Autore Topic: Lingua e inclusività. Parliamonə  (Letto 51891 volte)

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Offline J VR

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #645 il: 20 Feb 2023, 07:38 »
Di questo passo i prossimi ad essere rielaborati saranno i libri di storia.

Offline Gaissel

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #646 il: 20 Feb 2023, 08:29 »
Non credo. La Storia è materia di studio accademica, non si cambia a discrezione di una casa editrice.
Semmai possono esserci correnti intepretative anche molto divergenti, ma quello già succede da sempre.
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Offline babaz

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #647 il: 20 Feb 2023, 14:09 »
Di questo passo i prossimi ad essere rielaborati saranno i libri di storia.

Ma fai piuttosto opere essenziali della letteratura, una bella versione woke dell'Eneide 😂

Offline slataper

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #648 il: 20 Feb 2023, 14:35 »
Dall'articolo mi sembrano modifiche di poco conto, lievi adeguamenti alla sensibilità contemporanea per evitare rotture di palle. Non mi pare il caso di gridare allo scandalo.
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Offline Luv3Kar

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #649 il: 20 Feb 2023, 15:49 »
Cambiare le opere di uno scrittore mantenendo il suo nome in copertina non lo trovo corretto.

Meglio smettere di ristampare o promuovere certi libri per l'infanzia e far leggere ai giovani lettori opere più moderne e affini ai nostri valori, piuttosto che tarroppare quelle di autori razzisti o misantropi.

È quello che sostiene Philip Pullman, tra l'altro, autore di Queste oscure materie:

TFP Link :: https://www.yahoo.com/lifestyle/philip-pullman-says-let-roald-102234079.html?guccounter=1&guce_referrer=aHR0cHM6Ly9kdWNrZHVja2dvLmNvbS8&guce_referrer_sig=AQAAAARcKbCq05e8_NPBSwkEEQRT35m3-7zNa0xpgXmprVsrXFgG9JOxuneCVTyWb447SaaE2ZKB30-C3nIhzLJNnVh3iBcebnaFQfDUeBR4tG8y1D9euADvpsvnohTiPqo7bv-8U3XUgzuZ46fj_cS0J07c6TWjBRfengS5wg-j7QAT
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Offline rule_z

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #650 il: 20 Feb 2023, 15:54 »
Cambiare le opere di uno scrittore mantenendo il suo nome in copertina non lo trovo corretto.
Ha senso, però è una cosa che con gli adattamenti ad esempio si è fatto anche in passato.
Nello specifico poi non saprei proprio, come dice slataper le modifiche mi sembrano talmente minime che sarebbe un peccato per queste dover mettere fuori stampa tutte le sue opere.
Se poi il punto è che l'autore fosse razzista o antisemtica diventa ancora più complicato...

Offline Ivan F.

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #651 il: 20 Feb 2023, 16:07 »
Dall'articolo mi sembrano modifiche di poco conto, lievi adeguamenti alla sensibilità contemporanea per evitare rotture di palle. Non mi pare il caso di gridare allo scandalo.

Salinger montò un casino perché in un suo racconto avevano aggiunto una virgola  :hurt:

Oltretutto, quelle che ho letto non mi sembrano modifiche di poco conto.

Credo che l'intervento sia stato avallato dai discendenti dello scrittore.
Se è questo il caso, si prendano i soldi e tanti saluti, buon per loro.
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Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #652 il: 20 Feb 2023, 16:12 »
Alcune cose sono discutibili ma comprensibili. Altre sono allucinanti.
Cambiare "attraente signora" con "gentile signora"?
C'è da chiedersi come faccia quel famoso nutrizionista televisivo ad operare ancora, dovendo eliminare le parole che, giustamente, ti facciano stare male al punto da volerti liberare della cosa da cui nascano.
Il problema è tutto qui, le parole non appartengono più alle cose, nè le definiscono, siamo sufficienti a noi stessi per trovare ogni giorno una parola migliore che ci faccia sentire meglio. La digitalizzazione passa anche per questa comodissima discesa...
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Offline rule_z

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #653 il: 20 Feb 2023, 16:12 »
Credo che l'intervento sia stato avallato dai discendenti dello scrittore.
Son stati proprio loro a volerlo, prima di vendere i diritti.

Offline pedro

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #654 il: 20 Feb 2023, 16:14 »
Se chi ha i diritti era d'accordo, si farà così.
In linea di principio comunque è sbagliato, al limite se ne faccia una versione per bambini\woke\whatever con scritto bene in vista "adattamento" così sono tutti contenti.
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»

Offline Ivan F.

