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[T]alk => Talk => Topic aperto da: Ivan F. - 13 Set 2020, 01:05

Titolo: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 13 Set 2020, 01:05
Trovo tutto il dibattito sulla lingua inclusiva e sulla scevà piuttosto stucchevole.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 13 Set 2020, 20:09
Trovo tutto il dibattito sulla lingua inclusiva e sulla scevà piuttosto stucchevole.

Ho googlato "scevà" e poi ho perso mezzo pomeriggio a girare su Wikipedia fra idiomi indo-europei e mozioni LGBTI+

il che non sarebbe male se solo non fossi in ferie, in Sicilia.


Epperò piove 😝
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 13 Set 2020, 21:26
Bravo Conte, accultùrati :yes:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 13 Set 2020, 22:29
Tutto il dibattito sul mondo lgbtqecc ecc che ultimamente sta motando mi ha fatto da poco rendere conto di una cosa.

Io, fin da piccolo ho sempre avuto problemi nell'identificarmi nel mio stato socioeconomico. Non mi ritrovo e non mi sono mai ritrovato nell'essere un povero imprenditore che si deve spaccare la schiena per raggiungere il fatturato. Io fin da piccolo mi sono sempre sentito un miliardario, guardavo agnelli in tv e pensavo "papa!" Penso che lo stato si dovrebbe occupare anche di noi prevedendo un percorso psicologico e sopratutto includendo nella sanitá pubblica un trapianto di conto corrente di cui avrei estremamente bisogno per sentirmi finalmente realizzato.... Ma nessuno pensa a noi transmiliardari...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Red Alex - 14 Set 2020, 09:08
:D

Si, le battaglie civili andrebbero selezionate con un pochino più di buonsenso e pragmatismo, ma il vero problema è che il danno di immagine risultante da queste buffonate impatta anche sulle battaglie che un senso ce l'avrebbero.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: piwi - 14 Set 2020, 09:19
Può essere.
D'altra parte per tutta una generazione di amabili nonnini è assolutamente normale usare la parola "ne*ro".
Può darsi che diventerà una delle tante battaglie di principio a cui non seguirà niente. O può darsi che siamo già diventati una generazione di vecchi rincoglioniti pronti a guardare i cantieri, mentre nel frattempo il mondo continua a girare.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 14 Set 2020, 09:22
Intanto fuori da forum si ammazzano ancora le sorelle perché infette, forse un senso queste battaglie lo hanno.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 14 Set 2020, 09:44
Intanto fuori da forum si ammazzano ancora le sorelle perché infette, forse un senso queste battaglie lo hanno.

Immagino ti riferisca a questa notizia (https://www.corriere.it/cronache/20_settembre_13/insegue-sperona-sorella-perche-ha-relazione-gay-22enne-muore-cadendo-scooter-85ff16c0-f594-11ea-9237-257205f52e6d.shtml).

Rimanendo nella dimensione della battuta: le persone "fuori da forum" non leggono "dibattiti da forum", quindi "queste battaglie" - implicito: da forum - non hanno senso per sensibilizzare tali persone.

Ovviamente è una semplificazione.

Sto forse dicendo che queste battaglie non abbiano senso?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 14 Set 2020, 10:26
Sembra che per i sostenitori dell' lgbt faccia piu scalpore il fatto che la stampa si riferisca al fidanzato come a una fidanzata. A me sembra una questione di lana caprina. Un fratello ha uccis sua sorella per un rapporto che non approvava quello é il punto. Se fosse stata una donna, un nero, un capuleti pensate che sarebbe cambiato qualcosa? Bisogna scegliersi le guerre e credo che questa sia la guerra sbagliata. Un conto é come una persona si sente e quello che fa per raggiungete il proprio benessere, sono questioni sue e non esiste che debba essere in pericolo o discriminata per queste scelte. Un conto é voler costringere altri ad abbracciare la tua visione. Quello riguarda anche me e non é con una legge che mi farai cambiare idea.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 14 Set 2020, 10:43
D'accordo con te per quanto riguarda l'attaccarsi al sostantivo usato dalla stampa.
Sul resto però bisogna precisare per forza perchè in questo caso il fratello non è che non approvasse la relazione; lui riteneva che la sorella fosse stata infettata dalla compagna! Che è ben più grave del non approvare una relazione. Bisogna fare i distinguo perchè un conto è non approvare (fermo restando che alla fine sono cavoli di chi si sceglie il partner) una relazione perchè il ragazzo nero è, che ne so, un delinquente, e ben altro farlo solo perchè è nero.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 14 Set 2020, 10:52
D'accordo con te per quanto riguarda l'attaccarsi al sostantivo usato dalla stampa.
Sul resto però bisogna precisare per forza perchè in questo caso il fratello non è che non approvasse la relazione; lui riteneva che la sorella fosse stata infettata dalla compagna! Che è ben più grave del non approvare una relazione. Bisogna fare i distinguo perchè un conto è non approvare (fermo restando che alla fine sono cavoli di chi si sceglie il partner) una relazione perchè il ragazzo nero è, che ne so, un delinquente, e ben altro farlo solo perchè è nero.

Ma anche "infettatta" é una parola, usata dal fratello per dare una parvenza di logicitá al suo gesto che di logico non ha nulla ed é solo l'espressione di una ignoraza e una mancanza di empatia che fanno veramente spavento.

E una persona cosi come speri di cambiarla? Impuntandoti sul una parola? Pensi che se ci fosse stata una legge sarebbe cambiato qualcosa?

Mi sembra fuorviante andare sempre a puntualizzare quando quero paese ha un problema di fondo che é comune a tutta l'intolleranza, il razzismo e la rabbia che va per le strade.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 14 Set 2020, 11:07
Su questo sono d'accordo. Fatti del genere succedono e basta per un sacco di motivi che andrebbero risolti. Non penso che il tizio ci avrebbe ripensato se ci fosse stata una legge ad hoc che lo punisce e invece la politica sembra fossilizzata su questo aspetto e non a cambiare le cose serie.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 14 Set 2020, 12:28
Uno dei modi di cambiare "le teste delle persone" è cambiare il linguaggio.

Non lo dico io, ma decenni di studi sulla comunicazione, da Wittgenstein (non il blog di Sofri, ma anche*) in poi.

Tutto il dibattito sulla questione è inquinato dal fatto che manca nei più una consapevolezza basilare, un assunto fondante del pensiero (e della scienza umana) moderni, ovverosia che il linguaggio plasma il pensiero e di conseguenza la realtà. E' ormai un postulato, molto arduo da mettere in discussione.

Eppure rimane ad oggi una "verità" sconosciuta ai più. Quantomeno non ancora interiorizzata. Anche da chi con le parole ci lavora da sempre, parrebbe @Ivan F. ;)

*
TFP Link :: https://www.ilpost.it/2020/08/25/asterisco-lingua-italiana/
TFP Link :: https://www.ilpost.it/2020/08/28/schwa/


P.S. In tutto questo, perché stiamo parlando di questa cosa nel topic "adozione e omosessualità"? ;D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 14 Set 2020, 12:45
Infatti demonizzare la parola "negro" ha provocato un drastico calo degli episodi di razzismo e ha reso l'america un paradiso on cui tutte le etnie convivono.

E anche il movimento LGBTQ+ (hanno messo un piu perche si erano rotti il cazzo purenlore di aggiungere lettere che tra un po era mettevano tutto l'alfabeto) sta facendo un lavoro egregio nel non far capire niente a nessuno fra trans cis ftm mtf e una chiusura mentale che mai mi sarei aspettato da questa frangia.

Stanno cercando di piantare semi nella sabbia del deserto. Bisotna a farenun lavoro a monte su un cojcetto piu ampio di umanitá
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 14 Set 2020, 12:51
Uno dei modi di cambiare "le teste delle persone" è cambiare il linguaggio.

Naturalmente, ma le modalità devono essere ragionevoli.
In questo caso, il rapporto costi-benefici è insensato.


Citazione
P.S. In tutto questo, perché stiamo parlando di questa cosa nel topic "adozione e omosessualità"? ;D

Non sapevo dove metterlo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Red Alex - 14 Set 2020, 14:48
Abbiamo rinunciato a parlare di sesso e omosessualità nelle scuole perché ogni volta che se ne accenna si fanno le barricate in piazza...
Questa è probabilmente una delle cose concrete di cui si potrebbe tornare a discutere (oltre che di matrimonio e adozione, per restare in topic).

Nel frattempo, mentre l'economia collassa, mandrie di trogloditi analfabeti escono dalle fottute pareti, facendo bella mostra di se sui palchi, sui social, in TV e in parlamento, sdoganando pian piano termini e concetti cancellati "per decreto" tanti anni fa, nell'indifferenza più o meno generale.

In queste condizioni non riesco a non vedere questa schwa come il capriccio di qualche microscopica minoranza che vive in una bolla e si vuole sentire speciale...  (ma su questo avrei molto piacere di sentire il parere dei rappresentanti del tfpf).
E sarò di sicuro un vecchio rincoglionito, ma sono convinto che insistere su questa cosa porterà solo discredito al movimento LGBT.

Probabilmente verrà il tempo per la schwa, ma in questa italia, sarei pronto a scommettere, domani finiremmo con l'avere il maschile, il femminile e il "frocile".
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Yoshi - 14 Set 2020, 18:20
E anche il movimento LGBTQ+ (hanno messo un piu perche si erano rotti il cazzo purenlore di aggiungere lettere che tra un po era mettevano tutto l'alfabeto) sta facendo un lavoro egregio nel non far capire niente a nessuno fra trans cis ftm mtf e una chiusura mentale che mai mi sarei aspettato da questa frangia.

Se non ci capisci niente è perchè non è un concetto così immediato e ci vuole un minimo di sforzo per capire le problematiche dell'identità sessuale. E, tra l'altro, visto che si parla di identità e definizione di sè, le parole sono molto importanti, sono appunto un modo per definirsi. Se si vede che la società non ha ancora imparato a definire quello che noi siamo, mi pare giusto fare uno sforzo per far entrare nella società le corrette definizioni. Favorisco un disegnino.


(https://i.postimg.cc/qRbpHTS4/Genderbread-Person.jpg) (https://postimg.cc/2bZsnPCK)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 14 Set 2020, 21:30
E anche il movimento LGBTQ+ (hanno messo un piu perche si erano rotti il cazzo purenlore di aggiungere lettere che tra un po era mettevano tutto l'alfabeto) sta facendo un lavoro egregio nel non far capire niente a nessuno fra trans cis ftm mtf e una chiusura mentale che mai mi sarei aspettato da questa frangia.

Se non ci capisci niente è perchè non è un concetto così immediato e ci vuole un minimo di sforzo per capire le problematiche dell'identità sessuale. E, tra l'altro, visto che si parla di identità e definizione di sè, le parole sono molto importanti, sono appunto un modo per definirsi. Se si vede che la società non ha ancora imparato a definire quello che noi siamo, mi pare giusto fare uno sforzo per far entrare nella società le corrette definizioni. Favorisco un disegnino.


(https://i.postimg.cc/qRbpHTS4/Genderbread-Person.jpg) (https://postimg.cc/2bZsnPCK)

In un mondo in cui due ragazzi non sono stati liberi di vivere il loro rapporto e una ha perso la vita per mano del fratello mettersi a pignolare su definizioni e catalogazioni mi sembra tanto un guardare il dito che punta la luna.

Nel momento in cui io realizzo che il come una persona si sente e quello che fa per raggiungere il suo benessere non é cosa che mi riguardi e ad essere anzi felice che questi tempi moderni permettano a quelle persone di intraprendere il loro percorso io penso di avere fatto il mio. Non chiedetemi di piu perche ho abbastanza problemi miei da risolvere per stare a prestare attenzione a queste formalità.

Poi magari facciamo anche un discorso sull'autoderteminazione dell'identità di genere che mi sembra un pericoloso coperchio di un vaso di pandora che potrebbe dare il via a una serie di follie che la mia presa in giro del transmiliardario impallidisce.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: piwi - 15 Set 2020, 10:08
Il grande classico quando si parla di inclusività / diritti civili: c'è sempre qualcosa di più grave di cui occuparsi.
Riuscire a guardare il dito e la luna è troppo?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Red Alex - 15 Set 2020, 10:23
Non credo che nessuno stia condannando l'idea tout court.
Ma se consideriamo, ad esempio, che il ragazzo che ha ucciso la sorella parla prevalentemente in dialetto...
mi riesce difficile non considerare certe proposte come radical chic o quantomeno in netto anticipo sui tempi che viviamo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Yoshi - 15 Set 2020, 10:32
Certe proposte tipo quali?
Perchè ci sono differenze tra il forzare la lingua all'utilizzo di segni che da grammatica non contempla e usare corettamente maschile e femminile nel caso di persone transessuali (per la cronaca, si usa sempre il genere che il trans sente come suo, non quello del sesso biologico).
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 15 Set 2020, 10:37
Riuscire a capire che prima si cammina e poi si corre è troppo?

Il 90% delle persone non sa nemmeno usare i pronomi gli e le correttamente
e ci mettiamo in testa di rivoluzionare il linguaggio per l'inclusivita?

Dai cominciamo a costruire le case dal tetto che le fondamenta a cosa servono?
Li siamo, quando muori perche hai deciso di amare un ragazzo trans neppure
hai fatto la gettata per le fondamenta.

I problemi non sono altri il problema è questo, in più c'è ancora tutta la problematica
sulla teoria gender che è un discorso già difficile di suo ancora tutto da affrontare,
anche se la cosa mi sembra impossibile dato che siamo già arrivati al "se non sei mio amico sei mio nemico"
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Red Alex - 15 Set 2020, 10:58
Certe proposte tipo quali?
Perchè ci sono differenze tra il forzare la lingua all'utilizzo di segni che da grammatica non contempla e usare corettamente maschile e femminile nel caso di persone transessuali

Mi riferivo alla schwa.
Riferirsi ad un trans con il genere che preferisce è un'operazione a costo zero e non vedo alcuna ragione valida per contestarla.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 15 Set 2020, 11:01
Su questo sono d'accordo. Fatti del genere succedono e basta per un sacco di motivi che andrebbero risolti. Non penso che il tizio ci avrebbe ripensato se ci fosse stata una legge ad hoc che lo punisce e invece la politica sembra fossilizzata su questo aspetto e non a cambiare le cose serie.


Mi sfugge una cosa: legge ad hoc per punire l'omicidio di trans o non ho capito io?
Punire l'omicidio non esiste già?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Yoshi - 15 Set 2020, 11:16
Riuscire a capire che prima si cammina e poi si corre è troppo?

Il 90% delle persone non sa nemmeno usare i pronomi gli e le correttamente
e ci mettiamo in testa di rivoluzionare il linguaggio per l'inclusivita?

Dai cominciamo a costruire le case dal tetto che le fondamenta a cosa servono?
Li siamo, quando muori perche hai deciso di amare un ragazzo trans neppure
hai fatto la gettata per le fondamenta.

Non sono d'accordo, la realtà è più complessa di così. Non è che finchè tutti hanno condiviso un principio e lo applicano correttamente, allora tutto il mondo deve rimanere ad aspettare.
Per fare un esempio, dobbiamo forse fermarci nello studio dell'astrofisica perchè ci sono dei dementi che credono che la terra sia piatta? No, gli astrofisici studiano cose complesse e forniscono soluzioni complesse (a volte anche sbagliate), il sentire comune, supportato dalle ricerche degli astrofisici, dice che la terra è tonda, i dementi restano dementi, ma si spera che i loro figli beneficeranno dei progressi portati avanti dagli altri.
Tornando al discorso del linguaggio inclusivo, certe soluzioni tipo gli asterischi e la schwa sono poco efficaci a mio parere, ma interrogarsi e continuare a ricercare soluzioni al problema è fondamentale e, sul lungo termine, contribuirà a rendere accettate anche queste persone che sono sempre rimaste ai margini. Ma se ogni volta che succede qualcosa di terribile, come in questo caso, ci dovessimo fermare, allora non andremo mai da nessuna parte.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Yoshi - 15 Set 2020, 11:24
Punire l'omicidio non esiste già?

No, si tratterebbe di aggiungere un aggravante in caso di omofobia o transfobia, in questo caso. Credo quella per odio razziale esista già, ad esempio.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 15 Set 2020, 11:27
Il buon @Yoshi potrebbe rimediare alla mia leggerezza, per favore, e splittare il topic in modo che il mio post sulla Schwa sia il primo di un topic sulla lingua inclusiva?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 15 Set 2020, 11:30
Ma chi ha parlato di fermarsi?

Il punto è che due contatti trans che ho su facebook hanno saputo solo indignarsi per
come la stampa si riferiva al sesso del fidanzato e alla strumentalizzazione che
arcilesbica ha fatto della vicenda.

Ti sembra il punto centrale del problema? con una ragazza morta uccisa dal fratello

Il problema è come il fratello è arrivato a maturare quella decisione e il tessuto sociale
in cui ha coltivato la sua mentalità distorta.

E pensi che una legge che ti impone di rivolgerti a una persona trans col sesso che
preferisce sia un passo avanti?

Quando poi, ripeto, l'autocertificazione della propria identità di genere
è un discorso che va ancora affrontato.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 15 Set 2020, 11:38
Punire l'omicidio non esiste già?

No, si tratterebbe di aggiungere un aggravante in caso di omofobia o transfobia, in questo caso. Credo quella per odio razziale esista già, ad esempio.

Esatto. E' la stessa cosa per il femminicidio: viene riconosciuto che il motivo è l'essere donna (trans/gay in questo caso).
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Yoshi - 15 Set 2020, 11:51
Il buon @Yoshi potrebbe rimediare alla mia leggerezza, per favore, e splittare il topic in modo che il mio post sulla Schwa sia il primo di un topic sulla lingua inclusiva?

Fatto, tra l'altro dando una dimostrazione pratica di come la schwa sia inguardabile  :D

Comunque:

Il punto è che due contatti trans che ho su facebook hanno saputo solo indignarsi per
come la stampa si riferiva al sesso del fidanzato e alla strumentalizzazione che
arcilesbica ha fatto della vicenda.

Ti sembra il punto centrale del problema? con una ragazza morta uccisa dal fratello

Il problema è come il fratello è arrivato a maturare quella decisione e il tessuto sociale
in cui ha coltivato la sua mentalità distorta.

Dando per scontato che nulla di quello che si può fare può riportare indietro la ragazza e che, si spera, la giustizia farà il suo corso, il problema è *anche* quello. Posso immaginare che per una persona trans, che vive sulla propria pelle la discriminazione quotidiana, fosse anche per l'ignoranza delle persone che non sanno definire la sua condizione, l'utilizzo delle parole e le strumentalizzazioni becere siano di un'importanza fondamentale per iniziare a migliorare la propria condizione.

E pensi che una legge che ti impone di rivolgerti a una persona trans col sesso che
preferisce sia un passo avanti?

Nessuno sta parlando di una legge che regoli il linguaggio, non so dove tu te la sia inventata questa.

Quando poi, ripeto, l'autocertificazione della propria identità di genere
è un discorso che va ancora affrontato.

Se non iniziamo a definire correttamente gli elementi del discorso con una la lingua condivisa, come si fa a parlarne?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 15 Set 2020, 11:57
Fatto, tra l'altro dando una dimostrazione pratica di come la schwa sia inguardabile  :D

Però adesso possiamo affermare che anche su TFP c'è il topic in cui scrivere a tuttə!

 :yes:

Spoiler (click to show/hide)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Diegocuneo - 15 Set 2020, 12:12
Io sto con chi dice che il vero dramma è l'ignoranza.Fossilizzarsi sui nomi non serve a cambiare il pensiero se non in modo pavloviano,se uno è una capra stupida e cattiva,resta una capra stupida e cattiva.
L'unico modo di accettare le diversità è coltivare l'empatia e coltivare l'empatia passa (molto) per la cultura,una cultura che sia meno polarizzata possibile.
Per me (per me) il modo migliore è leggere narrativa.Conosco un sacco di gente che legge molto,ma saggistica varia e disprezza la narrativa.Invece son convinto che leggere narrativa fa entrare nella testa di chi scrive.Variare generi e orientamenti nella lettura aiutata a entrare nella testa di più diversi tipi di persone.
Senza arroganza di capire un qualcosa o un qualcuno eh,non si parla di quello,ma di sondare furtivamente,come da dietro una porta,la mente di un altro.
Origliata dopo origliata l'empatia cresce.
Solo così si può pensare di provare a lavorare su se stessi.
E non si arriverà mai,ma non c'è problema,non c'è un obbiettivo,è solo un fare,un fare che non rompa troppo le palle agli altri.
E quando arriva qualcuno che ti dice "quello è gay/donna/nero/maschio/ricco/poveraccio/cristiano ecc ecc" Uno può rispondere:"bene,così è"

Invece:forzare la lingua per forzare le persone,può indisporle e allontanarle,e comunque non le cambia dentro.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 15 Set 2020, 13:43
Punire l'omicidio non esiste già?

No, si tratterebbe di aggiungere un aggravante in caso di omofobia o transfobia, in questo caso. Credo quella per odio razziale esista già, ad esempio.

Esatto. E' la stessa cosa per il femminicidio: viene riconosciuto che il motivo è l'essere donna (trans/gay in questo caso).

Non la guardavo proprio sotto questo aspetto ma semplicemente come individuo in quanto tale*.
Come se uno uccide un altro e non sa che sta commettendo un reato. Non credo che il fratello sapendo dell'esistenza di un'aggravante "razziale" si sarebbe fatto scrupoli eh, manca avrebbe saputo della sua esistenza.
Non vorrei poi sbagliare ma non mi sembra molto giusto il paragone con il femminicidio che indica solo un tipo di reato (appunto sulle donne) e non un'aggravante in sè (tranne quando sei gravida), sempre un omicidio come tutti gli altri resta, ma potrei non ricordare bene, sono cose che ho studiato troppo tempo fa e non ne ho memoria. Se qualcuno ci illumina con nozioni più precise è ben accetto.

edit: al volo ho trovato solo questo https://www.laleggepertutti.it/367845_legge-sul-femminicidio-cosa-prevede


*Anche perchè *ipoteticamente* se si vogliono gli stessi diritti poi si sfocia in un paradosso se si trattano i reati diversamente, no?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 15 Set 2020, 15:16
Si potrebbe aggiungere il maschicidio come aggravante uguale e opposta.
 Non ci vedrei nulla di strano: a questo servono le aggravanti, anche in altri ambiti: specificare un elemento di dolo in più (concreto rispetto alla vittima, ma anche simbolico in riferimento a un paradigma culturale).

Non esiste un dibattito sul maschicidio perché i casi saranno, sparo, 1:1000?
Forse meno.

... Ma dai tempo a certe lesbo-femministe incarognite di sentirsi sufficientemente forti :P


(e con questa battuta spero di aver anche chiarito la mia posizione tutt'altro che polarizzata e "radical chic" sulla faccenda :))

P.S. grazie a @Yoshi che apporta ottimi argomenti, tutti più che condivisibili. E anche a @piwi.

@Ivan F. & @Red Alex : sì, bilanciare costi e benefici ha la sua importanza. Come evitare di auspicare imposizioni dall'alto divisive.

Per questo, riprendendo il discorso di Yoshi poco sopra, quando affronto questi argomenti specifico sempre che accogliere con apertura mentale alcune libere pratiche autonome (nonché libero dibattito su di esse) non vuol dire mettere una croce SI/NO su un cambiamento linguistico-culturale immediato. Non siamo chiamati a votare nessuna fantomatica legge.

C'è chi sente il bisogno di usare la Scevà, chi l'asterisco, e nel farlo non fa torto a nessuno. Applica, appunto, un bisogno. Più che legittimo.

Di converso, chi si indigna per la sua mancata applicazione da parte di tutti, qui e ora, per me rimane un cretino. Ma sono frange estreme, estremamente minoritarie eppure amplificate nella percezione collettiva da una certa narrazione di destra populista.

Mi sembra che entrambi non abbiate coscienza di questo scarto quantitativo, o fingiate di non averne, ed è un gran peccato.

P.P.S la scevà è scomoda, più che altro da scrivere. La difficoltà di lettura è invece solo un fattore temporaneo, imho. Novità = maggiore difficoltà.
Tempo al tempo, e alle tastiere di renderla raggiungibile, potrebbe diventare una norma consolidata. Vedremo.
A me non fa impazzire, ma se leggeste l'articolo che ho linkato in precedenza, scoprireste per tramite di linguista competente che è effettivamente il carattere fonetico usato in diversi dialetti del meridione d'italia per terminare i nomi indiffirentemente dal genere (scugnizza/o si pronuncia in ugual modo che sia maschile o femminile, con la scevà appunto).

Questo molto prima, sia sul piano temporale che su quello identitario, della decodifica dell'Italiano burocratico, massificato, maggioritario, normalizzato.
Questo non rende certo la scevà automaticamente più funzionale, ma mi sembra almeno interessante e rilevante da un punto di vista culturale.

L'asterisco è più funzionale, ma non ha pronuncia alcuna. Non mi fa impazzire neanche questo.
Rispetto chi lo usa, però, se non mi impone a mia volta di usarlo.

Personalmente, un po' per scherzo e un po' sul serio, ogni tanto scrivo i plurali neutri con entrambe le vocali appaiate (es: carei ragazzei).

E' una soluzione tutta mia che trovo funzionale e anche "divertente". Non faccio parte di nessun collettivo femminista al momento, però, quindi dubito di avere la capacità penetrativa (ehr) perchè si diffonda ^__^


Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 15 Set 2020, 15:49
Non esiste un dibattito sul maschicidio perché i casi saranno, sparo, 1:1000?
Forse meno

Nel 2017 il rapporto era circa 1:16 (123 a 8 )

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: piwi - 15 Set 2020, 16:13
Per questo, riprendendo il discorso di Yoshi poco sopra, quando affronto questi argomenti specifico sempre che accogliere con apertura mentale alcune libere pratiche autonome (nonché libero dibattito su di esse) non vuol dire mettere una croce SI/NO su un cambiamento linguistico-culturale immediato. Non siamo chiamati a votare nessuna fantomatica legge.

C'è chi sente il bisogno di usare la Scevà, chi l'asterisco, e nel farlo non fa torto a nessuno. Applica, appunto, un bisogno. Più che legittimo.

Di converso, chi si indigna per la sua mancata applicazione da parte di tutti, qui e ora, per me rimane un cretino. Ma sono frange estreme, estremamente minoritarie eppure amplificate nella percezione collettiva da una certa narrazione di destra populista.
Esattamente  :yes:

Dal mio punto di vista, anche se rimarrà forse una cosa lontanissima e che non userò mai sul serio, penso sia un segnale positivo già il solo iniziare a discutere della cosa.

P.P.S la scevà è scomoda, più che altro da scrivere. La difficoltà di lettura è invece solo un fattore temporaneo, imho. Novità = maggiore difficoltà.
Tempo al tempo, e alle tastiere di renderla raggiungibile, potrebbe diventare una norma consolidata. Vedremo.
A me non fa impazzire, ma se leggeste l'articolo che ho linkato in precedenza, scoprireste per tramite di linguista competente che è effettivamente il carattere fonetico usato in diversi dialetti del meridione d'italia per terminare i nomi indiffirentemente dal genere (scugnizza/o si pronuncia in ugual modo che sia maschile o femminile, con la scevà appunto).
Ma infatti da scrivere è un ditarcù, ma se si tratta di pronunciarla basterà sfoderare qualche parola in dialetto italianizzato e via  :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Yoshi - 15 Set 2020, 16:19
In effetti credo che la schwa sia l'unica vocale usata dal dialetto barese.

Invece per rispondere a Van, quel 1:16 è un dato grezzo di donne che uccidono uomini o è già mediato per le donne che uccidono gli uomini in quanto tali?
Nel senso, una boss mafiosa in stile Gomorra che uccida un boss maschio suo pari, è una cosa, una stalker impazzita che uccida un uomo che nel frattempo ha un'altra storia, un'altra.
Non so neanche se le statistiche sul femminicidio siano grezze o meno, a dirla tutta.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 15 Set 2020, 16:29
In effetti credo che la schwa sia l'unica vocale usata dal dialetto barese.

Invece per rispondere a Van, quel 1:16 è un dato grezzo di donne che uccidono uomini o è già mediato per le donne che uccidono gli uomini in quanto tali?
Nel senso, una boss mafiosa in stile Gomorra che uccida un boss maschio suo pari, è una cosa, una stalker impazzita che uccida un uomo che nel frattempo ha un'altra storia, un'altra.
Non so neanche se le statistiche sul femminicidio siano grezze o meno, a dirla tutta.
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.infodata.ilsole24ore.com/2019/11/25/la-complessita-della-violenza-genere-quella-dobbiamo-raccontare/&ved=2ahUKEwjd6eyFr-vrAhWHDewKHdqhAsQQFjABegQIBhAB&usg=AOvVaw29DeCxqu5JiiFvnR-k3AM4&cshid=1600180123172

I due dati si dovrebbero riferire a femminicidi e "maschicidi"
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Giobbi - 15 Set 2020, 17:13
Il problema é culturale.
Si può vedere quanto accade in Pakistan e non accade in Italia (si spera)
https://www.nytimes.com/2019/10/03/world/asia/pakistan-child-rapes-killings-kasur.html (esempio ma ce ne sono di più recenti e abbastanza costanti)

E sì se il ragazzo/a non fosse stato/a un trans il fratello-dialetto non l'avrebbe uccisa probabilmente

Quindi sì anche il linguaggio può servire e idem leggi ad hoc, per forzare-velocizzare un cambiamento culturale appunto.

Da divorzio, delitto d'onore etc ci siamo già passati.
E con cambiamenti nelle leggi dello Stato.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: bubbo - 15 Set 2020, 17:15
Non esiste un dibattito sul maschicidio perché i casi saranno, sparo, 1:1000?
Forse meno

Nel 2017 il rapporto era circa 1:16 (123 a 8 )



Mi ricordo di aver letto tempo fa un post sul blog del mitico Astutillo Smeriglia in cui dimostrava matematicamente che il femminicidio non esiste! Se non ricordo male la sua argomentazione era che quel rapporto 1:16 era riscontrabile anche in omicidi di altro movente, quindi l'unica cosa che si può concludere è che tra gli uomini statisticamente ci sono più assassini che tra le donne. Che è un po' la perplessità di Yoshi. Comunque il post lo linko qui, perché potrei ricordare male http://incomaemeglio.blogspot.com/2012/12/il-femminicidio-non-esiste_3.html
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Level MD - 15 Set 2020, 17:23
Ma infatti da scrivere è un ditarcù
Fra l'altro che si fa, cambiamo tutte le tastiere ?

Qualcuno ha considerato l'impatto ambientale che avrebbe ?

Almeno usiamo un carattere inutile più comune, tipo §

Che roba è il § ?

Parliamon§
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 15 Set 2020, 17:26
Parliamon§

Ho tentato di pronunziarlo, e le sopracciglia mi si sono aggrovigliate con le orecchie.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 15 Set 2020, 17:31

E sì se il ragazzo/a non fosse stato/a un trans il fratello-dialetto non l'avrebbe uccisa probabilmente


E se fosse stata una donna? se fosse stato nero? Se fosse stato una persona avversa alla cechia di amicizie del fratello? Sarebbe comunque successo qualcosa trans o no.

Perchè, ripeto, il problema non era ciro e neppure il fratello ma l'intero ambiente in cui il fratello è cresciuto, la sua educazione i suoi modelli e la sua terrificante mancanza di empatia.
Quanto devi essere vuoto per uccidere tua sorella, il tuo sague per un motivo cosi stupido, quanto devi essere ignorante per non capire quanto stupido sia il motivo, quanto devi essere retrogrado per considerarla qualcosa che debba obbedire alla tua influenza

Di leggi siamo pieni, sono più che sufficienti per punire i reati ma è dimostrato che non servono a molto per prevenirli.

Un sistema scolastico valido no quello non lo abbiamo, una scuola che faccia cultura con professori che facciano la differenza in italia non è neppure piu un obbiettivo.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Giobbi - 15 Set 2020, 19:10
ci sono aggravanti appunto (motivazione razziale) mentre per le donne ci stanno lavorando...

---

condivido comunque che il lavoro andrebbe fatto alla base...
ma visto che NON viene fatto per motivi di vario tipo e soprattutto economici temo,
comunque creare certe pene può aiutare a direzionare la massa

é come se non ci fosse reato aggravato per tirar sotto gente sulle strisce
il reato aiuta (gli automobilisti a fermarsi)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 15 Set 2020, 19:26
Nell’omicidio in esame è già prevista un’aggravante, i futili motivi.

Ma siamo in parte OT, perché qui si parla in primis di lingua.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 15 Set 2020, 20:49
Non esiste un dibattito sul maschicidio perché i casi saranno, sparo, 1:1000?
Forse meno

Nel 2017 il rapporto era circa 1:16 (123 a 8 )

Van caro,
 io ho di sicuro un bias culturale opposto al tuo che mi ha fatto sovrastimare il rapporto, nonché una tendenza innata all'iperbole quantitativa che fa torto ai miei argomenti (mannaggia a me).
D'altra parte ho scritto sparo apposta, perché mi conosco.
Speravo bastasse a trattenere il tuo dito fremente alla ricerca febbrile dell'errore, ma mi sbagliavo :)

Non avevo avuto la voglia di perdere del tempo oltre a quello che stavo già dedicando alla stesura del post, perché immaginavo che il numero reale non avrebbe cambiato di molto il discorso.

E così é:

TFP Link :: https://www.infodata.ilsole24ore.com/2019/11/25/la-complessita-della-violenza-genere-quella-dobbiamo-raccontare/?refresh_ce=1

Suppongo tu l'abbia preso da qui. Ebbene, le prime due colonnine Partner/ex-partner (le altre richiamano una casistica troppo ampia per tornare utili a questo discorso) raccontano coi numeri quello che si va dicendo da tempo sulla violenza di genere: c'è un divario di forze, di violenza e di oppressione molto chiaro e preoccupante.

Sì, 1:10 è diverso da 1:100 come lo è da 1:1000.
Sono tre indici di disequilibrio molto diversi per quantità, ma non cambiano la qualità del problema.
Per tacere di quanto dice Yoshi: il numero crudo tace svariate sfumature importanti. In tutti i sensi.

Starò comunque più attento, promesso.
Grazie di avermi ricordato i miei limiti ;)
 
Lato tuo, invece, hai qualche interesse ad argomentare tutto il resto (che c'entra collateralmente con questo discorso sul femminicidio, tra l'altro, come dice Ivan) o hai la pancia piena per avermi "sbugiardato", e apposto così? :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 15 Set 2020, 21:10
Non esiste un dibattito sul maschicidio perché i casi saranno, sparo, 1:1000?
Forse meno

Nel 2017 il rapporto era circa 1:16 (123 a 8 )



Mi ricordo di aver letto tempo fa un post sul blog del mitico Astutillo Smeriglia in cui dimostrava matematicamente che il femminicidio non esiste! Se non ricordo male la sua argomentazione era che quel rapporto 1:16 era riscontrabile anche in omicidi di altro movente, quindi l'unica cosa che si può concludere è che tra gli uomini statisticamente ci sono più assassini che tra le donne. Che è un po' la perplessità di Yoshi. Comunque il post lo linko qui, perché potrei ricordare male http://incomaemeglio.blogspot.com/2012/12/il-femminicidio-non-esiste_3.html

Due studiosi di matematica e statistica hanno confutato in modo piuttosto rigoroso questo fantomatico assunto di un - per quanto simpatico - vignettista:

TFP Link :: https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/01/femminicidio-non-esiste-dice-negazionista/

Ovviamente è un gran casino di numeri e formule che mi guardo bene dal cercare di capire ^__^, ma ci sono le confutazioni testuali e le conclusioni, oltre all'analisi di altre indagini statistiche affini a quelle del sole24ore di cui sopra.

Insomma, leggetelo saltando le mazzate sulle palle, che comunque merita.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 15 Set 2020, 21:19
Ma abbiamo avuto discussioni pregresse di cui non ho memoria? Perche altrimenti non mi spiego l'acredine.

Ho visto benissimo che il rapporro lo avevi sparato, mi é semplicemente venutala curiositá di vedere quale fossero i nuneri reali e ho condiviso la mia ricerca.

Fine.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 15 Set 2020, 22:11

No, macché acredine :)
Non c'è nessuno meritevole di acredine in questo luogo, per fortuna. I pochi candidati potenziali si sono autonomamente levati dalle balle da soli^

È solo che leggo molto di più e con molta più attenzione di quanto scriva sul forum, pertanto ho memoria di una certa tua tendenza a buttarla un po' lì, senza dare molto peso alle argomentazioni altrui.

Nel caso in questione, ho scritto un post piuttosto denso di contenuti che ha richiesto un certo tempo e una certa dedizione, per ricevere come risposta la correzione di un dato sbagliato... Non proprio il massimo, converrai ;)


Ma visto che ci siamo spostati sulla psicologia, mi sovviene una domanda: gli uomini che manifestano un chiaro fastidio nei confronti dei discorsi di genere (in senso lato), non sono circa gli stessi con rancori personali verso partner/ex-partner da cui si sentono o si sono sentiti, a vario titolo, maltrattati?

La mia esperienza diretta mi spinge a proporre questa correlazione... Ma è empirismo puro non basato su alcuna fonte oltre all'osservazione casuale, precisiamo.
La sto buttando un po' lì anch'io, per vedere cosa si prova ;D

Peraltro, in caso di conferma, sarei anche solidale nel merito, visto che ritengo essere gli uomini le vittime invisibili e pertanto quelle più fragili del maschilismo e del patriarcato; ben più delle donne che vi si oppongono con idee e ruoli piuttosto chiari e barra dritta... Non foss'altro che loro hanno un nemico abbastanza netto  - a grosso rischio di manicheismo, purtroppo per tutti -  mentre l'uomo è chiamato a combattere contro un sistema di valori che (solo apparentemente) lo porta in palmo di mano.
L'è dura ragazzi.

D'altra parte spingendosi in questi territori il discorso si fa molto complesso e vorrei anche andare a giocare alla playstation^^
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gold_E - 15 Set 2020, 23:13
Argomento molto interessante e che merita di essere trattato con una certa apertura mentale. Come dice Yoshi, non si può aspettare che siano tutti allo stesso livello per poter iniziare ad usare la corretta terminologia.
Tra l'altro mi avete fatto venire in mente il bellissimo e che non smetterò mai di consigliare Embassytown di China Mieville. Un libro che parla, come non mi era mai capitato di leggere, dell'importanza del linguaggio attraverso un mondo alieno dove il popolo che lo abita può esprimere soltanto ciò che è vero e reale non concependo nemmeno bugie, metafore o qualsiasi cosa che sia astratta.
Recuperatelo perché ne vale davvero la pena.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 16 Set 2020, 11:37
Questo mi pare un buon articolo sull'argomento:

TFP Link :: https://www.valigiablu.it/caivano-identita-genere-giornalismo/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 16 Set 2020, 11:47
La lingua è un sistema vivo che muta nel tempo, opporsi a prescindere ai cambiamenti significa ignorare questo aspetto. Prendendo spunto dal tema del topic ho provato a ricordare se quando ero bambino si usasse ancora "negro" anziché "nero", ma wikipedia ovviamente è più efficiente della memoria:

Citazione
Nel 1978, un testo scolastico di geografia per la scuola media inferiore italiana, edito da Garzanti[23] in una scheda intitolata "«Negri» e «Indiani», tutto sbagliato"[24] riportava la seguente spiegazione:

«"Da qualche tempo gli abitanti di colore degli Stati Uniti rifiutano di essere chiamati con il termine «negro» (nigger), che viene quasi sempre usato in tono spregiativo (come, ad esempio in Italia, si fa spesso purtroppo con il termine «terrone») e vogliono invece essere chiamati «neri» (in inglese blacks). Da noi, in Italia, il termine «negro» non ha alcun tono di disprezzo, e quindi possiamo continuare a chiamarli così". Il resto della scheda prosegue, descrivendo i problemi dei discendenti degli schiavi sempre usando il termine "negro" per indicarli.»

Citazione
All'inizio degli anni ottanta in Italia, la parola negro fu usata ancora abitualmente (vedi, ad esempio, la canzone Colpa d'Alfredo di Vasco Rossi), mentre solo dalla seconda metà del decennio fu gradualmente caricato di un connotato offensivo, iniziando ad essere intesa proprio come razzista, in conseguenza dell'estensione all'italiano dei dettami del politicamente corretto derivante dalla cultura anglosassone, e che portarono alla quasi completa condanna del termine[25][26].

Citazione
Nel corso degli anni novanta, il lento e graduale processo di proibizione della parola negro fu praticamente completato, e il termine fu considerato offensivo praticamente in tutti paesi del mondo. In Italia, la parola negro fu ancora utilizzata con disinvoltura fino ai primi anni del decennio, presente in alcune serie televisive come, ad esempio, I ragazzi del muretto (1990), oppure nel cinema, come nel film Nel continente nero, di Marco Risi (1991). Fu poi ancora utilizzata nel parlato comune, come l'uso di alcune frasi idiomatiche, con una varietà di significati metaforici legati soprattutto alla storica tratta degli schiavi africani, come ad esempio le locuzioni negriero, inteso come "sfruttatore", oppure lavorare come un negro (ovvero come uno schiavo)[31], ma anche queste caddero in disuso.
(Wikipedia)

E' probabile che un eventuale cambiamento linguistico in merito all'identità di genere segua un percorso simile, partendo dalle istanze dei diretti interessati che si diffonderanno lentamente nella collettività, ma secondo me la mia generazione non arriverà a sperimentare l'esito definitivo del processo poiché sarà estremamente lento.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 16 Set 2020, 11:55
Mi è tornato in mente che, alle elementari, sul sussidiario non si facevano problemi ad utilizzare il termine neGro.
Caso vuole che una compagna di classe fosse di colore e lei ed i suoi genitori non la presero bene per nulla, come soluzione la maestra ci fece cancellare la G dalla parola in tutto il libro. La ricordo come un'attività divertente, una sorta di trova l'errore.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 16 Set 2020, 12:21
Il punto è che non è possibile paragonare la "correzione" negro-nero e l'(ab)uso della Schwa.

Il primo è un intervento dal costo linguistico ridottissimo.
Il secondo è una violenza linguistica.

Le persone, per rispetto, vanno chiamate (M/F) in base all'identità che affermano di sentire.
Nel caso di un uso generico (o plurale) dei termini, l'italiano usa il maschile ed è una regola innocua su cui non vedo motivo di intervenire.
Per chi afferma di avere una identità "non-binaria", e magari solo in quel caso, si può anche valutare di usare lo Schwa, proprio perché l'italiano non ha il neutro.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 16 Set 2020, 12:26
Giusto Ivan, è uno dei motivi per cui l'eventuale mutamento sarà estremamente lento e tutt'altro che scontato in una lingua come la nostra.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Red Alex - 16 Set 2020, 12:52
Mi piace leggere che tutti i diversi punti di vista sono in fondo diverse sfumature della stessa idea di fondo.

La mia idea è che l'introduzione di nuove parole in sostituzione di vecchie (che hanno assunto valenza dispregiativa) ha un senso solo se si è già avviato un processo di accettazione, altrimenti le nuove parole finiranno per ereditare immediatamente le caratteristiche negative delle vecchie, perché il disprezzo resta saldamente legato al concetto cui la nuova parola "neutra" si riferisce.

Ricordo la continua "rename" dei portatori di handicap che, sebbene accompagnata da timidi progressi, considero uno sforzo abbastanza superfluo.

Per non parlare della transizione zingaro --> rom.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 16 Set 2020, 13:03
Nel caso di un uso generico (o plurale) dei termini, l'italiano usa il maschile ed è una regola innocua su cui non vedo motivo di intervenire.

Su questo punto, una parte del dibattito verte sull'uso del genere femminile anche nel plurale, qualora la maggioranza fosse femminile oppure se, nel contesto della pluralità, il femminile fosse rilevante nonostante la sua netta minoranza rispetto al maschile.

