Autore Topic: Studio Ghibli  (Letto 404713 volte)

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Offline The Fool

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2655 il: 01 Nov 2015, 15:27 »
Appunto quindi abbiamo non solo una società che si affida a Cannarsi ma due (o tre, quattro o che ne so io). Se il vecchio doppiaggio è sempre Yamato potevano infilarlo nel Blu-ray o DVD e ristamparlo. Io avevo la VHS da ragazzino ed era appunto Yamato Video
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Offline MrSpritz

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2656 il: 01 Nov 2015, 18:30 »
Sempre di anime, che son un prodotto di nicchia.

E poi anche Diego Fusaro pubblica con Bompiani, ma resta un cretino.

Offline Konron

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2657 il: 01 Nov 2015, 18:42 »
Ringrazio Shito, il valore dei miei DVD "old" di Una tomba e La città incantata andrà alle stelle ora!  :D

Ma alla fine quali sono i film ghibli con doppia versione italiano/cannarsiano? E quanti solo in cannarsiano? C'è una tabella?

Online atchoo

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2658 il: 01 Nov 2015, 18:46 »
Di Ghibli pre-Cannarsi c'è pochissima roba: Nausicaa, Mononoke, Una tomba per le lucciole e La città incantata. Non dovrebbero essercene altri.
Alcuni Ghibli hanno due adattamenti di Cannarsi: Laputa, Kiki e Porco Rosso (quello Buena Vista credo sia inedito).

Offline Konron

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2659 il: 01 Nov 2015, 18:53 »
Alcuni Ghibli hanno due adattamenti di Cannarsi: Laputa, Kiki e Porco Rosso (quello Buena Vista credo sia inedito).
A cui immagino a breve si aggiungeranno in home video Nausicaa, Mononoke e Una tomba, giusto?

Ma de La città incantata non ci sono due doppiaggi?

Ah no forse ho capito, ci sono alcuni film curati DUE volte da cannarsi! Che confusione.
« Ultima modifica: 01 Nov 2015, 19:00 da Konron »

Offline The Fool

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2660 il: 01 Nov 2015, 18:59 »
E poi anche Diego Fusaro pubblica con Bompiani, ma resta un cretino.
Sarà un cretino per te. Se dici che è un cretino dev'essere un genio, mo' me lo vado subito a comprare. Che è di nicchia non vuol dire niente, anzi proprio perché è di nicchia gli appassionati possono essere più pignoli e puntigliosi e fanno caso alle invenzioni, che si sono pappati per tutta l'infanzia e ora giustamente ne hanno le scatole piene. Il pubblico "generalista" non fa caso alle invenzioni, puoi pure inventarti tutto il dialogo di sana pianta e neanche se ne accorgono. Che è un po' quello che è accaduto con Saint Seiya. 100% invenzione.

Ringrazio Shito, il valore dei miei DVD "old" di Una tomba e La città incantata andrà alle stelle ora!
Ben 18€! Rarissimo! Se vai a cliccare sul link scommetto che sta ancora lì. C'è pure la pezzentissima opzione "fai una proposta" :lol:
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Online atchoo

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2661 il: 01 Nov 2015, 19:06 »
Ah no forse ho capito, ci sono alcuni film curati DUE volte da cannarsi! Che confusione.

Esatto. Cannarsi-Buena Vista e Cannarsi-Lucky Red.
Gli adattamenti precedenti di Nausicaa, Mononoke e Una tomba per le lucciole/La tomba delle lucciole non sono suoi.
De La città incantata ci sono quello Mikado e quello Lucky Red.

Offline Konron

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2662 il: 01 Nov 2015, 19:14 »
Ok, però non ricordo tutte queste polemiche per gli adattamenti di Cannarsi 1.0, era più morbido lui o l'internet meno attento?
Il doppiaggio di Porco Rosso prima versione è inedito in tutto il mondo o solo in italia ma è presente su DVD/BD stranieri?

Online atchoo

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2663 il: 01 Nov 2015, 19:22 »
Entrambe le cose. Cannarsi, del suo lavoro, dice che era meno accurato.
Su Porco Rosso non ti so dire. Laputa era uscito prima in Spagna e conteneva già il doppiaggio in italiano.

Offline Wis

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2664 il: 01 Nov 2015, 19:31 »
Sì, i primi doppiaggi di Shito sono incredibilmente in italiano.
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armandyno

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2665 il: 01 Nov 2015, 20:21 »
mamma mia che scempio, come si fa a guardare una cosa così?

