A me è scaduto ieri, mi sento libero, concettualmente per me ha ragione @Ruko
E sì
@Panda Vassili.
Premettendo che ognuno ha diritto di trovare il proprio modello di utilizzo del videogioco in base alle proprie possibilità, tempo e gusto, la mia opinione è che il Game Pass sia davvero equiparabile allo AYCE di molti ristoranti orientali, come qualcuno ha detto saggiamente molto prima di me.
Questo lo dico da una che per venti anni ha lavorato nel campo della moda e s'è sorbita 1000 corsi di psicologia comportamentale dell'utenza e strategia di vendita, strumenti malefici secondo cui il servizio viene prima dell'oggetto di consumo e le comodità del primo debbano spesso nascondere la vera natura del secondo. Il Game Pass è una filosofia nota in altre forme, la fidelizzazione nel tempo a mezzo servizi erogati.
Per me è molto semplice: mettermi lì a controllare tanti titoli a disposizione da un catalogo virtuale è proprio il dispositivo attraverso cui pucciare velocemente e smettere, non impegnarsi a fondo perché tanto posso cambiare, cedere alla curiosità superficiale invece della profondità, provare tutto e banalizzare le cose ecc. ecc. in una girandola di titoli che vengono consumati con la stessa dinamica dei dischetti piratati per Psx.
Io sono quella che invece aveva in mano 115.000 lire ricavate dallo stipendio per comprarsi finalmente FFVII Pal e tornare a casa a giocarci.
Preferisco, personalmente, informarmi e poi saggiare un acquisto che sia mirato e personale, più ritagliato sulla mia personalità e gusti e, perché no, dedicandogli quel tempo necessario a estrinsecare un hobby.
Per comprendere la bellezza di un contesto per me è importante dargli tempo, impegno e operare tutta la ritualità del caso, che è piacere in sé. Andare in centro commerciale perché ho mezza giornata libera, comprare cose tipicamente femminili, farmi l'aperitivo con qualcuno e poi entrare nel negozietto di Vg per scambiare 4 chiacchiere in simpatia e poi tornare a casa con un gioco.
Per questo non capisco e non capirò mai il concetto di "backlog", che senso ha accumulare giochi per non giocarli? "Ci sono le offerte!" Beh le offerte ci sono sempre, tornano e spesso sono meglio delle precedenti. Questa cosa tutta infantile di non avere controllo sui proprio desideri epidermici, accumulare compulsivamente per poi rendersi conto che certi giochi manco si volevano e magari vengono scavalcati di continuo da roba più recente.
E poi si sta lì a lamentarsi...Che senso ha?
Un gioco per volta, in acquisto per volta e poi si passa ad altro. A che mi serve il GP? Loro si preccupano di avere il tuo obolo mensile e poi devi essere bravo tu a gestire, a gestire l'indeterminatezza e l'immediatezza. Auguri. E' uno strumento che per me parla o a utenza molto giovane e quindi poco consapevole o a gente stanca di videogiocare che si mette lì per sfuggire alla moglie, lfigli, lavoro.
Mentre invece il piacere vero necessità di attesa, preparazione e costruzione.
Oh, per dire, io sono contraria anche a Spotify, sono una che mette il vinile/disco dal principio perché le tracce hanno un loro significato in base a come sono messe, non prendo le canzoni come patatine da un sacchetto.
#vecchianzaCerto, vecchia maniera ma è quella piccola, sottile differenza che a molti sfugge, tra "
utilizzare/consumare qualcosa" e avere "
la cultura di qualcosa". E vale anche per i videogiochi, sì.
Ovviamente tutte opinioni mie, 100% soggettive e pace a amore a tutti/e per quello che invece va bene a loro.