Io voto per togliere l'indicazione di genere sessuale o comunque di identità da qualsiasi riferimento burocratico alla persona.
Ai fini burocratici, è rilevante il genere?


Ricordo la continua "rename" dei portatori di handicap che, sebbene accompagnata da timidi progressi, considero uno sforzo abbastanza superfluo.

Ecco, questa è una battaglia che è stata vinta per i motivi sbagliati. Il problema nasceva dal fatto che il termine 'handicappato' veniva sempre più usato come insulto, anziché come mera indicazione neutra; però, sostituendolo con 'diversamente abile' - con una eccellente ipocrisia, aggiungo -, si è ottenuta proprio la validazione dell'offesa, in quanto diventata parola vietata.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 16 Set 2020, 13:25
Mi piace leggere che tutti i diversi punti di vista sono in fondo diverse sfumature della stessa idea di fondo.

La mia idea è che l'introduzione di nuove parole in sostituzione di vecchie (che hanno assunto valenza dispregiativa) ha un senso solo se si è già avviato un processo di accettazione, altrimenti le nuove parole finiranno per ereditare immediatamente le caratteristiche negative delle vecchie, perché il disprezzo resta saldamente legato al concetto cui la nuova parola "neutra" si riferisce.

Ricordo la continua "rename" dei portatori di handicap che, sebbene accompagnata da timidi progressi, considero uno sforzo abbastanza superfluo.

Per non parlare della transizione zingaro --> rom.

Piu che d'accordo. Il problema é che in un mondo in cui  l'omosessualitá non é stata completamemte accettata mi chiedo come si possa sdoganare il concetto di itentitá di genere, specialmete se si insiste che questo debba essere autodeterminato.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 16 Set 2020, 13:38
Di certo non succederà domani, tuttavia è legittimo che gli interessati si battano affinché accada, fosse anche tra cento anni.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Giobbi - 16 Set 2020, 13:44
Nell’omicidio in esame è già prevista un’aggravante, i futili motivi.


che é una bella risposta per quel congresso delle famiglie che fanno (han fatto) a Verona
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 16 Set 2020, 13:45
Di certo non succederà domani, tuttavia è legittimo che gli interessati si battano affinché accada, fosse anche tra cento anni.

Quando ti batti cerca di farlo nel modo giusto. É morta una persona, per rispetto nei suoi confronti per questa volta potevi capire che non era il momento per quelle puntualizzazioni. In questo modo sono sicuro che piuttosto che portare le persone a riflettere sull'argomento le abbianiano allontantate su posizioni opposte.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 16 Set 2020, 14:03
È difficile dire da fuori cosa sia opportuno o meno. Io sono un maschio bianco eterosessuale, il mio punto di vista sulle questioni razziali e di genere non può che esserne condizionato.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 16 Set 2020, 14:15
Considerando il fatto che il tuo scopo é che le persone si rivolgano a te utilizzando termini che tu hai scelto sará anche il caso che tieni in considerazione il parere del maschio bianco etereosessuale.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Yoshi - 16 Set 2020, 14:19
Credo che sia un esercizio piuttosto sterile quello di dire agli altri quale sarebbe il modo corretto per combattere le proprie battaglie, in special modo se si è solo osservatori esterni.

Sulla parola negro invece, avevo letto che quando si iniziò a usare quella parola in italiano, la si preferiva al neutro "nero" perchè più simile all'originale latino "niger" e quindi meno volgare. La svolta opposta credo sia arrivata in tempi recenti per assonanza con l'inglese, lingua in cui questo tipo di discorsi sono partiti prima.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Andrea_23 - 16 Set 2020, 14:40
In ambito anglosassone sarà già difficile e ci vorranno anni prima che la cosa entri nel buon costume. E la loro lingua è predisposta per questo tipo di utilizzo.

Noialtri dello stivale, abbiam quel leggero *problemino* tecnico di cui sicuramente avete già scritto...
Non che non vada fatto, ma campa cavallo.

Ps.
Consideriamo che oggi, 16 settembre 2020, in una discussione di medio tenore io mi sorprendo se qualcunə si ricorda di coniugare al femminile. Io stesso a volte fallisco, nella fretta...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 16 Set 2020, 18:04
Sempre l'ottimo Post:

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2020/09/15/glossario-trans-transessuale-transgender/

P.S. Ah, se leggete l'articolo, vi imbatterete in qualcosa che forse non conoscete: certe realtà femministe (ArciLesbica, nello specifico, che ha un suo peso culturale non da poco) sono intolleranti nei confronti della realtà transgender e delle sue declinazioni linguistiche, come e forse più di certa destra populista e maschilista. Alla fine, come sempre, gli estremi si abbracciano.

Il che non stupisce me, ma forse può far riflettere qualcun altro :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 16 Set 2020, 19:18
Il punto è che non è possibile paragonare la "correzione" negro-nero e l'(ab)uso della Schwa.

Il primo è un intervento dal costo linguistico ridottissimo.
Il secondo è una violenza linguistica.

Le persone, per rispetto, vanno chiamate (M/F) in base all'identità che affermano di sentire.
Nel caso di un uso generico (o plurale) dei termini, l'italiano usa il maschile ed è una regola innocua su cui non vedo motivo di intervenire.
Per chi afferma di avere una identità "non-binaria", e magari solo in quel caso, si può anche valutare di usare lo Schwa, proprio perché l'italiano non ha il neutro.

Ho evidenziato in grassetto le posizioni con cui non concordo. Le restanti riflessioni mi sembrano più che condivisibili.

Violenza: è una parola molto forte.
Come dicevo già in altri post, non si sta per ora parlando di una sostituzione sistematica e formalizzata, ma di proposte ed esperimenti. Utilizzati per il momento da chi ne sente il bisogno e lo ritiene giusto.
Facciamo uso di una lingua che cambia ormai in modo rapidissimo, a cui il mercato propone/impone a ritmo serrato anglicismi che avrebbero semplici ed efficaci traduzioni nel nostro idioma, e tuttavia diventano di uso immediato ancor prima di esserci anche solo potuti domandare se ce ne fosse la necessità (tablet, streaming, download... la lista è davvero infinita); per non parlare degli slang giovanili-popolari, anch'essi ormai rapidissimi e pervasivi nel mutare e imporsi... Ecco, in questo scenario in cui la lingua è senza confini e fluida per definizione, ibridata con l'inglese in ogni ambito del quotidiano, ripiena di neologismi che risultano la norma per alcuni mentre suonano come cacofonie incomprensibili a chi fosse rimasto - per età, formazione o contesto sociale - vagamente indietro, che motivo c'è di tacciare di violenza proprio le (timide, propositive) strategie linguistiche inclusive?

Plurare maschile innocuo e non meritevole d'intervento: non credo che stia a te (né a me) valutare questa cosa, in quanto maschi. Una regola escludente può essere accettata o al contrario messa in discussione solo da chi subisce l'esclusione. Perlomeno in prima istanza. La nostra opinione può avere giusto un ruolo di supporto e a posteriori, ma non di più.

Faccio un paragone stupidissimo ma a mio avviso calzante.

Ci sono due fratellini, Ivano e Filippa.
La mamma, per comodità e risparmio di tempo/fiato, quando deve rivolersi a entrambi li chiama IvanI. "Ivani venite, é pronta la cena". "Ivani sù, è ora di alzarsi", eccetera.

Filippa, giunta l'età della ragione, ci riflette un attimo su e decide che non ci sta.
"Io sono Filippa, non sono un Ivano. Vorrei essere chiamata col mio nome, per favore. Oppure potresti chiamarci entrambi Filippe... Perché lui sì e io no? O un misto, non so, Ivanippi, Filane, vedi tu... Ma non-sono-un-Ivano. Ivano è lui, ok?"

La madre sulle prime non sa bene come reagire, fa un po' di esperimenti, ne discute con le altre madri, prova, sbaglia... Insomma si domanda se non abbia sempre commesso un errore e quale sia nel caso il modo più sensato di porvi rimedio.

Ivano, dal canto suo, risponde sdegnoso: "mamma ci ha chiamato così da sempre, ha sempre funzionato, non vedo alcun problema e non c'è motivo di cambiare le cose".
(Ma una parte di lui, che alla sorella ci vuole bene, comincia in fondo in fondo a porsi qualche domanda).


La madre è ovviamente la linguistica, e per estensione la società nel suo complesso che si interroga con essa.
Filippa è tutte le donne, o perlomeno quelle che si interrogano su sè stesse e il mondo e cercano risposte.
Ivano è... tutti gli uomini, ma anche l'unico elemento reale di questa storia ^__^
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 16 Set 2020, 19:41
Il problema non è la lingua, ma l'intelligenza (media) delle persone.
Chi si pone o, quantomeno, si accorge del problema non è causa del problema.
Chi è causa del problema se ne frega delle possibili soluzioni.

Solitamente vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, ma qua proprio no.
Non nutro speranza alcuna.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 16 Set 2020, 19:47
A cuor leggero e con estrema letizia, amico Gaissel, penso di poterti rispondere che per me sono tutte cazzate.

Quello che citi è un non problema, per entità.

Stuprare la lingua per questa minchiata ci vuole coraggio. Non è una questione di tempi o gradualità, è solo e puramente una minchiata.

Altrimenti facciamo la fine della femminista che in TV afferma che l'aria condizionata è maschilista. Torniamo alla realtà.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 16 Set 2020, 20:26
A cuor leggero e con estrema letizia, amico Gaissel, penso di poterti rispondere che per me sono tutte cazzate.

Quello che citi è un non problema, per entità.

Stuprare la lingua per questa minchiata ci vuole coraggio. Non è una questione di tempi o gradualità, è solo e puramente una minchiata.

Altrimenti facciamo la fine della femminista che in TV afferma che l'aria condizionata è maschilista. Torniamo alla realtà.

Il mio assunto è proprio che non hai gli strumenti per stabilire se una violenza percepita lo sia effettivamente o meno, non facendo lontanamente parte del gruppo umano che sente e dichiara di esserne vittima.

Parafrasando: in tutti i secoli in cui la lingua ha chiamato le donne col maschile, non c'eri e non eri donna.
Manco io. E se non avessi esplorato un po' questi temi per interessi personali collaterali, negli ultimi anni, penserei anch'io che sono tutte cazzate come l'ho sempre pensato.

E' come chiedere ai Tuareg quanto sia drammatica l'erosione a Venezia e quanto necessaria la costruzione del Mose. Novanta per cento di probabilità che ti rispondano che sono tutte cazzate. Torniamo alla realtà e ai problemi seri, quelli della desertificazione, ti diranno.

Le femministe radicali, condivido, sono il veneziano che ha paura anche del rubinetto di casa e invoca un mondo senz'acqua. Teniamolo d'occhio che è pericoloso per sè e per gli altri, ma senza smettere di preoccuparci per la laguna.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 16 Set 2020, 20:34
Il problema di fondo, come già evidenziato, è che l'italiano non prevede il neutro, qualunque modifica in tal senso suonerà innaturale alla maggior parte dei parlanti per decenni o forse generazioni.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 16 Set 2020, 20:53
Faccio un leggero OT. Se ho capito bene, secondo la toria gender io potrei essere una transgender lesbica. Cioé corpo da uomo, movenze e atteggiamenti da uomo preferenza sessuale verso il genere femminile ma sentirmi intimamente donna?

Quindi la prossima volta che vado in piscina posso andare nello spogliatoio femminile, fare l'elicottero con il cazzo davanti a una platea di donne, ragazze e bambine per poi indignarmi e etichettate come transfobiche alle loro rimostranze?

E per le artivitá sportive? No perche potreste avere davanti a voi la prossima campionessa mondiale di pugilato.

E tutto questo a seguito della mia semplice autodeterminazione? Senza un percorso psicologico?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Jack in the Mox - 16 Set 2020, 21:14
puoi dire che sei un transgender non-binario  :yes:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 16 Set 2020, 21:20
Il problema di fondo, come già evidenziato, è che l'italiano non prevede il neutro, qualunque modifica in tal senso suonerà innaturale alla maggior parte dei parlanti per decenni o forse generazioni.
Vero.
Ed è per questo che è importante iniziare. Chi vuole, chi può, chi se la sente, con calma e per piacere :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Andrea_23 - 16 Set 2020, 21:55
Ma nel pratica dunque, ancor prima del saluto andrebbe chiesto... chiesto cosa?
Sto cercando di figurarmi come potrei fare ma... boh? Anche con tutta la buona volontà farei figuracce inenarrabili :'D.

Negli Usa l'approccio "alla cieca" è di una magnitudo più semplice, non c'è paragone...
A me sembra semplicemente impraticabile, qui da noi.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 16 Set 2020, 22:41
E' come chiedere ai Tuareg quanto sia drammatica l'erosione a Venezia e quanto necessaria la costruzione del Mose.

Ti voglio bene, ma con i paralleli hai un problema.

Non sono Tuareg, sono italiano, immerso nella stessa cultura millenaria di Ciro/Cira, e se N non binari hanno un eccesso di sensibilità, lo proviamo a risolvere in altro modo, non assassinando una lingua.

Ti chiamo anche con la Schwa se sei non-binario, perché ho rispetto della tua identità, ma non venire a rompermi le Schwalle oltre questo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 16 Set 2020, 23:01
Ma nel pratica dunque, ancor prima del saluto andrebbe chiesto... chiesto cosa?
Sto cercando di figurarmi come potrei fare ma... boh? Anche con tutta la buona volontà farei figuracce inenarrabili :'D.

Negli Usa l'approccio "alla cieca" è di una magnitudo più semplice, non c'è paragone...
A me sembra semplicemente impraticabile, qui da noi.
Io mi riferisco principalmente al plurale neutro, soprattutto scritto.
Tutto il resto sono grosse gatte da pelare, e la scevà è complicata.

... Ma sono altresì convinto che i 15enni di oggi tireranno fuori idee che useremo tutti a breve ;)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 16 Set 2020, 23:19
... Ma sono altresì convinto che i 15enni di oggi tireranno fuori idee che useremo tutti a breve ;)
Basta coinvolgere uno streamer di Fortnite: shoppalə, killalə, nabbə ecc.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 16 Set 2020, 23:32
Approccio rispettoso: "ehi ciao, essere umano!" "Non sono un essere umano!"
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 17 Set 2020, 00:18
E' come chiedere ai Tuareg quanto sia drammatica l'erosione a Venezia e quanto necessaria la costruzione del Mose.

Ti voglio bene, ma con i paralleli hai un problema.

Non sono Tuareg, sono italiano, immerso nella stessa cultura millenaria di Ciro/Cira, e se N non binari hanno un eccesso di sensibilità, lo proviamo a risolvere in altro modo, non assassinando una lingua.

Ti chiamo anche con la Schwa se sei non-binario, perché ho rispetto della tua identità, ma non venire a rompermi le Schwalle oltre questo.
Se mi passi alla blasfemia (eccesso di sensibilità... :scared:), mi arrendo e passo volentieri oltre ^__^

Per il resto credo che abbiamo detto ciascuno tutto quello che aveva da dire.
Annoto solo che il discorso era duplice (scevà e non binarismo da un lato, femminismo e plurale neutro dall'altro), e coi miei paralleli mi riferivo al secondo tema.

Pis&Llone
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 17 Set 2020, 00:18
Nel frattempo, alle premiazioni del Tour de France non ci sono più le miss, ma un uomo e una donna.

Sembra che le femministe avessero raccolto 38mila firme, perché avere le miss era sessista.

Credo che in Francia una petizione per mantenere le miss avrebbe raccolto comodamente 38 milioni di firme.

Il politicamente corretto ci seppellirà. Solo il sacro potere dello Stikazzi ci può salvare.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Level MD - 17 Set 2020, 00:43
Solo il sacro potere dello Stikazzi ci può salvare.
Sto cercando di capire come "sticazzi" sia traducibile in linguaggio inclusivo ma proprio non ce la faccio  :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 17 Set 2020, 13:03
Non ce n'è bisogno. E' una locuzione astratta che non si rivolge direttamente a nessun soggetto :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Level MD - 17 Set 2020, 13:17
puoi dire che sei un transgender non-binario  :yes:
decimale o esadecimale ?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 22 Set 2020, 17:54
TFP Link :: https://www.internazionale.it/video/2019/12/11/paul-preciado-potere-identita-fluide
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 20 Ott 2020, 19:12
Rilinko dall'altro topic, courtesy of @eugenio:

TFP Link :: https://www.vice.com/it/article/7kpknd/asterisco-di-genere-uso

E aggiungo questo, altrettanto valido:

TFP Link :: https://www.ultimavoce.it/linguaggio-inclusivo-proposte/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 04 Nov 2020, 09:37
(https://i.postimg.cc/5yzPdY9T/corgi-e-bassotti.jpg) (https://postimg.cc/H8p0bLy9)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 04 Nov 2020, 14:31
Non sono d'accordo con tutto, e tuttavia l'ho trovata una lettura estremamente stimolante:

TFP Link :: https://www.ilpost.it/giuliasiviero/2020/11/03/cara-sei-violenta/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 04 Nov 2020, 15:14
Quello descritto nell'articolo mi pare un approccio efficiente: più forte è il conflitto più forte è l'identità, più facilmente le persone affini si sentiranno coinvolte in quella identità.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 26 Nov 2020, 16:08
TFP Link :: https://d.repubblica.it/life/2020/11/09/news/maria_beatrice_giovanardi_italiana_vince_contro_oxford_dictionary_cambia_definizione_parola_donna-4831769/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 26 Nov 2020, 16:31
Mi chiedo come possa bitch essere sinonimo di donna (al netto delle battute inevitabili^).

Letteralmente cagna, per astrazione prostituta e/o malevola... Ma donna in senso stretto, ugh.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 02 Dic 2020, 16:09
TFP Link :: https://www.wired.it/attualita/media/2020/09/14/lgbt-guida-parlare-scrivere-rispetto/

In linea di massima mi trovo con queste indicazioni, anche se non vedo a priori negatività nel deadnaming:
Citazione
In più è da evitare il più possibile – se non per scopi biografici non evitabili in alcun altro modo – il cosiddetto deadnaming: quando una persona inizia un percorso di transizione con tutta probabilità sceglie un nuovo nome che identifichi la sua identità più autentica, abbandonando dunque quello assegnato alla nascita. Quello è un dead name, il nome di una persona che non esiste più, ed evocarlo è una profonda mancanza di rispetto per le persone transessuali (evitare dunque frasi del tipo “X, che prima si chiamava Y, …” e ancora peggio “Y, che ora si fa chiamare X, …“).
Non lo ritengo negativo o discriminatorio nel momento in cui una persona transgender ufficializzi pubblicamente la sua scelta e il suo nuovo nome. L'unico esempio che mi viene in mente riguarda le sorelle Wachowski, ma immagino sia estendibile a situazioni simili: quanto penso a loro e a The Matrix mi riferisco a 'i fratelli Wachowski', perché è di dominio pubblico che all'epoca entrambe non avessero compiuto la transizione.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 02 Dic 2020, 17:04
Credo che quel certo autore fascista del Fu Mattia Pascal non sarebbe d'accordo.
Nemmeno Dario Fo, premio nobel per la letteratura nonché camicia nera.

Io non so, ci devo pensare :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 02 Dic 2020, 19:21
A "Lgbtqia+" ho ripensato a quando cercavo di memorizzare le combo di Tekken 3.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 03 Dic 2020, 14:52
In linea di massima mi trovo con queste indicazioni, anche se non vedo a priori negatività nel deadnaming: [...]

Ecco qua, un articolo dal taglio sicuramente provocatorio ma che nondimeno centra il discorso attorno al deadnaming - e ai personaggi pubblici, aggiungo -: Il moralismo americano sulle transizioni di genere è una parodia involontaria (https://www.linkiesta.it/2020/12/ellen-elliot-page-deadnaming/).
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 03 Dic 2020, 15:35
Gervais ha un pezzo sul deadnaming nel suo ultimo spettacolo che ritengo piuttosto esplicativo delle problematiche della questione.

A me il deadnaming porta alla mente solo 1984.  É un assurditá e una violenza alla ragione.

Ma non é l'unica che si presenta affrontando questi argomenti.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 03 Dic 2020, 16:52
Gervais ha un pezzo sul deadnaming nel suo ultimo spettacolo che ritengo piuttosto esplicativo delle problematiche della questione.

Visto e piaciuto.

Anche se in realtà non mi sembra un pezzo troppo "elaborato".
Fa semplicemente cinque minuti di deadnaming forzato e sfacciato per fargli/le rodere il sedere :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 03 Dic 2020, 19:10
In linea di massima mi trovo con queste indicazioni, anche se non vedo a priori negatività nel deadnaming: [...]

Ecco qua, un articolo dal taglio sicuramente provocatorio ma che nondimeno centra il discorso attorno al deadnaming - e ai personaggi pubblici, aggiungo -: Il moralismo americano sulle transizioni di genere è una parodia involontaria (https://www.linkiesta.it/2020/12/ellen-elliot-page-deadnaming/).

Articolo che non mi è dispiaciuto, sebbene non apprezzi chi parte con toni provocatori.

Le questioni (linguistiche) riguardanti gli orientamenti sessuali sono diventate terra di battaglia, più che di dibattito. In parte perché ancorate alla tendenza stucchevole del politicamente-socialmente-moralmente corretto.

Non si sta usando la giusta misura, IMHO. E il deadnaming, se richiesto con indignazione, merita esattamente il trattamento che gli ha riservato Gervais.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DRZ - 05 Dic 2020, 17:00
Le questioni (linguistiche) riguardanti gli orientamenti sessuali sono diventate terra di battaglia, più che di dibattito.

Secondo me non è poi così vero.
Il problema è che stiamo cominciando a credere che quello che leggiamo (e diciamo) su internet e mezzi di comunicazione sia la vita vera e che Gervais (che prendo ad esempio visto che lo avete citato, ma potrebbe trattarsi di qualsiasi altro personaggio del genere) sia un intellettuale esperto in materia e non un comico.



Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 06 Dic 2020, 00:12
Ottima osservazione. Agreeddo.

La guerriglia c'è, ma è molto ridimensionata rispetto a come appare.
Se n'era già parlato sempre qua, credo, del divario tra realtà e percezione mediatica.

La situazione mi fa venire in mente il famoso grafico sul tema:


(https://i.postimg.cc/zX0f2hS6/CXj3-Fff-WYAA1x9-S.jpg) (https://postimages.org/)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 06 Dic 2020, 00:47
Al di fuori dei media, nella realtà quotidiana se ne parla?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 06 Dic 2020, 01:49
È un tema che si discute sui media, non è certo un argomento da salumiere.

E sui media il livello di belligeranza mi sembra superiore al dibattito su quale colore andrà di moda in autunno, onestamente.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 06 Dic 2020, 07:13
Al di fuori dei media, nella realtà quotidiana se ne parla?

L'unica volta in cui ho avuto una discussione al riguardo è stato con una attivista serissima che stava tentando di convertirmi alla causa lesbica.
Avrebbe pure avuto qualche argomento; ma signorina, non è che devo cambiare sesso per darle ragione.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DRZ - 06 Dic 2020, 21:03
Al di fuori dei media, nella realtà quotidiana se ne parla?

Se ti capita di conoscere o incontrare una persona transgender se ne parla per forza.

Nello specifico io sono abbastanza sicuro di aver sbagliato dei pronomi e, almeno una volta, essermi anche esibito in un deadnaming da manuale e... non è successo nulla di particolare: nessuno mi ha detto nulla, mi sono corretto, e la discussione è continuata come se nulla fosse. Se lo stesso scenario si fosse verificato su twitter probabilmente avrei ricevuto minacce di morte.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 06 Dic 2020, 23:28
Anch'io ho aneddoti simili, con la "scusante" di aver conosciuto la persona in questione da donna, poi averla frequentata durante la transizione, e infine aver interiorizzato il genere di arrivo.

Durante la fase di passaggio, chiamarla col nome di battesimo femminile era automatico. Imbarazzo tutto mio, dall'altra parte solo un sorriso benevolo, tuttalpiù un'occhiata amichevolmente perplessa.
Scuse mie, e un "non ti preoccupare" in risposta.

... In compeso tante belle conversazioni sul tema, confronti costruttivi, e più di tutto imparare a interagire con una persona in quanto persona e non in base all'organo che si ritrova tra le gambe.

Che detta così sembra una cazzata, ma non lo è affatto.
Fidatevi: se non avete mai provato il contrario, tratterete sempre una donna prima di tutto in quanto donna e semmai in seconda istanza come individuo.
Teorie, discussioni, posizioni politiche, educazione possono poco contro una forma mentis culturale, radicata e condivisa.

Per questo dico sempre che... L'unica è conoscere.
Me ne sono stupito io stesso, in quel paio di occasioni in cui ho potuto approfondire un minimo il rapporto umano con un@ transgender, di quanto siamo condizionati senza rendercene conto. E quando finalmente vedi oltre l'aspetto esteriore e ti scopri a interagire con la sola natura umana di un individuo, ti si apre un mondo di comprensione prima inaccessibile. Subito spendibile con profitto nel rapporto con gli etero-cis-umani, peraltro :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 15 Apr 2021, 11:08
TFP Link :: https://www.ilpost.it/flashes/comune-castelfranco-emilia-schwa/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=link
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: naked - 15 Apr 2021, 11:45
Ottimo da oggi posso dire

Canə  Maya
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 15 Apr 2021, 12:29
Non smettere di dire negro però^
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 15 Apr 2021, 12:34
Non smettere di dire negro però^
Negrə, perbacco.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 15 Apr 2021, 12:37
Alle prossime elezioni mi faccio violenza e voto Fratelli D'italia.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 15 Apr 2021, 12:57
(https://media.giphy.com/media/WQqkXo0xXAh6xDphW5/giphy.gif)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Void - 15 Apr 2021, 14:58
Fratellə D'Italia
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 15 Apr 2021, 16:51
:lol:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 15 Apr 2021, 17:01
Fratellə D'Italia

(https://i.postimg.cc/44YHbpjH/arton17044.jpg) (https://postimages.org/)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Nihilizem - 15 Apr 2021, 19:28
Una curiosità intellettuale che rivolgo a chi usa la parola "negro".
Se avete conoscenze e/o amici di colore, li apostrofate in quel modo?
Tipo siete al bar con qualcuno, arriva il tipo di cui sopra, lo accogliereste con "Oh guarda, è arrivato il negro. Ti aspettavamo"?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Void - 15 Apr 2021, 19:57
No.
Può capitare di fare battute pesanti a volte, tra persone con cui ci si conosce bene, ma non è la normalità.
Con un paio si fanno continuamente battute sul pene gigante, non so se vale come razzismo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Freshlem - 15 Apr 2021, 20:06
Una curiosità intellettuale che rivolgo a chi usa la parola "negro".
Se avete conoscenze e/o amici di colore, li apostrofate in quel modo?
Tipo siete al bar con qualcuno, arriva il tipo di cui sopra, lo accogliereste con "Oh guarda, è arrivato il negro. Ti aspettavamo"?

A me da super fastidio chi usa quella parola, sia in presenza o meno dei diretti interessati. E anche se usata "per scherzare". O perché "una volta si diceva cosi".

EDIT: per argomentare. Non sono un fan della cancel culture. Le cose (fatti, modi di dire) vanno messe nel contesto storico di appartenenza e sono importanti da studiare, ricordare e tramandare per appunto capire meglio noi stessi come esseri (dis)umani e per non ripetere gli stessi errori.
Di conseguenza, chi usa quella parola oggi con la scusante del "ma si diceva cosi 20 anni fa e non aveva alcun connotato negativo" e' un paraculo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 15 Apr 2021, 20:39
Ormai chi la usa, tranne il titolista di Libero?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 15 Apr 2021, 21:02
Il vantaggio di aver riempito di significato negativo quella parola è che ora si può usare con eccellenti risultati quando si vuole fare humor politicamente scorretto all'interno di un gruppo di amici consapevoli del contesto.

Per il resto, io non credo di averla mai usata "seriamente" e concordo con @Freshlem sull'importanza di inserire ogni cosa nel suo periodo storico, evitando di menarsela con paraculate.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 15 Apr 2021, 21:20
Il vantaggio di aver riempito di significato negativo quella parola è che ora si può usare con eccellenti risultati quando si vuole fare humor politicamente scorretto all'interno di un gruppo di amici consapevoli del contesto.

Per il resto, io non credo di averla mai usata "seriamente" e concordo con @Freshlem sull'importanza di inserire ogni cosa nel suo periodo storico, evitando di menarsela con paraculate.
@Nihilizem

Quoto il kapo e l'amerikano (a metà).

Sì, credo che tutto dipenda dal contesto: luogo, spirito del momento, persone coinvolte.

Io uso la parola negro per apostrofare in modo scherzoso un amico colombiano che conosce le mie idee su razzismo ed inclusione.
La uso inoltre con vecchi amici - caucasici - fortemente antirazzisti, altrettanto informati sul sottoscritto, per cui uscirsene con robe orribili come "quei negri di merda" oppure "immigrati di merda" genera sempre un certo spaesamento, che da buon amante dell'humour nero, del nonsense e del paradosso, mi fa sempre sollazzare molto.

Contingentemente, la moglie di uno tra questi amici è turca, e non ha mai colto né apprezzato il senso di certe mie battute. Per cui ho smesso di fargliele.

Qui sul forum, come in altro luogo pubblico, credo di non averla mai usata*. Sopra mi tornava utile per rispondere a tono a naked, e ho fatto un'eccezione :)


Spoiler (click to show/hide)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Nihilizem - 15 Apr 2021, 21:22
Sono veneto, quindi forse la mia esperienza è diversa rispetto ad altri contesti culturali o geografici, ma posso garantire che "negro" non è un reperto da museo delimitato ai deliri di Feltri e ai giochetti dialettici di che ne sa.
Forse qualcuno lo fa ironicamente, ma se questo essere ironici è qualcosa di evidente solo a chi lo dice, questo mi sembra si una paraculata.

Comunque ribadisco che il mio intento non era polemico o di dibattere il termine, anche se credo che il mio punto di vista si intuisca.
Sono genuinamente interessato nella dissonanza cognitiva che secondo me deve crearsi in chiunque usi la parola "negro" casualmente parlando di qualsiasi altra cosa, ma deve poi relazionarsi con un "negro" su un uguale piano, o perché amici o perché colleghi o chissà che.
Perché la difesa è generalmente che non è una parola offensiva, come se le parole fossero "neutre" per definizione. La domanda quindi diventa, chiamereste un amico o un collega "negro" così, casualmente? E se no, perché?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 15 Apr 2021, 21:30
Noi non credo che chiameremmo qualcuno con quel termine in modo "serio", ma questa è una bolla.

Nel mondo reale, le parole non hanno per tutti il significato che si legge sul dizionario ultimo aggiornamento. Il termine "negro", soprattutto, è stato caricato di (nuovi) significati negli ultimi 20 anni, nel contesto di un lungo dibattito culturale. E quindi non ho la pretesa che il vecchietto che gioca a briscola fuori dal bar di un piccolo comune veneto abbia la consapevolezza di questo dibattito culturale, per dire.

Insomma, democristianamente parlando, penso che con la lingua (e con le persone che la usano) ci voglia pazienza. Si costruisce nel corso delle generazioni, non da un anno all'altro.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 15 Apr 2021, 21:48
Perché la difesa è generalmente che non è una parola offensiva
E' una parola offensiva per ragioni storico-culturali, e come tale può essere usata a scopi ludici senza offendere realmente qualcuno, in piena coscienza del meccanismo che si sta attuando.

A volte il confine può diventare labile, e a quel punto conviene chiarire da entrambe le parti.

D'altronde, evitarne l'uso non esclude il rischio di manifestare una certa attitudine discriminatoria. In teoria la parola "nero" dovrebbe rappresentarne la variante neutra, ma anche nel suo caso molto dipende dal modo in cui se ne fa uso.
"Guarda quei neri", per esempio, è una frase intrinsecamente razzista, anche se non lo è sul piano formale.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 15 Apr 2021, 22:01
Citazione
Detto questo, anche il termine nero non è privo di connotazioni ambigue. Quando usato come sostantivo per identificare una persona, o un gruppo di persone, in base al colore della pelle, rischia anch’esso di creare una categoria approssimativa, omogenea e omologante («i neri», «le nere»), basata non solo sul contrasto cromatico, ma anche – è sensazione di chi scrive – sulla mancanza, difettiva, di alcuni tratti (tanto fisici quanto culturali tout court) che si presume appartengano al gruppo (bianco) di maggioranza. Quando usato come aggettivo, rischia di apparire sovrabbondante: di essere usato, cioè, anche quando non ce ne sarebbe bisogno (ad es. Il cameriere nero ci ha serviti).
 

Il punto vero, infatti, è che – al di là di opzioni più o meno accettate – sarebbe meglio specificare il colore della pelle solo se effettivamente necessario ai fini della comprensione del messaggio o dell’informazione che si vuole trasmettere. Non certo per nascondere una caratteristica fisica; semmai – al contrario – per non rimarcarla quando non serve. Come si fa, d’altronde, comunemente con tutte le altre pigmentazioni: quante volte ci è realmente capitato, o ci capita – e la domanda è retorica – di dover specificare che qualcuno è "bianco", o appartiene al gruppo dei "bianchi"?»

TFP Link :: https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/nero-negro-e-di-colore/734
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 15 Apr 2021, 23:17
Io sono perfettamente d’accordo con la Crusca. Nella stragrande maggioranza dei casi non c’è alcuna necessità di specificare etnia, colore della pelle e neppure nazionalità, quando si parla.
Ma questo concetto elementare andrebbe diffuso in prima battuta tra le soventemente pessime penne dei più diffusi quotidiani.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Nihilizem - 16 Apr 2021, 17:01
Aggiungo, e questa è una mia personale considerazione, che la cosa che personalmente trovo più bizzarra non è tanto la parola, quanto l'insistere da parte di chi la usa che non è dispregiativa o offensiva, e non stiamo parlando solo di 4 vecchietti a Treviso che bevono un'ombra al bar.

Che uno non lo ritenga offensiva ci può stare, in astratto, ma farlo ignorando decenni di dibattito e tutte le voci che si sono spese per spiegare come invece lo sia, puzza di disonestà e malafede. E' pura pignoleria linguistica.

Questo meccanismo non è ovviamente limitato alla questione razziale, lo troviamo anche parlando di omosessualità e simili, con eterosessuali convinti che però sono molto insistenti sul fatto che "frocio" non è offensivo perché lo dicono con affetto o perché il loro amico gay non si fa problemi quando lo dicono.

Aldilà dei dibattiti che possiamo avere sulla dialettica e sul linguaggio, credo che un minimo di umiltà nel considerare la differenza tra ciò che intendiamo e ciò che trasmettiamo non guasti mai.

Con questo non sto dicendo che ritengo queste parole verboten o da cancellare dal linguaggio. Ci sono parole assolutamente offensive, ma che possono essere usate senza problemi in determinati contesti, con la persona giusta. Credo che la cosa non abbisogni di esempi.

Mi si perdoni per il tono forse un pò saccente, ma mi faceva piacere portare una prospettiva un pò diversa dettata da un background differente rispetto credo alla maggioranza.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 16 Apr 2021, 17:23
Aggiungo, e questa è una mia personale considerazione, che la cosa che personalmente trovo più bizzarra non è tanto la parola, quanto l'insistere da parte di chi la usa che non è dispregiativa o offensiva

Concordo.

Peraltro ci trovo dei meccanismi simili a chi rifiuta di mettere la mascherina, non so perché.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 16 Apr 2021, 17:34
Peraltro ci trovo dei meccanismi simili a chi rifiuta di mettere la mascherina, non so perché.

Perché sono entrambi dei coglioni.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 16 Apr 2021, 17:41
Peraltro ci trovo dei meccanismi simili a chi rifiuta di mettere la mascherina, non so perché.

Perché sono entrambi dei coglioni.

Ah, ecco, era quello, vero.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 19 Apr 2021, 11:25
Bene ma non benissimo.

(https://i.postimg.cc/SxhmjNf8/Screen-2021-04-19-alle-11-24-58.png)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 19 Apr 2021, 11:34
Lol. Mentre "un" è rimasto invariato.

Regione Lombardia, dopotutto^
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: piwi - 19 Apr 2021, 11:36
Un capolavoro.
Mi immagino quando dovevano decidere dove mettere il * una discussione tipo Totò, Peppino e la malafemmina.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 19 Apr 2021, 12:51
C'è qualcosa di più destrorso, fascio e conservatore di Fratelli d'italia da votare? Non so inquisizione democratica, feaudalesimo e libertà sul serio, n'a roba del genere
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Giobbi - 20 Apr 2021, 04:02
C'è qualcosa di più destrorso, fascio e conservatore di Fratelli d'italia da votare? Non so inquisizione democratica, feaudalesimo e libertà sul serio, n'a roba del genere

che c'entra?
mangiano solo lingua alla vaccinara i perfidi nazisti dell'Illinois?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 22 Apr 2021, 10:36
Ma che bello questo articolo di opinione:

TFP Link :: https://www.ilpost.it/leonardotondelli/2021/04/21/un-consiglio-a-chi-odia-lo-schwa/?utm_source=il+Post+Daily+-+Abbonati&utm_campaign=e390147dfb-Evening_Post_021017_COPY_01&utm_medium=email&utm_term=0_17ecfcfa77-e390147dfb-317626906

Equilibrato, arguto, pieno di buonsenso.

E dentro c'ha questo hyperlink dello stesso autore, che troverà molti concordi (sicuramente il sottoscritto):

TFP Link :: https://leonardo.blogspot.com/2017/11/il-genere-maschile-non-esiste.html?m=1
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 26 Apr 2021, 12:52
TFP Link :: https://www.micromega.net/vera-gheno-intervista-schwa/
Citazione
[...] Insomma, lo schwa è innanzitutto un manifesto politico prima che una concreta proposta linguistica?
Al momento sicuramente sì. Se io apro un post su Fb scrivendo “Carə tuttə” sto segnalando una mia precisa posizione politica, sto dicendo fin dalla prima riga che mi pongo in una posizione di apertura e accoglienza nei confronti di esigenze di cui riconosco la legittimità. Non sto dicendo che è la soluzione definitiva né la sto imponendo a tutti. [...]

Concordo.
Resta comunque che dal mio punto di vista, questa posizione politica è "sociolinguista hipster".
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 28 Apr 2021, 20:51
Ma soprattutto, come si pronuncia quest* swha?
La lingua scritta deriva da quella parlata. Parlata dalla gente per strada.
Non è che siamo passati dal Latino all'italiano perché qualche professore in qualche università ha deciso che era l'ora di inventarsi una lingua migliore.
Quando la gente inizierà a storpiare la normale grammatica per usare termini "inclusivi" (e credo che non sia lontanissimo il momento) lo farà usando qualche colpo di genio di un cantante o un comico magari. Il termine sarà accattivante e colorito, piacerà, diventerà di uso comune e la lingua scritta seguirà.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: tonypiz - 28 Apr 2021, 21:11
Ma soprattutto, come si pronuncia quest* swha?
Pensa di stare parlando in napoletano. ^^
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 28 Apr 2021, 23:25
 :D capito.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 09 Mag 2021, 11:46
Lo posto qui perchè anche se sembra una cazzatona non lo è e credo sia pertinente al topic. Anzi trovo tutto eccezionalmente azzeccato, sul pezzo e non mi capacito possano essere parole arrivate dall'Hydra.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 12 Lug 2021, 15:29
TFP Link :: https://www.huffingtonpost.it/entry/basta-chiamare-i-cavi-maschio-e-femmina-serve-una-nomenclatura-neutra_it_60e82787e4b04c901259a4ad

Maschio, spina; femmina, presa.
Ok, è concettualmente corretto.

Master, primario; slave, secondario.
No, è concettualmente diverso.

Comunque sarà, laggente stanno male.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 12 Lug 2021, 16:15
La gente scopa poco.

...o troppo visto che la mamma degli imbecilli è sempre incinta
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: fomento - 12 Lug 2021, 16:41
L'ennesima non-notizia

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=651631612446017&id=531108364498343

Inviato dal mio RMX2001 utilizzando Tapatalk

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 12 Lug 2021, 17:19
Pensavo che fosse una notizia di Lercio quando l'ho letta ieri, invece scopro che è vera. La gente davvero non sta bene. Sta cosa ormai è sfuggita di mano.  :no:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 12 Lug 2021, 17:28
Io leggerei bene l'articolo.

Non ci vedo assolutamente niente di terribile né di sconvolgente. C'è un consorzio che si pone delle domande su una nomenclatura dai riferimenti culturali quantomeno arcaici se non primitivi, e prova a pensare a delle soluzioni più agili e moderne.

La polemica è tutta negli occhi di chi legge.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 12 Lug 2021, 18:03
Non ho letto l'articolo perché non ho voglia, ma "master" e "slave" erano definizioni cretine da prima del politicamente corretto, secondo me :)

"Maschio" e "femmina" sono più innocue.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 12 Lug 2021, 18:12
Non ho letto l'articolo perché non ho voglia, ma "master" e "slave" erano definizioni cretine da prima del politicamente corretto, secondo me :)

"Comandante" e "Comandato"?
"Direttore" ed "Esecutore"?

Io che ho imparato il significato dei termini "master" e "slave" prima con l'informatica, e poi con la lingua inglese, li trovo più neutri che non i termini con cui li si sostituirebbe. Quando leggo "slave", senza contesto, penso a un dispositivo o a un servizio pilotato da un apparecchio o un circuito "master"; non penso a uno schiavo nei campi di cotone, frustato sotto il sole.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DrKoopa - 12 Lug 2021, 19:22
In realtà la notizia è stata terribilmente ingigantita dai giornalari italiani, si trattava di un sondaggio interno dell'associazione: "Fra ma se cambiassimo la nomenclatura dei jack?"
Nessuna RIVOLTA come scrivono i cazzari dell'Huffington, nessuna dittatura del politicamente corretto.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 13 Lug 2021, 01:54
Non ho letto l'articolo perché non ho voglia, ma "master" e "slave" erano definizioni cretine da prima del politicamente corretto, secondo me :)
Io che ho imparato il significato dei termini "master" e "slave" prima con l'informatica, e poi con la lingua inglese
Ti sei risposto da solo, mi pare. Casistica specifica, che non rispecchia la comunicazione di massa.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 13 Lug 2021, 05:00
Non ho letto l'articolo perché non ho voglia, ma "master" e "slave" erano definizioni cretine da prima del politicamente corretto, secondo me :)
Io che ho imparato il significato dei termini "master" e "slave" prima con l'informatica, e poi con la lingua inglese
Ti sei risposto da solo, mi pare. Casistica specifica, che non rispecchia la comunicazione di massa.
La comunicazione di massa ha mai dato del "jack" a qualcuno in senso dispregiativo o non inclusivo?
È più facile che sia proprio questa, nella casisistica specifica, a non essersi mai posta il problema, perchè semplicemente non esiste.
Nessuno, sano di mente, si chiederebbe se un biberon possa essere usato per ferire, e di sostituirlo con qualcosa di meno pericoloso, perchè nessuno l'ha mai usato in tal senso.
Oggi ce lo chiediamo, perchè è associato ad un neonato che piange disperatamente, e il problema non è che possa farsi male, ma farlo stare zitto prima che riattacchi...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Oberon - 13 Lug 2021, 11:05
TFP Link :: https://www.huffingtonpost.it/entry/basta-chiamare-i-cavi-maschio-e-femmina-serve-una-nomenclatura-neutra_it_60e82787e4b04c901259a4ad

Maschio, spina; femmina, presa.
Ok, è concettualmente corretto.

Master, primario; slave, secondario.
No, è concettualmente diverso.

Comunque sarà, laggente stanno male.