Ma davvero c'è stato bisogno di discuterne?

Non vedrò mai più un film dello Studio Ghibli in italiano.
Allora puoi vedere La Tomba delle Lucciole: se c'erano dubbi sugli adattamenti precedenti, quello di quest'ultimo film di certo non è italiano

Incredulo e sotto shock sono andato a cercarmi la sua spiegazione. Godetevela:

Citazione
Scusate la latitanza!

Mh, in effetti credo sarebbe ben più proficuo proseguire la discussione una volta che il film col nuovo doppiaggio sarà uscito nelle nostre sale e auspicabilmente visto dai fan, ma:

"a dire che ti spiace tanto, se poi verrai colpita da una bomba non vorrò saperne"

Ho eliso la seconda virgola per facilitare la lettura, ma una seconda virgola sarebbe dovuta dopo "bomba".

Credo che la costruzione "a [verbo all'infinito] che" sia una forma impersonale dal valore modale/causale. Come intensità causale, la mia percezione è che sia minore, più sfumata della forma esplicita "se [verbo coniugato] che".

La questione della variabilità dei soggetti:

Nel nostro caso, abbiamo [impersonale] -> [2°pers] -> [1°pers]

"A dire che ti spiace tanto, se poi verrai spazzata via da una bomba non vorrò saperne!"

Onestamente, mi sembra un semplice caso di concordanza "ad sensum", cosa del tutto adatta alla variazione diamesica detta "lingua parlata" (dialogo) e alla variazione diafasica del caso "lingua colloquiale, familiare".

Il soggetto varia da un'impersonale (forma implicita) a una forma esplicita che quindi 'si tira addosso'l'impersonalità del primo enunciato, e poi passa a un'altra forma esplicita (da cui: nessuna possibilità di fraintendimento).

Per fare un esempio analogo, non so, immaginando una mamma che riprende il figlio "A fare questi giochi stupidi, se poi mi diventi uno scemo non sarò io a piangerci!"

(si noti l'uso del 'MI diventi', colloquialismo assai vituperato in bocca a Clothowa - lol).

Credo che simile formule siano ben adatte (<- si noti l'uso del 'ben' un po' francese, come rafforzativo quantitativo) all'idea di un ribrotto verso una bambina: c'è l'uso intenzionale iperbolico del 'verrai SPAZZATA VIA' e la causalità è sfumata: non "se dici che non ti piace", ma "a dire che ti spiace tanto", perché la concordanza causale non è diretta (non c'è un dio che ti punisce se bestemmi, l'idea del "dire che" è legata da lunge al suo effetto) e infine c'è la tipica minaccia di "disinteresse" dell'educatore.

Sull'uso di 'spiacere': anche qui, c'è un'intesa sfumatura di vaghezza. "Ti spiace andare al rifugio", non è che a Setsuko non piaccia il rifugio come arredi, eh! Non le piace l'esperienza di andare e stare il rifugio, quindi le spiace, le dispiace doverci andare e starci.

Sul "non vorrò saperne" - credo che in questi casi l'utilizzo di un aggiuntivo 'niente' (o equivalenti) sia un rafforzativo, piuttosto. "Fai quel che ti pare, ma io non voglio saperne!" -> saperne niente, saperne un bel niente, si rafforza, no?

----

Comunque tutta la vivce diatriba che si è generata intorno a questa semplice frase apre le porte a una curiosa riflessione. Ovvero: talvolta l'italiano che uso nei dialoghi è statto tacciato di essere "troppo aulico, troppo forbito, anticheggiante e desueto". Talaltre volte di sgrammaticature o poca correttezza morfosintattica. Non è antitetico.

Credo che la verità sia sempre la stessa:

1) sono dialoghi. Le forme morfosintattiche dette 'substandard' dovrebbero avere ottima dimora nella variazione diamesica della lingua parlata. Specie quando poi si parla di rapporto familiare, variazione diamesica che apre appunto la porta a colloquialismi, abbondanza di forme implicite, dislocazione, etc. Ah, NOTA: parlando poi di Hotaru no Haka, i dialoghi sarebbero tutti in dialetto, figurarsi lingua "substandard", eh!

2) esiste un originale straniero che implicita, richiede e impone un uso estensivo del dizionario, del lessico della lingua di arrivo al fine di ottenere lamaggiore fedeltà possibile di resa linguistica sull'originale. Questo condurrà sempre e comunque a una 'lingua media', a un "giapponese in italiano" che sarà e dovrà necessariamente essere talvolta curioso e senz'altro "inusuale" se paragonato all'italiano parlato comune.

