@Raiden lavoro a Sestri Levante, piena metà tra Genova e La Spezia.
Sestri Levante è meta piena di Milanesi (o comunque Lombardi), Piacentini, Parmensi e qualche Piemontese (direi Alessandria come zona, ma ho meno informazioni).
Oltre agli stranieri, ma in questo momento è un altro discorso.
Quello che abbiamo appunto notato noi e diversi colleghi è che come hanno chiuso le scuole tantissimi si fossero riversati nelle seconde case.
Sembrava di essere a giugno, spiagge piene. Nessuno percepiva il benché minimo rischio.
Conosco qualcuno che è passato da "è una belinata" a "oddio, forse è meglio che faccio un test?"
Credo che per una porzione di persone la farà da padrona l'incoscienza: quelle persone che dicevano "nessuno a 25 anni mi può dire che devo stare in casa, faccio quello che voglio" torneranno a fare quello che vorranno.
Però è altrettanto vero che ci sono persone che hanno parecchio timore.
Sono per lo più quelle persone che hanno genitori di una certa età, che sono a rischio e che dunque vorrebbero evitare il più possibile di rischiare la loro salute.
L'ultimo giorno prima della chiusura forzata, il lunedì, abbiamo fatto un tavolo da 2 a pranzo. Oramai era assodato non avremmo fatto più nulla.
Beh questa coppia, ogni volta che il cameriere portava le posate o i piatti si allontanavano il più possibile dal tavolo.
Una volta c'era da invertire le posate e la coppia ha prontamente fermato il collega dicendo "no no, facciamo noi".
Paura sì, ma comunque a pranzo sono venuti.
Ok, lo sconto al 50% con the fork, ma se hai così paura da non volere che il cameriere che ti ha messo le posate, le inverta, vieni a mangiare?