per quanto mi riguarda non fanno che confermare che probabilmente hai perso di vista il quadro generale (se mai tu lo abbia avuto sott'occhi). Hai una mirabile conoscenza dell'argomento ma per quanto mi è dato sentire sei un pessimo dialoghista. Trovo il tuo lavoro su Totoro talmente abberrante da essere equiparato al tuo citato "C1P8" nonostante sia rivestito di una ricercatezza che ha portato però a dei dialoghi tra l'assurdo al demenziale per un ascoltatore "medio" (non certo dodicenni che compongono sonetti). Banalmente accuratezza e sciatteria si sono incontrate una volta portate all'eccesso, come nei due casi succitati.
Questo tuo ribadire poi la ricerca dell'accuratezza non fanno altro che dimostrare quanto tu sia più un linguista (forse) che non un dialoghista, lavoro che per quanto mi riguarda non ti compete, ma tant'è...son gusti no? Perchè hai voglia a cercare l'"oggettività" in un'opera creativa...alla fine l'unica cosa che conta è :
[] MI PIACE
[] NON MI PIACE
E per quanto mi è dato aver sentito il tuo lavoro non mi è piaciuto, aldilà di tutto il lavoro e dell'impegno profuso, per il quale comunque ti porto rispetto.
Detto questo, ti auguro buona vita.

Offline Shito

  • Recluta
  • *
  • Post: 141
  • The Future Was Yesterday
    • E-mail
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1535 il: 08 Apr 2015, 18:06 »
Citazione
alla fine l'unica cosa che conta è :
[] MI PIACE
[] NON MI PIACE

Davvero spero che non si ragioni così. Questo è solipsismo.

Con questa logica non si può conoscere nulla di diverso dal sé.

Le cose esistono al di là di noi, a prescindere da noi. Le cose esistono per quello che sono, possono piacerci o meno, ma questa nostra 'piacenza' non può inficiare le cose.

Parlando di traduzione e adattamento, in particolare, una delle mie massime è:

"Non dirò mai giusto ciò che mi pare bello, ma chiamerò bello ciò che è giusto".

La correttezza , dato oggettivo, è essa stessa l'estrema bellezza di un processo 'servile' quale la traduzione. Altrimenti la traduzione stessa non ha proprio ragione di esistere.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)

Offline Shito

  • Recluta
  • *
  • Post: 141
  • The Future Was Yesterday
    • E-mail
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1536 il: 08 Apr 2015, 18:10 »
Ma in italiano esiste quell'espressione. È 'sbattersi per far qualcosa'.
È triviale ma si usa. Altrimenti si dice, sempre riflessivo, 'darsi da fare'.

Ma 'sbattersi' (sul filo del gergale, come tu stesso giustamente dici) e 'darsi da fare' non implicitano l'inutilità del fare, come invece 'dimenarsi'. Sono verbi 'positivi', diciamo. 'Dimenarsi' ha un senso più negativo, come infatti è nella scena.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)

Offline Account_191220

  • Reduce
  • ********
  • Post: 23.649
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1537 il: 08 Apr 2015, 18:15 »
Davanti all'arte nulla regge se non quello. Come nell'amore.
Poi puoi aggiungere infrastrutture culturali per cercare di tenere in piedi tutto ma se una cosa non piace si può arrivare a rispettarla ma sicuramente non ad amarla.
Il tuo adattamento di Totoro vede una ricerca strutturatissima che ha prodotto un risultato mediocre, il che è una cosa che capita più spesso di quanto non si creda. Le ultime due righe poi le trovo tristissime e figlie di una rigidità mentale che le lingue non si meritano.
Pace, non alimenterò ulteriormente la discussione perchè mi paiono visioni della vita e della creatività (che per quanto mi riguarda sono concetti non separabili) totalmente inconciliabili.
Peccato perchè Myiazaki lo adoro.

Offline Shito

  • Recluta
  • *
  • Post: 141
  • The Future Was Yesterday
    • E-mail
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1538 il: 08 Apr 2015, 18:46 »

Peccato perchè Myiazaki lo adoro.

Mi domando quale idea di Miyazaki tu dica di adorare.

Perché se rifiuti l'unica strada di conoscenza reale che ci è data, lo studio e la comprensione dell'altrui tramite la conoscenza veritiera, allora non adori lui, ma una sua distorta immagine che ti sei creato nella testa riflettendo te stesso nell'arte altrui.

Ahi, quanto narcisismo crede di essere amore! E non dico di te, dico dell'umanità.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)

Offline Account_191220

  • Reduce
  • ********
  • Post: 23.649
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1539 il: 08 Apr 2015, 19:14 »

Peccato perchè Myiazaki lo adoro.

Mi domando quale idea di Miyazaki tu dica di adorare.
Questo è triste ma vero visto che in Italia non esistono adattamenti validi delle opere del maestro.
Fortuna vuole che io sia più attratto dall'aspetto visivo che non testuale/letterario, quindi posso goderne senza lenti deformanti a frapporsi tra me e lui.
« Ultima modifica: 08 Apr 2015, 19:16 da Kabuto »

Offline Shito

  • Recluta
  • *
  • Post: 141
  • The Future Was Yesterday
    • E-mail
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1540 il: 08 Apr 2015, 19:27 »
Ti inganni: l'assenza di una parte del tutto *è* una deformazione percettiva. :-/
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)

Offline Xibal

  • Eroe
  • *******
  • Post: 15.272
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1541 il: 08 Apr 2015, 19:31 »
quindi posso goderne senza lenti deformanti a frapporsi tra me e lui.
I tuoi occhi non lo sono?



"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
"Solo in un teatro delle marionette" (Red Dead Redemption 2)

Offline Floyd

  • Eroe
  • *******
  • Post: 12.098
  • Since 1989
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1542 il: 08 Apr 2015, 19:47 »
Io francamente tra una traduzione fatta in un italiano scorrevole e che suona bene e una traduzione più fedele possibile al testo originale scelgo la seconda, soprattutto nel caso di un'opera con importanti riferimenti culturali come Princess Mononoke.
« Ultima modifica: 08 Apr 2015, 19:50 da Floyd »

Offline DRZ

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 7.632
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1543 il: 08 Apr 2015, 19:50 »
Mentre i kami sono... kami, non necessariamente dei in senso stretto ma più entità sovrannaturali che controllano ogni aspetto della vita di un giapponese. Dal mare al sole alla fertilità, ma anche a cose più specifiche come, chessò, cani e gatti.

Ache qui ha un'idea molto vaga, mutuata da non so quali studi probabilmente superficiali e occidentalisti.

Magari ha letto questa dichiarazione di Miyazaki.

"In my grandparents' time, it was believed that spirits existed everywhere -- in trees, rivers, insects, wells, anything. My generation does not believe this, but I like the idea that we should all treasure everything because spirits might exist there, and we should treasure everything because there is a kind of life to everything."




Offline Account_191220

  • Reduce
  • ********
  • Post: 23.649
Re: Studio Ghibli
« Risposta #1544 il: 08 Apr 2015, 20:17 »
I tuoi occhi non lo sono?
Voglio credere che i miei occhi siano me, come tutto il resto del mio corpo.
Sai com'è...^^'