Traguardo! Finito Spirito di Justizzzia in mezzo a un alluvione e disastri everywhere, unico conforto rimasto
Il gioco mi è piaciuto un casino, infinitamente meglio di AA5 che nel finale in particolare sciupava un'occasione ghiottissima di capitalizzare sulla narrativa svapando lo svapabile.
Escludo il DLC che non ho ancora giocato e il caso 4 che per me non ci sta per un cazzo nell'economia narrativa del tutto (il filler marcissimo con Athena) ma vabbè, non inquina nulla e volendo si può pure skippare dal chapter select lol.
Il caso finale è degno delle aspettative ed effettivamente Apollo è a un livello di forma mai visto, hanno pure risparmiato al giocatore i momenti "sì Apollo protagonista ma poi Phoenix gli da i consigli buoni", no, pochi cazzi, è tutto Apollo il finale.
Il caso finisce in modo epico ma il breakdown del colpovole è forse la parte che mi è meno interessata anche perchè dal pdv emotivo sti personaggi non mi piacciono a livelli dei migliori di Takumi, ma tutto il canovaccio con il coinvolgimento di
Maya e Dhurke morto da 3 giorni
è una roba SPAZIALE, i colpi di scena mi ribaltavano dalla sedia ogni volta e il reveal finale su
Garan incapace di channellare gli spiriti
mi ha spiazzatissimo ma è geniale e ci sta
Poi uno può mettere in dubbio la plausibilità del tutto ma son dell'idea che nel mondo di AA lo spirit channelling sia una forza concreta e regolata secondo criteri ben stabiliti nei giochi e che, forse involontariamente, regala alcuni dei colpi di scena più belli della serie, vedi anche Bridge to the Turnabout che è il caso finale di Takumi ed è tutto imperniato su questo.
Quanto alla lunghezza concordo con le critiche, forse si poteva sfrondare qua e là..... e specie l'ultimo caso potevano formalmente dividerlo in 2 casi distinti anche perchè SONO due casi distinti
Insomma, dopo episodi dove provava cose Yamazaki per me ha consegnato un AA che è al livello di quelli di Takumi. Di certo non lo erano Investigations 1 o DD aka AA5, ma questo per me lo è, forse non proprio a quei livelli ma ci arriva molto vicino. Poi come al solito, e come già detto, i giochi di Takumi sono più emotivi e i personaggi scritti meglio, mentre Yamazaki eccelle in incastri logici assurdi ma che spesso arrivano al dunque senza accartocciarsi ed è, di suo, un risultato notevolissimo.