Non avevo mai visto questo thread.
In ogni caso, questa iniziativa non ha niente a che vedere con il politicamente corretto, con l'inclusività o con il rispetto. Si tratta semplicemente di una proposta idiota di chi non ha la minima idea di quello che sta dicendo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Diegocuneo - 13 Lug 2021, 13:04
i maschi hanno il pene
le femmina la vagina

Si?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 13 Lug 2021, 14:35
i maschi hanno il pene
le femmina la vagina

Si?

Ma sei matto a dire una cosa del genere di sti tempi!!!
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 13 Lug 2021, 14:37
i maschi hanno il pene
le femmina la vagina

Si?
E perché dovremmo sottolineare questa differenza anatomica (e simbolica, culturale, politica etc.) quando parliamo di sarcicc... Di cavistica? :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 13 Lug 2021, 16:07
In realtà la notizia è stata terribilmente ingigantita dai giornalari italiani, si trattava di un sondaggio interno dell'associazione: "Fra ma se cambiassimo la nomenclatura dei jack?"
Nessuna RIVOLTA come scrivono i cazzari dell'Huffington, nessuna dittatura del politicamente corretto.

La fonte è quel che è, tuttavia:
- PAMA Alliance (https://www.pamalliance.org/) esiste, è sostenuta da nomi come Adamson, audio-technica, Sennheiser, Shure, e ha elaborato quanto in oggetto;
- quanto in oggetto inizia da un sondaggio interno ma si configura come progetto aperto: http://www.clynemedia.com/PAMA/InclusiveLanguageInitiative/PAMA_InclusiveLanguageInitiative.html
- nessuna dittatura è stata istituita al riguardo, qui chi ingigantisce la notizia non ha capito la notizia;
- la notizia è che: abbiamo un gruppo tecnico di aziende tecniche; le quali hanno un progetto; il cui obiettivo è “[...] to introduce and create normalcy around neutral language in the audio industry”; al fine di “[...] adopting a framework within their organizations for the implementation of unified terminology across the industry, in the spirit of inclusivity and consistency”.

Ora, per me il caso l'hanno creato loro. Non la fonte che ho riportato io, non i giornalari italiani che neppure ho letto, non musicradar (https://www.musicradar.com/news/inclusive-audio-terms) che è una fonte più attendibile - e non perché inglese, ma perché è meno generalista e il cui ambito è proprio delle aziende tecniche in oggetto. Sono queste che parlano di "spirit of inclusivity and consistency" e che propongono il progetto "for the implementation of unified terminology across the industry"; peraltro, come se la terminologia attuale non fosse già uno standard - da decenni, eh, mica da giovedì scorso.

Quindi, sì, ribadisco, laggente stanno male.
Laddove laggente sono i propugnatori del suddetto progetto, e che stanno male sono sia gli stessi propugnatori sia quanti leggono A, capiscono B e mi rispondono C.


In ogni caso, questa iniziativa non ha niente a che vedere con il politicamente corretto, con l'inclusività o con il rispetto. Si tratta semplicemente di una proposta idiota di chi non ha la minima idea di quello che sta dicendo.

Amen.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 13 Lug 2021, 16:16
L'unico malessere che ravvedo sta in come titola, e in minima parte compone, l'articolo l'HP.
Che d'altra parte non è un giornale particolarmente serio.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 13 Lug 2021, 16:22
Quindi mi state dicendo che il cambio di nome non è perché maschio si associa a un dispositivo che riprende la forma fallica del pene  e che quindi questo potrebbe indignare e fare scattare tutti i "maschi" che non hanno un pene?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 24 Set 2021, 21:41
TFP Link :: https://www.linkedin.com/posts/brunoruffilli_apple-inserisce-lo-schwa-nella-tastiera-delliphone-activity-6846477362805182464-MehN
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 24 Set 2021, 23:07
wow, che notizia!
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: armandyno - 25 Set 2021, 09:16
Chiudete tutto, non se ne fa niente:

https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/un-asterisco-sul-genere/4018
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: fomento - 25 Set 2021, 10:15
In realtà non sposta di una virgola il dibattito, se non per acuirne le distanze e appiattire alcune posizioni: la Crusca è un ente di sorveglianza e tutela linguistica, non legifera o norma. Svolgono un ruolo di memoria storica che non avrebbe potuto che non rispondere in quel modo; ragionando su un insieme di regole stabilizzate da tempo — ovvero di com'è stata e di com'è ora, da un punto di vista diacronico e sincronico, la lingua italiana. 

Senza considerare che, certe imposizioni linguistiche, sono prima di tutto delle rivendicazioni, e come tali oltrepassano la legittimità linguistica regolata dalla grammatica.

Quindi la Crusca — ovviamente — non afferma nulla sbagliato, rimarcando posizioni e tesi già sostenute da parecchie voci negli ultimi anni. Ciò non toglie che le criticità sociali rimangano e io non sono così certo nello scollare, con leggerezza, il genere naturale da quello grammaticale come fanno loro.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: armandyno - 25 Set 2021, 10:24
ah guarda io volevo solo linkare la risposta ufficiale perché ho visto che non era ancora stato fatto.
Da quello che ho letto e capito l'italiano non si presta al neutro.

Ma a me personalmente se domani mi dicono che dobbiamo cambiare lingua e adottarne un'altra che si adegua maggiormente alla nostra cultura e ai nostri tempi per me ok.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: fomento - 25 Set 2021, 10:32
ah guarda io volevo solo linkare la risposta ufficiale perché ho visto che non era ancora stato fatto.
Da quello che ho letto e capito l'italiano non si presta al neutro.

Ma a me personalmente se domani mi dicono che dobbiamo cambiare lingua e adottarne un'altra che si adegua maggiormente alla nostra cultura e ai nostri tempi per me ok.
In italiano, rispetto al latino, non c'è il neutro che è stato assorbito dal maschile. Nel caso del plurale si parla, infatti, di "plurale maschile non marcato" per sottolineare il genere prettamente grammaticale e non "naturale" (nel senso di "genere di appartenenza" delle persone incluse nel discorso).

Poi oh, la Crusca fa la Crusca, ci mancherebbe, ma il dibattito è ancora in divenire.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: armandyno - 25 Set 2021, 10:41
Si infatti identificano il maschile non marcato come soluzione.
In pratica il maschile sarebbe anche il neutro.
Un po come è stato fatto fin'ora.
Solo che sovrapporre maschile e neutro fa incazzare la gente.

A me andrebbe anche bene se cominciassimo a sovrapporre il femminile con il neutro, cosi da creare un 'femminile non marcato'.
Ma scommetto che anche in questo caso si incazzerebbe qualcuno.

Aggiorniamo il software, cambiamo lingua.

Ma già so come finirà: scrivere diventerà territorio di battaglia politica, se scrivi 'tutti' e non 'tutt*' sei un nostalgico del ventennio, e viceversa con insulti annessi.
.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 25 Set 2021, 12:06
Sono tutte merdate.
La lingua nasce dalla gente comune non dalle regole grammaticali e sintattiche. Quando la gente parlerà comunemente usando qualche modo per distinguere il neutro la Crusca si adeguera'.
E magari il tutto verrà fuori grazie a una genialata di un comico o un cantante che piacerà alla gente e diventerà virale.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 25 Set 2021, 12:11
Ma già so come finirà: scrivere diventerà territorio di battaglia politica, se scrivi 'tutti' e non 'tutt*' sei un nostalgico del ventennio, e viceversa con insulti annessi.
Per me noi non vivremo cambiamenti significativi nell'uso quotidiano, forse i nostri figli sì.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 25 Set 2021, 12:12
Il problema più che altro lo vedo nel parlato, scrivere tutt* o tutt(é*) ti puoi adattare, ma dire tutt(rrrrr) a mo' di rascata la vedo più tosta.



*mi sfugge il tasto dello** schwa sulla tastiera

**poi perchè lo schwa e non la schwa, romperanno il cazzo anche qua
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Level MD - 25 Set 2021, 12:16
Sono tutte merdate.
:no:

Sono schwaccate :educated:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: armandyno - 25 Set 2021, 12:22
Sono tutte merdate.
La lingua nasce dalla gente comune non dalle regole grammaticali e sintattiche.

Citazione da: https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/un-asterisco-sul-genere/4018
... ogni lingua, a meno che non si tratti di un sistema “costruito a tavolino” come sono le lingue artificiali (un esempio ne è l’esperanto), è un organismo naturale, che evolve in base all’uso della comunità dei parlanti: è vero che molte lingue hanno subìto un processo di standardizzazione per cui, tra forme coesistenti in un certo arco temporale, alcune sono state selezionate, considerate corrette e destinate allo scritto e all’uso formale e altre censurate e giudicate erronee, o ammesse solo nel parlato o in registri informali e colloquiali; ma in questo processo la scelta (che può anche cambiare nel corso del tempo) avviene sempre nell’àmbito delle possibilità offerte dal sistema.

Non stiamo parlando di introdurre una nuova parola, si tratta di forzare i fondamentali.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 17 Nov 2021, 07:51
TFP Link :: https://www.rivistastudio.com/schwa-dialetto-napoletano/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 17 Nov 2021, 08:46
Mammamia ho fatto fatica a leggerlo l'articolo per come è scritto, fa veramente schifo. Soprattutto non riesco a capire per sodatica che intende.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 17 Nov 2021, 11:19
È uno scritto interessante invece, forse un po' troppo letterario nello stile e specialistico in certo lessico, ma schifo proprio no.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 17 Nov 2021, 11:25
Non discutevo il contenuto, interessante è interessante e infatti sempre detto che il napoletano su questa questione è "avanti" visto che ci mangiamo da sempre le vocali (certo non perchè ci preoccupiamo del sesso).
Per come è scritto fa schifo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 17 Nov 2021, 11:33
Sfaccimmə?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 17 Nov 2021, 11:33
Anche. Soprattutto Cazzimmmə  :yes:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 17 Nov 2021, 16:54
Citazione
Credo che ci siano due modi di usare il linguaggio e scegliere le parole, se si vuole – ognuno nel suo piccolo – «migliorare il mondo». Uno è quello di intervenire sulla lingua e sui termini che possono essere offensivi o discriminatori, malgrado il loro consolidato uso diffuso, e forzarne l’eliminazione e la sostituzione con formule meno familiari ma più rispettose. Grazie ad approcci di questo genere da parte soprattutto di chi crea modelli di uso della lingua – i media per primi, ma anche la politica, la scuola e le istituzioni pubbliche – soltanto nell’ultimo decennio quelle che dapprima a molti sembravano forzature incomprensibili o eccessive sono già diventate del tutto comuni e accettate, quando non condivise. Riuscendo a «migliorare» la lingua dal punto di vista del suo rispetto per tutti. È un cambiamento «dall’alto» e promosso da una minoranza, che crea attriti iniziali, ma spesso funziona pur esasperando a volte quegli attriti. Le giustissime e preziosissime scelte del «politicamente corretto» negli scorsi decenni hanno eliminato grazie al cielo dal linguaggio termini e modi di definire gli altri che oggi consideriamo inaccettabili: ma hanno evidentemente anche dato armi e argomenti alle peggiori demagogie reazionarie – quelle che chiamano «buonismo» la bontà, che si dicono vittime di persecuzioni, che «non si può più dire niente», eccetera – permettendo loro di sobillare e compattare ignoranze identitarie e di accentuare divisioni.

Un secondo modo di usare il linguaggio per migliorare le cose è sfruttare al meglio la sua efficacia naturale, quella di comunicare, di farsi capire e di capire: ovvero avere questa priorità per spiegarsi e per spiegare le cose, usando i termini più condivisi e compresi, limitando le forzature e giungendo a un cambiamento linguistico attraverso un cambiamento culturale piuttosto che viceversa: estendendo il più possibile l’uditorio e ottenendone fiducia e attenzione, a costo di rallentare l’esclusione dal vocabolario di formulazioni costruite in secoli di società maschiliste, omofobe, razziste

Che bell'uomo quel Sofri.

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2021/11/17/cerchiamo-di-capirci/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 18 Nov 2021, 06:38
Non discutevo il contenuto, interessante è interessante e infatti sempre detto che il napoletano su questa questione è "avanti" visto che ci mangiamo da sempre le vocali (certo non perchè ci preoccupiamo del sesso).
Anche nel dialetto abruzzese è così.
Il fatto è che, in entrambi, e molti altri, l'espressione linguistica non è, e non può essere, distinta da quella popolare di cui si fa voce, e il dialetto, di tutti i tipi, è uno dei bacini più floridi di quell'ironia folcloristica a cui piace giocare con le differenze, i luoghi comuni, persino le debolezze, accentuandole, invece di livellarle, fino al grottesco e surreale, in un gioco solo apparentemente feroce, che ricorda un po' i motteggi arguti con cui si misurava l'intellighenzia nelle corti, e in cui offendersi equivaleva a mostrare la propria inferiorità intellettuale e di spirito, ma che in realtà trova nell'ironia, soprattutto autoironia, una via catartica per accettare la propria condizione come condizione del mondo, che siamo tutti immancabilmente, e differentemente, inadeguati, e per questo, uguali di fronte alla medesima sorte.
Ci si abbracciava, ridendone assieme, nella consapevolezza di essere messi tutti male.
Che senso avrebbe, dunque, prendere un elemento fonetico e strapparlo al suo contesto, al terroir in cui è nato e si è sviluppato, spogliandolo della sua matrice linguistica, per adattarlo forzatamente ad un contesto in cui, come imperativo categorico da cui pare non si possa sfuggire, dobbiamo stare tutti ugualmente bene? (e chi ricorda l'omonima pellicola, sa' che non è un caso che sia una menzogna che si racconta solo ai morti)...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 13 Gen 2022, 12:23
TFP Link :: https://www.valigiablu.it/professioni-nomi-femminili/?fbclid=IwAR2hKxxa3a2sMI9cM69_hHyOTrMovIN1xSWV7jLBgI6znAD41E80fXdBC-A

Bell'articolo. Molto preciso, motivato e documentato.
Non sono uno che si appassiona per i cambi di targhetta da assessore ad assessora, ma qui dettaglia bene perché questo caso è corretto e altri invece no.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 15 Gen 2022, 21:48
Non ho capito però perché qualcuna preferirebbe farsi chiamare professora anziché professoressa o presidenta anziché presidentessa.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 07 Feb 2022, 14:23
Petizione. Lo schwa (ə)? No, grazie. Pro lingua nostra (https://www.change.org/p/lo-schwa-%C9%99-no-grazie-pro-lingua-nostra)

Citazione
Siamo di fronte a una pericolosa deriva, spacciata per anelito d'inclusività da incompetenti in materia linguistica, che vorrebbe riformare l'italiano a suon di schwa. I promotori dell'ennesima follia, bandita sotto le insegne del politicamente corretto, pur consapevoli che l'uso della "e" rovesciata" non si potrebbe mai applicare alla lingua italiana in modo sistematico, predicano regole inaccettabili, col rischio di arrecare seri danni anche a carico di chi soffre di dislessia e di altre patologie neuroatipiche.

I fautori dello schwa, proposta di una minoranza che pretende di imporre la sua legge a un'intera comunità di parlanti e di scriventi, esortano a sostituire i pronomi personali "lui" e "lei" con "ləi", e sostengono che le forme inclusive di "direttore" o "pittore, "autore" o "lettore" debbano essere "direttorə" e "pittorə", autorə" e "lettorə", sancendo di fatto la morte di "direttrice" e "pittrice", "autrice" e "lettrice". Ci sono voluti secoli per arrivare a molti di questi femminili.

[...]

Lo schwa e altri simboli (slash, asterischi, chioccioline, ecc.), oppure specifici suoni (come la "u" in "Caru tuttu", per "Cari tutti, care tutte"), che si vorrebbe introdurre a modificare l'uso linguistico italiano corrente, non sono motivati da reali richieste di cambiamento. Sono invece il frutto di un perbenismo, superficiale e modaiolo, intenzionato ad azzerare secoli e secoli di evoluzione linguistica e culturale con la scusa dell'inclusività. [...]

Firmate qui, se condividete questo appello, [...]
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 07 Feb 2022, 15:14
Ma questo tipo di petizioni hanno mai sortito un qualche effetto?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 07 Feb 2022, 18:22
Firmate qui, se condividete questo appello, [...]
Seriously, @eugenio?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 08 Feb 2022, 12:51
Ma questo tipo di petizioni hanno mai sortito un qualche effetto?

Magari un effetto nel dibattito generale, giusto quello.
Ma magari.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 08 Feb 2022, 15:46
Per quello che mi riguarda nessuno mi costringerà mai a cambiare il modo di parlare o scrivere. Non certo per decreto. Lo farei naturalmente nel corso degli anni adeguandomi alla lingua di tutti i giorni.
Dopo tutto uso anche io la (inutile) parola Selfie (pensate che la prima volta che l'ho sentita alla radio pensavo si alludesse a un'altra cosa che uno si fa da solo :D) che 10 anni fa non esisteva nel vocabolario italiano.
Se oggi trovassi scritto in un documento burocratico la Swhva credo non mi farebbe né caldo né freddo. Certo se invece sentissi oggi parlare un giornalista al TG come il mitico Caccamo mi farebbe piuttosto ridere.
Ridere con la goccia ghiacciata sulla guancia.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 08 Feb 2022, 16:48
Io pretendo che vengano usati gli articoli determinativi corretti per la parola pneumatico.

IL pneumatico e I pneumatici

che lo pneumatico e gli pneumatici non si può sentire
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 08 Feb 2022, 17:31
IL pneumatico e I pneumatici

La gomma / le gomme.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Giobbi - 08 Feb 2022, 17:34
Io pretendo che vengano usati gli articoli determinativi corretti per la parola pneumatico.

IL pneumatico e I pneumatici

che lo pneumatico e gli pneumatici non si può sentire

ma chi é che li usa errati?  :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 08 Feb 2022, 17:42
Quelli corretti sono lo/gli
TFP Link :: https://www.treccani.it/enciclopedia/pneumatico-il-o-lo_%28La-grammatica-italiana%29/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 08 Feb 2022, 17:50
Voleva essere una battuta ma specifico.

Il corretto e lo, gli ma siccome a me urta i nervi pretendo che
Vengano usati il, i.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: MaxxLegend - 08 Feb 2022, 17:51
Si fa la guerra con le letterine mentre fuori c'è la morte (parafrasando Boris).

La schwa è un abominio linguistico pensato per chi si vuol far bello sui social (tipo Adrian FartAde).
Sui nomi professionali femminili.. secondo me è la diretta interessata che di caso in caso debba decidere come farsi chiamare. I vari direttrice, dottoressa, ecc. sono perfetti perché sottolineano la femminilità del soggetto senza sminuirne il ruolo. Su Avvocatessa ho qualche remora perché risulta un po' cacofonico, spesso infatti le professioniste in questione si fanno chiamare "Avvocato" che in tal caso diventa neutro. Poi se mi sono sbagliatə correggetemə.  :whistle:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 08 Feb 2022, 17:54
Ma poi tutto quel casino con assessora manco fosse stato assessoro da cambiare.  :death:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Diegocuneo - 08 Feb 2022, 19:23
All'improvviso la guardia giurata ha perso ogni sua mascolinità :(
E si che con quel manganello...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 09 Feb 2022, 08:41
TFP Link :: https://www.valigiablu.it/petizione-schwa-linguaggio-inclusivo/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 09 Feb 2022, 09:27
Hanno smosso il/lo/la/i/gli/le dibattit@, dajə avantə tuttə!!!

(guerre ideologiche fantastiche e dove trovarle)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DrKoopa - 09 Feb 2022, 10:25
Riassume il mio pensiero:
(https://i.postimg.cc/nL767BPq/FB-IMG-1644398665447.jpg) (https://postimages.org/)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 09 Feb 2022, 11:14
TFP Link :: https://www.valigiablu.it/petizione-schwa-linguaggio-inclusivo/
Grazie. Valigia Blu si conferma ottimo interprete del presente.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 09 Feb 2022, 18:01
TFP Link :: https://www.valigiablu.it/petizione-schwa-linguaggio-inclusivo/
L' autore è riuscito a suonare anni luce più trombone della petizione degli accademici, dovrebbero arruolarlo alla causa.
Interessantissima la storia dello scevà, "gruppi" vari iniziano ad usare simboli per sentirsi inclusi, prendendo spunto da quelli presenti sulle tastiere.
Non riesco ad immaginare una base di partenza più importante di questa, come ambasciatore di sfondamento per la radicalizzazione del movimento suggerisco Riccardino Fuffolo, già ne "La Febbra" si può identificare una prima spinta verso l'ammodernamento del linguaggio...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 13 Feb 2022, 13:11
TFP Link :: https://www.wittgenstein.it/2022/02/13/un-po-di-cose-sullo-schwa-ma-soprattutto-non-sullo-schwa/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 13 Feb 2022, 13:49
Un buon riepilogo, scritto da una buona (come sempre) penna, ma niente di nuovo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 13 Feb 2022, 13:54
Niente di nuovo, tutto ancora di estremamente necessario. Perlomeno in questo topic :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 13 Feb 2022, 17:50
Un buon riepilogo, scritto da una buona (come sempre) penna, ma niente di nuovo.
Mah, buono fino ad un certo punto, perchè sottolinea certe considerazioni deliranti (la sua imposizione dall'alto, mi domando chi mai l'abbia pensato) ma evita accuratamente di fare altrettanto sui fatti, contrari e di gran lunga più importanti per comprendere reazioni e petizioni, e cioè che il tutto, come raccontato dalla Gheno, nasca dal basso, per non dire dal "nulla" che gli dà anche il nome, e proprio dalla più grande ventata di vittimismo che la storia ricordi...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 13 Feb 2022, 19:28
Un buon riepilogo, scritto da una buona (come sempre) penna, ma niente di nuovo.
Mah, buono fino ad un certo punto, perchè sottolinea certe considerazioni deliranti (la sua imposizione dall'alto, mi domando chi mai l'abbia pensato) ma evita accuratamente di fare altrettanto sui fatti, contrari e di gran lunga più importanti per comprendere reazioni e petizioni, e cioè che il tutto, come raccontato dalla Gheno, nasca dal basso, per non dire dal "nulla" che gli dà anche il nome, e proprio dalla più grande ventata di vittimismo che la storia ricordi...

Uhm, non sono abbastanza intelligente da capire che hai scritto, mi spiace  :)

Ma se lo vuoi riformulare in modo che anche io possa arrivarci sarei lieto di dialogare.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 14 Feb 2022, 04:59
L' articolo menziona l'assurdità del ritenere che certe novità siano il frutto di una imposizione dall'alto, da cui nascerebbe il vittimismo di certe petizioni, ma evita accuratamente di sottolineare come, al contrario, vengano da un "basso" senza nè autorità, nè autorevolezza, e si fondino proprio su una base di profondo vittimismo.
In una parola l'articolo cerca di biasimare bonariamente il presunto infantilismo di certe reazioni, come la petizione degli accademici, ma evita di puntare il dito sull'analoga attitudine della controparte, che dalla sua non ha nemmeno, visto che ultimamente è di moda, il trademark della "scienza". (vedi il video postato sopra, di Vera Gheno, che riassume come sia nato l'utilizzo della scevà).
Quindi non è affatto un riepilogo, nè tantomeno buono, perchè solleva una sola parte del velo, lasciando ben al riparo da analisi il resto...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 14 Feb 2022, 09:52
Il Post, di cui Sofri è direttore, ha pubblicato addirittura un libro su quella parte che definisci coperta dal velo...
Semplicemente non gli interessava riepilogare dai tempi dei dinosauri, ma parlare di quello che gli andava di parlare, nel suo blog.
Rimane il fatto che quando ci si mette allo stesso piano dei bambini un po' infantili li si è.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: MaxxLegend - 14 Feb 2022, 10:01
Schwa al maschile? Forse per evitare fraintendimenti con la Shoà?  :sick:

Comunque imho è inutile dibattere all'infinito sulla questione: il linguaggio è un'entità in continua evoluzione, e questo abominio linguistico diventerà canonico se e quando entrerà a far parte dell'uso comune.. ovvero MAI.

Perché se c'è una cosa peggiore delle imposizioni dall'alto, sono le cazzate dal basso. :hurt:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 14 Feb 2022, 10:05
Il Post, di cui Sofri è direttore, ha pubblicato addirittura un libro su quella parte che definisci coperta dal velo...
Semplicemente non gli interessava riepilogare dai tempi dei dinosauri, ma parlare di quello che gli andava di parlare, nel suo blog.
E infatti io l'articolo ho commentato, non Sofri o Il Post, e di sicuro il primo non è un riepilogo sulla faccenda...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 14 Feb 2022, 10:08
Schwa al maschile?
Esatto, il che conferma la totale mancanza di  senso e sostanza alla cosa, usare un sostantivo maschile (proveniente da una delle tradizioni più maschiliste di sempre) per evitare un plurale maschile...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 14 Feb 2022, 10:45
Yawn.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Van - 14 Feb 2022, 11:09
A me sembra l'ennesimo vessillo sotto cui si raduneranno i soliti sfoggiatori di virtù.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 14 Feb 2022, 12:57
Roberto Mercadini (https://robertomercadini78.wixsite.com/robertomercadini/biografia) ha esposto tre ragionamenti su schwa (https://www.youtube.com/watch?v=wsvyaxpaKIs) e linguaggio inclusivo (una modesta proposta (https://www.youtube.com/watch?v=0JH5XgqiV20); parte seconda (https://www.youtube.com/watch?v=hNAH2unTp6Y)).

Di questi interventi vorrei qui portare la modesta proposta all'attenzione degli esimi colleghi di dibattito - da pronunziarsi abbracciando la platea con lo sguardo mentre si tiene in mano una tazza di tè -.

Video integrale:

In sintesi: anziché inserire forzosamente nella lingua l'utilizzo di asterischi o lettere non appartenenti all'italiano, lasciare il genere neutro alle attuali convenzioni. E nel caso vi sia certezza che tutti gli elementi del raggruppamento siano dello stesso genere - e solo allora -, specificarlo; altrimenti, no.

Esempio: "Alla festa di compleanno di mio figlio c'erano 10 bambini". Significa che i dieci bambini potevano essere nove maschi e una femmina, oppure otto femmine e due maschi, o cinque femmine e cinque maschi, e così via. Invece, nel caso tutti i partecipanti fossero stati dello stesso genere, dirò: "Alla festa di compleanno di mio figlio c'erano dieci bambini maschi", oppure "dieci bambine".

Al di là questa proposta vi incuriosisca o meno, invito comunque i rispettabili partecipanti del dibattito ad ascoltare quanto ha da dire il summenzionato Roberto Mercadini, perché è un grande narratore e il tempo impiegato a seguirlo sarà ben investito.

Liberté, Égalité, Fraternité, Cordialité.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 14 Feb 2022, 13:17
lasciare il genere neutro alle attuali convenzioni.
O, in mancanza, reinventarlo, se proprio dobbiamo darci ai neologismi.
Per esempio per i termini che indichino un ruolo che non poggi le sue peculiarità sul genere, come le professioni. Tutto neutro, anche se è maschile o "suona maschile".
Il dottor Eugenio e il Dottore Michela, uno designa un ruolo che esula dal fatto che si sia uomini o donne (e restituisce dignità a chiunque lo esibisca, perchè troppo spesso dottoressa è stato mutuato in signorina per quella desinenza finale che l'accento vuole porlo sulla femminilità, colorandola, invece che sulla noiosa e trombona funzione professionale), e l'altro è il nome proprio.

A proposito, ma la scevà, dunque, si dovrebbe applicare, per un non binario, anche al suo nome proprio, o vale per tutti, tranne che "Io"?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: armandyno - 15 Feb 2022, 00:56
Roberto Mercadini (https://robertomercadini78.wixsite.com/robertomercadini/biografia) ha esposto tre ragionamenti su schwa (https://www.youtube.com/watch?v=wsvyaxpaKIs) e linguaggio inclusivo (una modesta proposta (https://www.youtube.com/watch?v=0JH5XgqiV20); parte seconda (https://www.youtube.com/watch?v=hNAH2unTp6Y)).


Condivisibile e ragionevole, espande il consiglio dell'Accademia di utilizzare 'consapevolmente' il maschile sovra esteso, considerandolo neutro.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 25 Feb 2022, 17:08
Il collegamento riporta direttamente al punto in cui si parla dello schwa.
TFP Link :: https://youtu.be/VuksXGksfJQ?t=684
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 22 Mar 2022, 19:56
TFP Link :: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/ucraina-centinaia-di-transgender-in-fuga-respinte-al-confine-devono-combattere-per-il-paese_47738611-202202k.shtml
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Void - 24 Mar 2022, 00:14
Questioni spinose.
Una donna (genere) nato uomo dovrebbe essere esente?
Un uomo (genere)?

Oppure arruolare tutti, eccetto anziani e bambini, e finire tutte le discriminazioni?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 24 Mar 2022, 09:16
Magari arruolare chi se la sente, a prescindere dal sesso biologico.
La costrizione obbligatoria, anche e soprattutto in stato di guerra, è la morte della democrazia. Prima ancora che arrivi Putin a farla a brandelli, dico.

E ci sono donne non solo abili, ma vogliose di combattere. E ci sono uomini che servono meglio il proprio popolo facendo tutt'altro.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Void - 24 Mar 2022, 15:37
Chi se la sente può valere quando non c'è bisogno, quindi in tempo di pace. Come è adesso da noi, ma non in  Svezia, Finlandia, Norvegia, Germania... Possono sempre fare gli obbiettori però.

In guerra si arruolano gli abili a seconda dell'esigenza. Non significa che tutti devono usare armi (anche se saranno la maggior parte), ci sono un'infinità di compiti da svolgere.

La democrazia non c'entra nulla.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 27 Mar 2022, 10:17
TFP Link :: https://www.huffingtonpost.it/cultura/2022/03/24/news/new_york_times_cancel_culture-9029722/?ref=fbph
Titolo: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 27 Mar 2022, 10:45
Ora speriamo che non si passi alla cancel-cancel culture. :D
La gente deve rilassarsi.
Si può dire una sciocchezza senza dover essere ostracizzati o esposti al pubblico ludibrio imperituro.
Si può controbattere anche l’idea più sbagliata con rispetto e tolleranza.
E soprattutto, si può esaltare la tolleranza senza essere intolleranti.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: armandyno - 27 Mar 2022, 12:38
Ci vuole tutto questo tempo a capire che le cose si fondano su degli equilibri, e il politically correct ha sfondato gli equilibri che esistono tra il rispetto delle persone e la libertà di espressione ?
O semplicemente 'e' passata' anche questa moda ?
Speriamo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 08 Apr 2022, 07:55
C'entra poco con il tema "lingua" ma non sapevo dove scriverlo. Ho letto in questi giorni, e pure sentito in radio, che a S. Marino si è insediato il primo capo di stato Gay della storia.

Ecco, io sono piuttosto indignato che questa cosa costituisca una notizia. Ma sticazzi delle preferenze sessuali di una persona (evidente degnissima e meritevole di suo) in un paese civilizzato no? Posso capire che una cosa del genere desti scalpore in un paese come il Pakistan (Mi pare si parlasse addirittura di pena di morte in certi paesi), ma S. Marino no.
Non dovremmo neppure saperlo quale è l'orientamento sessuale di una personalità.
È come se all'elezione di Mattarella si fosse messo in risalto come prima cosa la sua eterosessualità.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Apr 2022, 09:42
Nel caso di un primo capo di stato comunista, donna, nero o altro avrei capito.

Farne notizia era un messaggio: qualcosa sta cambiando.

Il caso che citi, invece, faccio qualche fatica.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 08 Apr 2022, 12:58
Il giorno in cui avremo un capo di stato gay, e poi un secondo, e poi un terzo (non necessariamente in sequenza: anche gli etero vanno bene uguale^) potremo dire che non sarà più necessario sottolinearlo.

Fino ad allora, sarà auto evidente che la società ha ancora dei grossi limiti, e che ogni piccolo guadagno sia importante e dunque meritevole di nota.

 Il fatto stesso che "dia fastidio" o sia ritenuto "inopportuno" specificare la sessualità non conforme di un primo ministro, è auto evidente. Al solito: se per te non è importante, non può darti fastidio. Se ti dà fastidio, c'è del cortocircuito da qualche parte nella tua reattività sulla questione.

Bottom line: sì, sono d'accordo che sarebbe bello non averne bisogno. Ne abbiamo bisogno.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 08 Apr 2022, 13:40
Quindi:
- finché la stampa sottolinea la cosa, c'è qualcosa che non va o, come scrivi tu, "ne abbiamo bisogno";
- finché chi legge la notizia risulta infastidito dalla sottolineatura o la ritenga inopportuna, c'è qualcosa che non va/"ne abbiamo bisogno".
Dunque bisognerebbe arrivare al punto in cui chi legge manco ci fa caso (non semplice, dato che la sottolineatura è nel titolo*) o, meglio, al punto in cui nessuno apre la notizia. A quel punto la stampa smetterà di sottolineare la cosa e non ne avremo più bisogno.

* TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/04/01/paolo-rondelli-capitano-reggente-san-marino/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Luv3Kar - 08 Apr 2022, 14:52
Non c'era mai stato un capo di stato omosessuale dichiarato in tutto il mondo nella storia, mi sembra evidente sia una notizia. Oltretutto in uno stato enclave in Italia, che non è certo un esempio di tolleranza.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 08 Apr 2022, 15:08
Per me la notizia è che San Marino è uno stato. Io pensavo fosse solo un pretesto per mandare trombati all'Eurovision.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Apr 2022, 15:34
Probabilmente la dissonanza deriva dal fatto che, per alcuni, dire "omosessuale" è come dire "persona con il 39 di scarpe", è un dato quasi irrilevante.

Ma leggendo l'articolo, in cui spiega il genere di "primato", è una notizia da dare.
L'importante è che sia data come ha fatto il Post, perché non immagino cosa ne abbia scritto Feltri :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 08 Apr 2022, 16:12
Non c'era mai stato un capo di stato omosessuale dichiarato in tutto il mondo nella storia, mi sembra evidente sia una notizia. Oltretutto in uno stato enclave in Italia, che non è certo un esempio di tolleranza.
Indubbiamente hai centrato il punto.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 08 Apr 2022, 16:20
Io ho scoperto ieri che Clinton è ipoacusico. Fortemente OT ma mi ha sorpreso.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 08 Apr 2022, 16:22
Indubbiamente hai centrato il punto.

Uhm, non sono troppo d'accordo.
Il punto si è praticamente subito spostato dalla notizia in sé al come si dovrebbe reagire alla notizia, qualsiasi sia il modo in cui viene data.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 08 Apr 2022, 16:29
Io ho scoperto ieri che Clinton è ipoacusico. Fortemente OT ma mi ha sorpreso.
Vedo scritto tra le righe "omosessualità = handicap", ma forse è perché sono ipovedente ^__^
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 08 Apr 2022, 16:31
Non c'era mai stato un capo di stato omosessuale dichiarato in tutto il mondo nella storia, mi sembra evidente sia una notizia. Oltretutto in uno stato enclave in Italia, che non è certo un esempio di tolleranza.
Indubbiamente hai centrato il punto.
Sicuramente Luv3kar ha il dono della sintesi e lo ringrazio per questo, ma avendo scritto lo stesso in altra forma, la cosa mi offende un po'. Anzi direi che mi "indigna"  ;D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 08 Apr 2022, 16:34
Io ho scoperto ieri che Clinton è ipoacusico. Fortemente OT ma mi ha sorpreso.
La sua perversione sessuale non ha limiti, evidentemente...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 08 Apr 2022, 16:38
Sicuramente Luv3kar ha il dono della sintesi e lo ringrazio per questo, ma avendo scritto lo stesso in altra forma, la cosa mi offende un po'. Anzi direi che mi "indigna"  ;D

Secondo me eri andato ben oltre, quello che ha precisato Luv3Kar è banale, ma si vede che ti ho sopravvalutato. 😔
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 08 Apr 2022, 17:07
Non c'era mai stato un capo di stato omosessuale dichiarato in tutto il mondo nella storia, mi sembra evidente sia una notizia. Oltretutto in uno stato enclave in Italia, che non è certo un esempio di tolleranza.
Indubbiamente hai centrato il punto.
Sicuramente Luv3kar ha il dono della sintesi e lo ringrazio per questo, ma avendo scritto lo stesso in altra forma, la cosa mi offende un po'. Anzi direi che mi "indigna"  ;D
"Vi scrivo una lunga lettera perché non ho tempo di scriverne una breve." :-*
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 08 Apr 2022, 17:31
Atchoo ha centrato il punto sul perché non avevi centrato il punto.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 08 Apr 2022, 17:33
Io ho scoperto ieri che Clinton è ipoacusico. Fortemente OT ma mi ha sorpreso.
La sua perversione sessuale non ha limiti, evidentemente...

È inaudita.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Apr 2022, 18:14
Ho segnalato @Luv3Kar per aver scritto unə cosə banalə.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 08 Apr 2022, 19:46

È inaudita.
You win, flawless victory!
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 12 Apr 2022, 13:21
Sempre più folle
TFP Link :: https://www.bestmovie.it/news/doctor-strange-la-marvel-cambia-un-dettaglio-del-poster-per-non-offendere-gli-italiani-foto/808759/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 12 Apr 2022, 13:41
Nuovamente, non ci vedo nulla di folle, al contrario.

Non potevano certo presentarsi al cinema con Dr. Strange che fa il gesto del cornutone come Lino Banfi.

(https://i.postimg.cc/W1wpctmc/Doctor-Strange-Poster.jpg)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 12 Apr 2022, 13:50
Nuovamente, non ci vedo nulla di folle, al contrario.

Non potevano certo presentarsi al cinema con Dr. Strange che fa il gesto del cornutone come Lino Banfi.

(https://i.postimg.cc/W1wpctmc/Doctor-Strange-Poster.jpg)
Ma lo fa per tutto il film, perchè è un gesto che appartiene al suo modo di invocare gli incantesimi, quindi non ha alcun senso rimuoverlo dal poster, per non offendere, e non dall'intero film, quando la logica vorrebbe che fosse il pubblico a comprendere che non sussista alcun nesso tra le due simbologie.
Al massimo ci facciamo due risate.
Cioè, è così difficile imparare qualcosa di nuovo, invece di cancellarlo per non offendere l'ignoranza?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 12 Apr 2022, 13:51
Maddai, mi stai dicendo che Cumberbatch va in giro per tutto il film a dare del cornuto alla gente?!

MUST WATCH
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 12 Apr 2022, 13:56
Non dovrebbe essere difficile capire la differenza tra impatto mediatico/percezione di un poster, magari attaccato ai muri della tua città, e la visione effettiva di un film.

Non dovrebbe essere difficile per nessuno, tantomeno per chi fa un uso così sovrabbondante di parole, concetti, distinguo, virgole.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 12 Apr 2022, 13:56
Maddai, mi stai dicendo che Cumberbatch va in giro per tutto il film a dare del cornuto alla gente?!

MUST WATCH
Dall'articolo
"Vale la pena sottolineare, però, che la posa scelta nel poster originale è un “classico” dell’eroe e che probabilmente quella posizione delle dita sarà riproposta anche nel film. Difficile, infatti, che sia cancellato anche in tutto il lungometraggio attraverso la CGI"
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 12 Apr 2022, 13:57
Non dovrebbe essere difficile capire la differenza tra l'impatto mediatico e la percezione di un poster, magari attaccato ai muri della tua città, e la visione effettiva di un film.

Non dovrebbe essere difficile per nessuno, tantomeno per chi fa un uso così sovrabbondante di parole, concetti, distinguo, virgole.
Ma l'impatto mediatico, in Italia, sarebbe che ci facciamo un sacco di risate, o che ci offendiamo?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 12 Apr 2022, 14:00
Speriamo gli facciano dire Echecchezzo!
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 12 Apr 2022, 14:01
Non lo so, non mi interessa. È marketing, e funziona così dai tempi in cui Eva si depilava l'inguine per risultare più appetibile ad Adamo.

Stop all'indignazione, tempo scaduto :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 12 Apr 2022, 14:10

Stop all'indignazione, tempo scaduto :)
Anche quella paventata, grazie :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 12 Apr 2022, 14:14
Maddai, mi stai dicendo che Cumberbatch va in giro per tutto il film a dare del cornuto alla gente?!

MUST WATCH
Dall'articolo
"Vale la pena sottolineare, però, che la posa scelta nel poster originale è un “classico” dell’eroe e che probabilmente quella posizione delle dita sarà riproposta anche nel film. Difficile, infatti, che sia cancellato anche in tutto il lungometraggio attraverso la CGI"

No no, ho ben capito.
Per questo ho già comprato il biglietto.

Banfi, scansate che ce sta il cetriolo 😝😝
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 12 Apr 2022, 15:17
Non dovrebbe essere difficile capire la differenza tra impatto mediatico/percezione di un poster, magari attaccato ai muri della tua città, e la visione effettiva di un film.

Non dovrebbe essere difficile per nessuno, tantomeno per chi fa un uso così sovrabbondante di parole, concetti, distinguo, virgole.

Ha detto tutto Gaissel.

Ci sono motivi più seri per cui indignarsi di questi tempi.
Come i nani eschimesi del Signore degli Anelli.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 12 Apr 2022, 16:04


Ha detto tutto Gaissel.

Ci sono motivi più seri per cui indignarsi di questi tempi.
Come i nani eschimesi del Signore degli Anelli.
Sembravo indignato?A me sembra solo ridicolo, e l'ho sottolineato proprio perchè, al contrario della mia reazione, e di chiunque altro con l'intelletto sano, la mossa della casa produttrice ha lo scopo di non far indignare, non di evitare l'indignazione a sproposito.
Anzi, è coccolata...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ryo_Hazuki - 12 Apr 2022, 18:12
Nuovamente, non ci vedo nulla di folle, al contrario.

Non potevano certo presentarsi al cinema con Dr. Strange che fa il gesto del cornutone come Lino Banfi.

(https://i.postimg.cc/W1wpctmc/Doctor-Strange-Poster.jpg)
Il gesto delle corna è ritenuto offensivo nell'europa mediterranea, tra cui spagna e grecia: in quest'ultima nazione è da dove il simbolo delle corna deriverebbe il significato di infedeltà.

LA domanda provocatoria (e di cui non ho risposta) è:
Anche in altre nazioni hanno tolto le corna o solo in italia?
Se fosse solo da noi, sarebbe ugualmente "offensivo" in quanti ci etichetterebbe come i più permalosi del lotto.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 12 Apr 2022, 18:21
Da quello che dice l'articolo, solo in Italia, probabilmente qualcuno in produzione, che conosce l'Italia di un secolo fa, ha tirato fuori dal cilindro questa cosa, che ci ricorda come la percezione che abbiano di noi in USA sia ancora quella condivisa da immigrati dei decenni passati, che giustamente dei costumi italiani moderni sanno poco e niente.
Oggi credo possa essere offensivo quanto "Non hai capito niente faccia da demente"...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 12 Apr 2022, 19:01
Il manifesto originale non avrebbe offeso nessuno ma avrebbe probabilmente suscitato ilarità.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 13 Apr 2022, 07:48
E richiamato al cinema 2.000.000 di p
spettatori in più  :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DrKoopa - 13 Apr 2022, 08:46
Mah secondo me la questione è molto più semplice di quanto la sì voglia descrivere.
Molto probabilmente chi di dovere per Marvel Italia o chissà cosa (perché sarei per scontato che per distribuzione/adattamento/pianificazione ecc si rivolgano a chi è del luogo/lavora sul luogo) ha fatto notare che i manifesti di Dr Strange che fa il gesto delle corna verrebbero vandalizzati seduta stante con da un baloon con su scritto "Gualtieri cornuto" o "W il metal" o "A ue ui la fortuna non va lì" (solo per i più colti).
Non vedo come si possa fare un articolo del genere, basandosi praticamente sul nulla.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Yoshi - 13 Apr 2022, 09:27
Ma infatti, non ricordo tra l'altro grandi lamentele quando hanno modificato il titolo di "Moana" in "Oceania" e volendo era ancora più inoffensivo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ryo_Hazuki - 13 Apr 2022, 13:56
Quella di Moana in Oceania, seppur "motivata" (Moana significa Oceano), la trovo un'altra forzatura.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 13 Apr 2022, 14:08
Abbiamo un immaginario collettivo, che cambia a seconda del contesto. Moana è una puttana, in Italia. Almeno per tot generazioni ancora (purtroppo eh, bel nome e anche bel personaggio, imo).

