A me preoccupa soprattutto questo, e linko uno dei tanti articoli che stanno uscendo sul tema:
TFP Link :: https://www.repubblica.it/salute/2022/03/08/news/cosi_il_covid_puo_cambiare_la_struttura_del_cervello-340661912/Io già due anni fa avevo notato che, tra le mie conoscenze, chi prima del Covid già non era un'aquila, dopo il Covid non ce la faceva proprio. Era diventato un imbecille insostenibile. Ovviamente sono consapevole che l'esperienza personale non possa mai costituire un campione statistico, ma il sopracciglio ancelottiano era alzato. Adesso continuano a uscire studi così.
Quello, tra le molte cose, che non è compreso collettivamente, è che il covid non è un raffreddore anomalo che se lo fai male ti ammazza e se lo fai bene è appunto solo un raffreddore. Il covid è una malattia sistemica, quindi aggredisce tutto l'organismo. E non è assolutamente scontato che poi tutto torni come prima.
Dal momento che praticamente tutti stanno facendo il covid, ci rendiamo conto di cosa significhi un abbassamento della già discutibile intelligenza media del genere umano?
Senza contare gli altri effetti latenti del long covid, come ad esempio l'accresciuta possibilità di sviluppare malattie metaboliche nei bambini. E il fatto che la malattia sia ripetibile, che continui a variare, e tra 10 anni dopo 6 covid a testa staremo una crema.
Ora, io ho 42 anni, gioco ancora un botto ai videogiochi, mi diverto a fare il piccolo ninja in palestra, dico molte parolacce, faccio spesso commenti sconvenienti sulle colleghe e indulgo abitualmente in tutta una serie di comportamenti diversamente maturi. Però una cosa l'ho capita. Gran parte dell'umanità o non ha da mangiare o ha le bombe sulla testa, io una cazzo di mascherina al chiuso e una punturina ogni sei mesi posso anche sopportarle. E niente, dita incrociate per il prossimo autunno.