3) Alla fine, ciascuno vorrebbe il film parlato "nella sua propria lingua" (<-si noti l'uso di "sua propria", forma pure riportata in taluni esempi di Treccani ma da molti vituperata - si intende come rafforzativo), mischiata a una idealizzazione di una morfosintassi semplificata e didascalica così tipica dell'intrattenimento doppiato. Soggetti esplicitati, struttura SVO etc, tutte cose che tipicamente nell'italiano parlato reale poi non si usano.

Essenzialmente, si vorrebbe una favoletta parlata con le parole a cui si è ben avvezzi (<- si noti, di nuovo, l'uso rafforzativo del 'ben').

Ma altrettanto essenzialmente, simili istanze sono per me non solo insignificanti, ma realmente deprecabili.

La frase del "vecchio doppiaggio" qui riportata per me è SBAGLIATA. E' sbagliata perché Seita NON dice quelle cose. Quelle cose SI SAREBBERO POTUTE DIRE in giapponese, eh! Ma Seita NON DICE QUELLE. Dice quelle che trovate nel nuovo adattamento.

Indi?

Indi NO: un adattamento non è un "capire l'originale e riesprimerne vagamente il concetto a parole proprie". NO! L'adattamento NON DEVE ESSERE UN ALIMENTO LINGUISTICO PREDIGERITO. Continuerò a battermi contro questa concezione finché continuerò a operare in questo settore, suppongo.

Il film è quello che è.
Il suo testo è quello che è, in giapponese.
Con un adattamento corretto, trovare lo stesso testo NELLA VOSTRA LINGUA.

Se il film vi interessa, siatene lieti e godetevene.

Se non ne siete lieti, semplicemente dovrete accettare il semplice fatto che EVIDENTEMENTE il film non vi interessava. Non vi interessava davvero. Non volevate sapere cosa e come le cose venissero dette nel film. Volevate invero una versione semplificata ad uso del vostro fanciullino pascoliano interiore, forse. Non so. Ma in fondo non mi interessa neppure.

Spiacente, ma anche no. Lieto, invero.

A ciascuno il suo.

(Spero di incontrare quanti più appassionati del film e del regista a Lucca!)

« Ultima modifica: 01 Nov 2015, 20:27 da armandyno »

Offline Wis

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2666 il: 01 Nov 2015, 20:30 »
La risposta è più incredibile dell'adattamento.
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armandyno

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2667 il: 01 Nov 2015, 20:46 »
A quanto pare non lo hanno picchiato a sangue a Lucca.

Offline Konron

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2668 il: 01 Nov 2015, 20:53 »
Credo sia l'unico caso dove Google Translate possa dare risultati migliori dell'adattatore in carne, ossa e spocchia.

Offline Cryu

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2669 il: 01 Nov 2015, 21:05 »
La risposta è più incredibile dell'adattamento.
Non ti capisco, Wisky. Parli come le favolette a cui sei ben avvezzo (<- si noti l'uso rafforzativo del 'ben', alla francese; dopo la spettacolare figura di merda che ho fatto sul tfpforum a proposito di "bien sur" lo uso ogni 10 secondi per cercare di sdoganarlo). Forse a commentare (<- collegata alla seguente con un semplice caso di concordanza "ad cazzum" nella variazione diamesica del linguaggio detto "subnormale") intendi che la sua propria risposta  (<- si noti l'uso di "sua propria", che pure uso come il prezzemolo da quando girano gli screenshot di quell'aberrante "prendere visione del suo proprio destino" che ho ficcato in Mononoke) è ben più incredibile (<- si noti ancora l'uso rafforzativo del 'ben', perché mentre faccio l'esegesi dei miei dialoghi in svantaggese, faccio anche l'esegesi autocelebrativa dell'esegesi autocelebrativa) del suo proprio adattamento (<- Ho eliso la seconda virgola per velocizzare la lettura e abbreviare la vita del doppiatore).

"lo stesso testo NELLA VOSTRA LINGUA". No ciccio, la nostra lingua è l'italiano. E non è la stessa che parli tu (<- si noti l'elisione della bestemmia finale che tuttavia ci sarebbe stata gran bene).
"non e' neppure fan-art, e' uno screenshot di un gioco, ci sono mesi e mesi di sudore di artisti VS uno scatto con un filtro instagram sopra."
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