Tant'è, il nome è scomparso dai registri anagrafe. Tutte le madri e i padri pagati dalla lobby del politicamente corretto? :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ryo_Hazuki - 13 Apr 2022, 15:37
Tutte le madri e i padri pagati dalla lobby del politicamente corretto? :)
Reputo tante scelte figlie di decisioni per prendere le distanze da regole fatte da uomini per governare altri uomini, quando siamo essenzialmente animali e sottostiamo a "regole" del mondo animale.

Non avessimo subito l'influenza della Chiesa per secoli, oggi, vivremmo certe situazioni con molta più serenità.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 13 Apr 2022, 15:40
Moana è una puttana idolo generazionale, in Italia.

Fixed.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Giobbi - 13 Apr 2022, 16:08
l'influenza della Chiesa per secoli

forse il discorso è ancora più complesso ovvero che la Chiesa porta avanti certe idee/politiche perché ne trova riscontro tra i possibili fedeli/audience e quindi fa pubblico ovvero ha più gente che va a messa?

Non credo sia la Chiesa la causa scatenante iniziale, bensì più un ricettore-divulgatore (e in secoli passati impositore) così da aver più forza
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 13 Apr 2022, 16:14
Abbiamo un immaginario collettivo, che cambia a seconda del contesto. Moana è una puttana, in Italia. Almeno per tot generazioni ancora (purtroppo eh, bel nome e anche bel personaggio, imo).

Tant'è, il nome è scomparso dai registri anagrafe. Tutte le madri e i padri pagati dalla lobby del politicamente corretto? :)
Quindi piuttosto che far si che quelle generazioni scoprano che abbia anche un altro significato presso altre culture, preferiamo cancellare ogni dubbio.
Un leit motiv, ormai...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 13 Apr 2022, 16:27
Quindi piuttosto che far si che quelle generazioni scoprano che abbia anche un altro significato presso altre culture, preferiamo cancellare ogni dubbio.

@Xibal, stai perdendo il contatto con la realtà.

Guardati un film di Moana Oceania e tirati su, ascolta a me.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 13 Apr 2022, 16:35
Quindi piuttosto che far si che quelle generazioni scoprano che abbia anche un altro significato presso altre culture, preferiamo cancellare ogni dubbio.

@Xibal, stai perdendo il contatto con la realtà.
Non c'è mai stato, ma almeno era una realtà sopportabile, ora è preferibile sopprimere qualsiasi possibilità di riflessione o crescita, in nome di una serendipity vissuta come punto di arrivo immutabile.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 13 Apr 2022, 16:38
Ora è preferibile sopprimere qualsiasi possibilità di riflessione o crescita, in nome di una serendipity vissuta come punto di arrivo immutabile.

Dove devo firmare?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 13 Apr 2022, 16:41
Ora è preferibile sopprimere qualsiasi possibilità di riflessione o crescita, in nome di una serendipity vissuta come punto di arrivo immutabile.

Dove devo firmare?
È questo il bello, non devi fare assolutamente niente :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Azraeel - 14 Apr 2022, 11:57
"A ue ui la fortuna non va lì"

A ui ue, la fortuna viene a me!
Ui ue ua, la fortuna viene qua!

(E la smetta di toccarmi il culo!)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Apr 2022, 13:02
"Io sono mio nonno"(cit)

TFP Link :: https://gametimers.it/gta-5-rockstar-games-rimuove-i-riferimenti-transfobici-dalla-versione-next-gen/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 30 Mag 2022, 10:27
TFP Link :: https://www.open.online/2022/05/29/genova-registri-scolastici-scuole-protocollo-alias-situazione-italia/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 30 Mag 2022, 11:10
Ottimo.
Si spera che agli aggiornamenti formali e burocratici faccia seguito il potenziamento del supporto psicologico per gli studenti, a dir poco carente.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Mag 2022, 11:19
Ottimo.
Si spera che agli aggiornamenti formali e burocratici faccia seguito il potenziamento del supporto psicologico per gli studenti, a dir poco carente.
Visto che non ce n'è bisogno "prima" della transizione, perchè il fatto che non sia una malattia porta all'assurdo che diventi illecito o discriminante qualsivoglia approfondimento o accompagnamento al percorso da fare, in quanto basta scegliere, ed è "già fatto", non vedo a cosa serva dopo, sarebbe come convertirsi ad una religione, per salvarsi l'anima, da morti...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 30 Mag 2022, 11:38
A parte che non si capisce niente, quel poco che capisco mi sembra pure sbagliato. E di parecchio. Evidentemente parli di cose che non conosci.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 30 Mag 2022, 12:33
Bisognerebbe chiedere a @Il Gladiatore che insegna, da genitore a me pare che i ragazzi oggi siano molto più propensi ad accogliere le diversità rispetto a quando noi avevamo la loro età.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 30 Mag 2022, 13:21
In linea di massima sì, con ancora comunque molta strada da fare e moltissime eccezioni negative.

Il vero problema è che le istituzioni come le famiglie sono, savasandir, abitate e gestite da generazioni che faticano molto ad accogliere il cambiamento, tantomeno a facilitarlo, proteggerlo, sostenerlo.

Siamo, fuor di gioco di parole, in una complessa fase di transizione.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Mag 2022, 13:42
A parte che non si capisce niente, quel poco che capisco mi sembra pure sbagliato. E di parecchio. Evidentemente parli di cose che non conosci.
È tutto spiegato chiaramente nell'articolo che hai postato, non c'è bisogno di alcun certificato medico, cioè del sostegno, clinico o psicologico, di nessuno, per arrivare ad una risposta che, evidentemente, uno può darsi da solo sulla base degli strumenti che ritiene, in tutta autonomia, a 14, 15, 16 anni, magari anche 7 o 5, altrove, di possedere.
Quindi, se non è richiesta la presenza di alcun professionista che certifichi un percorso, perchè già solo a formularla così sembra che uno sia malato, e guai ad osare affermare che un ragazzo di quell'età non sappia un cazzo (hint, per questo andiamo a scuola), non dovrebbe avere senso nemmeno "dopo".
Poi non so se tu auspicassi un sostegno psicologico tout court, ma l'articolo si premura di specificare che per avere la risposta alla domanda che l'umanità intera si fa da millenni, non serve nessuno se non te stesso e come ti senti, oggi.
Che, se vogliamo, è tipo la conquista finale totale della vita, quindi anche sticazzi della burocrazia e degli psicologi, il piccolo Buddha ci fa una sega...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ryo_Hazuki - 30 Mag 2022, 14:06
Il fatto che una persona si esponga, non significa tutte le persone.

Il fatto che una persona si esponga, non significa nemmeno che non abbia bisogno di supporto psicologico.

Auspicarsi un miglioramento del supporto psicologico credo possa esserlo anche a prescindere dal tema in questione...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Mag 2022, 14:16
Il fatto che una persona si esponga, non significa tutte le persone.

Il fatto che una persona si esponga, non significa nemmeno che non abbia bisogno di supporto psicologico.

Auspicarsi un miglioramento del supporto psicologico credo possa esserlo anche a prescindere dal tema in questione...
Ma nell'articolo non si parla di esporsi, si parla di introdurre una corsia di guida a sinistra, per chi non abbia ancora preso la patente di guida inglese, col presupposto che non ce ne sia bisogno.
È bastato che uno si presentasse a scuola vestito da donna o da uomo.
Quasi quasi uno potrebbe andare in ciabatte e bermuda, e far attivare il percorso "Sono già arrivate le vacanze estive".
Ispirato ad una storia vera...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 30 Mag 2022, 15:44
Il fatto che una persona si esponga, non significa tutte le persone.

Il fatto che una persona si esponga, non significa nemmeno che non abbia bisogno di supporto psicologico.

Auspicarsi un miglioramento del supporto psicologico credo possa esserlo anche a prescindere dal tema in questione...
Tre concetti cristallini :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 31 Mag 2022, 20:46
"Attenta al pilota automatico! È un pallone gonfiato"

TFP Link :: https://www.ilmessaggero.it/persone/oggettofilia_ragazza_fidanzata_aereo_boeing_737_sarah_rodo_chi_e-6722438.html
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 31 Mag 2022, 21:33
qui abbiamo una rara immagine di Basaglia che annuisce soddisfatto

Spoiler (click to show/hide)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 01 Giu 2022, 04:47
Pensa noi poveri utenti ossessionati da questo forum da quasi vent'anni. Ci sarà già un nome per definire questa filia?

Ma cos'è un nome, dopotutto. Conta la sostanza. Bella pregna :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 06 Giu 2022, 14:53
TFP Link :: https://www.macitynet.it/la-francia-proibisce-i-termini-inglesi-esport-e-streamer/
Citazione
Ora che queste modifiche sono state pubblicate nella Gazzetta ufficiale, tutti i dipendenti del governo francese sono vincolati dal nuovo lessico.
Spoiler (click to show/hide)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Mono-Ha - 29 Giu 2022, 15:00
"Attenta al pilota automatico! È un pallone gonfiato"

TFP Link :: https://www.ilmessaggero.it/persone/oggettofilia_ragazza_fidanzata_aereo_boeing_737_sarah_rodo_chi_e-6722438.html
La forma è quella: tra qualche anno si innamorerà di un dildo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 04 Lug 2022, 11:51
Lo zio Ricky ha ritwittato questo link.
Decisamente interessante sotto molti aspetti, se lo vedete tutto e avete una certa sensibilità.
TFP Link :: https://youtu.be/jgpAxdAk7aM

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 04 Lug 2022, 12:15
Senza le interpolazioni continue di Kumar sarebbe stato piacevole, oltre che un interessante riassunto dei toni grotteschi che abbia assunto ormai questa battaglia navale.
Ma immagino che il senso fosse anche quello di rendere, a pelle, l'ultrasonico fastidio di certe argomentazioni ;D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 04 Lug 2022, 12:18
Si purtroppo il montaggio risulta a tratti estremamente fastidioso.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 07 Lug 2022, 15:09
Prosegue da qui (https://www.tfpforum.it/index.php?topic=26484.msg2748802#msg2748802).

@Cryu, in quali articoli o in quale loro punto de Il Post questa formula è così tanto ripetuta?
Perché io non la trovo da nessuna parte. 😅

Io l'ho trovato una volta, in un articolo, ma vai a ricordarti quale.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 07 Lug 2022, 15:20
È davvero semplice: è una parola maschile.
In alternativa, fermati a pensare che effetto ti farebbe se si usasse "tutte" per definire anche te, da sempre, e forse troverai la risposta :)
Alle volte credo che il razzismo sia in chi ascolta, piuttosto che in chi parla.

È convenzione, è regola, nella lingua italiana che con il plurale maschile ci si può riferire a persone/cose di qualsiasi genere. Se lo uso non sto offendendo nessuno, né mi sentirei offeso se per convenzione si usasse il femminile.

Certo, la lingua è fluida e si trasforma ma, finché non si sarà trasformata, non puoi vedere l'offesa in chi parla correttamente l'italiano e, soprattutto, utilizza alcuni termini senza alcuna cattiva intenzione.

Certo è che, volendo includere qualsiasi genere/status in una frase, si rischia sempre di dimenticarsene qualcuno. Io pure, attento a queste tematiche, mi sono perso e certi termini nemmeno so bene cosa significhino.
L'offeso sembrerebbe proprio @Cryu, a leggere il messaggio a cui ho risposto.

Non ho molto altro da aggiungere, vostro onore :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Shape - 07 Lug 2022, 15:43
@atchoo: https://www.google.com/search?q=%22tutti+e+tutte%22+site%3Ailpost.it&oq=%22tutti+e+tutte%22+site%3Ailpost.it&aqs=chrome..69i57.4183j0j15&sourceid=chrome&ie=UTF-8 (https://www.google.com/search?q=%22tutti+e+tutte%22+site%3Ailpost.it&oq=%22tutti+e+tutte%22+site%3Ailpost.it&aqs=chrome..69i57.4183j0j15&sourceid=chrome&ie=UTF-8)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: AXW - 07 Lug 2022, 17:53
@atchoo: https://www.google.com/search?q=%22tutti+e+tutte%22+site%3Ailpost.it&oq=%22tutti+e+tutte%22+site%3Ailpost.it&aqs=chrome..69i57.4183j0j15&sourceid=chrome&ie=UTF-8 (https://www.google.com/search?q=%22tutti+e+tutte%22+site%3Ailpost.it&oq=%22tutti+e+tutte%22+site%3Ailpost.it&aqs=chrome..69i57.4183j0j15&sourceid=chrome&ie=UTF-8)

Ma hai provato a lanciare questa ricerca? La maggior parte è roba scritta da Giulia Siviero, che si definisce femminista e/o articoli sul pride. Da come era stato scritto nell'altra discussione, sembrava quasi che fosse nella linea editoriale del Post, utilizzare "tutti e tutte"  :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 07 Lug 2022, 18:49
Dopo ogni articolo del Post c'è il box in cui chiedono di supportarli e inizia con una frase featuring tutti e tutte.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 07 Lug 2022, 18:57
Ah, ecco. Supportandoli, non vediamo il box.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 07 Lug 2022, 20:31
Dopo ogni articolo del Post c'è il box in cui chiedono di supportarli e inizia con una frase featuring tutti e tutte.
Quando chiedi soldi, non includere è da fessi.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: bubbo - 07 Lug 2022, 23:35
Ma tutti e tutte non è inclusivo, perché esclude i non-binari.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DRZ - 08 Lug 2022, 00:32
Seguo anch'io il Post soprattutto per la politica estera. Però ogni volta che arrivo in fondo a un articolo e mi scappa l'occhio su quel "tutti e tutte" mi si gela il sangue. Come si può pensare che tutti sia una parola esclusiva? Esiste apposta per non escludere nessuno. Su qualunque questione ideologicamente sensibile, non la considero pertanto una testata di interesse.

Non ti è venuto in mente che forse il gelamento ematico e il fatto di escludere tout court il Post dalle testate utili per questioni ideologicamente sensibili per un "tutti e tutte" sia una reazione un tantino esagerata?

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: SuperStar Siro - 08 Lug 2022, 01:41
Molte delle fonti anti-trans si focalizzano su personaggi criminali, egocentrici o che si approfittano della situazione a triste discapito delle donne. Raramente peró si fa riferimento a tutte quelle persone che soffrono di disforia di genere e che vorrebbero vivere semplicemente la loro vita nel migliore dei modi senza far male a nessuno.
Basterebbe conoscerne una o due per capire tutte le difficoltá a cui vanno incontro quotidianamente, e la transizione non é staccare un biglietto per Disneyland.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 08 Lug 2022, 03:04
Molte delle fonti anti-trans si focalizzano su personaggi criminali, egocentrici o che si approfittano della situazione a triste discapito delle donne. Raramente peró si fa riferimento a tutte quelle persone che soffrono di disforia di genere e che vorrebbero vivere semplicemente la loro vita nel migliore dei modi senza far male a nessuno.
Basterebbe conoscerne una o due per capire tutte le difficoltá a cui vanno incontro quotidianamente, e la transizione non é staccare un biglietto per Disneyland.
Forse il punto non è essere anti-trans, ma dare peso proprio alla differenza tra una disforia, diagnosticata e accompagnata nel suo difficile percorso, e chi pretenda la bacchetta magica del furor di popolo al semplice dichiararsi in un modo o in un altro, che è ciò che viene spesso alimentato da chi voglia trasformare un complesso e difficile cambiamento, per tutti, della società, in un evento mediatico che faccia audience e riceva applausi indifferentemente.
L'esistenza di persone, passami l'espressione, nate nel corpo sbagliato, che vanno aiutate e supportate prima di tutto a capirsi, non esclude quella di menti sbagliate in qualsiasi corpo, e credo sia fondamentale distinguerle.
Così come bisogna distinguere chi richieda tale complessità e la sua corretta regolamentazione, da chi allo stesso modo di cui sopra pretenda di gridare al "malati depravati!" per tutti indistintamente.
Però per fare questo bisogna dare importanza al dubbio ed alle domande, l'entusiasmo della lotta che diventa intolleranza all'approfondimento per "non sentirsi diversi" o "processati", e che viene poi sfruttato da chi da questi carrozzoni mediatici ci guadagni, è secondo me il modo più impervio di affrontare la salita, che è una salita, e non diventa discesa solo perchè non vogliamo sia faticoso...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 09:48
Mia nonna dice: "lu binchiamentu". Tradotto significa: la sazietà. Cioè stiamo talmente bene che ormai passiamo il tempo a cavillare su tutto. Secondo me l'unica cosa che conta veramente sono le intenzioni e il contesto. Io davvero non ne posso più del politically correct all'ennesima potenza a cui stiamo mirando e mi riporta a una visione di futuro distopico dove alla fine tutto ci si rivolta contro e si finisce per censurare pur di non offendere nessuno.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 08 Lug 2022, 12:10
Forse perché non stiamo tutti bene bene bene.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 08 Lug 2022, 16:01
Ma proprio per un cazzo cazzo cazzo :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 16:03
Per me sì. Se stiamo qua a preoccuparci di queste cose è perché non abbiamo altre cose più importanti (mettere un piatto in tavola per esempio) di cui preoccuparci.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 08 Lug 2022, 16:47
Per me sì. Se stiamo qua a preoccuparci di queste cose è perché non abbiamo altre cose più importanti (mettere un piatto in tavola per esempio) di cui preoccuparci.
Dici bene peppe ma è una cosa buona, vuol dire che stiamo abbastanza bene da non doverci preoccupare soltanto dei bisogni primari. Meno male!
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Diegocuneo - 08 Lug 2022, 16:48
Io trovo che sto uso inclusivo del linguaggio sia una colossale scemata, perchè basterebbe l'educazione personale alla tolleranza e all'empatia.
MA, se fa bene a qualcuno che non sta bene, sia così. Io non lo userò perchè mi sembra contro intelligente ma tenterò di dirlo il meno possibile. Come non parlo di religione con chi crede.
Se  certe cose fan bene a qualcuno : che esistano. Posso ignorare. Basta che nessuno me lo chieda  :-[
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 16:56
La penso come te. Bisogna educare a rispettare il prossimo e ad accettare le diversità e non a parlare e scrivere diversamente se no qualcuno si sente offeso o a censurare questo o quello per gli stessi motivi (a meno che, come ho scritto sopra, non sia sbagliato il contesto).
Ps: esattamente come con la religione come hai scritto. Si rispetta il musulmano che non mangia maiale ma non è che per rispetto si tolgono tutti i maiali dal menù oppure si deve per forza mettere roba vegana in una braceria).
Poi, se proprio devi dire la mia, etichettare persone, generi, ecc e quindi fare in modo che ogni volta siano tutti, ma proprio tutti inclusi in qualsiasi cosa e/o non possibili di interpretazioni sbagliate lo vedo proprio come il modo più sbagliato per includere tutti.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 08 Lug 2022, 17:14
Includerne uno per educarne cento.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 08 Lug 2022, 17:22
State deragliando copiosamente e, al solito, non ve ne rendete conto. Obbligo e sttenzione a un problema sono due livelli completamente diversi.
Nessuno è obbligato a fare niente. Se vi soffermate sempre sui pochi che schiumano male e trascurate l'immensa vastità e complessità della questione identitaria, fate un servizio alla comprensione del mondo simile a quelli che giudicano i videogiochi sulla base di Colombine. E, come molti di loro, parlate di ciò che non capite, di questioni che non vi siete mai posti, e invece di stare in ascolto come si dovrebbe fare in questi casi... Sprecate fiato ed energie per indignarvi di cose che, proprio a detta vostra, non vi interessano. Cui prodest?

Comunque amen, il mondo continuerà a cambiare da sé come ha sempre fatto, e taluni continueranno ad abbaiare alla luna. Mi spiace perché il fiato sprecato è energia collettiva dispersa, e credo nonostante tutto che l'umanità sia un grande organismo che dovrebbe preservarla sempre, questa energia.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 17:33
Pensala come ti pare. A me pare si stia cavillando mentre poi le cose serie (sempre relative all'inclusione eh, mica la fame nel mondo) non sono considerate.
Davvero è importante dire "tutti e tutte" (e tutti quelli che rientrano in altre sfere di sessualità?) per essere moderni e inclusivi?
Cavillare, appunto, perché ormai questo si fa.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Lug 2022, 17:44
Davvero è importante dire "tutti e tutte" (e tutti quelli che rientrano in altre sfere di sessualità?) per essere moderni e inclusivi?

Giusta domanda.

Qualcuno può spiegarmi/ci perché sarebbee opportuno scrivere "tutti e tutte"?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 08 Lug 2022, 17:52
Già detto, già spiegato, più e più volte in questo stesso topic o altrove.

Again, al di là delle chiacchiere: chi vuole usarlo lo usa. Chi leggendolo si sente incluso, ha guadagnato un grammo di felicità.

Voialtri, invece, che voglia avete di impuntarvi su una cosa che non vi riguarda?

È davvero pazzesca l'energia, il tempo, l'indignazione che sprecate per ribadire quanto vi dia fastidio questa cosa. Ha del soprannaturale :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 08 Lug 2022, 17:54
Pensala come ti pare. A me pare si stia cavillando mentre poi le cose serie (sempre relative all'inclusione eh, mica la fame nel mondo) non sono considerate.
Davvero è importante dire "tutti e tutte" (e tutti quelli che rientrano in altre sfere di sessualità?) per essere moderni e inclusivi?
Cavillare, appunto, perché ormai questo si fa.
L'importanza insensata glie la dai tu sprecando tempo e inchiostro per chiedere "ma è davvero importante?".

La maggior parte delle persone per cui è importante... La pratica felicemente e vive la sua vita. Io, in compenso, sono uno sciocco :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 17:56
Beh @Gaissel le cose non stanno però come dici tu però. Non mi pare ci si agiti se qualcuno vuole scrivere così. Qua si parla che per non offendere nessuno non si può più dire/fare/scrivere nulla. Per esempio io a lavoro non posso più dire "signore e signori benvenuti" perché non è inclusivo. Non si possono fare battute perche c'è sempre qualche categoria che si offende; non si possono mettere i nani nei film, ci deve essere sempre per forza un personaggio gay in qualsiasi cosa; o di colore e ora anche asiatico perchè ormai da li arrivano soldi. Per forza. Dove dobbiamo arrivare?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 08 Lug 2022, 17:59
Ma la soluzione quale sarebbe poi, scrivere tutt* o tuttə e pronunciarlo tipo quella che sta spopolando col corsivo?
Perché quando Peppe dice che ci si sbatte per questo e altro (tipo assessora) e non per cose (collegate) più importanti mica ha tutti i torti.
Non è polemica eh, giusto capire quale sarebbe il fine e di conseguenza non offendere i più sensibili.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 18:03
Non rientra proprio al 100% nel discorso ma un mio collega è stato invitato a lasciare il lavoro perché ha fatto una battuta sessista ad un'altra collega e questa si è ritenuta offesa e l'ha riportato. Lui è un tipo che scherza con tutti, assolutamente innocuo e pure gay però in quel momento pensava di avere più confidenza con la collega e l'ha chiamata puttanella. Tra colleghi gay e donne c'è quasi sempre questo clima da sorelle quindi non è una cosa rara, anzi, sentir parlare in quel modo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 08 Lug 2022, 18:10
Non si può più dire nulla, signora mia! Ma dove, ma quando, che il mondo è pieno di burini che biascicano cose orrende? ;D

@peppebi: ti giro il tuo stesso strumento argomentativo, di pochi post fa: non hai problemi più importanti a cui pensare, sul lavoro? Mi sembrava proprio di sì :)

Comunque basta davvero. posta com'è, è una discussione insensata. Come già detto, si deraglia subito sulla qualunque, perdendo il focus.

Focus che era "che fastidio tutti e tutte". Follia pura. Il fastidio per una parola in più nella frase che mostra considerazione e rispetto per metà dell'umanità. E a te dà fastidio. Che altro c'è da aggiungere? Il resto è il solito avvitamento e deragliamento logico in cui si butta nel calderone tutto a caso per fare rumore.

Non ci sto, grazie. Fate vobis ;)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 08 Lug 2022, 18:12
.
Nessuno è obbligato a fare niente. Se vi soffermate sempre sui pochi che schiumano male
Sono quelli che schiumano male che cambiano il mondo, e non importa mai se per il meglio o il peggio, lo cambi solo schiumando.
Il problema, nello specifico, è che gli attori coinvolti non hanno, spesso, la dignità della disobbedienza vissuta sulla propria pelle di una Rosa Park, che si ostina a sedersi dove non dovrebbe.
No, loro si mettono in fondo all'autobus, e gridano che tutti gli altri debbano alzarsi, e non smetteranno finchè non si saranno alzati tutti.
Hai ragione tu, vinceranno, perchè noi sprechiamo energie a borbottare, invece di schiumare, e quindi cambieremo che lo vogliamo o no.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Lug 2022, 18:16
Voialtri, invece, che voglia avete di impuntarvi su una cosa che non vi riguarda?

C'è un movimento che vuole cambiare l'uso corrente della lingua e non mi riguarda?

E lo sta facendo, se una fonte molto attenta come Il Post sente il bisogno di introdurre alcune formule.

Altroché se mi riguarda.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 18:21
Non si può più dire nulla, signora mia! Ma dove, ma quando, che il mondo è pieno di burini che biascicano cose orrende? ;D

@peppebi: ti giro il tuo stesso strumento argomentativo, di pochi post fa: non hai problemi più importanti a cui pensare, sul lavoro? Mi sembrava proprio di sì :)

Comunque basta davvero. posta com'è, è una discussione insensata. Come già detto, si deraglia subito sulla qualunque, perdendo il focus.

Focus che era "che fastidio tutti e tutte". Follia pura. Il fastidio per una parola in più nella frase che mostra considerazione e rispetto per metà dell'umanità. E a te dà fastidio. Che altro c'è da aggiungere? Il resto è il solito avvitamento e deragliamento logico in cui si butta nel calderone tutto a caso per fare rumore.

Non ci sto, grazie. Fate vobis ;)

Non mi da fastidio. Ho detto che è inutile e addirittura controproducente. Oltre che con possibili derive (che già ci sono) di censura, quello si per tutti.
Come è stato detto "tutti" include già tutti ma no, dobbiamo inventarci cose che non esistono che, alla fine, hanno esattamente l'effetto opposto perché "tutti e tutte" non è inclusivo ma categorizza ed esclude chi non si riconosce in maschio e femmina. Però per te va bene così quindi alzo le mani.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 08 Lug 2022, 18:25
Voialtri, invece, che voglia avete di impuntarvi su una cosa che non vi riguarda?

C'è un movimento che vuole cambiare l'uso corrente della lingua e non mi riguarda?

E lo sta facendo, se una fonte molto attenta come Il Post sente il bisogno di introdurre alcune formule.

Altroché se mi riguarda.

Non c'è nessun cambiamento nella lingua. Non stiamo parlando né della shevà né dell'asterisco.
Tuttalpiù si può tacciare la formula "tutti e tutte" di ridondanza. Sai che peccato capitale, la ridondanza.

Ti sei preoccupato altrettanto tutte le volte che neologismi o foresterismi superflui sono scivolati nel nostro vocabolario quotidiano, per banale consuetudine? Tiri uno scappellotto allo gnomo ogni volta che non rispetta il Devoto Oli edizione 1950?

Ti ricordi quando scrivevi "tappare" nei tuoi articoli col senso di "fare tap sullo schermo", e a me venivano i brividi e mi veniva voglia di gridare "TAPPARE E' UN VERBO ITALIANO ESISTENTE CON UN ALTRO SIGNIFICATO BEN PRECISO, IVAN F. NON PUOI FARNE UN INGLESISMO CHE NON C'ENTRA NIENTE, E' UNA FOLLIA"?

Io me lo ricordo, tu te lo ricordi? Ma di cosa cacchio stiamo parlando? :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 08 Lug 2022, 18:30
Era insopportabile anche quella roba, ma non c'erano movimenti che andavano in giro a dire che il non usare quel vocabolo fosse una mancanza di rispetto.
Il fatto è questo, non è un di più che se uno lo vuole usare faccia come vuole, e gli altri pure.
È un di più che automaticamente fa degli altri che ne vogliano fare a meno, un "meno", a meno che non si adeguino.
C'è uscita pure l'equazione di Pierino, che oggi sarebbe da ergastolo...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Lug 2022, 18:34

Non c'è nessun cambiamento nella lingua.

D'accordo, Il Post usa "tutti e tutte" perché non c'è nessun movimento e non c'è nessun cambiamento.

Citazione
Ti sei preoccupato altrettanto tutte le volte che neologismi o foresterismi superflui sono scivolati nel nostro vocabolario quotidiano, per banale consuetudine?

Neologismi e forestierismi entrano nella lingua se la gente li usa (in massa) perché vuole farlo.

Questi sono cambiamenti che un movimento minoritario sta richiedendo per motivi (*in parte*) arbitrari e pretestuosi.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 08 Lug 2022, 18:38
non c'erano movimenti che andavano in giro a dire che il non usare quel vocabolo fosse una mancanza di rispetto.
Il fatto è questo, non è un di più che se uno lo vuole usare faccia come vuole, e gli altri pure.
È un di più che automaticamente fa degli altri che ne vogliano fare a meno, un "meno", a meno che non si adeguino.

C'è uscita pure l'equazione di Pierino, che oggi sarebbe da ergastolo...

https://m.youtube.com/watch?v=ELe0aJjK-Uk
grandissimo pezzo di storia del cinema

per tutto il resto #misitappalavena
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 18:39
Ripeto che la mia azienda ha detto che non si può più dire "Signore e signori" perché non è inclusivo. Direi che si sta andando ben oltre il "ma che male fa?" che gaissel sta cercando di propinare e lo stesso vale in altri contesti non scritti e/o parlati. Tra l'altro "tutti e tutte" sarebbe appunto considerato non inclusivo. Di
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: bub - 08 Lug 2022, 18:53
Qui team @Gaissel

Faccio un esempio stupidissimo: nella mia vita precedente avevo un blog (minchiate eh) e volevo che tanto i lettori quanto le lettrici potessero identificarsi in ciò che leggevano. Questo mi costringeva spesso a dover "convertire" frasi molto semplici scritte al maschile in frasi complesse (veri e propri casi di workaround) prive di riferimenti di genere perché appunto la nostra lingua è pesantemente bilanciata verso forme al maschile.

Io sono totalmente ignorante in fatto di storia della nostra lingua, però a naso puzza proprio di roba inventata e gestita nei secoli da soli  uomini.
Se mi argomentate "le regole sono queste quindi va bene così" posso estremizzare e dirvi che 50 anni fa c'era la regola del delitto d'onore, calma stavo estremizzando.
Quello che voglio dire è che non mi meraviglia che in un topic frequentato da maschi siano tutti (o quasi) d'accordo nel ritenere accettabili certe regole di linguaggio.
Sarei invece curioso di conoscere il parere di qualche donna (@Ruko mannaggia a te dove sei).

Sulla ridondanza del tutti e tutte boh, a me "tutti" suona maschio.
Provo a immaginare un gruppo di amiche e una che dice "siete tutti invitati al mio compleanno", boh, mi stona, per me il Post fa bene come fa.

Poi oh, ci sta che certe forme di inclusività possano essere recepite "esagerate", ma secondo me per reputarle esagerate dovremmo essere parte della minoranza.

E lasciate stare i discorsi del non si può più parlare, andatevi a guardare qualche show di Ricky Gervais: in Humanity (su Netflix) massacra Bruce/Caitlyn Jenner ma lo fa in maniera onesta: i bersagli delle sue battute non sono mai le vittime.

questa si è ritenuta offesa e l'ha riportato. Lui è un tipo che scherza con tutti, assolutamente innocuo e pure gay però in quel momento pensava di avere più confidenza con la collega e l'ha chiamata puttanella.

Che zoccola  :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 19:05
Non sono per niente d'accordo. "Persona" lo hanno pensato gli stessi tizi di cui sopra eppure è femminile per tutti e, guarda caso, nessuno si preoccupa di trovare una versione che non offenda i maschi. Quindi, lo ripeto, tempo sprecato a cavillare e complicare cose inutili.
La dimostrazione di quanto sia inutile è che il tutti e tutte che a te sta bene per la mia compagnia (ma anche per la mia logica) non è inclusivo. Ripeto: complicate cose di poco conto se non del tutto inutili, a volte con risultati contrari a quello che si voleva.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 08 Lug 2022, 19:18
Ciao Persona come stai? Posso chiamarti Persona, vero, non ti offendi? Sai, mi capita davvero spesso di rivolgermi alle altre persone chiamandole Persona, non vorrei dover rinunciare con te solo per queste stupide istanze di politicamente corretto, che francamente ci hanno proprio stancato. Allora siamo d'accordo? Bella lì Persona, sei già la mia Persona preferita.

Ottimo post, @bub. Io ci vedo proprio nero quando leggo, come giustamente hai fatto notare, un forum di soli maschi (presuntamente) eterosessuali che si investono da soli dell'autorità di decidere quanto sia utile un termine inclusivo per donne e identità non conformi. Vado ai matti.
Meglio che lascio parlare persone più serene sul tema.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 19:25
Invece tu puoi dirmi tranquillamente che la mia visione sulle coppie gay che adottano è perché mi confondo con mio padre che è morto. Oppure darmi del razzista perchè non approvo la scelta di un attore. Insomma quando uno la pensa diversamente da te o non capisce o è razzista e maschilista o ha qualche problema irrisolto. Tu sei proprio fascista invece.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Lug 2022, 19:26
Se mi argomentate "le regole sono queste quindi va bene così"

No, chiaro, non è questo.

Le regole della lingua vengono dettate nel tempo da chi la lingua la parla, non si decidono in ufficio.
L'italiano non ha il neutro, quindi per i plurali misti si adottano soluzioni al maschile.
Se domani 60 milioni di persone sentono giusto usare "tutte" come plurale misto, amen.
Nei prossimi libri ci sarà scritto questo e lo userò anch'io.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Lug 2022, 19:27
Invece tu puoi dirmi tranquillamente che la mia visione sulle coppie gay che adottano è perché mi confondo con mio padre che è morto. Oppure darmi del razzista perchè non approvo la scelta di un attore. Insomma quando uno la pensa diversamente da te o non capisce o è razzista e maschilista o ha qualche problema irrisolto. Tu sei proprio fascista invece.

Stai calmo, Peppe  :)

Hai preso le pillole?

Lo sai che ti si chiude la vena, senza le pillole.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 19:27
Amen.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 08 Lug 2022, 19:28
Ciao Persona come stai? Posso chiamarti Persona, vero, non ti offendi?
Perchè dovrei?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 08 Lug 2022, 19:32
Ciao Persona come stai? Posso chiamarti Persona, vero, non ti offendi?
Perchè dovrei?
La dimostrazione che è l'uso che se ne fa e il contesto che generano le brutture e non la parola in sé.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 08 Lug 2022, 19:38
Il discorso è nato dall'insofferenza per un "tutte e tutti", formula con la quale probabilmente Il Post vuole dire qualcosa, dato che quasi nulla su quel sito è lasciato al caso.
Anche se a me, pensate, ha ricordato l'Amici, ma soprattutto amiche! della Gialappa's, ma forse le intenzioni de Il Post sono molto più profonde. O magari no, certe volte lo fanno più per vezzo.
I toni che percepisco in questo topic mi fanno un po' alzare il sopracciglio, tipo così 🤨, invece.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 08 Lug 2022, 21:22
La sintesi perfetta è sempre la loro:
"It's the differences, of which there are none, that make the sameness exceptional...just tell me what to say!"
TFP Link :: https://youtu.be/aL0MuT0v6ds
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 10 Lug 2022, 12:17
quindi la classica domanda "hai figli?“ va rivista
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 12 Lug 2022, 21:34
TFP Link :: https://www.micromega.net/cancellata-conferenza-universita-berlino/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 13 Lug 2022, 07:43
È  un velato invito a sorvolare sull'argomento a scuola quando si studiano i cromosomi?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 13 Lug 2022, 09:06
No. È un articolo molto brutto che, involontariamente, mostra quanto siano pericolose oggi le nazi-femministe.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 14 Lug 2022, 09:10
No. È un articolo molto brutto che, involontariamente, mostra quanto siano pericolose oggi le nazi-qualsiasi cosa
Fixed
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 14 Lug 2022, 12:22
L'altra sera mentre sentivo cantare le nostre calciatrici azzurre (poi macellate dalla Francia :hurt:) "Fratelli d'Italia..." ho pensato che in effetti il nostro inno nazionale non è molto inclusivo.
E' già stato fatto notare?
C'è già chi ci ha fatto una polemica?
Non voglio trollare è vera curiosità, perché in effetti mi ha fatto strano anche anche a me sentire quelle parole da un coro di sole donne
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 14 Lug 2022, 13:47
va rivisto tutto

anche la costituzione
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 14 Lug 2022, 14:11
Basta coniare il neologismo fratelle e tutt'appost 😁
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 14 Lug 2022, 16:41
In compenso era stringiam*ci prima che l'asterisco fosse cool.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 14 Lug 2022, 18:07
In compenso era stringiam*ci prima che l'asterisco fosse cool.

😄
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 28 Lug 2022, 12:24
TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/07/28/senato-bocciato-parita-di-genere-nel-linguaggio/?homepagePosition=3
Citazione
Se la modifica fosse passata, nei documenti del Senato si sarebbe dovuto scrivere, ad esempio, «i senatori e le senatrici presenti» e non più «i senatori presenti», superando così il maschile sovraesteso, cioè l’uso del maschile come presunto neutro per indicare anche persone che maschi non sono.

"Maschile sovraesteso". Non non marcato. "presunto" neutro. Ma a loro non la si fa.
Per me articolo tendenzioso fin dal titolo ed ennesima riprova che il Post sulle questioni ideologicamente sensibili si colloca sistematicamente su posizioni massimaliste.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 28 Lug 2022, 12:28
Per me, e lo ribadisco con convinzione, solo l'ennesima riprova che dovresti lasciar perdere questo tema. Un tema che evidentemente non capisci, non ti riguarda, non hai la volontà o gli strumenti per affrontare e su cui continui a inciampare maldestramente.

Ci si legge meglio negli altri topic :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 28 Lug 2022, 12:30
Ma infatti, cosa vuoi che ne sappia io di lingue. Mi mancano proprio le basi.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 28 Lug 2022, 12:35
Che tu sia convinto che si tratti di una mera questione di formalità linguistica, è parte del problema.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 28 Lug 2022, 13:04
Che tu sia convinto che si tratti di una mera questione di formalità linguistica, è parte del problema.
Che tu sia convinto di poter dire agli altri qual è il problema è un problema. Ai miei occhi che tu sia automaticamente convinto che la tua posizione sia quella giusta, da cui oltretutto sminuire le altre è un bel problema. Come che tu non ti renda conto che lo è demonizzare parole che non escludono nessuno, ma iniziano a essere divisive solo perché le si vuole vedere come tali. E' un problema non avere più parole per riferirci a tutti. E' un problema considerare tutti una parola divisiva. E' un problema che alla fine queste manovre linguistiche finiscano per dividere, invece che includere. Perché non siamo neanche più italiani, ma italiani e italiane. Oltretutto con risultati verbosi e impraticabili, negando le necessità prime della lingua di essere efficiente nel comunicare. Abbiamo bisogno di sentirci tutti coinvolti da parole uniche. E se l'italiano storicamente usa il maschile plurale, non potranno mai essere più condivise di questa forme decise a tavolino come asterischi e scivà.

L'umanità ha una storia, se dalle caverne non uscivano i maschi per cacciare e le donne non restavano ad accudire la prole, ci estinguavamo al day1. Da lì di conseguenza sono successe tante cose, alcune giuste, alcune sbagliate, tante necessarie. Oggi dove ci sono dei torti possiamo correggere, ma la gente deve anche imparare la differenza tra genere grammaticale e genere della persona sottesa. Come ne ha già ben spiegato la Crusca in un articolo nient'affatto reazionario o indifferente alle ragioni delle battaglie per la parità. Da qualche parte in questo topic troverai anche un mio intervento in cui riconosco che assessora è corretto, per quanto stenti a credere che sostituire targhette faccia una differenza altrove che non nell'ego di chi lo richiede.

E' infine, perdonami, ma ti ci sei cacciato, è indice di ignoranza linguistica parlare di "formalità linguistica". Ennesima riprova che su queste cose davvero si incarognisce con modalità cannarsiane chi non si accorge che fanatismi e livori non conferiscono alcuna reale competenza.

La tua posizione è inoltre un refrain di quell'insopportabile modo di fare della sinistra massimalista, di definire arbitrariamente avanti se stessa e indietro gli altri. Di una scorrettezza intellettuale che non ha pari nel dibattito culturale.

Detto tutto senza negare la generale stima che ho di te, ma anche con la franchezza dovuta a questo spiacevole atteggiamento di superiorità per il quale non hai davvero nessun titolo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 28 Lug 2022, 13:31
Aggressività a parte, di cui mi scuso (sentendo in prima persona queste tematiche trovo davvero insopportabili le continue levate di scudi, qui e altrove, e trovo anche stancante dover argomentare ancora e ancora, sempre con gli stessi contenuti e fonti che vengono scarsamente recepiti, e dunque reagisco di pancia), l'articolo è scritto bene, senza particolari sbilanciamenti. Il maschile sovraesteso è ciò che è, si tende a non chiamarlo più neutro tra gli studiosi di linguistica proprio perché chi lavora su questi temi si sta interrogando da tempo sulla sua effettiva neutralità. Approfondimento a seguire*

Trovo che il Post non sia completamente a fuoco quando tratta di femminicidi e violenza sulle donne. Nel senso che l'equidistanza dimostrata su molti temi in quel caso sfuma, e manca sempre nei loro articoli una riflessione, a mio avviso sacrosanta, sul perché il maschile stia reagendo in modi così scomposti ai mutamenti sociali in atto. C'è un dato di realtà che andrebbe tenuto in estrema considerazione, e forse bisognerebbe proprio interrogarsi sulla fragilità maschile che conduce, tra le altre cose, anche a tali estremi. È questo probabilmente il difficile nodo gordiano da sciogliere, spaventoso e dunque tutto sommato più facile sorpassarlo con un eclatante quanto inutile "non deve accadere".

In quest'ottica, sì, sono d'accordo che Il Post abbia digerito un problema senza interrogarsi particolarmente sulle sue reali ragioni, e limitandosi quindi a raccontarne gli effetti.


*Qui un bell'approfondimento della Treccani sul tema, di cui riporto un estratto significativo:

Citazione
«Il genere non è soltanto una categoria grammaticale che regola fatti puramente meccanici di concordanza, ma è al contrario una categoria semantica che manifesta entro la lingua un profondo simbolismo» (Violi 1986: 41). Questo simbolismo, che costituisce il nucleo della questione ‘genere e lingua’, spesso non viene considerato, mentre è importante vedere da una parte le ripercussioni del simbolismo sulla lingua, dall’altra l’azione di rinforzo della lingua sul simbolismo stesso. Proprio lo stretto intreccio, se non la circolarità, della concettualizzazione del genere e delle espressioni linguistiche e non-linguistiche (come le immagini pubblicitarie) che la veicolano è un nodo centrale delle difficoltà per il cambiamento (cfr. § 5).