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #655 il: 20 Feb 2023, 16:20 »
Credo che l'intervento sia stato avallato dai discendenti dello scrittore.
Son stati proprio loro a volerlo, per vendere i diritti.

Fixed?
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Offline Ivan F.

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #656 il: 20 Feb 2023, 16:22 »
In linea di principio comunque è sbagliato, al limite se ne faccia una versione per bambini\woke\whatever con scritto bene in vista "adattamento" così sono tutti contenti.

Concordo.

Anzi, meglio, scrivete in copertina: "Versione adattata per non offendere ciccioni, bruttoni, nani e altra gentaglia marcia: sì, parlo proprio a te che stai leggendo ora la copertina, stronzo!"
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Offline Cryu

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #657 il: 20 Feb 2023, 16:25 »
Meglio smettere di ristampare o promuovere certi libri per l'infanzia e far leggere ai giovani lettori opere più moderne e affini ai nostri valori, piuttosto che tarroppare quelle di autori razzisti o misantropi.
Oppure si potrebbe iniziare ad archiviare la cancel culture, digerire che non si può pretendere da epoche passate la stessa sensibilità di quella odierna, e insegnare che dagli autori, come dalle persone viventi, bisogna prendere e valorizzare il meglio senza pretendere la perfezione che non è di nessuno e tanto meno di chi disinstallerebbe dalla Storia qualunque pensiero difforme dalla propria ideologia.

Altrimenti dalla twittercrazia non si salverebbe nessuno, da Giulio Cesare a Leopardi, da Dante a Tolkien e da Alfieri a Einstein.
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Offline rule_z

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #658 il: 20 Feb 2023, 16:32 »
Sarei anche d'accordo, ma nel caso di libri per bambini credo sia un po' complicato.

Sinceramente la doppia (tripla) versione sarebbe forse la soluzione migliore, fattibile almeno in digitale, in cartaceo la vedo dura.

Offline Gaissel

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #659 il: 20 Feb 2023, 16:40 »
Avevo letto l'articolo poco prima che @Lord Nexus lo linkasse, e mi stavo interrogando senza giungere a una conclusione. E ancora non mi sono dato una risposta.

Da un lato, l'idea che le opere di un autore vengano modificate da qualcuno che non sia l'autore stesso mi lascia abbastanza perplesso. Anche se l'autorizzazione proviene, come in questo caso, da chi ne detiene i diritti.
D'istinto sarei per preservare un'opera per ció che rappresenta, anche in relazione al tempo e al luogo in cui è stata concepita, specchio e immagine del suo alveo culturale, nel bene e nel male.

Dall'altro lato, ci sono due ordini di considerazioni.

Il primo riguarda il ruolo del revisore o editor (che è anche la mia professione), al quale viene attribuita da decenni la libertà di intervenire anche pesantemente sul materiale d'origine. Dell'autore in vita, spesso a prescindere dalla sua volontà. Chi pubblica affida a una persona terza l'onere di stabilire cosa funzioni e cosa no, cosa sia appropriato e cosa no.
La prassi è più che consolidata, soprattutto nel mondo anglosassone. Ci sono anche casi noti di autori tanto massacrati e stravolti quanto resi celebri proprio dall'intervento di un buon editor.
Se ha un senso preciso intervenire sulle parole di chi scrive oggi, dovrebbe averne ancor di più su quelle che, malgrado loro, invecchiano.

L'altro aspetto da tenere in considerazione è quello pedagogico.
Come ho avuto modo di ribadire più volte in questo stesso topic, ritengo non solo utile ma fondamentale il discorso sul ripensamento del linguaggio in quanto strumento cardine della strutturazione del pensiero.
Non certo in modo arbitrario, ma in conformità con ciò che viene compreso di giorno in giorno da chi studia la materia (sembrerebbe quello che ha fatto Penguin nel presente caso: affidarsi a un team specializzato).
Se questo vale in generale per tutto il pubblico adulto, diventa sostanziale in relazione alla comunicazione infantile.

Detto ciò, rimango dubbioso e sospendo il giudizio, propendendo al momento per una soluzione a metà: vanno bene le modifiche, ma solo se non comportano la soppressione e la censura del pubblicato originale. Fintantoché sarà possibile procurarsi e leggere le opere di un autore per come sono state pensate, potrebbe essere utile e giusto apportare delle modifiche ponderate nelle loro nuove edizioni.
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