Si' naked e ikenny non era una critica a collezionisti etc era solo un discorso tecnico concreto.
Perché ce ne sono la' fuori eh che si gonfiano il petto con gli ascolti in vinile
![Wink ;)](https://www.tfpforum.it/Smileys/XarSmilies-1/wink.gif)
Ecco sta gente si sta facendo fregare e basta.
Il mito nasce dalle prime conversioni da master analogici a cd, perché all'epoca si' molte di queste non erano granché per diversi motivi tecnici d'epoca e perché quei master analogici erano realizzati per suonare bene su lp e anche quando rimasterizzavano non sapevano dove andare a parare, mancava l'esperienza e in parte la tecnologia.
E' un discorso lungo questo storico, cmnq basti sapere che oggi il vinile non suona meglio del digitale (di qualità almeno discreta ovvero parliamo di file non compressi, dal cd in su, perché gli mp3 provocano impastamenti e tagli di frequenze pure loro ovviamente e diviene una guerra tra poveri).
Azraeel parliamone perché sentire di ariosita' et similia cominciano a drizzarsi i peli sulle braccia.
Possiamo partire dal semplice punto che i vecchi master anni '60 e '70 erano equalizzati tenendo conto del risultato su vinile, che quindi è il modo storicamente "corretto" di sentirli.
Se non sono vecchie registrazioni rimasterizzate oggi eh, parliamo dei dischi usciti all'epoca che ora veromilmente avranno qualche buchetto.
Però si è in grado in digitale di realizzare un master molto vicino all'analogico con alcuni accorgimenti (leggi passare per l 'hardware anche d'epoca e non per plug ins assortiti.)
Mentre al contrario non potrai mai mettere su vinile quanto perdi dal passaggio dal digitale.
Inoltre nel realizzare dai master o ancor meglio mix analogici d'epoca dei master digitali puoi recuperare diverse frequenze e dettagli che nell'originale si erano perduti.