Un aspetto che spesso sfugge alla consapevolezza, ma su cui si è insistito molto negli studi sul genere per sottolineare l’‘androcentrismo’, è il cosiddetto maschile generico (➔ ), per cui i termini maschili (ad es., politici italiani in 1) si riferiscono sia a uomini che a donne, includendo i due sessi:

(1) alcuni politici italiani si sono dimessi

Nella stessa direzione, si parla di ‘servitù grammaticale’ per il fenomeno linguistico dell’➔, secondo cui tra parole maschili e femminili l’accordo è al maschile (cfr. tutti e stretti in 2):

(2) bambini e bambine erano tutti stretti ai loro genitori

Si distingue anche tra usi generici come quello in (1) e altri casi frequenti (falsi generici), sia di parole che di espressioni fisse, come l’uomo della strada, in cui il riferimento a un essere umano specificato in base a certe caratteristiche generali viene sovraesteso anche alla donna, ma di fatto viene colto come fondamentalmente maschile (cfr. i test psicolinguistici citati in Thüne, Leonardi & Bazzanella 2006: 4-5).

TFP Link :: https://www.treccani.it/enciclopedia/genere-e-lingua_(Enciclopedia-dell'Italiano)/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 28 Lug 2022, 13:40
E' un problema non avere più parole per riferirci a tutti. E' un problema considerare tutti una parola divisiva. E' un problema che alla fine queste manovre linguistiche finiscano per dividere, invece che includere. Perché non siamo neanche più italiani, ma italiani e italiane. Oltretutto con risultati verbosi e impraticabili, negando le necessità prime della lingua di essere efficiente nel comunicare. Abbiamo bisogno di sentirci tutti coinvolti da parole uniche. E se l'italiano storicamente usa il maschile plurale, non potranno mai essere più condivise di questa forme decise a tavolino come asterischi e scivà.

L'umanità ha una storia, se dalle caverne non uscivano i maschi per cacciare e le donne non restavano ad accudire la prole, ci estinguavamo al day1. Da lì di conseguenza sono successe tante cose, alcune giuste, alcune sbagliate, tante necessarie. Oggi dove ci sono dei torti possiamo correggere, ma la gente deve anche imparare la differenza tra genere grammaticale e genere della persona sottesa. Come ne ha già ben spiegato la Crusca in un articolo nient'affatto reazionario o indifferente alle ragioni delle battaglie per la parità. Da qualche parte in questo topic troverai anche un mio intervento in cui riconosco che assessora è corretto, per quanto stenti a credere che sostituire targhette faccia una differenza altrove che non nell'ego di chi lo richiede.

Quello che ha detto lui, ma senza la fatica di scriverlo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 28 Lug 2022, 13:54
Sottoscrivo. A mio parere si sta forzando troppo col rischio di ottenere il risultato opposto. Ho fatto l'esempio del mio lavoro perché "signore e signori" (non inclusivo) è stato sostituito con niente perché non si sa cosa dire ("hey all"?), mentre in Italia si vorrebbe usare "tutti e tutte", che dovrebbe appunto essere non inclusivo (vedi esempio sopra) ma invece pare venga percepito come più inclusivo. A me, come a voi, pare una forzatura. Trovo più accettabile leggere o sentire "avvocata" invece anche se mi suona malissimo. Tutti e tutte lo trovo proprio sbagliato e cacofonico.
Infine, sarà anche vero che la lingua è maschilista ma "signore e signori" vuole sempre il "signore" prima.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 28 Lug 2022, 13:58
@Cryu: abbiamo evidentemente scritto in contemporanea, quindi il mio post non è una risposta al tuo, che ho letto dopo.

Credo tuttavia di aver scritto, e riportato con l'articolo di Treccani, diverse argomentazioni che confutano diverse delle tue. Eviterei di dilungarmi e ripetermi.
Sorvolo anche con piacere su certi toni e accuse, visto che non hai avuto modo di leggere le mie scuse.

Mi limito a commentare un passaggio che ritengo significativo. Non è cherry picking, ma la convizione che in questo pensiero sia racchiusa parecchia della distanza di vedute.

L'umanità ha una storia, se dalle caverne non uscivano i maschi per cacciare e le donne non restavano ad accudire la prole, ci estinguavamo al day1.

La storia, e il racconto della stessa, la fanno come si dice spesso i vincitori. E i primi, più grandi, più pervasivi e più duraturi vincitori della storia umana sono proprio i maschi sulle femmine.
 Non solo: l'osservazione della realtà, lo studio del passato, l'analisi delle fonti e delle testimonianze: tutto fatto, per secoli e millenni, essenzialmente da maschi.
Il che, introducendo il concetto di bias, influenza pesantemente ogni lettura della storia passata e recente.

È un punto importante, perchè dà la dimensione di quanto poco dovremmo fidarci della lettura della realtà per come è stata fino ad oggi, e metterla in discussione.
Cosa che gli studiosi (e le studiose :)) hanno iniziato a fare da qualche decennio, e non solo nella linguistica, ma in ogni campo del sapere. Giustamente, e finalmente, perché grazie a dio la scienza funziona proprio così: quando qualcuno si accorge che tutto è stato analizzato essenzialmente attraverso una lente parziale, tutto va inesorabilmente ridiscusso.

E, tra le altre cose, stiamo scoprendo sempre più testimonianze che confermano quanto le donne cacciassero attivamente fuori dalle caverne, tra una gravidanza e l'altra. Probabilmente perché cominciamo ad osservare le testimonianze attraverso lenti più complete, liberandoci da innati, radicati, sostanziali bias di genere.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 28 Lug 2022, 14:06
Dimenticavo una riflessione: l'emendamento discusso nell'articolo non ha raggiunto la maggioranza assoluta (161) e dunque non è passato, ma i numeri (152 favorevoli, 60 contrari) dicono che la necessità del cambiamento è fortemente sentita. È solo questione di tempo prima che si attui. Non è necessario né forzare la mano, né combattere contro i mulini a vento.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 28 Lug 2022, 14:09
A mio parere si sta forzando troppo col rischio di ottenere il risultato opposto.

Esattamente come quando ti ritrovi a cena con diversamente carnivori che ti spiegano quanto loro siano nella giustezza e tu nel peccato, e finisce che ti fai portare un agnellino ancora vivo, da scannare al momento.
Pure se quella sera eri partito da casa con la voglia di una bruschetta con le olive.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 28 Lug 2022, 14:17
Sì Gaissel, anche senza nuovi studi non è difficile immaginare che caccia e guerra siano state attività in qualche misura ambosessi. Tuttavia, un'oggettiva potenza fisica inferiore e vulnerabilità durante la gravidanza è innegabile che abbiano condizionato ruoli diversi lungo la Storia, e di conseguenza tante altre cose.

Così come accetto di buon grado le tue scuse. Ho letto il contributo che hai fornito a dimostrazione della mia apertura a tutti i punti di vista. L'argomento era tuttavia noto e non bastevole in sé a giustificare stravolgimenti linguistici che paiono fondati più sul livore ideologico che non su esigenze concrete delle persone, come a mio avviso dimostrato dal fatto che queste battaglie non partano mai dalla gente comune ma da chi tendenzialmente si occupa solo di queste cose. Quando da me in palestra ho chiesto alla mia collega se preferiva essere chiamata Maestro o Maestra, è bastato un suo sguardo per farmi capire quanto la rete e certe nicchie intellettuali ingigantiscano queste questioni.

Poi tutto influisce su tutto a questo mondo, e io non nego che in qualche modo il genere grammaticale maschile influenzi una visione della realtà. Ma gira e rigira rispunta la logica del male minore. E a una disgregazione della lingua per me dannosa e strumentale, preferisco la sua congenita imperfezione in quanto strumento umano, ampiamente compensabile dalla buona fede e volontà di chi lo utilizza.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 28 Lug 2022, 14:28
L'80% dei miei colleghi e amici qui è gay e, forse proprio perché qui nessuno si preoccupa di far notare loro che sono "diversi", non ho mai sentito nessuno lamentarsi del fatto che la lingua non sia inclusiva. Quindi, a mio parere, bisognerebbe lavorare sull'educazione al rispetto degli altri e non a forzare i "normali" a parlare e scrivere in modo diverso riferendosi alle diverse sessualità. O è una cosa che viene da sé, come credo (lo riscrivo, "credo") sia sempre successo con le lingue oppure risulta una forzatura come quando i fascisti facevano cambiare i nomi ai personaggi Disney o nelle traduzioni dei film si inventano titoli assurdi e/o italianizzano i nomi.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 28 Lug 2022, 14:34
Dimenticavo una riflessione: l'emendamento discusso nell'articolo non ha raggiunto la maggioranza assoluta (161) e dunque non è passato, ma i numeri (152 favorevoli, 60 contrari) dicono che la necessità del cambiamento è fortemente sentita.

Non direi.

In Parlamento si vota per molti motivi, ma che un voto corrisponda al sentimento del paese è tutto da dimostrare.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 28 Lug 2022, 14:39
Nel frattempo, qui ci avviamo alla completa localizzazione in italiano di un videogioco con protagonista una persona non-binaria *SENZA* usare una singola schwa, asterisco o altri artifici.

Tutto usando la lingua in modo neutrale, in modo invisibile.

Ancora ci sto lavorando, ma se ci riusciamo, campioni del mondo!

(Post da quotare quando qualcuno se ne esce con la cantilena che tutto questo è "innocuo" e non incide sugli altri. C'è chi con la lingua ci lavora.)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 28 Lug 2022, 14:45
Nel frattempo, qui ci avviamo alla completa localizzazione in italiano di un videogioco con protagonista una persona non-binaria *SENZA* usare una singola schwa, asterisco o altri artifici.
Call of Ring VIII. "Alzati, Senzaduce!".

Scherzi a parte, ricordo un intervista a Bortolotti che, in situazione analoga, aveva contattato esponenti della minoranza di interesse per chiedere a loro che soluzione preferissero. Lo trovai premuroso, ma discutibile.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 28 Lug 2022, 14:46
Aggiungo che da tre anni localizziamo i contenuti redazionali in italiano di un'importante società tecnologica, che soprattutto nell'ultimo anno ha cominciato a richiedere un linguaggio 110% inclusivo.

E quando dico 110%, intendo sottigliezze che voi non potete immaginare.
Intendo che non è possibile scrivere "i giocatori in squadra", per dire.
E ogni mese riceviamo un report delle eventuali sviste.

È giusto? Ovvio che è giusto, è la loro scelta comunicativa. È 110% legittimo.

Tutti questi discorsi che non dovrebbero riguardarci, quindi, alla fine ci riguardano? Ovvio che ci riguardano, per questo mi trovate spesso qui a parlarne.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 28 Lug 2022, 14:55
Nel frattempo, qui ci avviamo alla completa localizzazione in italiano di un videogioco con protagonista una persona non-binaria *SENZA* usare una singola schwa, asterisco o altri artifici.

Tutto usando la lingua in modo neutrale, in modo invisibile.

Ancora ci sto lavorando, ma se ci riusciamo, campioni del mondo!

(Post da quotare quando qualcuno se ne esce con la cantilena che tutto questo è "innocuo" e non incide sugli altri. C'è chi con la lingua ci lavora.)
Bravi. Vi paghiamo per questo^
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Luv3Kar - 28 Lug 2022, 18:54
Ma qui si parlava di inserire la formula "senatori e senatrici", mica di ridisegnare la grammatica italiana. Tant'è che è perplesso anche Avvenire.

https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/parita-genere-linguaggio-in-senato-respinto
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 28 Lug 2022, 19:00
Dall'articolo del Post...

Citazione
Se la modifica fosse passata, nei documenti del Senato si sarebbe dovuto scrivere, ad esempio, «i senatori e le senatrici presenti» e non più «i senatori presenti», superando così il maschile sovraesteso, cioè l’uso del maschile come presunto neutro per indicare anche persone che maschi non sono.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Luv3Kar - 28 Lug 2022, 19:51
Dall'articolo del Post...

Citazione
Se la modifica fosse passata, nei documenti del Senato si sarebbe dovuto scrivere, ad esempio, «i senatori e le senatrici presenti» e non più «i senatori presenti», superando così il maschile sovraesteso, cioè l’uso del maschile come presunto neutro per indicare anche persone che maschi non sono.

Sì, appunto, è una formula da usare in quel contesto. Non significa bandire il maschile sovraesteso, ma riconoscere che soprattutto in certi contesti è importante usare una lingua più granulare e precisa.

Proprio dall'articolo della Crusca che penso citasse @Cryu prima:

Citazione
La presenza del femminile plurale
Affiancare al maschile il femminile è senz’altro lecito e anzi, in certi contesti, sembra l’opzione preferibile (per esempio quando si indicano categorie professionali in cui la mozione al femminile ha stentato a imporsi). Nelle forme allocutive, in particolare, rappresenta indubbiamente, specie se a parlare o a scrivere è un maschio, un segnale di attenzione per le donne: bene dunque, per formule come care amiche e cari amici, cari colleghi e care colleghe, cari soci e care socie, carissime e carissimi, ecc. Anche nella tradizione dello spettacolo, del resto, chi presenta si rivolge al pubblico con signore e signori e i politici, specie in vista delle elezioni, parlano di elettori ed elettrici, cittadini e cittadine, ecc.

https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/un-asterisco-sul-genere/4018

Peraltro tutto il saggio è equilibrato e ragionevole, ma adotta un punto di vista prettamente tecnico, non va a monte di quei meccanismi. Tralascia il fatto che una lingua non è ideologicamente neutra e che certi suoi aspetti, come il maschile sovraesteso, derivano da una visione patriarcale di fondo. Sono tratti incorreggibili in una lingua viva, forse inevitabili e ineludibili, perché come dice Cryu frutto di strati e strati di storia? Non so, può darsi, ma l'introduzione di certi accorgimenti porta fuori dall'implicito una parte significativa della popolazione che in quell'implicito evidentemente non ci sta bene.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 28 Lug 2022, 20:05
Dall'articolo del Post...

Citazione
Se la modifica fosse passata, nei documenti del Senato si sarebbe dovuto scrivere, ad esempio, «i senatori e le senatrici presenti» e non più «i senatori presenti», superando così il maschile sovraesteso, cioè l’uso del maschile come presunto neutro per indicare anche persone che maschi non sono.

Sì, appunto, è una formula da usare in quel contesto. Non significa bandire il maschile sovraesteso, ma riconoscere che soprattutto in certi contesti è importante usare una lingua più granulare e precisa.
Perchè è importante ricordare che una funzione senza genere, sia assolta, appunto, da entrambi i generi?
Il sostantivo è maschile non significa Il sostantivo è dei maschi, ed è il porre l'accento sulla questione che fa assumere alla cosa il tono molto poco neutrale di una richiesta di parità, che si realizza con entrambi che scendono finalmente dai rispettivi piedistalli, per assumere quello della rivalsa, in cui su quel piedistallo, fuori luogo, ci voglio salire pure io, invece di abbatterlo per entrambi con un bel neutro per tutte le funzioni che, come tali, siano svolgibili da qualunque persona fisica o giuridica, indipendentemente da razza, sesso, religione ecc...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 28 Lug 2022, 20:07
Impeccabile Accademia :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 28 Lug 2022, 20:26
comunque oh,

si incarognisce con modalità cannarsiane

è una bomba
🏆
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: fomento - 28 Lug 2022, 20:36
Dall'articolo del Post...

Citazione
Se la modifica fosse passata, nei documenti del Senato si sarebbe dovuto scrivere, ad esempio, «i senatori e le senatrici presenti» e non più «i senatori presenti», superando così il maschile sovraesteso, cioè l’uso del maschile come presunto neutro per indicare anche persone che maschi non sono.

Sì, appunto, è una formula da usare in quel contesto. Non significa bandire il maschile sovraesteso, ma riconoscere che soprattutto in certi contesti è importante usare una lingua più granulare e precisa.

Proprio dall'articolo della Crusca che penso citasse @Cryu prima:

Citazione
La presenza del femminile plurale
Affiancare al maschile il femminile è senz’altro lecito e anzi, in certi contesti, sembra l’opzione preferibile (per esempio quando si indicano categorie professionali in cui la mozione al femminile ha stentato a imporsi). Nelle forme allocutive, in particolare, rappresenta indubbiamente, specie se a parlare o a scrivere è un maschio, un segnale di attenzione per le donne: bene dunque, per formule come care amiche e cari amici, cari colleghi e care colleghe, cari soci e care socie, carissime e carissimi, ecc. Anche nella tradizione dello spettacolo, del resto, chi presenta si rivolge al pubblico con signore e signori e i politici, specie in vista delle elezioni, parlano di elettori ed elettrici, cittadini e cittadine, ecc.

https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/un-asterisco-sul-genere/4018

Peraltro tutto il saggio è equilibrato e ragionevole, ma adotta un punto di vista prettamente tecnico, non va a monte di quei meccanismi. Tralascia il fatto che una lingua non è ideologicamente neutra e che certi suoi aspetti, come il maschile sovraesteso, derivano da una visione patriarcale di fondo. Sono tratti incorreggibili in una lingua viva, forse inevitabili e ineludibili, perché come dice Cryu frutto di strati e strati di storia? Non so, può darsi, ma l'introduzione di certi accorgimenti porta fuori dall'implicito una parte significativa della popolazione che in quell'implicito evidentemente non ci sta bene.
A mio avviso i limiti dell'approccio cruschiano al tema sono nella sua – per forza di cose – autoreferenzialità circolare: l'evoluzione grammaticale prevede questo, quindi il nostro parere è quest'altro (perché la Crusca, comunque, rimane un'istituzione di sorveglianza con ruolo descrittivo e non prescrittivo). "Tralasciando" di conseguenza tutto il portato politico e ideologico di rivendicazione sociale* che c'è dietro, che è un risvolto non di poco conto, ecco.

*di una sua parte, certo.

Inviato dal mio RMX2001 utilizzando Tapatalk

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Andrea_23 - 28 Lug 2022, 21:37
Nell'ultima stagione di This is us c'è un abbozzo di quello che dovrebbe essere in italiano.

Funzionerà, dovrà funzionare, ma non prima di un centinaio d'anni...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 28 Lug 2022, 21:38
grazie a L*i noi non ci saremo più
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Andrea_23 - 28 Lug 2022, 21:43
TFP Link :: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/04/27/consulta-stop-allautomatismo-del-cognome-paterno-ai-figli-_f86013a3-e264-432d-9233-486966700b40.html

Questa è potente come base di partenza.
Complicata, ma inciderà.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 28 Lug 2022, 22:14
Il figlio prende il cognome di entrambi i genitori? Quindi il figlio di questi ultimi avrà potenzialmente quattro cognomi? E il successivo figlio otto?

A un certo punto bisognerà decidere quali cognomi far decadere, immagino. Non vorrei essere nei panni di quei genitori :)

Sentenza importante, ma (se ho ben interpretato) piuttosto complicata.

Miei due centesimi? Un figlio dovrebbe prendere il cognome della madre, per un ovvio primato biologico.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 28 Lug 2022, 22:16
No, massimo 2 ne potrà scegliere. Anche io mi ero posto il problema di primo acchito.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 28 Lug 2022, 22:19
Quindi il figlio di AB e CD (tutti cognomi) potrà chiamarsi al massimo BD, per dire?

Ragionevole, direi. Poveri nonni, ma ragionevole.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 28 Lug 2022, 22:28
TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/07/28/ribelli-morali/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 28 Lug 2022, 23:09
Un figlio dovrebbe prendere il cognome della madre, per un ovvio primato biologico.
questa mi piace
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 29 Lug 2022, 02:43
TFP Link :: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/04/27/consulta-stop-allautomatismo-del-cognome-paterno-ai-figli-_f86013a3-e264-432d-9233-486966700b40.html

Questa è potente come base di partenza.
Complicata, ma inciderà.
Fantastico che molti l'abbiano vista come una vittoria sul patriarcato, senza accorgersi che il cognome della madre che si tramanda sia quello di suo padre, quindi, se proprio vogliamo, il patriarcato vincerebbe due volte, perchè a festeggiare saranno i padri che si siano sentiti così sfortunati da avere figlie femmine che non avrebbero tramandato il loro cognome, e i figli si ritroveranno con i cognomi delle due linee maschili, da parte di padre e di madre.
E non se ne accorgono sempre perchè logica e buon senso vanno a farsi benedire quando si tratta dei movimenti intestinali, non dei diritti...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 29 Lug 2022, 06:38
(https://i.postimg.cc/PfSYjkgW/jackie-chan-confused.jpg) (https://postimg.cc/xqbcvBT8)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 29 Lug 2022, 08:50
TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/07/28/ribelli-morali/

👍
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 29 Lug 2022, 09:18
Articolo interessante ma credo purtroppo piuttosto utopico.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 29 Lug 2022, 09:34
Sarà. A me, gli articoli che sottendono un indirizzo morale da cattolicesimo buonista fanno scattare l'istinto di correre in chiesa a bestemmiare fortissimo.

Citazione
- Personaggio storico con cui ti batteresti?
- Mi batterei con Gandhi.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 29 Lug 2022, 09:54
Io non ci vedo buonismo quanto invece un invito all'efficacia. Mi fa pensare, per associazione, a quanto sia solitamente più efficace, in termini di reazione dell'interlocutore, essere gentili anziché stronzi.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gold_E - 29 Lug 2022, 10:42
Totalmente d'accordo, sia con l'articolo che con Rosario.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: armandyno - 29 Lug 2022, 11:14
Sono d'accordissimo con l'articolo ma è proprio per questo che credo che alla gente non vada assolutamente a genio di vedersi modificata/storpiata una lingua da un giorno all'altro senza poter dire assolutamente nulla in merito, per evitare di essere tacciati come i peggiori retrogradi e intolleranti.

Piuttosto andrebbe fatto capire la necessità della società di rendersi più inclusiva e tollerante, partendo dai presupposti, non dalle imposizioni finali (decise con qualche criterio? da chi?).

Il fatto è che la maggior parte delle persone accetta determinate convenzioni sociali senza nemmeno chiedersi troppo perché esistano o se siano giuste, e con essa ne accettano anche i compromessi, subendoli.
Appena arriva il genio di turno che vuole sovvertire l'ordine, tutta la società gli si 'rivolta contro' perché pensa 'ma come, io ho  accettato tutte le regole che mi sono state imposte, e mo arrivano questi e vogliono l'asterisco perché si sentono offesi'. Allora mi offendo anche io.
Ma questo non succede solo con la lingua, succede con il lavoro, con le relazioni, con l'alimentazione, con tutto quello che in questa epoca è suscettibile di cambiamento, cioè quasi tutto. E sono proprio le persone che sono scese a compromessi a 'frenare' il cambiamento, perché è difficile pensare che tutto quello che hanno accettato fin'ora sia in qualche modo 'ingiusto', o 'superato'.
 
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 29 Lug 2022, 12:57
Io non ci vedo buonismo quanto invece un invito all'efficacia. Mi fa pensare, per associazione, a quanto sia solitamente più efficace, in termini di reazione dell'interlocutore, essere gentili anziché stronzi.
Il problema è l'assunto di fondo che traspare dall'articolo stesso, ovvero la convinzione che la superiorità morale sia scontata, ma vada solo curata la comunicazione con cui si veicoli, per cui descrivere un percorso irto di dubbi, passi indietro e riflessioni, sarebbe solo una tecnica, un sentimento da "fingere",per rendersi più accettabili, perchè la verità è che siamo arrivati, illuminati e moralmente superiori.
Superman deve indossare i panni del goffo, timido Clark Kent per farsi accettare dal popolo di formiche che è destinato a guidare.
Non si invita ad una reale comunicazione, che dovrebbe essere genuina, perchè se vuoi essere moralmente superiore i dubbi non puoi averli, e se l'articolo punta il dito sulla comunicazione, è proprio perchè il modo di porsi di chi abbia questi sentimenti, è privo di dubbi e mostra spesso l'aggressività di chi dal dubbio debba difendersi a tutti i costi, come tutti coloro che col dubbio e col percorso di scoperta e creazione della propria identità di individuo, che spesso non approda ad una risposta, c'abbiano fatto a botte, per atterrare sulla placida, confortevole e veloce agiatezza di un editor di personaggi, dove decidi chi sei, e lo diventi, immediatamente, senza percorso, senza farti domande, che sono scomode, impacciano, ti tengono sulla strada impedendoti di arrivare alla soluzione...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 29 Lug 2022, 14:09
Sono d'accordissimo con l'articolo ma è proprio per questo che credo che alla gente non vada assolutamente a genio di vedersi modificata/storpiata una lingua da un giorno all'altro senza poter dire assolutamente nulla in merito, per evitare di essere tacciati come i peggiori retrogradi e intolleranti.

Piuttosto andrebbe fatto capire la necessità della società di rendersi più inclusiva e tollerante, partendo dai presupposti, non dalle imposizioni finali (decise con qualche criterio? da chi?).

Il fatto è che la maggior parte delle persone accetta determinate convenzioni sociali senza nemmeno chiedersi troppo perché esistano o se siano giuste, e con essa ne accettano anche i compromessi, subendoli.
Appena arriva il genio di turno che vuole sovvertire l'ordine, tutta la società gli si 'rivolta contro' perché pensa 'ma come, io ho  accettato tutte le regole che mi sono state imposte, e mo arrivano questi e vogliono l'asterisco perché si sentono offesi'. Allora mi offendo anche io.
Ma questo non succede solo con la lingua, succede con il lavoro, con le relazioni, con l'alimentazione, con tutto quello che in questa epoca è suscettibile di cambiamento, cioè quasi tutto. E sono proprio le persone che sono scese a compromessi a 'frenare' il cambiamento, perché è difficile pensare che tutto quello che hanno accettato fin'ora sia in qualche modo 'ingiusto', o 'superato'.
Analisi impeccabile.

Con la precisazione che di obblighi, ad oggi, non ce n'è alcuno nella vita e nelle abitudini personali. Altro discorso, come faceva notare Luv, l'opportunità di "cominciare a dare il buon esempio" in sedi istituzionali. Peraltro in modi blandissimi e più che indolori, come suggerisce persino la Crusca.

Nessuno imporrà a chicchessia di usare asterischi o scevà, quindi farebbe molto bene alla discussione evitare di continuare a tirarli in ballo :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 29 Lug 2022, 14:15
Nessuno imporrà a chicchessia di usare asterischi o scevà, quindi farebbe molto bene alla discussione evitare di continuare a tirarli in ballo :)

Questo è falso, come ho dimostrato sopra.

Le aziende possono chiedere di adattare il linguaggio, e questo si ripercuote su chi lavora con la lingua.
Uffici stampa, copywriter, giornalisti, traduttori e molto altro.

Comunicazione non è solo due persone al bar.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DRZ - 29 Lug 2022, 14:22
Il problema è l'assunto di fondo che traspare dall'articolo stesso, ovvero la convinzione che la superiorità morale sia scontata

Non è che ci voglia molto per raggiungere la superiorità morale in un determinato gruppo, perché la stragrande maggioranza della gente (me compreso) si pone di fronte alla maggior parte delle questioni in maniera completamente amorale e si limita a seguire la maggioranza e la via di minor resistenza.

Tra il vegano e l'onnivoro non c'è una battaglia di moralità: nessuno mangia le mucche perché ritiene che sia moralmente giusto farlo, le mangi perché sono buone.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 29 Lug 2022, 16:04
Il problema è l'assunto di fondo che traspare dall'articolo stesso, ovvero la convinzione che la superiorità morale sia scontata

Non è che ci voglia molto per raggiungere la superiorità morale in un determinato gruppo,
Ma se la dai per assodata anche quando dietro non ci sia alcun percorso, alcun dubbio che porti a darsi una risposta, quando non sia maturata, ma acquisita preconfezionata dalla via di resistenza uguale e contraria, allora fingere tale percorso per avere un vantaggio comunicativo è solo una questione di convenienza politica, non di genuina apertura al dialogo affinchè la "moralità" si diffonda e la gente "cresca"...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 29 Lug 2022, 16:15
(https://i.postimg.cc/PfSYjkgW/jackie-chan-confused.jpg) (https://postimg.cc/xqbcvBT8)

Io ancora sto ridendo per questa, comunque, eh.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 29 Lug 2022, 16:44
Appunto, quando il problema è l'italiano di base, meglio non toccare nulla, per non fare ulteriori danni :-*
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 29 Lug 2022, 17:08
Nessuno imporrà a chicchessia di usare asterischi o scevà, quindi farebbe molto bene alla discussione evitare di continuare a tirarli in ballo :)

Questo è falso, come ho dimostrato sopra.

Le aziende possono chiedere di adattare il linguaggio, e questo si ripercuote su chi lavora con la lingua.
Uffici stampa, copywriter, giornalisti, traduttori e molto altro.

Comunicazione non è solo due persone al bar.
"Nella vita e nelle abitudini personali".

Lavoro è altra cosa, e mi sembra più che giusto che le aziende prendano decisioni del genere, commissionando di conseguenza. Se non piace, non si accetta la commissione.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 29 Lug 2022, 21:07
Appunto, quando il problema è l'italiano di base, meglio non toccare nulla, per non fare ulteriori danni :-*
Perdonami, ma onestamente fatico a dare un senso a quello che hai detto.
È completamente comprensibile ma continuo a non capacitarmi.
Quindi assodato il fatto abbastanza banale che in Italia tutti i cognomi sono giocoforza ereditati da maschietti, questo come invaliderebbe la questione?
Perché non credo che attualmente in Italia il problema sia l'onomastica in senso stretto. ^^U
Titolo: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 29 Lug 2022, 21:07
Appunto, quando il problema è l'italiano di base, meglio non toccare nulla, per non fare ulteriori danni :-*
Perdonami, ma onestamente fatico a dare un senso a quello che hai detto.
È completamente comprensibile ma continuo a non capacitarmi.
Quindi assodato il fatto abbastanza banale che in Italia tutti i cognomi sono giocoforza ereditati da maschietti, questo come invaliderebbe questa modifica?
Perché non credo che attualmente in Italia la questione si stia concentrando sull'onomastica in senso stretto. ^^U
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 29 Lug 2022, 21:25
Appunto, quando il problema è l'italiano di base, meglio non toccare nulla, per non fare ulteriori danni :-*
Perdonami, ma onestamente fatico a dare un senso a quello che hai detto.
È completamente comprensibile ma continuo a non capacitarmi.
Quindi assodato il fatto abbastanza banale che in Italia tutti i cognomi sono giocoforza ereditati da maschietti, questo come invaliderebbe questa modifica?
Non ho detto che invalidi la modifica, ho detto che fa ridere che qualcuno l'abbia celebrata come una vittoria sul patriarcato, quando, appunto, il cognome della madre non è della madre, non nasce con lei, e dunque non rappresenta una vittoria del genere femminile sull'imperante e ingiusto mondo maschilista, perchè un figlio con entrambi i cognomi è un figlio con i cognomi di due linee maschili.
Il problema non è la modifica in sè, che si limita a rimuovere un automatismo burocratico, dando ai genitori la facoltà di scegliere come meglio credano, ma il modo, al solito impulsivo e decerebrato, con cui si sia corsi ad ideologizzarne i presupposti e i risultati, spacciandolo per un favore alle donne ed al progressismo illuminato, quando in realtà lo stai facendo al nonno materno, che con la figlia femmina avrebbe visto "estinguersi" il proprio cognome.
E questo modo di lanciarsi in invettive o trionfalismi a testa bassa, ma senza testa, è quasi un marchio di fabbrica di certi attivismi...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 29 Lug 2022, 22:04
Non vedo come non possa essere visto come un passo per allontanarsi dal patriarcato, Xibal.
Il punto non è che le linee sono entrambi maschili (ma chissene!) ma che ora si potrà scegliere quale nome dei due genitori ereditare.
Ripeto, non devo andare a studiare l'araldica e l'onomastica del mio cognome per definirla come una vittoria, non è assolutamente quello il senso...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 29 Lug 2022, 22:30
Non vedo come non possa essere visto come un passo per allontanarsi dal patriarcato
Il punto è che io ci vedo solo quello e poca lungimiranza pratica. Scomodi doppi cognomi (pensate a tutte le volte che dovete dire, scrivere, ripetere come vi chiamate), indirizzi (mail e non) interminabili, seconde e terze generazioni con combinazioni random di cognomi precedenti. In famiglia tutti con binomi di cognomi diversi. Ho sempre la sensazione che nel voler superare ingiustizie passate, non si considerino gli aspetti pragmatici e anche i motivi per cui si è fatto così per secoli, che magari erano arbitrari e ingiusti, ma la causa e l'obiettivo non erano necessariamente odiare le donne.

Un po' come le famiglie. Non c'è mai stata tanta libertà nel come e quando formarsene una. E non sono mai durate poco come oggi. A un certo punto bisognerà anche domandarsi perché per millenni ci si è regolati in un certo modo, cercando di superarne le storture ma conservandone i principi universali.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Andrea_23 - 29 Lug 2022, 22:42
Beh da qualche parte bisognerà iniziare, per cambiare.

Finché non ci si prova, difficile capire quale sia il punto di equilibrio.

E proprio sulla stabilità del nucleo famigliare, il doppio cognome potrebbe aiutare: se i genitori non quagliano, ci penserà il giudice.
Ma arrivare a quel punto la direbbe davvero lunga.

Infine, forse non tutti sanno che si può anche decidere di mantenerne solo uno, a piacere.

Piena libertà, ma di comune accordo.
Brillante.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DRZ - 29 Lug 2022, 23:17
Ma se la dai per assodata anche quando dietro non ci sia alcun percorso, alcun dubbio che porti a darsi una risposta, quando non sia maturata, ma acquisita preconfezionata dalla via di resistenza uguale e contraria, allora fingere tale percorso per avere un vantaggio comunicativo è solo una questione di convenienza politica, non di genuina apertura al dialogo affinchè la "moralità" si diffonda e la gente "cresca"...

Ma che il percorso non ci sia l'hai deciso tu, non è un fatto reale.




Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gold_E - 29 Lug 2022, 23:21
Ma infatti, tutte ste chiacchiere come se il doppio cognome fosse obbligatorio. Se ne può tranquillamente mettere uno e può essere scelto. Come tutte le conquiste "sociali", il bello sta proprio nella possibilità di scelta. Non toglie niente a nessuno, aggiunge qualcosa. Non è una vittoria di nessuno, è solo buon senso, che prima non c'era perché viviamo in una società maschilista.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Andrea_23 - 29 Lug 2022, 23:31
Ma infatti, tutte ste chiacchiere come se il doppio cognome fosse obbligatorio. Se ne può tranquillamente mettere uno e può essere scelto. Come tutte le conquiste "sociali", il bello sta proprio nella possibilità di scelta. Non toglie niente a nessuno, aggiunge qualcosa. Non è una vittoria di nessuno, è solo buon senso, che prima non c'era perché viviamo in una società maschilista.
Chiosa: il doppio È obbligatorio, per legge.
Se i genitori lo vogliono, possono però decidere di assegnarne solo uno.
Devono essere d'accordo e dichiararlo in via ufficiale. Bisogna anche deciderne l'ordine.

Non si preclude alcuna via, ma è posta un'evidente priorità.

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEwMPlgB
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Lug 2022, 04:13
Ma se la dai per assodata anche quando dietro non ci sia alcun percorso, alcun dubbio che porti a darsi una risposta, quando non sia maturata, ma acquisita preconfezionata dalla via di resistenza uguale e contraria, allora fingere tale percorso per avere un vantaggio comunicativo è solo una questione di convenienza politica, non di genuina apertura al dialogo affinchè la "moralità" si diffonda e la gente "cresca"...

Ma che il percorso non ci sia l'hai deciso tu, non è un fatto reale.
No, lo ha deciso l'articolo, che consiglia di ricorrere ad un tipo di comunicazione che dovrebbe essere automatica, se fondata sull'esperienza reale.
Ma siccome la base di partenza è la superiore moralità di chi sposi una autocertificazione di identità piuttosto che un'altra, allora il dubbio che si stia facendo bene o male non può sussistere, e va creato come tecnica di comunicazione.
Se così non fosse, suggerito tra le righe, la necessità dell'articolo non sussisterebbe nemmeno, invece sussiste il problema di cui parla, perchè ammette che molti, di sicuro non tutti, i suoi attori, siano degli stronzi con la verità in tasca, ma degli stronzi buoni eh, perchè sono gli altri ad essere, e sentirsi quando ci interagiscono, da cui le interminabili domande a cui dover faticosamente rispondere, inferiori...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Lug 2022, 04:22
Non vedo come non possa essere visto come un passo per allontanarsi dal patriarcato, Xibal.
Perchè con la nuova norma ottieni, comunque tu scelga, il cognome di un padre (patriarcato, patronimico...), essendo "Cognome della madre" una espressione del tutto illusoria.
Sarebbe come considerare il bipolarismo partitico come una vittoria della democrazia, perchè comunque tu voti, sempre uno dei due sei costretto a scegliere😁
TFP Link :: https://youtu.be/aaIAoFMyk5I
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 30 Lug 2022, 07:46
Ma anche il cognome in sè è un costrutto del tutto illusorio. È una convenzione per distinguere una persona dall'altra.
Ma ragionando in questi termini si può smontare o avvalorare qualunque scelta a proprio uso e consumo su basi arbitrarie, non mi sembra una dialettica convincente per dimostrare che chi è contento di questo sviluppo sia un decerebrato.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Lug 2022, 08:52
Ma anche il cognome in sè è un costrutto del tutto illusorio. È una convenzione per distinguere una persona dall'altra.
Ma ragionando in questi termini si può smontare o avvalorare qualunque scelta a proprio uso e consumo su basi arbitrarie, non mi sembra una dialettica convincente per dimostrare che chi è contento di questo sviluppo sia un decerebrato.
Il punto è proprio questo, se il problema, oggi, pare essere che un sostantivo sia maschile, e dietro questa sua maschilità si celi il maschilismo nel senso più ampio del termine, allora diventa importante anche il dettaglio del tutto illusorio del cognome.
Solo che, se vuoi seguire questa via, allora abbi l'accortezza di non inciampare nell'evidente cortocircuito che ho descritto sopra, che un cognome disceso dal padre sia un segno del patriarcato, e un cognome disceso dalla madre ne sia un allontanamento, quando il secondo segue le stesse identiche regole del primo, regole che sfuggono nel momento stesso in cui si corra a testa bassa e baionetta caricata, senza guardare dove, e come.
La fallacia logica è la medesima de "È aumentata la benzina" "E a me che me ne frega, io ho il diesel!"...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ruko - 30 Lug 2022, 09:23
Sarei invece curioso di conoscere il parere di qualche donna (@Ruko mannaggia a te dove sei).
Eccola, evocata da @bub.

Non ho fatto studi linguistici specifici però da brava laureata in filosofia ho studiato a lungo Filosofia del Linguaggio in quanto interessata. E la filosofia, si sa, spesso pone giuste basi alle questioni.

Ho due osservazioni. La prima è direttamente collegata al pensiero di Wittgenstein e all’identificazione del concetto di linguaggio performativo. Cos’è il linguaggio performativo? E’ quello che al momento dell’enunciazione crea una condizione di esistenza che supera sia la descrizione che la prescrizione.
Cosa significa concretamente? Non si tratta di illustrare/suggerire/chiedere attraverso un enunciato ma è l’enunciato stesso, attraverso la forma corretta, a porsi quale giustificazione del contenuto della comunicazione.

Se io “ti amo” lo sto anche facendo. Se “ti maledico” il ricevente conosce la volontà del comunicatore.
Se uso correttamente il maschile e il femminile riconosco quella condizione di esistenza reale. Che, in mancanza di un termine totalmente inclusivo allora si deve articolare in modo diverso. Non sta a me dire come ma se l’esigenza esiste allora l’esigenza deve essere soddisfatta. Com’è accaduto per molte parole utilizzate in modo disinvolto in passato e giustificate sul piano del registro comunicativo e dell’intenzionalità dell’utilizzatore (es. “frocio” in modo “simpatico”, brrrrr) la natura fluida del linguaggio deve adattarsi alle nuove sensibilità perché quello che andava bene ieri evidentemente non va più bene oggi.

Attraverso il cambiamento del linguaggio si cambia la realtà stessa attraverso quel processo, ahimè molto sconosciuto al funzionalismo e all’utilitarismo contemporanei, conosciuto come complessità.
Un mondo complesso richiede un cambiamento di parametri e trovo poco utile costruire un muro di vocabolari dietro cui asserragliarsi visto che nei processi sociali la cosiddetta “propensione empirica” che deve partire dal dato dell’esperienza per cambiare l’assunto teorico. Come ogni corretto processo ermeneutico prevede.
Poi sì, non è un mondo perfetto, si tratta di andare per prove di errori e di aggiustamenti progressivi ma non vedo come questo possa essere un ostacolo. E, a forza di utilizzare nuove forme più inclusive, quel cambiamento solo formale muta idee e pensieri nel tempo e questo si riversa nell’educazione. Ecco perché “performa”.  Le parole, se mal utilizzate, discriminano. Se poi consideriamo anche quelle persone che si riconoscono in modo non binario la cosa non può che essere approfondita.
Tipo, rispetto a quanto state dicendo:


(https://i.postimg.cc/LsH60NSD/Ling-1.jpg) (https://postimages.org/)

(https://i.postimg.cc/85x73MtC/ling2.png) (https://postimages.org/)

(https://i.postimg.cc/8c8CwDzJ/ling3.jpg) (https://postimages.org/)

Secondo: criterio di preminenza e rapporto di minoranza. Quello che è “giusto”, “necessario” e “opportuno” spesso viene deciso dalla maggioranza/il più forte/imposizione/tradizione. E’ molto difficile che coloro i quali non avvertano un problema siano però anche quelli che il problema lo risolvano. Un problema non è un problema se non è un problema, purtroppo è la storia dell’umanità. Ma se la questione esiste (ed esiste) allora è necessario operare i cambi opportuni ascoltando le persone interessate e comprendendo la natura intrinseca della questione.

Sei dico, “questi fiori, queste piante, queste rose e queste azalee sono molto belli” ho un aggettivo utilizzato correttamente a causa di un termine maschile su quattro, gli altri tre sono femminili. Grammaticamente corretto ma non è una rappresentazione reale della fattualità che ho davanti. Ecco un esempio, idealismo e dato di realtà confliggono a causa di una regola immutabile. Quindi, da donna, non è che mi senta offesa se, che so, un relatore che intervenga a un congresso di 100 persone composto da 99 donne e un uomo dicendo “Tutti voi…”, solo che registro lo scollamento dalla realtà e comprendo il punto.

Tutti e tutte voi” e passa la paura. Perché non si tratta solo di compiacere qualcuno, è anche il comunicatore che affina la sua dinamica linguistica. Non è perfetto ma che problema volete che sia? Più che altro mi pongo anche il problema del linguaggio usato in modo cavalleresco, cosa che poi si ripercuote anche su aspetti specifici della realtà (es.: al ristorante la donna è la prima a dover essere servita dal servizio), per cui mi chiedo se la galanteria sia in realtà un presidio di  fasulla parità di genere (“Tutte e tutti”, “Signore e Signori” ecc.).

