Hanno parlato solo del lato software, ma dai, diteci qualcosa che non sappiamo
Hanno rispolverato un concetto sì pacifico, ma che alla vigilia di ogni generazione viene - per magia - assai sottostimato: la regolarità svizzera con cui PlayStation infila annualmente 1-2 killer app nel novero dei best game of the year/generation/ever.
Microsoft era riuscita a ridurre radicalmente questo handicap 15 anni fa, investendo cifre folli in contratti d'esclusiva e infrastrutture per l'online gaming, mentre Sony destinava i suoi denari a progettazione e lancio di Blu-ray e Cell: Xbox 360 si presentò ai blocchi inserendo gente come Bungie, Epic, Remedy o la defunta (ma al tempo onorabilissima) Bizarre Creations in formazione titolare.
Un tesoro poi depauperato con la nonchalance dell’ultimo Milan berlusconiano (sigh); un plusvalore sacrificato sull’altare di Kinect, Balance Board, “Xbox: Watch TV!” e quel mare di puttanate passeggere che aveva fatto credere a Redmond fosse meglio sfidare Nintendo anziché Sony. Sony nel frattempo modernizzata e spostatasi - di baricentro e filosofia - ad ovest, con un lead architect giovane e pragmatico quale Cerny preoccupato di sedurre software house, più che i Leonardo Da Vinci dell'ingegneria informatica con cui flirtava Kutaragi.
Oggi va da sé che Redmond DEBBA prendersi di forza la leadership hardware (e in misura inequivocabile). A caratteristiche tecniche invertite, oggi le prime pagine dei siti specializzati reciterebbero “La console war next-gen è già finita prima di cominciare”. E noi appassionati scriveremmo sui forum “Microsoft non ha capito un cazzo”.
Eppure la – oggettivamente rilevante – superiorità di Series X, con tutto ciò che di positivo comporta, anche in termini di promessa qualitativa sui multipiattaforma, è soltanto una condizione “necessaria ma non sufficiente” per provare (provare) a competere con PS5 e il suo dream team di sviluppatori proprietari.
Senza un’offerta software assai migliore di quanto visto durante la current-gen, Xbox rischia seriamente un altro bagno di sangue.
Anche se la sua macchina sta a quella avversaria come il Nintendo 64 stava al Saturn.