naaa, ha ragione
@Cryu è necesario intensificare (soprattutto e principalmente a livello di STAMPA ufficiale, così restituiamo un po' di senso e dignità al termine "giornalismo") l'attività ESSENZIALE del fact checking.
Abbiamo visto (e lo sappiamo da tempo) che la capacità manipolatoria e decisionale dell'informazione è DECISIVA e in grado di piegare il corso della storia anche e più delle azioni militari o economiche delle nazioni.
FACT CHECKING a tappeto, come vera e propria attività di supporto e filtro della comunicazione: non significa censurare a priori parole e opinioni, significa semplicemente assegnare un livello di credibilità alle persone/alle istituzioni. Significa che tutti potremo sbagliare, o riportare qualcosa di inesatto, ma chi lo farà COSTANTEMENTE verrà necessariamente "rimosso" dalla visibilità pubblica.
Qui mi riallaccio all'uscita di
@answer : no, le fonti e le situazioni non sono TUTTE uguali per diritto di democrazia ed eguaglianza. Per questo motivo un programma confezionato da Mario Giordano non può avere la stessa "rispettabilità" di altre fonti di informazione più caute e meno faziose (non parlo nemmeno di fonti equidistanti e neutre, lasciando la debolezza umana come fattore inevitabile del confronto), Uno NON vale uno.
Le mie informazioni legate alla salute le prendo dai medici e da chi è preposto istituzionalmente a tutelare la salute pubblica: mi DEVO fidare della competenza (chiamalo - se preferisci - "sistema") e dell'onestà non solo intellettuale di chi è preposto ad un tanto.
Il che non significa che siano INFALLIBILI, ma che cercano in ogni singolo momento di offrire la soluzione migliore nell'interesse collettivo.
Nel fare questo non abdico al mio giudizio critico, al "ragionamento" e alle valutazioni: infatti il tassello imprescindibile da affiancare al fact checking è la propria cultura, ma che sia onesta.
Abbandoniamo questo desiderio di scovare complotti e "realtà alternative" in ogni frangente: lasciamo queste cose alla finzione del cinema, o dell'arte, o della scrittura. Opere di intrattenimento.