Tutti (er...  :D ) continueremo a fare errori e il processo sarà lento ma per fortuna progrediamo così.
Fino all'estinzione, s'intende.  ;D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Andrea_23 - 30 Lug 2022, 09:37
La galanteria è una lunga coda di paglia.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ruko - 30 Lug 2022, 09:39
La galanteria è una lunga coda di paglia.
Esatto.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Lug 2022, 09:57


Sei dico, “questi fiori, queste piante, queste rose e queste azalee sono molto belli” ho un aggettivo utilizzato correttamente a causa di un termine maschile su quattro, gli altri tre sono femminili. Grammaticamente corretto ma non è una rappresentazione reale della fattualità che ho davanti.
Eh no, la realtà grammaticale è che piante, rose e azalee sono termini femminili, la realtà fattuale non è che siano femmine (nè femministe ;D), perchè posseggono entrambi gli organi riproduttivi.
E' vero che la parola crea la realtà (informazione è in formazione), ma la lingua spesso si è dovuta adattare ad una realtà fattuale molto più complessa e sfumata, e per esigenze di comunicazione taglia, cuce, sfronda, senza per questo mancare di rispetto o inclusione a chicchessia.
Idem dicasi per la parte che hai linkato, in cui si afferma che usare il termine "dottori" per indicare un gruppo a maggioranza femminile di "personale medico" sia corretto grammaticalmente, ma appiattisca la diversità. Quale diversità?Un medico è un medico, che svolge, e deve svolgere, la sua professione in maniera del tutto indipendente dal genere di appartenenza di chi ne indossi le vesti in quel momento, quindi perchè parlare di appiattimento della diversità quando la battaglia si è sempre proposta come obiettivo il superamento delle diversità?Inoltre in che modo "dottori" appiattisce una diversità, e "personale medico" non farebbe la stessa identica cosa?
Chiaramente il problema non è l'appiattimento delle diversità, ma il non sentirsi sullo stesso piano di predominanza per essere ugualmente diversi. :D
Torniamo al direttore Skinner, alle femministe esagitate ed al cortocircuito che proprio sul fronte comunicativo si arena accartocciandosi su se stesso: "It's the difference of which there are none, that make the sameness exceptional!"
TFP Link :: https://youtu.be/aL0MuT0v6ds
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ruko - 30 Lug 2022, 10:07
Chiaramente il problema non è l'appiattimento delle diversità, ma il non sentirsi sullo stesso piano di predominanza per essere ugualmente diversi. :D
No, non di predominanza ma di esistenza e di differenza.
Un dottore non è una dottoressa, sia grammaticalmente che nei fatti, non esiste solo la funzione (= tentazione utilitaristica, già denunciata, vedi?)
Torno all'assunto già esplicitato, un problema non è un problema se non si percepisce come un problema, quindi la considerazione che fai è pleonastica.  :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Lug 2022, 10:27

No, non di predominanza ma di esistenza e di differenza.
Un dottore non è una dottoressa, sia grammaticalmente che nei fatti, non esiste solo la funzione (= tentazione utilitaristica, già denunciata, vedi?)
Appunto, quindi in che modo termini, che non sottolineino le differenze, come "personale medico", risolverebbero il problema di sottolineare le differenze (che non ci sono, ma ci sono nella meravigliosità della loro uguaglianza ;D)?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Andrea_23 - 30 Lug 2022, 10:43
Usiamo dottoresse ambosessi per i prossimi cinquant'anni.

Tanto la differenza non c'è!
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Lug 2022, 11:00
Usiamo dottoresse ambosessi per i prossimi cinquant'anni.

Tanto la differenza non c'è!
Io non ho problemi, facciamolo!
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ruko - 30 Lug 2022, 11:38
Appunto, quindi in che modo termini, che non sottolineino le differenze, come "personale medico", risolverebbero il problema di sottolineare le differenze (che non ci sono, ma ci sono nella meravigliosità della loro uguaglianza ;D)?
Non sottolineare le differenze, "includere" le differenze. Vedi come la specificazione tradisca il retro-pensiero?  :)
Ecco perché si dice "inclusivo".
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Lug 2022, 11:48
Appunto, quindi in che modo termini, che non sottolineino le differenze, come "personale medico", risolverebbero il problema di sottolineare le differenze (che non ci sono, ma ci sono nella meravigliosità della loro uguaglianza ;D)?
Non sottolineare le differenze, "includere" le differenze. Vedi come la specificazione tradisca il retro-pensiero?  :)
Ecco perché si dice "inclusivo".
Ma "personale", come sostantivo che definisce un gruppo, è maschile esattamente come "dottore", quindi non include se non perchè si sia deciso di non guardarne la sostanza grammaticale. Che andiamo a cavillare oppure no secondo una logica che di fatto non c'è, dipende dal sentimento personale.
"Tutti", maschile, non va bene per includere chiunque, perchè è maschile, "Tutte le persone", femminile, invece si.
Il sovraesteso maschile è patriarcale, quello femminile è inclusivo.
Perchè non è una ricerca di parità e di inclusione, è una rivalsa...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: fomento - 30 Lug 2022, 12:19
"Fresco" di ieri, Vera Gheno sul punto di cui sopra.

https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2022/07/29/le-parole-non-sono-neutre-a-proposito-di-distinzione-di-genere/

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Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ruko - 30 Lug 2022, 12:27
Perchè non è una ricerca di parità e di inclusione, è una rivalsa...
"Rivalsa", tipo atteggiamento irricevibile rispetto a qualche secolo di parità di genere perfettamente compiuta e realizzata che non necessitava assolutamente di alcun cambio di rotta e correttivo? Devono proprio essere visionarie queste femministe!  ;D

Per il resto trovi la risposta alle tue perplessità già nei miei post precedenti.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Lug 2022, 13:32
Perchè non è una ricerca di parità e di inclusione, è una rivalsa...
"Rivalsa", tipo atteggiamento irricevibile rispetto a qualche secolo di parità di genere perfettamente compiuta e realizzata che non necessitava assolutamente di alcun cambio di rotta e correttivo? Devono proprio essere visionarie queste femministe!  ;D
Se si vuole procrastinare lo scontro, è il modo migliore per farlo, e per mostrare, senza ombra di dubbio, uguaglianza nel volere esattamente quello da cui, a chiacchiere, ci si vorrebbe affrancare :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ruko - 30 Lug 2022, 13:38
Mi sono spiegata male eh, sottinteso che per me tu avessi sbagliato termine.
Tuttavia, a volte, per una rivoluzione si rende necessaria una ribellione.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 30 Lug 2022, 14:08
Tuttavia, a volte, per una rivoluzione si rende necessaria una ribellione.
Ci sta, però secondo me c'è troppo sbracciare a caso, e pochi colpi ben piazzati...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 31 Lug 2022, 12:49
A me sembra una "battaglia" già vecchia in partenza visto che "tutti e tutte" e forme simili sono, appunto, già vecchie, includendo solo maschi e femmine e non tutte le altre sfaccettature che pure vorrebbero correre in questa battaglia contro la lingua cattiva maschilista.
Se proprio dobbiamo cambiare la lingua allora tanto vale andare direttamente sul neutro per tutto e mettiamo Ə alla fine di ogni cosa.
Un momento! Ma così ogni parola sembrerà femminile perchè la lettera neutra si pronuncia praticamente come una a quindi dottorƏ si leggerà dottora.
Propongo allora che si pronunci come il "corsivo" della tizia su youtube quindi "dottoroae". E tutti contenti e intanto i gay vengono bullizzati, le femmine guadagnano meno, fanno le mamme e lavorano, i lavori di casa, ecc.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 31 Lug 2022, 13:59
In realtà credo che non vada pronunciate, proprio come il napoletano 😄
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 31 Lug 2022, 14:42
In realtà credo che non vada pronunciate, proprio come il napoletano 😄
Mi viene in mente che dal punto di vista fonetico l'ipotetica adozione dell'asterisco mi darebbe molto fastidio: "benvenut* a tutti* quant*"... non ci riuscirei.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: tonypiz - 31 Lug 2022, 14:44
No, aspè, la scevà si pronuncia. Non corrisponde a omettere del tutto la vocale, e non corrisponde al suono della "a", e una sorta di suono intermedio alle altre vocali. In inglese è ovunque. Non vorrei che si pensasse che se la sono inventati questi malandrini dell'inclusività. :)
"Tuo padre" in napoletano è "patətə" (solitamente trascritto "pateto"), non è "patata", né tantomento... "pat-t"...? "Patt"... Non saprei manco come scriverlo, ecco perché odio leggere certi orrori di napoletano trascritto a caso come "mammt", "tir a gir" e così via. ^^



Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 31 Lug 2022, 15:09
Da napoletano, che come dice Tony è la cosa più vicina alla scena, vedere tutti parlare così o scrivere così mi fa obbrobrio. :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 31 Lug 2022, 15:13
In realtà credo che non vada pronunciate, proprio come il napoletano 😄
Mi viene in mente che dal punto di vista fonetico l'ipotetica adozione dell'asterisco mi darebbe molto fastidio: "benvenut* a tutti* quant*"... non ci riuscirei.

Chiedo:

Che sensazione ti/vi darebbe leggere l'asterisco o la ə nei dialoghi di un videogioco?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 31 Lug 2022, 15:25
A me penso che si storcerebbe il naso, diventerebbe illeggibile e inascoltabile. Preferirei che si usasse tutte omnicomprensivo che tutti e tutte, tutt* o tuttə o vattelapesca ogni frase/dialogo.
Già solo il pensiero del corsivo citato da peppebi mi fa scoppiare il cervello.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 31 Lug 2022, 16:39
E pensare che Cattivik era più avanti di tutti.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 31 Lug 2022, 17:12
In realtà credo che non vada pronunciate, proprio come il napoletano 😄
Mi viene in mente che dal punto di vista fonetico l'ipotetica adozione dell'asterisco mi darebbe molto fastidio: "benvenut* a tutti* quant*"... non ci riuscirei.

Chiedo:

Che sensazione ti/vi darebbe leggere l'asterisco o la ə nei dialoghi di un videogioco?
Sarebbe straniante.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 31 Lug 2022, 17:23
Chiedo:

Che sensazione ti/vi darebbe leggere l'asterisco o la ə nei dialoghi di un videogioco?

Personalmente metterei l'inglese.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 31 Lug 2022, 17:49
Anche io.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 31 Lug 2022, 18:08
Ecco sì. Cosa che generalmente già faccio con i videogiochi, ma mi porterebbe a farla praticamente sempre ed aumentarla poi esponenzialmente anche con le serie tv / film in inglese qualora poi la cosa si estendesse anche là.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 01 Ago 2022, 12:16
Che sensazione ti/vi darebbe leggere l'asterisco o la ə nei dialoghi di un videogioco?
A me lascia perplesso già trovare in Elden Ring Corporatura A o B, invece di Uomo o Donna. Non c'entra la traduzione, in inglese credo fosse Body Type A e B. E mi domando perché mai, se non per accontentare chi rifiuta l'oggettivo dualismo del sesso biologico. E in questi casi torna alla mente "[...] vogliono trasformarci in codici [...] Io sono Giorgia, sono una donna" che, per quanto sconnesso, strumentale e specioso, evidentemente non è al 100% campato per aria come vorrebbe il massimalismo contrapposto.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 01 Ago 2022, 12:32
Ti dirò, ci ho pensato anche io però nel caso specifico dei videogiochi in cui crei il tuo Avatar più o meno in tutto e per tutto, personalmente approvo il body type A o B.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 01 Ago 2022, 13:19
Ho apprezzato molto la scelta di From, che credo sia mediata da quella di BluePoint. O, almeno, mi pare che appaia nel remake di Demon's Souls per la prima volta.
Corporatura A e B non è ridurre a codici, ma semplificare concetti a beneficio di tutti. Non sarà la mancanza di un'attestazione di genere nel tutorial di un videogame a minare la riconoscibilità identitaria di chicchessia. Se lo fa, se basta così poco, la questione si sposta dall'oggetto al soggetto. E dunque tanto di cappello all'oggetto che, con pochissimo, avrà messo in luce una questione evidentemente pressante.

Ho apprezzato nello stesso modo un altro sintomo di attenzione e lungimiranza, forse passato inosservato ai più: il punto di partenza dell'editor basato su fattezze negroidi. Che, tra le altre cose, sono quelle da cui derivano le altre, e dunque si configura come una scelta saggia anche da un punto di vista filologico e concettuale. A prescindere dalla sua importanza sul piano culturale.

Per quanto riguarda la domanda del kapo: ritengo che adottare asterischi o scevà in opere commerciali di largo consumo sia al momento prematuro. Ci sono soluzioni più felici e meno impattanti, al momento.
In generale non ho particolari problemi nella lettura con nessuna delle due, ma è indubbio che, a menti abituate altrimenti (lo sottolineo, che è variabile fondamentale), risulta per ora un inciampo nella lettura.

È una semplice questione di conservazione: quando l'evoluzione chiama, la conservazione trattiene. Conviene essere cauti se si vogliono evitare strappi. Adottando soluzioni intermedie, proprio come il raddoppio di genere.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 01 Ago 2022, 13:32

Ho apprezzato nello stesso modo un altro sintomo di attenzione e lungimiranza, forse passato inosservato ai più: il punto di partenza dell'editor basato su fattezze negroidi. Che, tra le altre cose, sono quelle da cui derivano le altre, e dunque si configura come una scelta saggia anche da un punto di vista filologico e concettuale. A prescindere dalla sua importanza sul piano culturale.
Molto più semplicemente: sono i primi a morire ;D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 01 Ago 2022, 13:38
Ho apprezzato molto la scelta di From, che credo sia mediata da quella di BluePoint. O, almeno, mi pare che appaia nel remake di Demon's Souls per la prima volta.
Confermo.

Citazione
Corporatura A e B non è ridurre a codici
Corporatura A e B sono assolutamente codici, altrimenti neghiamo l'evidenza. Come lo sarebbero frutto A e B invece di mela e pera. Peraltro con tutto un ginepraio evocabile dal fatto che l'uomo è A e la donna B. La toppa, se mai ce ne fosse bisogno, peggio dello strappo.

Citazione
ma semplificare concetti a beneficio di tutti.
Questi complicatissimi concetti quali sarebbero, corpo maschile e corpo femminile?

Citazione
Non sarà la mancanza di un'attestazione di genere nel tutorial di un videogame a minare la riconoscibilità identitaria di chicchessia.
Allora è vero anche il contrario, da cui l'inutilità di un'operazione discutibile in partenza.

Citazione
Se lo fa, se basta così poco, la questione si sposta dall'oggetto al soggetto.
Ok, qui siamo alla fase forse sotto sotto sei gay anche tu e non vuoi riconoscerlo. Occhio che è anche la fase forse sotto sotto sei omofobo anche tu e non vuoi riconoscerlo.

Citazione
Ho apprezzato nello stesso modo un altro sintomo di attenzione e lungimiranza, forse passato inosservato ai più: il punto di partenza dell'editor basato su fattezze negroidi.
Wot? Il personaggio base è un caucasico con capelli lunghi neri. Nell'editor non esistono gli asiatici e se fai il samurai devi metterti tu ad allungare e schiacciare gli occhi. Stai vedendo un'inclusività che è tutta nella tua testa. Come quando vedi nel femminicidio la reazione dell'uomo al sovvertimento dell'ordine patriarcale. Ideology at full throttle.

Citazione
È una semplice questione di conservazione: quando l'evoluzione chiama, la conservazione trattiene.
E questo è il solito refrain del noi siamo avanti, gli altri indietro. Ormai piuttosto old anche lui.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 01 Ago 2022, 13:39
Respira :)

P.S. rispondo a tutto con un semplice pensiero: belli i tempi in cui il cristianesimo era una pratica di protesta verso una cultura oppressiva e dominante :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 01 Ago 2022, 13:41

Ho apprezzato nello stesso modo un altro sintomo di attenzione e lungimiranza, forse passato inosservato ai più: il punto di partenza dell'editor basato su fattezze negroidi. Che, tra le altre cose, sono quelle da cui derivano le altre, e dunque si configura come una scelta saggia anche da un punto di vista filologico e concettuale. A prescindere dalla sua importanza sul piano culturale.
Molto più semplicemente: sono i primi a morire ;D
:D

Buona, Xibal. Sono contento che Putin ti paghi per dire anche cose divertenti.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 01 Ago 2022, 14:09
Ma i sessi non sono due? Sì ci sono le vie di mezzo anche a livello cromosomico ma parliamo di percentuali tra l'1,7(quella più accreditata) e il 4%. Quindi, ancora una volta, chi sta imponendo le cose a chi? Ma davvero è brutto dire maschi e femmine se si parla di sesso (e poi da lì riconoscere le infinite sessualità)?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 01 Ago 2022, 14:24
In realtà credo che non vada pronunciate, proprio come il napoletano 😄
Mi viene in mente che dal punto di vista fonetico l'ipotetica adozione dell'asterisco mi darebbe molto fastidio: "benvenut* a tutti* quant*"... non ci riuscirei.

Chiedo:

Che sensazione ti/vi darebbe leggere l'asterisco o la ə nei dialoghi di un videogioco?

So, it begins.
🤡
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 01 Ago 2022, 14:47
Ormai questa discussione ha ben poco sesso. ???
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 01 Ago 2022, 14:55

Ho apprezzato nello stesso modo un altro sintomo di attenzione e lungimiranza, forse passato inosservato ai più: il punto di partenza dell'editor basato su fattezze negroidi. Che, tra le altre cose, sono quelle da cui derivano le altre, e dunque si configura come una scelta saggia anche da un punto di vista filologico e concettuale. A prescindere dalla sua importanza sul piano culturale.
Molto più semplicemente: sono i primi a morire ;D
:D

Buona, Xibal. Sono contento che Putin ti paghi per dire anche cose divertenti.
E sono anche una fantastica spalla (per gli hamburger) :yes:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 02 Ago 2022, 18:27
Trovo tutto il dibattito sulla lingua inclusiva e sulla scevà piuttosto stucchevole.
Da settembre 2020 sarà cresciuto l'interesse sull'argomento "nel mondo reale"? Io non ne ho mai sentito parlare in una conversazione casuale, nemmeno una volta.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 02 Ago 2022, 18:35
Trovo tutto il dibattito sulla lingua inclusiva e sulla scevà piuttosto stucchevole.
Da settembre 2020 sarà cresciuto l'interesse sull'argomento "nel mondo reale"? Io non ne ho mai sentito parlare in una conversazione casuale, nemmeno una volta.

Non che faccia molto testo, ma idem.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 02 Ago 2022, 19:01
Siete vecchi :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 02 Ago 2022, 19:29
Siete vecchi :)
Indubbiamente, però il corsivo è arrivato forte e molesto... Magari per toccare il sentimento popolare manca la tiktoker giusta :).
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 02 Ago 2022, 20:01
Le cazzate fanno grosse fiammate, si vedono da lontano e bruciano subito, si sa^
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 02 Ago 2022, 23:18
Siete vecchi :)
Indubbiamente, però il corsivo è arrivato forte e molesto... Magari per toccare il sentimento popolare manca la Onlyfanser giusta :).
fixed
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 03 Ago 2022, 04:50
Siete vecchi :)
Indubbiamente, però il corsivo è arrivato forte e molesto... Magari per toccare il sentimento popolare manca la Onlyfanser giusta :).
fixed
C'è già arrivata, o meglio, praticamente già c'era, il corsivo è stato solo uno spot per allargare la base d'utenza...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alfredolatorre - 03 Ago 2022, 08:49
Le cazzate fanno grosse fiammate, si vedono da lontano e bruciano subito, si sa^
Dici bene: l'asterisco penso sia una delle più grandi cazzate introdotte sino a oggi.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 03 Ago 2022, 11:05
Prima o dopo la bomba atomica?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: eugenio - 03 Ago 2022, 11:49
Che sensazione ti/vi darebbe leggere l'asterisco o la ə nei dialoghi di un videogioco?

Penserei che chi ha tradotto o adattato il testo originario non avesse voglia di darsi da fare un pochitto. Mentre se il testo d'origine fosse l'italiano, il pensiero sarebbe che chi l'ha scritto non conosca l'italiano.

In ogni caso, l'asterisco mi strania più della scevà perché a parte rari casi, quando leggo "sento" una voce interiore leggere; e leggere "ciao a tuttasterisco" mi fa ridere. Che difficilmente è la reazione desiderata dal testo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 03 Ago 2022, 11:53
e leggere "ciao a tuttasterisco" mi fa ridere. Che difficilmente è la reazione desiderata dal testo.
Soprattutto dai testi con l'asterisco.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lost Highway - 03 Ago 2022, 12:07
Trovo tutto il dibattito sulla lingua inclusiva e sulla scevà piuttosto stucchevole.
Da settembre 2020 sarà cresciuto l'interesse sull'argomento "nel mondo reale"? Io non ne ho mai sentito parlare in una conversazione casuale, nemmeno una volta.

Da me, al lavoro,  se ne parla in alcuni settori dell'azienda, in merito all'utilizzo dell'asterisco nelle comunicazioni via mail!
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alfredolatorre - 03 Ago 2022, 12:35
TFP Link :: https://libreriamo.it/lingua-italiana/meglio-maschile-plurale-crusca/

Non tutto è perduto.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 03 Ago 2022, 12:43
Citazione
È senz’altro giusto, e anzi lodevole, quando parliamo o scriviamo, prestare attenzione alle scelte linguistiche relative al genere, evitando ogni forma di sessismo linguistico. Ma non dobbiamo cercare o pretendere di forzare la lingua – almeno nei suoi usi istituzionali, quelli propri dello standard che si insegna e si apprende a scuola – al servizio di un’ideologia, per quanto buona questa ci possa apparire. L’italiano ha due generi grammaticali, il maschile e il femminile, ma non il neutro, così come, nella categoria grammaticale del numero, distingue il singolare dal plurale, ma non ha il duale, presente in altre lingue, tra cui il greco antico. Dobbiamo serenamente prenderne atto, consci del fatto che sesso biologico e identità di genere sono cose diverse dal genere grammaticale.

Dove devo firmare?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 03 Ago 2022, 12:53
Dove devo firmare?
Di solito è indicato da un asterisco :clown:

Comunque quell'intervento della Crusca è molto bello e credo resterà di riferimento. Consiglio la lettura integrale. Io all'epoca lo stampai. L'ho anche archiviato con cura... in mezzo ad altre mille cartacce sul comò, tra prescrizioni mediche inutilizzate e ricevute mai scaricate.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: fomento - 03 Ago 2022, 13:34
Beh ma, come dissi, la Crusca avendo un ruolo descrittivo non può che dire questo.

Allo stato attuale, almeno. Fra x decenni, chissà:)

Inviato dal mio RMX2001 utilizzando Tapatalk

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 03 Ago 2022, 13:41
  "ciao a tuttasterisco" mi fa ridere. Che difficilmente è la reazione desiderata dal testo.

propongo un ciao ( * )
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 03 Ago 2022, 13:58
Recuperiamo direttamente i termini latini.
Ciao omnibus!
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alfredolatorre - 03 Ago 2022, 14:38
Le aziende, le organizzazioni, le strutture che adottano il "linguaggio inclusivo" lo fanno perché veramente gli importa di essere tali (inclusivi) oppure semplicemente perché non vogliono avere rotture di coglioni da parte di dipendenti "zelanti"? Le aziende sono fatte da persone e la mentalità di queste sicuramente non la cambi eliminando la "o" o la "a" da dei documenti. La considero una battaglia inutile quella che si sta portando avanti in tal senso.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lost Highway - 03 Ago 2022, 14:41
Penso che la mentalità si possa cambiare anche dalle piccole cose!

Piccole cose che magari ci costano poco ma che a qualcuno danno fastidio o lo fanno sentire a disagio, quindi perchè non evolversi?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 03 Ago 2022, 14:45
Sì, appunto, è una formula da usare in quel contesto. Non significa bandire il maschile sovraesteso, ma riconoscere che soprattutto in certi contesti è importante usare una lingua più granulare e precisa.

Proprio dall'articolo della Crusca che penso citasse @Cryu prima:

Citazione
La presenza del femminile plurale
Affiancare al maschile il femminile è senz’altro lecito e anzi, in certi contesti, sembra l’opzione preferibile (per esempio quando si indicano categorie professionali in cui la mozione al femminile ha stentato a imporsi). Nelle forme allocutive, in particolare, rappresenta indubbiamente, specie se a parlare o a scrivere è un maschio, un segnale di attenzione per le donne: bene dunque, per formule come care amiche e cari amici, cari colleghi e care colleghe, cari soci e care socie, carissime e carissimi, ecc. Anche nella tradizione dello spettacolo, del resto, chi presenta si rivolge al pubblico con signore e signori e i politici, specie in vista delle elezioni, parlano di elettori ed elettrici, cittadini e cittadine, ecc.

https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/un-asterisco-sul-genere/4018

Dove devo firmare?
Comunque quell'intervento della Crusca è molto bello e credo resterà di riferimento.

Concordo in pieno :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 03 Ago 2022, 14:49
Piccole cose che magari ci costano poco ma che a qualcuno danno fastidio o lo fanno sentire a disagio, quindi perchè non evolversi?

Perché le piccole cose devono avere un senso, come spiega l'articolo qui sopra.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 03 Ago 2022, 17:05
Beh ma, come dissi, la Crusca avendo un ruolo descrittivo non può che dire questo.
Vesto i panni di Gaissel, e aggiungo che, nel folklore popolare, ha anche un altro ruolo ;D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 03 Ago 2022, 20:01
Piccole cose che magari ci costano poco ma che a qualcuno danno fastidio o lo fanno sentire a disagio, quindi perchè non evolversi?

Perché le piccole cose devono avere un senso, come spiega l'articolo qui sopra.

Appunto. Usare tutt* non mi sembra proprio un'evoluzione, anzi. Riuscissimo ad inventarci un sensato neutro alla "all", allora avrebbe un senso. Ma dovrebbe cambiare l'intera lingua, non certo fare le capriole e storpiare le cose per andare dietro ai capricci di qualcuno.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Thar - 03 Ago 2022, 22:46
Chiedo:

Che sensazione ti/vi darebbe leggere l'asterisco o la ə nei dialoghi di un videogioco?

A me personalmente, darebbe un fastidio enorme, perchè vorrei:
-) che la lingua che parlo venisse rispettata
-) che le questioni ideologiche rimanessero fuori dall'universo videogioco: ce le dobbiamo sorbire fin troppo nella vita di tutti i giorni, almeno risparmiatecele nei nostri svaghi.

Inoltre, già l'italiano lo seleziono poco nei videogames*, se questa pratica prendesse piede lo prenderei ancor meno in considerazione come lingua per giocare un videogioco


*principalmente perchè, caso voglia necessiti di un aiuto per la prosecuzione di un gioco, in lingua italiana si trova poco e quel poco è la versione tradotta (spesso poco accortamente) di siti in lingua inglese (che, di solito, offrono anche maggior informazioni rispetto alla controparte italica).





Che sensazione ti/vi darebbe leggere l'asterisco o la ə nei dialoghi di un videogioco?

Penserei che chi ha tradotto o adattato il testo originario non avesse voglia di darsi da fare un pochitto. Mentre se il testo d'origine fosse l'italiano, il pensiero sarebbe che chi l'ha scritto non conosca l'italiano.

In ogni caso, l'asterisco mi strania più della scevà perché a parte rari casi, quando leggo "sento" una voce interiore leggere; e leggere "ciao a tuttasterisco" mi fa ridere. Che difficilmente è la reazione desiderata dal testo.

Mi riconosco perfettamente in accordo con questo post.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ryo_Hazuki - 04 Ago 2022, 00:45
Leggendo a sprazzi stavo ragionando su alcune cose...

Se una software house volesse essere davvero inclusiva, in un videogioco dove puoi scegliere una corporatura di qualsiasi tipo, non deve/dovrebbe obbligare i traduttori in scelte neutre: dovrebbe obbligare i propri programmatori a poter far scegliere un sesso biologico di appartenenza e lessico in base all'identità di genere.

L'idea di "forzare" la lingua italiana verso la direzione dell'inclusività non mi piace granché, anzi.

Ma ritengo comunque che chiunque vada rispettato: se Gianni vuole farsi chiamare Samantha o che ci si appelli a lui con pronomi femminili, posso solo che rispettare la scelta.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 04 Ago 2022, 08:07
TFP Link :: https://www.huffingtonpost.it/spettacoli/2022/08/03/news/demi_lovato_ora_riutilizza_il_pronome_lei_per_descriversi_accanto_al_famoso_loro-9985892/?ref=fbph
Il fatto che si dia così tanto peso all'uso del pronome, come se fosse più importante parlare di qualcuno in differita che non direttamente, e il fatto che chiedano pronomi, invece di affermare la propria identità richiedendo di essere citati semplicemente col proprio nome, che non cambia, la dice lunga su quanto questa bailamme non sia niente altro che uno dei beceri e deteriori prodotti della civiltà dell'immagine a tutti i costi, in cui, con buona pace dei vari "lei" "lui" "loro", a contare veramente sia "IO"...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alfredolatorre - 04 Ago 2022, 09:27
La cosa è veramente sfuggita di mano, in primis a chi la sta promuovendo. Si potrebbe risolvere la diatriba, almeno a livello linguistico, reintroducendo il plurale maiestatis. Si andrebbe così a districare completamente la problematica di "lei" "lui" "non so" "altro"
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 04 Ago 2022, 12:21
A me pare che le ultime dichiarazioni di fluidità di qualche star abbiamo più che altro scopi commerciali...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 13 Ago 2022, 12:11
Citazione
È senz’altro giusto, e anzi lodevole, quando parliamo o scriviamo, prestare attenzione alle scelte linguistiche relative al genere, evitando ogni forma di sessismo linguistico. Ma non dobbiamo cercare o pretendere di forzare la lingua – almeno nei suoi usi istituzionali, quelli propri dello standard che si insegna e si apprende a scuola – al servizio di un’ideologia, per quanto buona questa ci possa apparire. L’italiano ha due generi grammaticali, il maschile e il femminile, ma non il neutro, così come, nella categoria grammaticale del numero, distingue il singolare dal plurale, ma non ha il duale, presente in altre lingue, tra cui il greco antico. Dobbiamo serenamente prenderne atto, consci del fatto che sesso biologico e identità di genere sono cose diverse dal genere grammaticale.

Dove devo firmare?

Firmo pure io ed è esattamente quello che stiamo dicendo. Non ha senso questa battaglia di alcuni e le attenzioni dovrebbero essere rivolte altrove.
Siamo un paese gretto e retrogrado. La differenza di accettazione del diverso tra il luogo in cui mi trovo e l'Italia è abissale. E non mi riferisco solo ai gay ma a tutte le sfumature di personalità, comportamenti, etnie, ecc.
Qui in UK la multiculturalità è la norma e, tutto sommato, chiunque può esprimersi come vuole. In Italia già solo immaginare una vecchietta lesbica e tatuata, che beve gin alle 6 di mattina e che va in giro coi capelli tinti di turchese, farebbe inorridire la quasi totalità della popolazione. Se poi è pure di un'altra etnia non ne parliamo.
Su questo bisogna lavorare e focalizzare mentre trovo che forzare il modo di scrivere e parlare oltre a non servire a nulla, può addirittura essere deleterio.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 13 Ago 2022, 14:50
In Italia già solo immaginare una vecchietta lesbica e tatuata, che beve gin alle 6 di mattina e che va in giro coi capelli tinti di turchese, farebbe inorridire la quasi totalità della popolazione.
Vabbè ma se vedo una vecchietta che beve gin alle 6 del mattino inorridisco per forza anche se è madre Teresa di Calcutta. :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 13 Ago 2022, 21:08
Io sono inorridito solo a pensare di essere in giro alle 6 di mattina e vedere Wis che stalka anziane alcoliste.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Void - 13 Ago 2022, 23:17
Sbagliato topic :oops:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Void - 13 Ago 2022, 23:18
Sbagliato topic. Pure doppio :hurt:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 22 Ago 2022, 08:17
"Ci deve essere qualcuno che sposta continuamente la soglia del ridicolo" (E. Flaiano)

TFP Link :: https://www.huffingtonpost.it/cultura/2022/08/20/news/abolire_il_lupo_cattivo_dalle_fiabe_e_in_bocca_al_lupo_la_battaglia_di_aidaa_istigazione_al_maltrattamento-10067259/?ref=fbph
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 27 Ago 2022, 14:32
Ci hanno chiesto se vogliamo aggiungere i pronomi ai nostri nomi nell'elenco dei riconoscimenti di un gioco.

Voi cosa avreste risposto?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 27 Ago 2022, 14:36
Niko esci da questo Ivan^
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 27 Ago 2022, 15:19
Ci hanno chiesto se vogliamo aggiungere i pronomi ai nostri nomi nell'elenco dei riconoscimenti di un gioco.

Voi cosa avreste risposto?
10% in più di compenso e a posto così.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 27 Ago 2022, 15:21
Ci hanno chiesto se vogliamo aggiungere i pronomi ai nostri nomi nell'elenco dei riconoscimenti di un gioco.

Voi cosa avreste risposto?
Con una domanda: a che pro?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 27 Ago 2022, 16:24
Ci hanno chiesto se vogliamo aggiungere i pronomi ai nostri nomi nell'elenco dei riconoscimenti di un gioco.

Voi cosa avreste risposto?
Con una domanda: a che pro?

Si tratta di un titolo con un protagonista non-binary, quindi l'intero gioco esplora questo tema.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 27 Ago 2022, 17:19

Con una domanda: a che pro?
...nome?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 27 Ago 2022, 18:16
Ci hanno chiesto se vogliamo aggiungere i pronomi ai nostri nomi nell'elenco dei riconoscimenti di un gioco.

Voi cosa avreste risposto?
Con una domanda: a che pro?

Si tratta di un titolo con un protagonista non-binary, quindi l'intero gioco esplora questo tema.
Ok grazie per il quadro più preciso Ivan.
Un po' sono deluso dal fatto che sia veicolato dall'utilizzo di questo personaggio e non una direttiva generale diciamo.
Comunque avrei risposto: guarda mi bastano nome e cognome, ma come se avessi accettato.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 27 Ago 2022, 21:25
Ci hanno chiesto se vogliamo aggiungere i pronomi ai nostri nomi nell'elenco dei riconoscimenti di un gioco.

Voi cosa avreste risposto?
10% in più di compenso e a posto così.

Quando facciamo premier il Torinese, qui?
Sempre eccellente 👍
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 12 Set 2022, 21:14
Treccani ottima, come sempre. Avanti così.

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/09/12/dizionario-treccani-maschile-femminile/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=lancio
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 12 Set 2022, 23:59
"Ci deve essere qualcuno che sposta continuamente la soglia del ridicolo" (E. Flaiano)

TFP Link :: https://www.huffingtonpost.it/cultura/2022/08/20/news/abolire_il_lupo_cattivo_dalle_fiabe_e_in_bocca_al_lupo_la_battaglia_di_aidaa_istigazione_al_maltrattamento-10067259/?ref=fbph

in culo alla balena è senz'altro stupro
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Azraeel - 13 Set 2022, 11:15
Un po' come le famiglie. Non c'è mai stata tanta libertà nel come e quando formarsene una. E non sono mai durate poco come oggi. A un certo punto bisognerà anche domandarsi perché per millenni ci si è regolati in un certo modo, cercando di superarne le storture ma conservandone i principi universali.

Ebbè, mi pare anche ovvio che i matrimoni durino di meno in un periodo in cui il coniuge che viene maltrattato, qualora ne avesse la forza psicofisica, può liberamente scegliere di affrancarsi dal suo costante supplizio.

Forse forse auspicare ad un ritorno degli antichi valori del matrimonio, quali monoreddito, tradimenti giustificati, violenza domestica e delitto d'onore mi pare un buon modo per evolversi  :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 13 Set 2022, 13:23
Treccani ottima, come sempre. Avanti così.

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/09/12/dizionario-treccani-maschile-femminile/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=lancio
Attendiamo trepidanti l'edizione "Treccani-Treccagne"
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 13 Set 2022, 13:34
Treccani ottima, come sempre. Avanti così.

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/09/12/dizionario-treccani-maschile-femminile/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=lancio

Mah, mi sembra solo una inutile complicazione.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alfredolatorre - 14 Set 2022, 17:03
Possiamo affermare che la Treccani ha risolto, in via definitiva, la problematica dell'inclusività.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 14 Set 2022, 18:32
Non finché cambierà nome in Treccagne, Treccani.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 14 Set 2022, 18:39
Non finché cambierà nome in Treccagne, Treccani.

L'ha già detto Xibal tre post più in alto. 😅
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 14 Set 2022, 18:41
Ennesima distorsione senza senso.

Invece di premiare e valorizzare le diversità, si uniforma tutto. Tutto nello stesso calderone per guadagnare o per affermare cosa?

A quando le Olimpiadi senza distinzione di genere tra atleti?

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/09/14/festival-cinema-locarno-premi-senza-distinzione-genere/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 14 Set 2022, 18:43
Per risparmiare sulle statuette.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 14 Set 2022, 19:23
Sempre peggio.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 14 Set 2022, 19:46
Ma poi vi immaginate se un anno dovessero premiare quasi solo uomini (o viceversa, quasi solo donne)?

Chiederanno le quote rosa (o azzurre) per i premi?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 14 Set 2022, 20:08
Ma speriamo che premino il primo anno solo le donne, se succede l'inverso diranno che sono patriarcali, maschilisti, misogini e compagnia bella.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 14 Set 2022, 22:13
Non finché cambierà nome in Treccagne, Treccani.

L'ha già detto Xibal tre post più in alto. 😅
Sono rimbambito, scusate ho proprio saltato un post. :(
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 14 Set 2022, 22:26
È il trend del topic, tranquillo^
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DRZ - 15 Set 2022, 00:36
Ennesima distorsione senza senso.


Boh, alla fine il 99% dei premi sono già neutri.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alfredolatorre - 15 Set 2022, 09:51
Nel cinema, le interpretazioni maschili e femminili hanno le loro peculiarità. Assegnarne uno solo è una stronzata immensa.

Questa cosa è al pari di quelli che volevano rinominare i nomi delle prese "maschio" e "femmina".
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 15 Set 2022, 11:49
Quindi, anziché dare due premi (attore e attrice), ne daranno solo uno? Saranno contentissimi i potenziali vincitori :D.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 15 Set 2022, 13:42
Per eliminare i casi come la Semenja in atletica potrebbero fare lo stesso. Come uomo ci starei.
Come donna non so se vorrei questa parità.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 15 Set 2022, 14:25
Nello sport il rischio di generare delle palesi ingiustizie è estremo, come estreme sono le aperture alla comunità trans adottate in USA. Proprio per questo, se ne sta discutendo anche con i toni pacati e ragionevoli che richiedono questo genere (ohoh) di questioni, e si stanno già prendendo contro-provvedimenti.

Come d'altronde è proprio di un dibattito serio e maturo su temi delicati come l'identità, la sessualità, la libertà dell'individuo: se ne parla, si testano misure, eventualmente si sbaglia in eccesso (che è sempre meglio del difetto, quando si parla di diritti), e nel caso si fa qualche passo indietro cercando compromessi ragionevoli.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 15 Set 2022, 15:40
Sono rimbambito, scusate ho proprio saltato un post. :(
Cedo il passo al Maestro :-[
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 15 Set 2022, 18:01
eventualmente si sbaglia in eccesso (che è sempre meglio del difetto, quando si parla di diritti)
Questa suona bene, ma nei fatti significa che nel concedere un diritto fasullo a uno, hai inferto un'ingiustizia a tutti gli altri. Quindi direi di no, per una banale questione aritmetica.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 15 Set 2022, 18:28
La storia dei diritti è in perenne evoluzione, un diritto oggi considerato universale potrebbe essere stato considerato fasullo cento anni fa.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 16 Set 2022, 17:25
TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/09/16/sirenetta-ariel-halle-bailey-polemica/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=lancio

Ho visto giusto ieri alcune reaction al trailer di bambine varie, e avevo i lucciconi grossi come nespole.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 16 Set 2022, 17:37
TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/09/16/sirenetta-ariel-halle-bailey-polemica/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=lancio

Ho visto giusto ieri alcune reaction al trailer di bambine varie, e avevo i lucciconi grossi come nespole.
E non c'eri quando non hanno reagito di fronte a Moana (samoana), Cenerentola (di colore), Mulan (cinese), Pocahontas (nativa americana), Jasmine (araba)...
Ma la Sirenetta ha riportato equilibrio, e ci aiuta a superare "i limiti della tradizionale rappresentazione bianca del cinema americano."
I bambini di 5 anni erano quarant'anni che aspettavano di essere meravigliati, per fortuna c'era qualcuno pronto con la telecamera a riprenderli...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 16 Set 2022, 18:36
Mah, credo si possa convenire che alla Disney non freghi niente di questioni razziali, diseguaglianze, progressismo o via dicendo.

La nuova Sirenetta è nera perché qualche sondaggio ha mostrato che ci facevano una buona figura e, presumibilmente, più soldi.

L'importante IMHO è se queste operazioni, che perlopiù trovo ipocrite, siano irrispettose dell'opera originale.

Per quanto ne so, il 90% delle versioni Disney fanno da sempre quello che gli pare delle storie originali, prima Sirenetta inclusa.
E rileggere la Sirenetta in chiave afro non dovrebbe creare chissà quale cortcircuito storico-letterario.

E quindi niente.
Rimane brutto se chi l'ha voluto pensava giusto ai soldi, ma per il resto perché no?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 16 Set 2022, 19:01
La penso come Ivan.
L'unica cosa è che nera con i capelli rossi è un'accostamento che trovo terribile. :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 16 Set 2022, 20:41
Sono d'accordo, per sommi capi (non sui capelli rossi: spesso i miei personaggi nei giochi con editor sono femmine mulatte coi capelli rossi^).

Come detto altrove, il "woke capitalism" è un fatto indiscutibile. E dunque se ne può ben discutere, come di tutti i fatti e di tutte le forme di "washing".

Ma il punto è sempre lo stesso: a fronte dell'importanza, dell'utilità, no, dell'imprescindibilità dei sui effetti, qualunque sdegno conta 1 a 1000. E dunque si rende ridicolo autonomamente non appena si manifesta, tanto più insistentemente si manifesta.

Peraltro gli effetti del woke capitalism ne sono anche le cause, ovvero esiste ed è motivato in quanto espressione di bisogni nient'affatto trascurabili.
Si tratta ormai di un groviglio di cause ed effetti, tale per cui chi addita la singola scelta di produzione "estrosa" e se ne indigna manifesta in realtà solo la misura della sua limitata prospettiva.

Ne è dimostrazione  il caso specifico, con il trend twitter sulle bambine emozionate, che nasce come risposta allo shitstorm bilioso dei leoni da tastiera, e non il contrario.



Prendere lo stesso discorso, e applicarlo essenzialmente immutato a tutti i temi relativi all'inclusività, compreso quelli che danno il nome al topic.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 16 Set 2022, 22:11
Non è affascinante che il profitto, normalmente additato come causa di tutti i mali, in questo caso sia motore della diffusione di istanze considerate positive?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 16 Set 2022, 23:01
Non è affascinante che il profitto, normalmente additato come causa di tutti i mali, in questo caso sia motore della diffusione di istanze considerate positive?

Uh uh uh! Carina.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 17 Set 2022, 01:01
La Sirenetta Disney è ambientata ai Caraibi, quindi non ci vedo niente di strano in quell'attrice, ipotizzando in modo spontaneo che le sirene caraibiche assomiglino alle ragazze di lì. Se facevano nera Mulàn, quella era sì una minchiata. Oppure che so, un Mosè interpretato dall'attore di un supereroe americano :whistle:

Questa invece mi lascia un po' scettico ma devo ancora vedere il film:
(https://i.postimg.cc/KvXWDq27/immagine.png) (https://postimg.cc/t75DXz77)

Più in generale, le ambientazioni preglobalizzate, reali o di fantasia, non ha senso che includano tante etnie. Se ne era parlato anche ai tempi di The Witcher 3 perché c'era chi lamentava fossero tutti bianchi. Quindi ok il particolare straniero che per ragioni specifiche viene dalle remote Indie di 'sta ceppa, ma gli elfi e i nani di Amazon un po' bianchi e un po' neri restano una minchiata. Dal mio punto di vista soprassedibile se il resto funziona (ho detto 'se'), visto che la serie è costata 250 Ronaldi e la devi vendere ovunque, mentre a Tolkien il SDA sarà tipo costato un litro di inchiostro.

Colgo l'occasione per consigliarvi questo sottovalutato, superlativo film:
(https://i.postimg.cc/xddp1BvQ/immagine.png) (https://postimages.org/)

Perché la rappresentanza, quella vera, si ottiene con storie che sgorghino genuinamente da una cultura, non cambiando colore ai personaggi di storie vecchie e/o intrinsecamente non inclusive.

Ciò detto, i remake live action Disney fanno mediamente cagare, non se ne parlerebbe un minuto per ragioni squisitamente cinematografiche e sfido chiunque ad essersi accorto dell'uscita di Aladdin, che peraltro aveva un cast coerentemente mediorientale.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 17 Set 2022, 01:08

Perché la rappresentanza, quella vera, si ottiene con storie che sgorghino genuinamente da una cultura, non cambiando colore ai personaggi di storie vecchie e/o intrinsecamente non inclusive.
:yes:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 17 Set 2022, 07:57
@Gaissel mi sono stupito che tu molto attento abbia utilizzato il termine "mulatto". Sicuramente è stata una svista.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 17 Set 2022, 09:07
In realtà non sono informatissimo sui dettagli della questione identitaria etnica. Per il banale e umanissimo motivo che non mi tocca tanto quanto altre istanze :)

Quindi le conosco, e ci entro in contatto di sicuro più della media dei frequentatori del topic, per complementarietà e interesse generico ai temi sull'identità, ma meno di chi le vive sulla sua pelle.

Se mi dici che mulatto è oggi ritenuto offensivo, ammetto che non lo sapevo e mi informo. Intanto puoi propormi tu delle alternative accettabili, se vuoi.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 17 Set 2022, 09:31
Non è affascinante che il profitto, normalmente additato come causa di tutti i mali, in questo caso sia motore della diffusione di istanze considerate positive?
Per me non troppo affascinante, anzi piuttosto lineare: in un mondo governato (purtroppo) dal profitto, è solo realista che sia il profitto a muovere o facilitare i movimenti di idee, pratiche, cambiamenti.

Non è bello, ma è. Basta uscire cinque minuti dal centro sociale per rendersene conto. Di solito mi tocca insistere su questo punto in modo particolare coi Kompagni induriti :P

In un mondo ideale dove il profitto non esiste, non esistono neppure gli orridi filmacci live della Disney e non c'è ragione per cui debbano essere chiacchierati e discussi, né dai frustrati con il pene in mano, né da chi oggi ha bisogno di rappresentanza come fosse aria :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 17 Set 2022, 09:48
In realtà non sono informatissimo sui dettagli della questione identitaria etnica. Per il banale e umanissimo motivo che non mi tocca tanto quanto altre istanze :)

Quindi le conosco, e ci entro in contatto di sicuro più della media dei frequentatori del topic, per complementarietà e interesse generico ai temi sull'identità, ma meno di chi le vive sulla sua pelle.

Se mi dici che mulatto è oggi ritenuto offensivo, ammetto che non lo sapevo e mi informo. Intanto puoi propormi tu delle alternative accettabili, se vuoi.
Intanto ti faccio i complimenti per la risposta.
Hai analizzato il problema, hai appurato che se c'era qualcosa che non andava poteva essere per via di una scarsa conoscenza e hai anche chiesto se ci fossero alternative valide.
Io in realtà non ho detto che il termine fosse offensivo, mi sono stupito che tu, cintura arcobaleno di diritti  :) lo abbia usato.
Poi il termine è realmente offensivo, partendo dalla sua etimologia, proseguendo con gli utilizzatori, continuando al suo largo sviluppo nostrano in un'epoca che ancora oggi facciamo fatica a tenere lontano.  E' una parola che ho sentito usare principalmente da vecchi, vecchi nostalgici e qualcuno che poteva anche accomunarla con "negro" nella stessa frase. E non la sentivo da molto tempo per fortuna.
Alternative ovviamente ci sono però prima bisogna capire esattamente cosa volevi intendere tu con quella parola. Magari semplicemente hai confuso un concetto con un altro.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 17 Set 2022, 09:55
Sul tema avevo letto questo articolo:

TFP Link :: https://metissagesanguemisto.com/the-m-word-mulatto-meticcio-mixed-mocha-metis-e-giu-di-li/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 17 Set 2022, 12:44
Bell'articolo, mi ha colpito come, in un certo immaginario, il mulo diventi un animale "sozzo, brutto, bestia da soma" come dispregiativo per riferirsi a qualcuno che d'ufficio si sentirà offeso, e magari, nel medesimo immaginario, parlando di pet therapy, di recupero della vita agreste come via per abbracciare la rivoluzione verde e il rispetto degli animali, diventi simpatico, determinato, pulitissimo e amante dei bambini... ;D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 17 Set 2022, 13:02
Mai sentita sta cosa in relazione a sto termine. Abbiamo imparato qualcosa anche oggi.
Vabbè che non lo userò da 20 anni quando nella vecchia comitiva c'erano un paio di ragazzi scuri di carnagione e ogni tanto sarà capitato di dire: "io e il mio amico, quello mulatto", senza alcun senso ulteriore né razzista (erano italianissimi, anzi napoletanissimi).
Certo sto politically correct ha rotto abbondantemente il cazzo. Quando prenderanno veramente piede le denunce e le querele sui social, sarà un vero macello e gli avvocati in materia tireranno su interi quartieri coi soldi fatti.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Luv3Kar - 17 Set 2022, 15:41
Perché la rappresentanza, quella vera, si ottiene con storie che sgorghino genuinamente da una cultura, non cambiando colore ai personaggi di storie vecchie e/o intrinsecamente non inclusive.

Questo però rischia di perpetuare la tendenza a relegare i personaggi di un certo tipo di etnia o genere a determinati ruoli: la povera ragazza nera della Louisiana, il gay con la locura, l'italiano in canotta che si arrabatta, ecc. Si crea un circolo vizioso per cui il nero fa una vita umile, la sua cultura produce racconti di povertà, la ragazzina nera vede che quelli come lei sono sempre le macchiette simpatiche e si convince che quello debba essere il suo ruolo nella società.

Mostrare una sirenetta o un elfo nero serve a dare spazio alle minoranze anche nei ruoli solitamente a loro preclusi, altrimenti passa il messaggio implicito che tutto debba sempre ruotare intorno alla persona bianca e gli altri sono note di colore.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 17 Set 2022, 18:33
Perché la rappresentanza, quella vera, si ottiene con storie che sgorghino genuinamente da una cultura, non cambiando colore ai personaggi di storie vecchie e/o intrinsecamente non inclusive.

Questo però rischia di perpetuare la tendenza a relegare i personaggi di un certo tipo di etnia o genere a determinati ruoli: la povera ragazza nera della Louisiana, il gay con la locura, l'italiano in canotta che si arrabatta, ecc. Si crea un circolo vizioso per cui il nero fa una vita umile, la sua cultura produce racconti di povertà, la ragazzina nera vede che quelli come lei sono sempre le macchiette simpatiche e si convince che quello debba essere il suo ruolo nella società.

Mostrare una sirenetta o un elfo nero serve a dare spazio alle minoranze anche nei ruoli solitamente a loro preclusi, altrimenti passa il messaggio implicito che tutto debba sempre ruotare intorno alla persona bianca e gli altri sono note di colore.
Credo che Cryu si riferisse alla cultura di riferimento, non al destino "sociale" da emigrati.
Un esempio è il nuovo corso di storie su Black Panther ad opera del giornalista di colore Ta Nehisi Coates, eccezionali per il modo in cui la storia e la cultura dell'Africa siano esposte, sottolineate e valorizzate, pur inserite in complesse e globali riflessioni di geopolitica.
Ironia, il successivo ciclo su Capitan America, il più bianco degli eroi, sempre ad opera dello stesso autore, è ugualmente ottimo nel parlare di "noi altri".
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 17 Set 2022, 18:53
Perché la rappresentanza, quella vera, si ottiene con storie che sgorghino genuinamente da una cultura, non cambiando colore ai personaggi di storie vecchie e/o intrinsecamente non inclusive.

Questo però rischia di perpetuare la tendenza a relegare i personaggi di un certo tipo di etnia o genere a determinati ruoli: la povera ragazza nera della Louisiana, il gay con la locura, l'italiano in canotta che si arrabatta, ecc. Si crea un circolo vizioso per cui il nero fa una vita umile, la sua cultura produce racconti di povertà, la ragazzina nera vede che quelli come lei sono sempre le macchiette simpatiche e si convince che quello debba essere il suo ruolo nella società.

Mostrare una sirenetta o un elfo nero serve a dare spazio alle minoranze anche nei ruoli solitamente a loro preclusi, altrimenti passa il messaggio implicito che tutto debba sempre ruotare intorno alla persona bianca e gli altri sono note di colore.

Yep yep.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 17 Set 2022, 19:43
C'è una parte di vero anche in questo, ma non è che sui neri si possano raccontare solo storie da underdog.
Dare una parte solo per "dare spazio" a un'etnia è chiaramente un artificio. In un mondo ideale racconti una storia perché hai quella storia da raccontare, con i personaggi che senti necessari, non per distribuire quote rosa o marroni. Ma come ho già detto, in prodotti ultracommerciali lo capisco. Resta sbagliato, ma lo tollero. Alla fine è entertainment.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 17 Set 2022, 19:45
Peraltro la Sirenetta non sono sicuro sia una storia davvero adattabile in termini di inclusività e tolleranza. Pensateci bene, è la storia di un amore tra persone diverse, che alla fine si rende possibile solo eliminando la diversità di lei con la magia. Inserendo un ulteriore livello di diversità adesso diventa facilissimo acciaccare qualche merda.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 20 Set 2022, 10:57
In effetti....
La minoranza etnica che, come soluzione per poter vivere felice, si trasforma e diventa come la razza dominante. Il top sarebbe se diventa anche caucasica 😂
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 20 Set 2022, 11:03
Il top sarebbe se diventa anche caucasica 😂
L'ho pensato anch'io :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 21 Set 2022, 23:48
La penso come Ivan.
L'unica cosa è che nera con i capelli rossi è un'accostamento che trovo terribile. :D
(https://i.postimg.cc/dtc7zy2r/tumblr-cf46eeb1d9eb2a67f7d5b5de42084f8c-edb861dc-1280.jpg) (https://postimg.cc/s1KDW10g)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 22 Set 2022, 19:05
Ecco, appunto. :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 22 Set 2022, 19:08
Diciamo che anche il travestimento da divano di mia nonna non aiuta.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 22 Set 2022, 19:13
(https://i.postimg.cc/SsNkNFY3/5244beeb7df9ff96e863ddfab4fde436.jpg) (https://postimages.org/)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 22 Set 2022, 19:28
Includiamola, includiamola.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 22 Set 2022, 20:20
:yes:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 23 Set 2022, 11:28
Anche questa è inclusività.
TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/09/23/nuova-zelanda-plain-language-bill-linguaggio-burocratico/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 23 Set 2022, 12:43
E in stampatello grosso.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 24 Set 2022, 17:41
Includiamola, includiamola.
beh, non più or.. oh no! bodyshaming😠
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 26 Set 2022, 22:23
ma Oban e la Lepin che si complimentano con LaGiorgia© con un "bravo/ó"?  😰
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 26 Set 2022, 22:34
Bravo è una parola inglese calco dell'italiano, ma in inglese resta invariabile e all'estero la conoscono così.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 26 Set 2022, 22:59
🙂

Spoiler (click to show/hide)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 04 Ott 2022, 01:09
(Sempre) divertente Rapone:

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=HqRViV-f6tg
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 04 Ott 2022, 15:53
Magari off topic, ma che schifo:

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/10/04/salute-mentale-grande-fratello-vip/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 04 Ott 2022, 16:54
Fa schifo, è vero, ma, di preciso, il concorrente zoppo di una cento metri ad ostacoli, in cui lo scopo sia vincere anche usando il mezzo della pietà in mondovisione, che si parli di depressione, sieropositività, pensioni da mille euro povero me come camperò, cosa si aspettava da dei concorrenti che avrebbero tutto il diritto di vedere nella sua condizione una tattica di gioco, come ne abbiamo viste a iosa in quel campo, che fa schifo quasi per definizione?
A me dispiace sinceramente per Bellavia, ci sono cresciuto assieme da spettatore dei suoi programmi, che erano una televisione lieve e "pulita" come non ne vedremo più, però comprendo anche il punto di vista delle iene, in una trasmissione dove venga premiata la più iena di tutti, se di fronte al leone ferito che mendichi un pezzo di carcassa di gazzella, si mettano tutte assieme a ridergli in faccia...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 04 Ott 2022, 23:03
Magari off topic, ma che schifo:

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/10/04/salute-mentale-grande-fratello-vip/

Letto ora. Per me niente affatto off topic.

Riporto un estratto significativo:

Citazione
Federico Mascagni, ad esempio, si è occupato più volte della vicenda scrivendo sul Fatto Quotidiano quanto non conti il fatto che si stia parlando di uno spettacolo televisivo «dove il dolore è strumentalizzato per suscitare emozioni e raccogliere interesse»: pur trattandosi di rappresentazione, o forse proprio per questo, «il Grande Fratello Vip ha fornito all’opinione pubblica lo stigma dei disturbi come intrattenimento, fornendo un palcoscenico ad alcuni inqualificabili atteggiamenti» senza saper poi trasformare quanto accaduto in un’occasione per parlare in modo adeguato di salute mentale.

«Prendiamo la trasmissione non come uno spettacolo ma come uno spaccato (seppure per niente edificante) della, o meglio di una, realtà: il Gf Vip è stato in grado di trasmettere con grande efficacia la reazione di una parte della collettività (quella meno informata, quella spaventata e violenta) che ogni giorno condiziona negativamente la vita di un grande numero di persone con fragilità (bambini, adolescenti, anziani) esercitando la violenza del pregiudizio e dell’ingiustizia».
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 05 Ott 2022, 01:53
brrrr i reality, raggelanti...
e Signorini andrebbe preso a pedate nel culo mediaticamente ma pure un po' fisicamente.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 20 Ott 2022, 12:05
L' interessante punto di vista di un progressista sul progressismo...
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=KvBKLpsH6rs
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Giobbi - 29 Ott 2022, 14:51
Bravo è una parola inglese calco dell'italiano, ma in inglese resta invariabile e all'estero la conoscono così.

credo sia prima passata dal francese
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 29 Ott 2022, 19:54
Tutto il declino della civiltà occidentale in un unico grottesco aneddoto.

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/10/29/grassofobia-taylor-swift/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 29 Ott 2022, 21:26
Che disagio.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 29 Ott 2022, 22:55
Finalmente un tema su cui ho un'opinione netta: da non magro, mi pare una stronzata.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Level MD - 29 Ott 2022, 23:09
Grasse risate
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 30 Ott 2022, 07:51
Tutto il declino della civiltà occidentale in un unico grottesco aneddoto.

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/10/29/grassofobia-taylor-swift/

Edulcorare (o censurare o creare nuove parole) invece di educare.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Shagrath82 - 02 Nov 2022, 21:46
Tutto il declino della civiltà occidentale in un unico grottesco aneddoto.

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/10/29/grassofobia-taylor-swift/

Edulcorare (o censurare o creare nuove parole) invece di educare.
e la Disney farà un film su una ballerina in sovrappeso
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alfredolatorre - 03 Nov 2022, 12:03
Non smetterò di ripetere che siamo arrivati al ridicolo.

Artisti e giornalisti che suggeriscono cosa avrebbe potuto mettere al posto di "grassa"?.
Le opere devono essere create in gruppo oppure il singolo ha ancora diritto di rappresentare quel cazzo e come cazzo vuole?

Tutto ciò mi ricorda Orwell 1984 e le parole all'indice.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 03 Nov 2022, 14:19
Dai dai riunitevi, bravi. Sarà più facile catalogarvi e prendere provvedimenti.

Spoiler (click to show/hide)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alfredolatorre - 03 Nov 2022, 16:38
A te sembra normale che un'artista debba modificare un video perché certe persone si sentono offese?
Tra l'altro fraintendendo pure il messaggio.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 03 Nov 2022, 17:03
Che debba modificarlo no. Che se ne parli, invece, lo trovo estremamente opportuno. E non nei termini della maggior parte degli interventi qui presenti, che trovo invece surreali e preoccupanti.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 03 Nov 2022, 17:29
Mi sento giudicato :(.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 03 Nov 2022, 18:49
Che debba modificarlo no. Che se ne parli, invece, lo trovo estremamente opportuno. E non nei termini della maggior parte degli interventi qui presenti, che trovo invece surreali e preoccupanti.
Ma che se ne parli in quali termini?
Video come quello spopolavano tra i clichè della cinematografia anni '80, e la rappresentazione del debole vessato, insicuro, bullizzato, aveva come contraltare la lapalissiana critica di chi lo prendesse di mira come tale, spesso rappresentato con dei caratteri di "malvagità" talmente iperbolici e sfacciati, da far arrossire persino Jack Kirby.
I presupposti di quel video sono identici, solo introiettati al giudizio di sè (che poi è la stessa cosa, siamo agli spiccioli), di cosa si dovrebbe parlare se non della totale incapacità di certi individui, accecati dall'attivismo o più semplicemente ignoranti, alla comprensione di testi così basilari da essere naif?
Titolo: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 03 Nov 2022, 21:22
Ma seguendo il criterio di molte persone socialmente giuste io dovrei fare campagne diffamatorie per boicottare un comico che ha fatto una battuta sui genovesi. O su chi ha la dermatite. O su chi è testimone di Geova. O su chi ha la metropolitana vicino a casa. O su chi è bianco. O pelato. O gioca ai videogiochi.
Ora mi si può dire che non ho capito nulla del problema. A me verrebbe da dire che non hanno capito nulla della soluzione.
Cioè a volte penso che Daimon, se tornasse, avrebbe una soluzione.
Sbagliata, ma nondimeno mi piacerebbe sentirla.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 03 Nov 2022, 22:50
Mi sento giudicato :(.

Ma seguendo il criterio di molte persone socialmente giuste io dovrei fare campagne diffamatorie per boicottare un comico che ha fatto una battuta sui genovesi. O su chi ha la dermatite. O su chi è testimone di Geova. O su chi ha la metropolitana vicino a casa. O su chi è bianco. O pelato. O gioca ai videogiochi.
Ora mi si può dire che non ho capito nulla del problema. A me verrebbe da dire che non hanno capito nulla della soluzione.
Cioè a volte penso che Daimon, se tornasse, avrebbe una soluzione.
Sbagliata, ma nondimeno mi piacerebbe sentirla.

Sì, non capite. E mi dispiace, nei due specifici casi.

Provo a farla brevissima, sapendo già di non riuscirci: il mondo è pieno di gente incazzata. Per qualunque ragione... e spesso a ragione. Chi è arrabbiato alle volte sbraca, esagera, supera i confini. Invoca la censura. Mai bello, sempre sciocco e pericoloso. C'è comunque di buono che gli esagerati, e gli esagitati, sono quasi sempre la netta minoranza. In qualunque ambito e su qualunque problema. La stragrande maggioranza, al contrario, rivendica, discute, soppesa, propone, agisce secondo coscienza. La minoranza indignata però fa molto più rumore. Fa anche molta più notizia. Non devo spiegare io a due ragazzi grandi e navigati come funzionino i social network, credo. Ora: di tutto il portato fondamentale e interessantissimo, giusto, necessario e dovuto del dibattito sulla parola-che-forma-il-pensiero, molti di coloro che commentano in questo topic sembrano vedere (lasciare che gli venga mostrato) solo la rumorosa quanto minoritaria parte indignata e incattivita. E, nei fatti, sceglie di commentare nei modi e nel lessico "indignati e incattiviti", finendo per porsi sullo stesso piano proprio di chi "suscita il vostro sdegno". Non facendo onore alla vostra intelligenza, e contribuendo paradossalmente ad abbassare il livello del dibattito proprio come fa già ottimamente chi vi sta così tanto sulle balle.
Spoiler (click to show/hide)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 03 Nov 2022, 22:56
Ti scappa giusto il particolare, sempre per farla brevissima, che la strada cui stiamo (stanno) andando è quella in cui, per dare tot libertà e non dire tot cose - che saranno sempre di più  - pioveranno accuse, denunce, cause milionarie per una parola scritta, un testo tradotto o una rima di una canzone sfuggita di mano e gli effetti saranno ancora più devastanti. Cosa sarà, un proibizionismo linguistico? Audiovisivo?
Che dare voce alle minoranze e far aprire la mente alle persone è una cosa, raggiungere il nazi-linguismo, nazi-lessico, ecc un'altra. Molto molto nociva.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 03 Nov 2022, 23:22
Dunque il discorso verte tutto sulle major che scelgono di autocensurarsi assecondando le richieste di gruppi di opinione più o meno rumorosi? È un fastidio verso il mondo dell'intrattenimento e dei suoi manager, il vostro? Se è così, comprensibile. Non mi pare, però. Non è quello che leggo.

Capiamoci bene su questo punto. Perché basta pochissimo per scrivere tutt'altro.
Basta pochissimo per paventare controlli "di Stato" sulla comunicazione (in questa stessa pagina, già due volte), quando la questione non è lontanamente sul piatto.

Ma soprattutto basta pochissimo per non vedere che le major fanno esattamente la stessa cosa, e in modo totalizzante e pervasivo, da sempre. Ma, per così dire, a parti invertite. Ovvero assecondando le voglie, i pruriti, i fastidi, le ideologie di massa, a prescindere da quanto siano o siano state dannose.

Dunque, se è di certo vero che non si risolve un problema con un altro problema uguale e contrario, è altrettanto assurdo che si urli allo scandalo quando una o più "minoranze" richiedono lo stesso trattamento garantito alle maggioranze silenziose, da sempre.

Se non altro per un principio di risarcimento, di blando e comunque irraggiungibile pareggiamento di conti, sarebbe davvero onorevole lasciare che giochino con lo stesso giocattolino per cinque minuti, dopo millenni di "zitto e suca".
C'è tempo e modo di insegnare, a questi arroganti presuntuosi, che pretendere lo stesso trattamento paternalistico riservato ai bimbi belli bianchi magri sani etero non gli fa onore. Ma ecco, dato che "ce lo siamo goduto" per eoni, forse di fronte alle teste alzate conviene fare silenzio, annuire, rimandare :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 03 Nov 2022, 23:46
Non hai colto. La "strada" citata sopra non è più questione di minoranze. Grasso, brutto, alto, basso, sindaca, consigliera, ecc. Lo potranno essere e rivendicare tutti.
Una cosa sono i miei due colleghi gay che cercano di avere un bambino e vorrei tanto che vincessero questa battaglia coronando il loro desiderio, un'altra Tizio che denuncerà Caio perché l'ha chiamato assessore e non assessora, spilungone o non avrà usato tutt* in un gruppo di whatsapp.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 04 Nov 2022, 00:07
"Non ho colto" perché non sta accadendo nulla del genere. Ti ho dato il beneficio di non aver scritto una simile, sciocca enormità. Non l'hai colto :)
Stai evidentemente proiettando delle tue paure irrazionali sull'osservazione della realtà intorno a te. Fatti tuoi, ma non porta un grande contributo al discorso (come sopra).

Quello che accade nel mondo proprio mentre scriviamo, or ora, è proprio l'opposto: persone, artisti o comuni mortali, sono liberi di dire e scrivere le peggio fregnacce, e altre persone sono libere di dire che quelle fregnacce gli fanno schifo. A quel punto le fregnacce possono essere rettificate oppure no. That's all.

Qualcuno, su 7 miliardi di individui, starà sicuramente abusando del diritto di querela. Si fa per la qualunque, senza sortire particolari effetti macroscopici, né tantomeno sovvertire l'ordine mondiale.

Rilassati. Il peggio che può succedere, quando tutti utilizzeranno gli asterischi (o delle soluzioni più interessanti e aggraziate) in modo naturale e spontaneo, mentre tu forse ti ostinerai a chiamare al maschile chi maschio non è, è che in molti penseranno che sei un bifolco. Stacce :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 04 Nov 2022, 01:35
Boh, vabbè è un argomento sicuramente complesso che è difficilissimo "gestire" su un forum con conversazioni asincrone.
Ma proprio perché ha una complessità eccezionale, non indignamoci. :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Level MD - 04 Nov 2022, 04:41
Il linguaggio è solo un mezzo. Cambierà nel tempo, perché così è sempre stato, ma finché ci sarà qualcuno che intende mancare di rispetto qualcun altro, poco importa se lo farà dicendo marrano, troglodita o scvaqualcos*. Lo scopo rimarrà il medesimo, il messaggio di fondo non cambierà, a prescindere dall'estrazione culturale, dalla comunità d'appartenenza di chi lo esprime, più o meno minoritaria che sia.

Di gente incazzata ne è strapieno il mondo, per i motivi più disparati, giusti o sbagliati che possano sembrare. Siamo fottutamente bravi a complicarci l'esistenza.
In questo, essere ipersensibile ad un tema porta soltanto a vedere l'insulto anche laddove non c'è l'intenzione.

Rivedere i paletti delle formalità non cambierà la mentalità delle persone, pensare il contrario è una pia illusione. Cambierà soltanto il modo di essere formale, da parte di chi ha sempre voluto esserlo, nei confronti di uno sconosciuto. Lo scopo fa la differenza, non il mezzo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 04 Nov 2022, 07:46
Citazione
Rilassati. Il peggio che può succedere, quando tutti utilizzeranno gli asterischi (o delle soluzioni più interessanti e aggraziate) in modo naturale e spontaneo, mentre tu forse ti ostinerai a chiamare al maschile chi maschio non è, è che in molti penseranno che sei un bifolco. Stacce

Io sto rilassato, figurati, fossero questi i miei problemi al momento. :D
Sei tu che parti sempre a gamba tesa e battibecchi con chiunque (o quasi) scriva qua dentro con offensine più o meno velate perché non condividono il tuo pensiero che è l'unico sacro e portatore di verità. Se dovessi puntare 50 centesimi su chi denuncerebbe un altro per un asterisco mancato o un assessora saresti tu. ^^'
Nel mondo basta poco per dare il via a fenomeni pericolosi, "qualcuno che abusa di querele" è un attimo a diventare "legge".
Poi come dice Wis, l'argomento è complesso, quindi i pensieri degli altri sono sempre utili, non è utile solo il proprio o che è in linea con esso.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alfredolatorre - 04 Nov 2022, 08:55
Dunque il discorso verte tutto sulle major che scelgono di autocensurarsi assecondando le richieste di gruppi di opinione più o meno rumorosi? È un fastidio verso il mondo dell'intrattenimento e dei suoi manager, il vostro? Se è così, comprensibile. Non mi pare, però. Non è quello che leggo.
Il discorso è che ormai tutti i mezzi di comunicazione tendono ad autocensurarsi per paura di ledere chissà cosa di chissà quale minoranza.
Basta vedere cosa succede nelle aziende. Mail su mail che professano l'inclusività con asterischi e voli pindarici linguistici. Fortunatamente ho ancora la facoltà e il diritto di non leggerli e cestinarli.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 04 Nov 2022, 09:21
Boh, vabbè è un argomento sicuramente complesso che è difficilissimo "gestire" su un forum con conversazioni asincrone.
Ma proprio perché ha una complessità eccezionale, non indignamoci. :)
Sono d'accordo. Chi comincia? :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: fomento - 04 Nov 2022, 10:02
"Non ho colto" perché non sta accadendo nulla del genere. Ti ho dato il beneficio di non aver scritto una simile, sciocca enormità. Non l'hai colto :)
Stai evidentemente proiettando delle tue paure irrazionali sull'osservazione della realtà intorno a te. Fatti tuoi, ma non porta un grande contributo al discorso (come sopra).

Quello che accade nel mondo proprio mentre scriviamo, or ora, è proprio l'opposto: persone, artisti o comuni mortali, sono liberi di dire e scrivere le peggio fregnacce, e altre persone sono libere di dire che quelle fregnacce gli fanno schifo. A quel punto le fregnacce possono essere rettificate oppure no. That's all.

Qualcuno, su 7 miliardi di individui, starà sicuramente abusando del diritto di querela. Si fa per la qualunque, senza sortire particolari effetti macroscopici, né tantomeno sovvertire l'ordine mondiale.

Rilassati. Il peggio che può succedere, quando tutti utilizzeranno gli asterischi (o delle soluzioni più interessanti e aggraziate) in modo naturale e spontaneo, mentre tu forse ti ostinerai a chiamare al maschile chi maschio non è, è che in molti penseranno che sei un bifolco. Stacce :)

In breve è questo "fenomeno" qui:

Citazione

La fallacia della brutta china, detta anche fallacia del piano inclinato, della china pericolosa, o del pendio scivoloso, è un ragionamento con cui, partendo da una tesi, si trae una sequenza di conseguenze presentate come inevitabili ma, in realtà, del tutto arbitrarie. In questo modo si giunge a una conclusione finale inaccettabile con la quale si intende rigettare la tesi di partenza.


https://it.wikipedia.org/wiki/Fallacia_della_brutta_china#%3A%7E%3Atext%3DLa_fallacia_della_brutta_china%2Cin_realt%C3%A0%2C_del_tutto_arbitrarie.?wprov=sfla1


Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 04 Nov 2022, 12:11
Quello che accade nel mondo proprio mentre scriviamo, or ora, è proprio l'opposto: persone, artisti o comuni mortali, sono liberi di dire e scrivere le peggio fregnacce, e altre persone sono libere di dire che quelle fregnacce gli fanno schifo. A quel punto le fregnacce possono essere rettificate oppure no. That's all.

Non è quello che sta succedendo.

Quello che accade oggi è che l'indignazione è diventata un pretesto per alimentare movimenti di pressione che, direttamente o indirettamente, stanno incidendo sulla libertà di espressione.

Queste persone generano pressione sulle aziende e sui singoli, chiedono di boicottare marchi o artisti, urlano che qualcuno dovrebbe perdere il lavoro.

A quel punto, l'autocensura è la via più sicura.
E l'irragionevole autocensura è un danno per la libertà di espressione.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 04 Nov 2022, 12:22
Ho già risposto a queste argomentazioni prima che le scrivessi, nei post precedenti :)

...ma ok:

L'irragionevole ->  chi decide cosa sia ragionevole oppure no?

Autocensura -> se è auto, non è censura. Se si ritiene tanto importante dire "frocio" o "negro" o "ciccione" o whatever, lo si può fare tranquillamente. Accettandone le conseguenze. Come ogni scelta della vita dopotutto, giusto?

L'arte non funziona così da secoli? Se quello che fai fa schifo, ti becchi i pomodori.

Nella storia quelli che arrestano gli artisti, lo spauracchio che agitate con così tanta foga, sono gli stessi che arrestano anche i froci, i negri, i ciccioni. E ci fanno saponette. Curioso paradosso.



Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 04 Nov 2022, 12:25
"Non ho colto" perché non sta accadendo nulla del genere. Ti ho dato il beneficio di non aver scritto una simile, sciocca enormità. Non l'hai colto :)
Stai evidentemente proiettando delle tue paure irrazionali sull'osservazione della realtà intorno a te. Fatti tuoi, ma non porta un grande contributo al discorso (come sopra).

Quello che accade nel mondo proprio mentre scriviamo, or ora, è proprio l'opposto: persone, artisti o comuni mortali, sono liberi di dire e scrivere le peggio fregnacce, e altre persone sono libere di dire che quelle fregnacce gli fanno schifo. A quel punto le fregnacce possono essere rettificate oppure no. That's all.

Qualcuno, su 7 miliardi di individui, starà sicuramente abusando del diritto di querela. Si fa per la qualunque, senza sortire particolari effetti macroscopici, né tantomeno sovvertire l'ordine mondiale.

Rilassati. Il peggio che può succedere, quando tutti utilizzeranno gli asterischi (o delle soluzioni più interessanti e aggraziate) in modo naturale e spontaneo, mentre tu forse ti ostinerai a chiamare al maschile chi maschio non è, è che in molti penseranno che sei un bifolco. Stacce :)

In breve è questo "fenomeno" qui:

Citazione

La fallacia della brutta china, detta anche fallacia del piano inclinato, della china pericolosa, o del pendio scivoloso, è un ragionamento con cui, partendo da una tesi, si trae una sequenza di conseguenze presentate come inevitabili ma, in realtà, del tutto arbitrarie. In questo modo si giunge a una conclusione finale inaccettabile con la quale si intende rigettare la tesi di partenza.


https://it.wikipedia.org/wiki/Fallacia_della_brutta_china#%3A%7E%3Atext%3DLa_fallacia_della_brutta_china%2Cin_realt%C3%A0%2C_del_tutto_arbitrarie.?wprov=sfla1
Esatto. Peraltro "brutta china" o "deriva" sono proprio i termini usati spesso in questo topic. Termini da nonni col bastone alzato.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 04 Nov 2022, 12:29
Ho già risposto a queste argomentazioni prima che le scrivessi, nei post precedenti :)

Ok, grazie.

Linkami il post, per favore, così poi me le leggo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 04 Nov 2022, 12:35
Io alle considerazioni fatte aggiungo che per me il discorso è che si sta facendo una battaglia sbagliata in partenza e che non porterà i benefici sperati ma solo ulteriori malumori e spaccature.
Per principio perché, a mio parere, l'inclusione si ha quando la comunità accetta come normale chi prima veniva considerato diverso e per me si fa educando e investendo in cultura. Forzare il modo di parlare e scrivere, sempre a mio parere, invece non fa altro che ghettizzare ulteriormente il "diverso" (quello che lo devo chiamare con la *), tra l'altro che si autoghettizza, e rendere più scettico e indisposto chi non è così aperto di mente e si ritrova a dover cambiare lui per venire incontro ai "diversi".
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 04 Nov 2022, 12:45

Nella storia quelli che arrestano gli artisti, lo spauracchio che agitate con così tanta foga, sono gli stessi che arrestano anche i froci, i negri, i ciccioni. E ci fanno saponette. Curioso paradosso.
Così come i nonni col bastone alzato sono gli stessi che gli hanno fatto il culo, a chi arrestava i froci, negri e ciccioni.
La vita è sempre paradossale, il problema nasce quando riflettervi diventi un oltraggio...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 04 Nov 2022, 13:42
Figuriamoci se mi indigno per la gente che s'incazza con Taylor Swift, al massimo alzo un sopracciglio.

Non c'è dubbio che tutto ciò che fa soffrire le persone sia un problema, quindi anche la stigmatizzazione, ma nel caso specifico essere grassi è un problema di per sé a prescindere dalla stigmatizzazione, a differenza per esempio dell'essere neri o gay o donne, che non sarebbe problematico se non esistesse la discriminazione.

Mi ritrovo abbastanza nel brano che segue, tratto dall'articolo del Post:
Citazione
Negli ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti, c’è stata una generale apertura verso le differenze che si è manifestata in molti campi della cultura, dal cinema alla moda: si è affermato il concetto di “body positivity” e si è diffusa l’idea che anche i corpi tradizionalmente considerati non conformi potessero essere mostrati ed esaltati esattamente come gli altri.

Molti esperti e opinionisti però hanno espresso la preoccupazione che questo approccio possa diventare dannoso per persone la cui grassezza è causa di problemi di salute gravi e che dovrebbero quindi preoccuparsene.
A me il concetto di "grasso è bello" non piace non per una questione estetica, bensì perché dovrebbe essere comunicato in maniera più onesta: "grasso è bello ma fa male alla salute". Scrivo ciò, ribadisco, da non magro.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 04 Nov 2022, 14:34
Ho già risposto a queste argomentazioni prima che le scrivessi, nei post precedenti :)

Ok, grazie.

Linkami il post, per favore, così poi me le leggo.

Qui: https://www.tfpforum.it/index.php?topic=25788.msg2766869#msg2766869

E qui: https://www.tfpforum.it/index.php?topic=25788.msg2766878#msg2766878

Nel mentre, ho anche editato la risposta di cui sopra.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 04 Nov 2022, 15:05
Ho letto. Ma avevo letto anche prima, se erano quelle due risposte.

Noi continuiamo a postare esempi di gruppi di pressione che inducono censura o autocensura.
Tu continui a ripetere che non vedi niente di tutto questo. Quando l'articolo magari è due post più sopra.

Mi sembra che le posizioni siano chiare, non è utile proseguire.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 04 Nov 2022, 18:42
Jhawol!

No, in realtà di argomenti per proseguire ce ne sono parecchi.
Però è venerdì!
See you soon... Maybe.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DRZ - 04 Nov 2022, 20:56
Noi continuiamo a postare esempi di gruppi di pressione che inducono censura o autocensura.

Non è censura, è marketing: vuoi vendere ad un pubblico più liberale? Scrivi curvy invece di grasso, tutti quanti siamo splendidi e comunque eccetera e fai soldi così. Vuoi vendere ai conservatori? Rivendichi la tua libertà di dire il cacchio che ti pare perché i SJW vogliono tapparci la bocca eccetera e ti fai una carriera su quel pubblico lì.



Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 06 Nov 2022, 18:02
TFP Link :: https://www.facebook.com/reel/502330751795134?s=chYV2B&fs=e
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 06 Nov 2022, 19:16
Dovrebbe essere anche un po' disabile e magari Ebreo.
No davvero spero che tutti qui abbiano il senso dell'umorismo per farci 2 risate e bon.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 07 Nov 2022, 15:41
Il nuovo Final Fantasy sotto attacco perché mancano i personaggi di colore. Giusto per ribadire che stiamo arrivando alla follia.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 07 Nov 2022, 15:46
Il black mage non vale?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 07 Nov 2022, 15:48
Dipende da quanto è lungo il bastone.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 07 Nov 2022, 15:48
Mi sa che mancano anche gli asiatici. ^^U
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alfredolatorre - 07 Nov 2022, 15:59

(https://i.postimg.cc/SNnq3g5Z/BRIDGERTON-105-Unit-01831-R.webp) (https://postimg.cc/GHnZsxbY)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 07 Nov 2022, 17:14
Altro giro, altro regalo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Luv3Kar - 10 Nov 2022, 08:59
Il nuovo Final Fantasy sotto attacco perché mancano i personaggi di colore. Giusto per ribadire che stiamo arrivando alla follia.

TFP Link :: https://kotaku.com/ffxvi-square-enix-naoki-yoshida-ff16-release-date-1849744847?utm_source=kotaku_newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=2022-11-05

Nello specifico, gli sviluppatori hanno detto che i personaggi sono tutti bianchi perché si ispirano al fantasy e all'Europa medievale, che tutta bianca non era. A me sembrano critiche pertinenti: se scegli di creare un mondo fittizio in cui tutti gli abitanti sono di una sola etnia, stai facendo una scelta precisa e anomala, per quanto legittima, così come è legittimo che pubblico e stampa alzino il sopracciglio e ti chiedano perché.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 10 Nov 2022, 09:03
Non sono per niente d'accordo e per me questo è proprio un esempio di censura alla quale l'inclusione forzata ci porta. Ora scrivo sdegnato che non hanno incluso uno del sud Italia con i capelli arancioni e gli occhi azzurri. Sono in tanti ma non sono mai rappresentati.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Luv3Kar - 10 Nov 2022, 09:20
Non sono per niente d'accordo e per me questo è proprio un esempio di censura alla quale l'inclusione forzata ci porta. Ora scrivo sdegnato che non hanno incluso uno del sud Italia con i capelli arancioni e gli occhi azzurri. Sono in tanti ma non sono mai rappresentati.

Innanzitutto nessuno li ha censurati, sono liberi di creare il loro mondo come vogliono. In questo caso il punto non è l'inclusione forzata, ma l'esclusione deliberata. E poi mi verrebbe da dire che i meridionali rientrano tra i bianchi e qui si parla di etnie diverse, ma di fronte a una risposta così infantile e completamente fuori fuoco alzo le mani e ti lascio alla tua visione del mondo in cui il maschio bianco etero occidentale vive sopraffatto e vessato.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 10 Nov 2022, 09:23
Il nuovo Final Fantasy sotto attacco perché mancano i personaggi di colore. Giusto per ribadire che stiamo arrivando alla follia.

TFP Link :: https://kotaku.com/ffxvi-square-enix-naoki-yoshida-ff16-release-date-1849744847?utm_source=kotaku_newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=2022-11-05

Nello specifico, gli sviluppatori hanno detto che i personaggi sono tutti bianchi perché si ispirano al fantasy e all'Europa medievale, che tutta bianca non era. A me sembrano critiche pertinenti: se scegli di creare un mondo fittizio in cui tutti gli abitanti sono di una sola etnia, stai facendo una scelta precisa e anomala, per quanto legittima, così come è legittimo che pubblico e stampa alzino il sopracciglio e ti chiedano perché.

Sarebbe peraltro un'ottima occasione per discutere di quanto siano (mediamente) razzisti i giapponesi. Uno dei popoli più razzisti e meno inclusivi in assoluto, tra le democrazie avanzate.

E il mondo del videogaming al Giappone deve tanto del suo immaginario, non troppo curiosamente.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 10 Nov 2022, 09:27
@Luv3Kar secondo me centra bene il tutto.
Potevano anche dire che non volevano non caucasici perché gli stanno sulle balle e l'opera è la loro. Nessun problema, hai fatto risposto a una critica e caso chiuso.
Invece c'è un passo che dice:
Citazione
So why did the developers decide to include only white characters in the trailer? Yoshida has an answer that sounds entirely like a non-answer. “It can be challenging to assign distinctive ethnicities to either antagonist or protagonist without triggering audience preconceptions, inviting unwarranted speculation, and ultimately stoking flames of controversy,” he told IGN.
Ecco qui ci leggo tanta superficialità e paraculaggine. Era meglio stare zitti e andare avanti per la loro strada.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 10 Nov 2022, 09:40
Non sono per niente d'accordo e per me questo è proprio un esempio di censura alla quale l'inclusione forzata ci porta. Ora scrivo sdegnato che non hanno incluso uno del sud Italia con i capelli arancioni e gli occhi azzurri. Sono in tanti ma non sono mai rappresentati.

Innanzitutto nessuno li ha censurati, sono liberi di creare il loro mondo come vogliono. In questo caso il punto non è l'inclusione forzata, ma l'esclusione deliberata. E poi mi verrebbe da dire che i meridionali rientrano tra i bianchi e qui si parla di etnie diverse, ma di fronte a una risposta così infantile e completamente fuori fuoco alzo le mani e ti lascio alla tua visione del mondo in cui il maschio bianco etero occidentale vive sopraffatto e vessato.

Era chiaramente una provocazione, un'iperbole. Pensavo si capisse. E no non siamo (ancora) alla censura ma certamente uno non è più libero di pensare un'opera senza includere a forza questa o quella categoria.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 10 Nov 2022, 09:42


Sarebbe peraltro un'ottima occasione per discutere di quanto siano (mediamente) razzisti i giapponesi. Uno dei popoli più razzisti e meno inclusivi in assoluto, tra le democrazie avanzate.
E lo sono talmente tanto che è praticamente impossibile trovare un loro rappresentante somatico nelle loro opere di fantasia, dove sono tutti rigorosamente "esotici"...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Luv3Kar - 10 Nov 2022, 10:07
E lo sono talmente tanto che è praticamente impossibile trovare un loro rappresentante somatico nelle loro opere di fantasia, dove sono tutti rigorosamente "esotici"...

Quello penso dipenda da un misto di fascinazione per il modello estetico occidentale e di senso di inferiorità. Se guardi come gestiscono l'immigrazione o come considerano i popoli vicini, non sono certo un modello di multiculturalismo.

Del resto, critiche di questo tipo erano già state rivolte in passato ad altri sviluppatori giapponesi o a CDPR che è polacca per The Witcher, due paesi etnicamente molto omogenei. Non credo neanche sia razzismo intenzionale, ma più un riflesso dell'ambiente culturale. Ma se vuoi parlare a tutto il mondo, sono aspetti di cui devi tenere conto, non puoi cascare dal pero come Yoshida.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alfredolatorre - 10 Nov 2022, 10:55
Il vero problema è indignarsi perché in un gioco ci sono poche persone di colore e che questo, in automatico, sia indice di poca inclusività o, ancor peggio, di razzismo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 10 Nov 2022, 11:03
Del resto, critiche di questo tipo erano già state rivolte in passato ad altri sviluppatori giapponesi o a CDPR che è polacca per The Witcher, due paesi etnicamente molto omogenei.
Il punto non era che la Polonia fosse etnicamente omogenea, ma che il fantasy letterario ha sempre avuto come base il medioevo europeo o comunque un mondo preglobalizzato, quindi con etnie esclusivamente locali.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 10 Nov 2022, 12:15
Per onore di contesto, recuperiamo la domanda che ha fatto IGN:

Citazione
IGN: In regards to diversity in the game, can we expect to see Black characters in Final Fantasy XVI, or people of color (non-white characters) in general? To clarify a bit more, there’s been discussion around the trailers to date featuring mostly white characters, and I wanted to get clarity on whether we can expect the final game to be more diverse.

La domanda è legittima e, giornalisticamente, ben posta.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: AXW - 10 Nov 2022, 12:18
Del resto, critiche di questo tipo erano già state rivolte in passato ad altri sviluppatori giapponesi o a CDPR che è polacca per The Witcher, due paesi etnicamente molto omogenei.
Il punto non era che la Polonia fosse etnicamente omogenea, ma che il fantasy letterario ha sempre avuto come base il medioevo europeo o comunque un mondo preglobalizzato, quindi con etnie esclusivamente locali.

Non ha senso quello che scrivi.

TFP Link :: https://www.vice.com/it/article/bj99j3/accuratezza-storica-medioevo-videogiochi-destra-estrema-razzismo

Eppure “il Medioevo non era totalmente bianco,” ha scritto a Motherboard via email la professoressa Dorothy Kim, insegnante di letteratura medievale alla Brandeis University e autrice di Teaching Medieval Studies in a Time of White Supremacy. “Lo dimostrano gli studi storici, l’archeologia, la produzione artistica, la produzione letteraria e culturale.”

Questa idea di un Medioevo solo bianco, legata all’identità delle nazioni europee, proviene invece dal Romanticismo. “Il nazionalismo nel Romanticismo era un etno-nazionalismo, cioè aveva una forte componente etnica,” ci ha scritto via email la dottoressa Helen Young della Deakin University—autrice di Race and Popular Fantasy Literature: Habits of Whiteness.


Il vero problema è indignarsi perché in un gioco ci sono poche persone di colore e che questo, in automatico, sia indice di poca inclusività o, ancor peggio, di razzismo.

No, come diceva poco sopra Luv3Kar, il vero problema è la risposta degli sviluppatori di FFXVI. Prova a rileggerla, è molto interessante.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 10 Nov 2022, 13:08
Sulla risposta concordo pure io. Dovevano semplicemente dire "perché ci piace così".
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 10 Nov 2022, 13:11
Il vero problema è indignarsi perché in un gioco ci sono poche persone di colore e che questo, in automatico, sia indice di poca inclusività o, ancor peggio, di razzismo.
La penso così. Poi parliamo della stessa casa che sta facendo uscire un gioco dove l'unica protagonista è di colore.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 10 Nov 2022, 13:28
Medioevo non totalmente bianco non significa etnicamente inclusivo al 100% come si vogliono oggi i prodotti mass market. Villaggio polacco del 1200. Duecento anime. Quanti neri o asiatici ci saranno stati?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 10 Nov 2022, 14:11
Il vero problema è indignarsi perché in un gioco ci sono poche persone di colore e che questo, in automatico, sia indice di poca inclusività o, ancor peggio, di razzismo.
La penso così. Poi parliamo della stessa casa che sta facendo uscire un gioco dove l'unica protagonista è di colore.
Per FFVII remake il problema fu che Barrett avesse un accento troppo "nero"...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 10 Nov 2022, 15:01
Per onore di contesto, recuperiamo la domanda che ha fatto IGN:

Citazione
IGN: In regards to diversity in the game, can we expect to see Black characters in Final Fantasy XVI, or people of color (non-white characters) in general? To clarify a bit more, there’s been discussion around the trailers to date featuring mostly white characters, and I wanted to get clarity on whether we can expect the final game to be more diverse.

La domanda è legittima e, giornalisticamente, ben posta.
Non lo so, Ivan. Mi verrebbe da dirti di sì. Un giornalista può fare questa domanda, ci mancherebbe che qualcuno glielo impedisca. Ma al contempo, non riesco a non percepirla come una forma di pressione. Se oggi crei opere di fantasia per un ampio mercato e non rispetti arbitrari standard di inclusività, rischi comunque guai. E domande come questa sono parte di questo perverso meccanismo.

Ma poi siamo davvero solo genere e colore della pelle? Nessuno domanda mai a Capcom o Naughty Dog se nel loro gioco ci saranno anche persone religiose che non siano fanatici assassini o bambini ingenui. E in generale, nei videogiochi, le persone di fede sono perlopiù rappresentate così. Il mondo del gaming è inclusivo per le persone di fede? No. Qualcuno se ne lamenta? No. Se però accidentalmente sono maschi bianchi cui piace la gnocca, si beccano comunque costantemente insulti salvo annuire anche alla più folle pretesa di inclusione ideologica.

Qualche anno fa, se un prete si azzardava a fare un commento negativo sul contenuto di un certo film, esprimendo quello che dovrebbe essere il diritto di opinione, si gridava all'ingerenza addirittura in campo artistico. Oggi esistono innumerevoli movimenti ideologici aggressivi che condizionano i media. Io credo che ai condizionamenti si dovrebbe reagire a prescindere, non solo quando sgraditi al proprio gusto.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Devil May Cry - 10 Nov 2022, 16:13
Dicono che Boris 4 parli proprio delle quote da inserire in uno show, devo ancora vederlo ma dicono che si muore (tipo apostolo asiatico o una cosa del genere).
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 10 Nov 2022, 17:03
Dicono che Boris 4 parli proprio delle quote da inserire in uno show, devo ancora vederlo ma dicono che si muore (tipo apostolo asiatico o una cosa del genere).
Non farebbe ridere, se i primi a fare white washing non fossero stati, in questo campo, proprio gli ecclesiastici, di fatto rimuovendo dall'immaginario uno dei più grandi successi dell'evangelizzazione, la sua globalizzazione in tempi non sospetti😁
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 10 Nov 2022, 17:08
Io spero davvero che ce la faccia ;D (articolo, per inciso, dai toni insopportabili)
TFP Link :: https://lanuovabq.it/it/uomo-si-crede-donna-disabile-delirio-in-salsa-gender
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 10 Nov 2022, 17:52
Domanda: l'inclusività o, all'opposto, l'esclusione, incidono sulle vendite e sull'immagine dei brand? Oppure è un tema che per ora rimane confinato in una bolla, magari grande ma non significativa dal punto di vista commerciale?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 10 Nov 2022, 18:12
Per onore di contesto, recuperiamo la domanda che ha fatto IGN:

Citazione
IGN: In regards to diversity in the game, can we expect to see Black characters in Final Fantasy XVI, or people of color (non-white characters) in general? To clarify a bit more, there’s been discussion around the trailers to date featuring mostly white characters, and I wanted to get clarity on whether we can expect the final game to be more diverse.

La domanda è legittima e, giornalisticamente, ben posta.
Non lo so, Ivan. Mi verrebbe da dirti di sì. Un giornalista può fare questa domanda, ci mancherebbe che qualcuno glielo impedisca. Ma al contempo, non riesco a non percepirla come una forma di pressione.

Tutto vero. È solo che nel caso specifico, il giornalista non solleva la questione, la riporta:

"there’s been discussion around the trailers"

Sì, ci sono cinquanta sfumature di paraculaggine in mezzo, lo sappiamo, però giornalisticamente non gli posso dire niente :)

Io la domanda non l'avrei posta. Il mio direttore, invece, probabilmente l'avrebbe voluta.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 10 Nov 2022, 18:18
In teoria i giornalisti dovrebbero sempre porle, le domande scomode.
Mai nessuno che chieda ad Allegri perché mette una mezzala naturale a fare il centrale basso e viceversa... perchééééé?!
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 10 Nov 2022, 19:33
E lo sono talmente tanto che è praticamente impossibile trovare un loro rappresentante somatico nelle loro opere di fantasia, dove sono tutti rigorosamente "esotici"...

Quello penso dipenda da un misto di fascinazione per il modello estetico occidentale e di senso di inferiorità. Se guardi come gestiscono l'immigrazione o come considerano i popoli vicini, non sono certo un modello di multiculturalismo.

Del resto, critiche di questo tipo erano già state rivolte in passato ad altri sviluppatori giapponesi o a CDPR che è polacca per The Witcher, due paesi etnicamente molto omogenei. Non credo neanche sia razzismo intenzionale, ma più un riflesso dell'ambiente culturale. Ma se vuoi parlare a tutto il mondo, sono aspetti di cui devi tenere conto, non puoi cascare dal pero come Yoshida.
Anche le virgole :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 10 Nov 2022, 19:43
Domanda: l'inclusività o, all'opposto, l'esclusione, incidono sulle vendite e sull'immagine dei brand? Oppure è un tema che per ora rimane confinato in una bolla, magari grande ma non significativa dal punto di vista commerciale?

Più che sulle vendite o sull'immagine generica del brand, un richiamo esplicito alle tematiche inclusive fa parlare del prodotto, e far parlare di sé è sempre fondamentale.

Esattamente come fa parlare una tipa scosciata in copertina, o i muscoli di John Rambo... Dai secoli dei secoli amen.

Con la fondamentale differenza che i suddetti sono quantomeno discutibili (e finalmente discussi), mentre una persona non-caucasica o non-eterosessuale non dovrebbero proprio essere discutibili.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 10 Nov 2022, 20:13
E lo sono talmente tanto che è praticamente impossibile trovare un loro rappresentante somatico nelle loro opere di fantasia, dove sono tutti rigorosamente "esotici"...

Quello penso dipenda da un misto di fascinazione per il modello estetico occidentale e di senso di inferiorità. Se guardi come gestiscono l'immigrazione o come considerano i popoli vicini, non sono certo un modello di multiculturalismo.
Mi riferivo proprio a questo, senso di inferiorità e razzismo non vanno propriamente a braccetto.
Evidentemente sono due fenomeni distinti, e come tali andrebbero discriminati: non metti tutti bianchi caucasici in un prodotto di fantasia, perchè odi gli altri, compreso te stesso, ce li metti perchè ti piacciono...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 10 Nov 2022, 20:28
Il complesso di inferiorità è proprio il motore immobile di ogni razzismo/sessismo/intolleranza.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 11 Nov 2022, 07:25
Il complesso di inferiorità è proprio il motore immobile di ogni razzismo/sessismo/intolleranza.
Ma non lo esprimi magnificando i canoni estetici di chi dovresti discriminare, applicandoli ai protagonisti delle tue storie.
La rappresentazione umiliante di neri o asiatici nei media occidentali, ad esempio, non ha niente a che vedere con quella dei caucasici nei media giapponesi, che è uguale e contraria, è evidente che la chiusura culturale allo "straniero", coatta, di regime, e relegata alla gestione della cosa pubblica e degli affari interni, si scontri con il sogno immaginifico di chi quello stesso regime e cultura li abbia subiti, piuttosto che esaltarli anche attraverso la propria arte, e il giappone più di tutti ha trovato nell'espressione artistica popolare i segni dell'insofferenza, e la valvola di sfogo, per uno stile di vita non sempre a misura d'uomo, e che porta in sè i caratteri, prima che del razzismo in senso stretto, dell'imperialismo di stato da cui esso discende, ma che, come ha sottolineato Luv3kar, non è "intenzionale" o connaturato ad una idea di disintegrazione dell'altro, che invece viene, nel prodotto finale, praticamente adorato...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 11 Nov 2022, 10:05
Forse non ho capito, stai dicendo che i giapponesi non possono essere razzisti perchè nei manga (negli shonen poi, e manco tutti anzi) i personaggi hanno gli occhioni?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 11 Nov 2022, 16:37
a proposito, ma @O_O  dove è finita?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 11 Nov 2022, 17:10
Forse non ho capito, stai dicendo che i giapponesi non possono essere razzisti perchè nei manga (negli shonen poi, e manco tutti anzi) i personaggi hanno gli occhioni?
No, non ho detto che non possano, ho detto che non si possa usare Final Fantasy, o un qualsiasi altro prodotto di fantasia da loro sfornato, ed associargli elementi che fanno parte della loro cultura, ma provengono da tutt'altro, e non rendono il razzismo connaturato, generalizzato,  e appunto rinvenibile in una assenza di etnie, che ha le sue radici altrove...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 11 Nov 2022, 18:10
@Luv3Kar secondo me centra bene il tutto.
Potevano anche dire che non volevano non caucasici perché gli stanno sulle balle e l'opera è la loro. Nessun problema, hai fatto risposto a una critica e caso chiuso.
Invece c'è un passo che dice:
Citazione
So why did the developers decide to include only white characters in the trailer? Yoshida has an answer that sounds entirely like a non-answer. “It can be challenging to assign distinctive ethnicities to either antagonist or protagonist without triggering audience preconceptions, inviting unwarranted speculation, and ultimately stoking flames of controversy,” he told IGN.
Ecco qui ci leggo tanta superficialità e paraculaggine. Era meglio stare zitti e andare avanti per la loro strada.
Eppure si basa sui fatti.
Riporto di nuovo: FFVII Remake, criticato perchè Barrett ha un accento troppo "nero".
Cyberpunk 2077 tacciato di razzismo perchè i neri delle Hawaii erano "troppo" neri delle Hawaii, a causa del loro aspetto stereotipato (dread), e in questo caso specifico è dovuto intervenire Pondsmith a ricordare che:
1)Stai dando del razzista nei confronti delle persone di colore, ad una persona di colore (che, chiaramente, non sai esserlo)
2)È la mia opera e ci faccio il cazzo che mi pare.
Aggiungo una nota al discorso della stereotipia, se caratterizzi un personaggio secondo dei clichè (che sono tali per un motivo), tipo usare i dread, stai appunto stereotipizzando.
Però se Katie Perry si fa i dread, online viene tacciata di "appropriazione culturale". Cioè un dato elemento diventa clichè, e quindi fonte di biasimo, o elemento cardine di una cultura, e quindi fonte di orgoglio inappropriabile, a seconda di come ci si sveglia la mattina.
E dovrebbe sembrare una paraculata affermare che, comunque tu ti muova, starai "inviting unwarranted speculation, and ultimately stoking flames of controversy"?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alexross - 11 Nov 2022, 19:32
Eppure in ff13 c'era un afroamericano che era il migliore personaggio del gioco e nessuno gli ha fatto una lode
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 12 Nov 2022, 19:33
Io spero davvero che ce la faccia ;D (articolo, per inciso, dai toni insopportabili)
TFP Link :: https://lanuovabq.it/it/uomo-si-crede-donna-disabile-delirio-in-salsa-gender
Boh, a me pare che questo possa essere semplicemente tacciato di essere lo scemo del villaggio, al pari di uno che se vada a giro vestito da Batman. Non diamo a certi casi umani una nobiltà che non hanno.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 12 Nov 2022, 20:04
Concordo. Qui parliamo presumibilmente di un problema mentale, e di un giornalista che ha trovato lo spunto per scrivere un articolo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 13 Nov 2022, 08:27
Io spero davvero che ce la faccia ;D (articolo, per inciso, dai toni insopportabili)
TFP Link :: https://lanuovabq.it/it/uomo-si-crede-donna-disabile-delirio-in-salsa-gender
Boh, a me pare che questo possa essere semplicemente tacciato di essere lo scemo del villaggio, al pari di uno che se vada a giro vestito da Batman. Non diamo a certi casi umani una nobiltà che non hanno.
Il punto è dove finisca l'autopercezione, e relativa autodeterminazione, capisaldi di un certo attivismo, e dove inizi il problema mentale, con tutte le possibili sfumature e gradazioni, che, proprio per la complessità della materia, vanno indagate, discusse, e messe in dubbio continuamente, piuttosto che "lasciate in pace" ad autopercepirsi...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 04 Dic 2022, 17:29
La fonte è quella che è, ma il contenuto è interessante. Se qualcuno ha altre info ad integrazione o correzione, prego...
TFP Link :: https://educazione.chiesacattolica.it/disforia-di-genere-londra-cambia-idea-e-fase-transitoria/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 01 Gen 2023, 19:08
Woody Allen, da un'intervista pubblicata su Repubblica:

In uno dei racconti c’è una pop star che si rifiuta di avere un rapporto sessuale con un animale e la stampa titola: “Pop star sexy non inclusiva. Discrimina gli animali”. Sembra un’evidente critica al politicamente corretto. È così?

«Il politicamente corretto nasce con intenzioni nobili, che percorrono la stessa strada dell’educazione e della civiltà. Ma sempre più spesso è estremizzato fino a livelli ridicoli, che hanno generato vere proprie cacce alle streghe, con docenti che ad esempio hanno perso il loro lavoro per aver usato espressioni semplicemente ambigue. Tutto ciò limita la libertà di espressione e questo è grave, in particolare in campo artistico».

TFP Link :: https://www.repubblica.it/robinson/2022/12/25/news/tutto_quello_che_avreste_voluto_sapere_su_woody_allen_io_il_cinema_e_mia_farrow_una_donna_che_non_perdonero_mai-379829729/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: jamp82 - 03 Gen 2023, 10:05
Woody Allen, da un'intervista pubblicata su Repubblica:

In uno dei racconti c’è una pop star che si rifiuta di avere un rapporto sessuale con un animale e la stampa titola: “Pop star sexy non inclusiva. Discrimina gli animali”. Sembra un’evidente critica al politicamente corretto. È così?

«Il politicamente corretto nasce con intenzioni nobili, che percorrono la stessa strada dell’educazione e della civiltà. Ma sempre più spesso è estremizzato fino a livelli ridicoli, che hanno generato vere proprie cacce alle streghe, con docenti che ad esempio hanno perso il loro lavoro per aver usato espressioni semplicemente ambigue. Tutto ciò limita la libertà di espressione e questo è grave, in particolare in campo artistico».

TFP Link :: https://www.repubblica.it/robinson/2022/12/25/news/tutto_quello_che_avreste_voluto_sapere_su_woody_allen_io_il_cinema_e_mia_farrow_una_donna_che_non_perdonero_mai-379829729/

Come biasimarlo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 10 Gen 2023, 17:30
The day the world Flanders away...
TFP Link :: https://dailycitizen.focusonthefamily.com/jordan-peterson-ordered-to-undergo-re-education-training-for-speaking-his-mind/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 10 Gen 2023, 19:16
TFP Link :: https://www.allsides.com/news-source/daily-citizen-media-bias
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 10 Gen 2023, 19:35
Ah, ecco, non è mai successo...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 11 Gen 2023, 18:45
In realtà, sembra sia un argomento di rilievo, al momento:

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2023/01/11/jordan-peterson/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 11 Gen 2023, 20:27
Sìsì. Un bel pagliaccio, pericoloso.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 11 Gen 2023, 21:34
È un ottimo articolo, comunque.
Ho risposto prima di leggerlo perché conosco bene l'argomento.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 11 Gen 2023, 21:34
Elon Musk ha poi battuto Malenia? Per capire se ha fatto anche cose buone.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DRZ - 14 Gen 2023, 22:48
The day the world Flanders away...
TFP Link :: https://dailycitizen.focusonthefamily.com/jordan-peterson-ordered-to-undergo-re-education-training-for-speaking-his-mind/

Incredibile, un ordine professionale che vuole che i propri membri mantengano un contegno professionale.

Non è proprio nazismo nazismo ma siamo lì.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 19 Feb 2023, 20:59
TFP Link :: https://www.ilpost.it/2023/02/19/roald-dahl-modifiche-sensitivity-reader/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 19 Feb 2023, 23:02
Alcune cose sono discutibili ma comprensibili. Altre sono allucinanti.
Cambiare "attraente signora" con "gentile signora"?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: J VR - 20 Feb 2023, 07:38
Di questo passo i prossimi ad essere rielaborati saranno i libri di storia.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 20 Feb 2023, 08:29
Non credo. La Storia è materia di studio accademica, non si cambia a discrezione di una casa editrice.
Semmai possono esserci correnti intepretative anche molto divergenti, ma quello già succede da sempre.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 20 Feb 2023, 14:09
Di questo passo i prossimi ad essere rielaborati saranno i libri di storia.

Ma fai piuttosto opere essenziali della letteratura, una bella versione woke dell'Eneide 😂
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 20 Feb 2023, 14:35
Dall'articolo mi sembrano modifiche di poco conto, lievi adeguamenti alla sensibilità contemporanea per evitare rotture di palle. Non mi pare il caso di gridare allo scandalo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Luv3Kar - 20 Feb 2023, 15:49
Cambiare le opere di uno scrittore mantenendo il suo nome in copertina non lo trovo corretto.

Meglio smettere di ristampare o promuovere certi libri per l'infanzia e far leggere ai giovani lettori opere più moderne e affini ai nostri valori, piuttosto che tarroppare quelle di autori razzisti o misantropi.

È quello che sostiene Philip Pullman, tra l'altro, autore di Queste oscure materie:

TFP Link :: https://www.yahoo.com/lifestyle/philip-pullman-says-let-roald-102234079.html?guccounter=1&guce_referrer=aHR0cHM6Ly9kdWNrZHVja2dvLmNvbS8&guce_referrer_sig=AQAAAARcKbCq05e8_NPBSwkEEQRT35m3-7zNa0xpgXmprVsrXFgG9JOxuneCVTyWb447SaaE2ZKB30-C3nIhzLJNnVh3iBcebnaFQfDUeBR4tG8y1D9euADvpsvnohTiPqo7bv-8U3XUgzuZ46fj_cS0J07c6TWjBRfengS5wg-j7QAT
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 20 Feb 2023, 15:54
Cambiare le opere di uno scrittore mantenendo il suo nome in copertina non lo trovo corretto.
Ha senso, però è una cosa che con gli adattamenti ad esempio si è fatto anche in passato.
Nello specifico poi non saprei proprio, come dice slataper le modifiche mi sembrano talmente minime che sarebbe un peccato per queste dover mettere fuori stampa tutte le sue opere.
Se poi il punto è che l'autore fosse razzista o antisemtica diventa ancora più complicato...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 20 Feb 2023, 16:07
Dall'articolo mi sembrano modifiche di poco conto, lievi adeguamenti alla sensibilità contemporanea per evitare rotture di palle. Non mi pare il caso di gridare allo scandalo.

Salinger montò un casino perché in un suo racconto avevano aggiunto una virgola  :hurt:

Oltretutto, quelle che ho letto non mi sembrano modifiche di poco conto.

Credo che l'intervento sia stato avallato dai discendenti dello scrittore.
Se è questo il caso, si prendano i soldi e tanti saluti, buon per loro.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 20 Feb 2023, 16:12
Alcune cose sono discutibili ma comprensibili. Altre sono allucinanti.
Cambiare "attraente signora" con "gentile signora"?
C'è da chiedersi come faccia quel famoso nutrizionista televisivo ad operare ancora, dovendo eliminare le parole che, giustamente, ti facciano stare male al punto da volerti liberare della cosa da cui nascano.
Il problema è tutto qui, le parole non appartengono più alle cose, nè le definiscono, siamo sufficienti a noi stessi per trovare ogni giorno una parola migliore che ci faccia sentire meglio. La digitalizzazione passa anche per questa comodissima discesa...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 20 Feb 2023, 16:12
Credo che l'intervento sia stato avallato dai discendenti dello scrittore.
Son stati proprio loro a volerlo, prima di vendere i diritti.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: pedro - 20 Feb 2023, 16:14
Se chi ha i diritti era d'accordo, si farà così.
In linea di principio comunque è sbagliato, al limite se ne faccia una versione per bambini\woke\whatever con scritto bene in vista "adattamento" così sono tutti contenti.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 20 Feb 2023, 16:20
Credo che l'intervento sia stato avallato dai discendenti dello scrittore.
Son stati proprio loro a volerlo, per vendere i diritti.

Fixed?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 20 Feb 2023, 16:22
In linea di principio comunque è sbagliato, al limite se ne faccia una versione per bambini\woke\whatever con scritto bene in vista "adattamento" così sono tutti contenti.

Concordo.

Anzi, meglio, scrivete in copertina: "Versione adattata per non offendere ciccioni, bruttoni, nani e altra gentaglia marcia: sì, parlo proprio a te che stai leggendo ora la copertina, stronzo!"
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 20 Feb 2023, 16:25
Meglio smettere di ristampare o promuovere certi libri per l'infanzia e far leggere ai giovani lettori opere più moderne e affini ai nostri valori, piuttosto che tarroppare quelle di autori razzisti o misantropi.
Oppure si potrebbe iniziare ad archiviare la cancel culture, digerire che non si può pretendere da epoche passate la stessa sensibilità di quella odierna, e insegnare che dagli autori, come dalle persone viventi, bisogna prendere e valorizzare il meglio senza pretendere la perfezione che non è di nessuno e tanto meno di chi disinstallerebbe dalla Storia qualunque pensiero difforme dalla propria ideologia.

Altrimenti dalla twittercrazia non si salverebbe nessuno, da Giulio Cesare a Leopardi, da Dante a Tolkien e da Alfieri a Einstein.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 20 Feb 2023, 16:32
Sarei anche d'accordo, ma nel caso di libri per bambini credo sia un po' complicato.

Sinceramente la doppia (tripla) versione sarebbe forse la soluzione migliore, fattibile almeno in digitale, in cartaceo la vedo dura.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 20 Feb 2023, 16:40
Avevo letto l'articolo poco prima che @Lord Nexus lo linkasse, e mi stavo interrogando senza giungere a una conclusione. E ancora non mi sono dato una risposta.

Da un lato, l'idea che le opere di un autore vengano modificate da qualcuno che non sia l'autore stesso mi lascia abbastanza perplesso. Anche se l'autorizzazione proviene, come in questo caso, da chi ne detiene i diritti.
D'istinto sarei per preservare un'opera per ció che rappresenta, anche in relazione al tempo e al luogo in cui è stata concepita, specchio e immagine del suo alveo culturale, nel bene e nel male.

Dall'altro lato, ci sono due ordini di considerazioni.

Il primo riguarda il ruolo del revisore o editor (che è anche la mia professione), al quale viene attribuita da decenni la libertà di intervenire anche pesantemente sul materiale d'origine. Dell'autore in vita, spesso a prescindere dalla sua volontà. Chi pubblica affida a una persona terza l'onere di stabilire cosa funzioni e cosa no, cosa sia appropriato e cosa no.
La prassi è più che consolidata, soprattutto nel mondo anglosassone. Ci sono anche casi noti di autori tanto massacrati e stravolti quanto resi celebri proprio dall'intervento di un buon editor.
Se ha un senso preciso intervenire sulle parole di chi scrive oggi, dovrebbe averne ancor di più su quelle che, malgrado loro, invecchiano.

L'altro aspetto da tenere in considerazione è quello pedagogico.
Come ho avuto modo di ribadire più volte in questo stesso topic, ritengo non solo utile ma fondamentale il discorso sul ripensamento del linguaggio in quanto strumento cardine della strutturazione del pensiero.
Non certo in modo arbitrario, ma in conformità con ciò che viene compreso di giorno in giorno da chi studia la materia (sembrerebbe quello che ha fatto Penguin nel presente caso: affidarsi a un team specializzato).
Se questo vale in generale per tutto il pubblico adulto, diventa sostanziale in relazione alla comunicazione infantile.

Detto ciò, rimango dubbioso e sospendo il giudizio, propendendo al momento per una soluzione a metà: vanno bene le modifiche, ma solo se non comportano la soppressione e la censura del pubblicato originale. Fintantoché sarà possibile procurarsi e leggere le opere di un autore per come sono state pensate, potrebbe essere utile e giusto apportare delle modifiche ponderate nelle loro nuove edizioni.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 20 Feb 2023, 16:45
Avevo letto l'articolo poco prima che @Lord Nexus lo linkasse, e mi stavo interrogando senza giungere a una conclusione. E ancora non mi sono dato una risposta.
Ecco, queste operazioni mirano ad ottenere l'esatto opposto, che la letteratura non alleni a sospendere il giudizio, ad interrogarsi, a contestualizzare e riflettere, ma ad ottenere una risposta immediata ad un problema, quando il problema esiste solo affinchè uno ci si possa scervellare sopra, con maggior guadagno per tutti...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 20 Feb 2023, 16:50
Secondo me capita più frequentemente di quanto immaginiamo che testi vecchi di decenni vengano modificati dall'editore: @Ivan F. conosci qualcuno nell'editoria che possa confermare o smentire?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 20 Feb 2023, 19:03
Secondo me capita più frequentemente di quanto immaginiamo che testi vecchi di decenni vengano modificati dall'editore.

Io non credo, ma se qualcuno ha idea, magari ci dirà.

@Ezahn, sei in giro?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Mr.Pickman - 20 Feb 2023, 20:54
Devo continuare a raccontare a mio nipote che è il principe a salvare la pincipessa alla fine del racconto?
Oppure devo cambiare le cose?

Grazie.

* e con il lupo, che dovrebbe essere sviscerato, come faccio?



Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Luv3Kar - 20 Feb 2023, 22:15
Altrimenti dalla twittercrazia non si salverebbe nessuno, da Giulio Cesare a Leopardi, da Dante a Tolkien e da Alfieri a Einstein.

Ma qui stiamo parlando di libri pubblicati in una collana espressamente per l'infanzia in cui si associano i difetti fisici all'immoralità, tra le altre cose.
Il caso delle streghe calve è emblematico di come a volte non sia neanche tutta colpa dell'autore, ma semplicemente dei tempi, perché all'epoca di Dahl non c'era la chemio, altrimenti forse si sarebbe corretto da solo come aveva fatto per gli Umpa Lumpa.
Dai bambini non puoi pretendere una lettura critica e contestualizzata, rischi che introiettino pregiudizi poi difficili da estirpare.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 20 Feb 2023, 23:02
Ma secondo voi basta così poco perché un bambino si formi una visione della realtà? Come quelli che non vogliono far vedere ai propri figli Peter Pan perché a un certo punto si dice che cucire è un mestiere da donne. Una visione paritaria o meno della donna un bimbo se la fa con quello che vede ogni giorno in casa, mica da una battuta di un film che peraltro diciamocelo è una palla al cazzo come tutti i film Disney vecchissimi.

Poi per carità, si possono tranquillamente fare edizioni per bambini ridotte/edulcorate come in un certo senso si fa coi Promessi Sposi alle medie. Ma rispetto al contenuto medio di Netflix/Tik Tok siamo sicuri che la criticità sia il paradigma schiavista-razzista-classista-abilista assimilabile dalla condizione degli Umpa Lumpa?

Io ad esempio non ho ancora capito come fa chi ha figli a evitare che un bambino 3 secondi dopo aver in mano il suo primo device affoghi in tutto il porno del forever.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 20 Feb 2023, 23:49
In realtà i telefoni moderni si possono limitare facilmente, ovviamente finché l'utente non impara a sufficienza da aggirare i vincoli.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Mr.Pickman - 21 Feb 2023, 00:26
La casa editrice censura Roald Dahl: tolte le parole «grasso» e «brutto» dai suoi libri

Tolti tutti i riferimenti al genere, alla razza, al peso. Salman Rushdie: «Puffin Books e gli eredi dell’autore dovrebbero vergognarsi». È già successo a Richard Scarry e Dr Seuss

TFP Link :: https://it.italy24.press/libri/206645.html

TFP Link :: https://www.corriere.it/esteri/23_febbraio_19/casa-editrice-censura-roald-dahl-tolte-parole-grasso-brutto-suoi-libri-80dd212a-b070-11ed-bbef-91b6ba0d81d3.shtml
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 21 Feb 2023, 00:30
Penso che di "mica da" sia lastricato l'inferno.

Il resto l'ho scritto estesamente nel mio post precedente, non ho altro da dire oltre ad apprezzare sempre e diffusamente gli interventi di @Luv3Kar, da più o meno vent'anni. Non so bene come faccia.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 21 Feb 2023, 00:41
oltre ad apprezzare sempre e diffusamente gli interventi di @Luv3Kar, da più o meno vent'anni. Non so bene come faccia.

Scrive una sua opinione ogni tre anni, grazie al razzo.

Avesse le mani nella melma come tutti noi ci sarebbe già qualcuno che vuole ammazzarlo. O peggio, revisionarlo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 21 Feb 2023, 00:47
Io ad esempio non ho ancora capito come fa chi ha figli a evitare che un bambino 3 secondi dopo aver in mano il suo primo device affoghi in tutto il porno del forever.

Non si può. Vedo genitori che ci provano, poi vengono a raccontare che hanno trovato i figli insieme ai cugini che guardavano di nascosto le tette di Belen. Che risate mi sono fatto. Ho guardato sul telefono per vedere se eravamo nel 1957.

Io lascio tutto relativamente libero. E del problema si parla a priori o a posteriori. Così, de botto, quando meno se l’aspettano.

Per usare le parole della Montessori: “Devono affondare nella merda tutta e subito, ora che ci sono i genitori”. Poi ognuno la pensa diversamente.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 21 Feb 2023, 01:21
Qui diverse opinioni interessanti. Nessuna a favore della gente che cancella le parole altrui.

TFP Link :: https://www.nytimes.com/2023/02/20/books/roald-dahl-books-changes.html?unlocked_article_code=BRKewkCOP4vLQYlpr-AYoQrejdN4VwfHUV2U4P64r3qGRWCDnk3cWvuNlWwFcGsP_2ZekotWjFtj81jJyGCTFmI1aZuWXNP_dKPUJflUG_sGlfbWXVGhU6-XwpjHePC0Cs9RE-StK0RrQo5MDTq1yEn92zDg4C6Kzm195FM1vdNJXMSRCFRh21GzKP3RT-Z4hzbJuC0r1l8df0nrV8hq1MRvb1y2pRMDXfpSHoImhYNtmv9jdUYQja7MK6f9QzzkQwSJ4NUzMjVZwzOuZypwllzS4td5ojSU_6k_PSxlLTqmG81vQkXIUayyv1vE7XnJh-EXKNeAhXGQvXb4PkF6TRQ&smid=nytcore-ios-share&referringSource=articleShare
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 21 Feb 2023, 05:50
E quindi siamo arrivati alla censura come si era anticipato. Per fortuna "(ancora) non imposta per legge ma comunque consigliata" dall'alto (se vuoi vendere ti adegui).
Mi chiedo se non stiamo solo offrendo (per ora quasi solo ai ragazzi) una visione edulcorata del mondo per cui è meglio togliere le robe brutte anziché educare al rispetto e spiegare come dovrebbe essere e perché è diverso in certi contesti e certi periodi.
Prossimo step togliamo tutti i riferimenti alla schiavitù dai libri? Ah no quello non tira sui social e i neri sono abituati.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 21 Feb 2023, 07:22
Hai detto "brutte".
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 21 Feb 2023, 07:35
Continuo a pensare che solo un'opera seria di educazione al rispetto altrui possa realmente cambiare in meglio le cose. Tutte queste operazioni di edulcorare le cose, cambiare forzatamente i modi di scrivere e parlare portano solo, a parere mio, a radicalizzare e a dividere ulteriormente.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 21 Feb 2023, 08:59
Non lo so, io dubito che le (relativamente recenti) operazioni adattamento siano la causa di questi dati:
TFP Link :: https://www.politico.eu/article/anti-lgbtq-violence-europe-highest-report/?utm_source=RSS_Feed&utm_medium=RSS&utm_campaign=RSS_Syndication
Che poi non possano nemmeno essere la soluzione è un altro discorso.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Feb 2023, 09:14
È altrettanto dubitabile che la causa sia la letteratura, di qualsivoglia tipo...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 21 Feb 2023, 09:47
Non lo so, io dubito che le (relativamente recenti) operazioni adattamento siano la causa di questi dati:
TFP Link :: https://www.politico.eu/article/anti-lgbtq-violence-europe-highest-report/?utm_source=RSS_Feed&utm_medium=RSS&utm_campaign=RSS_Syndication
Che poi non possano nemmeno essere la soluzione è un altro discorso.

Non solo quello ovviamente. Di sicuro chi è poco tollerante si barrica ancora di più sulle sue posizioni, come scrivevo sopra.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 21 Feb 2023, 09:55
Chi è poco tollerante (termine per me improprio, anzi già il fatto che lo si usi è sbagliato) è già parte del problema, la reazione di causa / effetto che vedi per me proprio non c'è.

Tornando alla letteratura, questa è una nota di una recente edizione del Dottor Dolittle:

(https://i.postimg.cc/tCqSnM7R/Fpb2-Rtp-Wc-AIew-L2.jpg)(https://i.postimg.cc/SQ71shSt/Fpb2-Slk-X0-BEa-CYw.jpg)

Direi ottima. Per, ad esempio, una persona di colore sarebbe lo stesso? Non ne ho personalmente idea.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 21 Feb 2023, 10:09
La reazione di causa/effetto c'è eccome. Che non
vuole dire dare ragione a questa gente ma forse ammettere che si sta sbagliando l'approccio al problema. L'esempio che porti è proprio l'esempio di come bisogna fare. Educare, non censurare. Spiegare perché vengono usati certi termini, espressioni e così via senza censurarli da un'opera a mio parere aiuta il giovane lettore a capire determinati argomenti e gli da uno spunto su cui riflettere.
Il libro edulcorato no e, allo stesso tempo, fa incazzare chi non è pronto al cambiamento.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 21 Feb 2023, 10:33
+1 per la nota postata da @rule_z
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Feb 2023, 10:57
Il libro edulcorato no e, allo stesso tempo, fa incazzare chi non è pronto al cambiamento.
Soprattutto, il cambiamento è per il futuro, e parte dall'analisi del passato, che deve restare immutato e persistere come tale nel ricordo, affinchè eserciti il suo monito.
Correggerlo a posteriori ha lo stesso senso di cancellare la "Giornata della memoria"...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 21 Feb 2023, 11:22
+1 per la nota postata da @rule_z
+2
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Feb 2023, 12:57

Direi ottima. Per, ad esempio, una persona di colore sarebbe lo stesso? Non ne ho personalmente idea.
Michael Jackson ha investito soldi, tempo, e probabilmente sanità mentale, per diventare bianco, evidentemente perchè lo desiderava.
Secondo me una cazzata fotonica, ma chi sarei io per imporgli "nessun dubbio" su cosa debba desiderare?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 21 Feb 2023, 13:11

Direi ottima. Per, ad esempio, una persona di colore sarebbe lo stesso? Non ne ho personalmente idea.
Michael Jackson ha investito soldi, tempo, e probabilmente sanità mentale, per diventare bianco, evidentemente perchè lo desiderava.
Secondo me una cazzata fotonica, ma chi sarei io per imporgli "nessun dubbio" su cosa debba desiderare?

Michael Jackson aveva la vitiligine e il lupus, pace all'anima sua, non credo volesse diventare bianco.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 21 Feb 2023, 13:17
Ma in ogni caso che esempio sarebbe :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Feb 2023, 13:28
Ma in ogni caso che esempio sarebbe :D
L' "ottima" nota che hai postato, ci invita a non essere turbati dal fatto che il personaggio di colore di un libro desideri la pelle bianca.
Ho sottolineato che non esista un desiderio del genere che possa essere considerato sbagliato in assoluto.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 21 Feb 2023, 13:29
Io chiedevo cosa una persona di colore potesse pensare di quella nota, qualsiasi considerazione tu possa fare in questo senso non risponde a quella domanda. A meno che tu non sia di colore, ovviamente.

Su quanto sia giusto o sbagliato poi voler la pelle di un altro colore se ne può discutere, ma non credo sia argomento del topic.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Feb 2023, 13:32

Direi ottima. Per, ad esempio, una persona di colore sarebbe lo stesso? Non ne ho personalmente idea.
Michael Jackson ha investito soldi, tempo, e probabilmente sanità mentale, per diventare bianco, evidentemente perchè lo desiderava.
Secondo me una cazzata fotonica, ma chi sarei io per imporgli "nessun dubbio" su cosa debba desiderare?

Michael Jackson aveva la vitiligine e il lupus, pace all'anima sua, non credo volesse diventare bianco.
In entrambi i casi non è necessario modificare l'anatomia del naso, e negare ripetutamente gli interventi nelle interviste...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Feb 2023, 13:35
Io chiedevo cosa una persona di colore potesse pensare di quella nota,
Quello che potrebbe pensare chiunque, visto che ognuno ha le sue di opinioni, indipendentemente dal colore della pelle. Sottolineavo, col mio esempio, proprio quanto possa essere vario il modo di porsi di fronte alla questione...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 21 Feb 2023, 13:39
Io chiedevo cosa una persona di colore potesse pensare di quella nota,
Quello che potrebbe pensare chiunque, visto che ognuno ha le sue di opinioni, indipendentemente dal colore della pelle. Sottolineavo, col mio esempio, proprio quanto possa essere vario il modo di porsi di fronte alla questione...
L'argomento del topic è interessate, eviterò di risponderti per non mandarlo in vacca.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 21 Feb 2023, 13:42
In entrambi i casi non è necessario modificare l'anatomia del naso, e negare ripetutamente gli interventi nelle interviste...

Si ritiene che la maggior parte degli interventi, naso incluso, servissero a coprire le cicatrici lasciate dalla malattia.

Inoltre, è piuttosto verificato che questa condizione mettesse molto in difficoltà MJ a livello emotivo.
Non stento a crederlo. Erano altri tempi, quindi niente di strano a negare.

Ma rimane il fatto che non c'entra molto con il topic, come spiegava @rule_z.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 21 Feb 2023, 14:52
Per moltissimi sarà una bestemmia, ma io trovo affascinante l'idea di modificare le opere d'ingegno, nel tempo, in autonomia dall'autore originario. In letteratura non si usa, non ci siamo abituati e non esistono regole di ingaggio, da cui può derivare l'ineleganza di un editore di apporre modifiche senza dichiararle (nel caso da cui è partita la discussione). Nel cinema esistono i remake, in letteratura non so se esistano le riscritture ma penso che sarebbero interessanti.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Feb 2023, 15:00
Per moltissimi sarà una bestemmia, ma io trovo affascinante l'idea di modificare le opere d'ingegno, nel tempo, in autonomia dall'autore originario. In letteratura non si usa, non ci siamo abituati e non esistono regole di ingaggio, da cui può derivare l'ineleganza di un editore di apporre modifiche senza dichiararle (nel caso da cui è partita la discussione). Nel cinema esistono i remake, in letteratura non so se esistano le riscritture ma penso che sarebbero interessanti.
Se si tratta di una gemmazione dal materiale originale, che resta comunque fruibile, perchè no?
Il problema è quando si cancella la materia di partenza, in quel caso non puoi più ispirarti a qualcosa...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 21 Feb 2023, 16:20
Infatti, nel caso specifico l'operazione è stata quantomeno goffa.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Feb 2023, 16:33
Un altro contributo...
TFP Link :: https://www.micromega.net/la-censura-dei-libri-di-roald-dahl-e-un-triste-inganno-verso-tutti/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Andrea_23 - 21 Feb 2023, 16:54
In che senso novità?!
Quel che possiamo leggere oggi è sopravvissuto a incendi (naturali e non), allagamenti, whatever... regimi.

La storia È riscrittura, per definizione.
Ma forse mi sta sfuggendo il punto...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 21 Feb 2023, 17:03
Il punto, secondo me, è che prima o poi toccheranno qualcosa che ci tange personalmente e ci accorgeremo come questo neoperbenismo sia una forma di violenza culturale.

(Non rispondo ad Andrea, mi andava di scriverlo)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 21 Feb 2023, 17:04
E di Roald Dahl si scriverà "Woke nelle revisioni, antisemita sul campo".

Spoiler (click to show/hide)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Feb 2023, 17:11
E di Roald Dahl si scriverà "Woke nelle revisioni, antisemita sul campo".
Viene fuori qualcosa tipo "Wookie"...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: rule_z - 21 Feb 2023, 17:16
TFP Link :: https://www.politico.eu/article/france-publisher-gallimard-rewriting-roald-dahls-classics-no/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Feb 2023, 17:16
Il punto, secondo me, è che prima o poi toccheranno qualcosa che ci tange personalmente e ci accorgeremo come questo neoperbenismo sia una forma di violenza culturale.

(Non rispondo ad Andrea, mi andava di scriverlo)
Se fosse necessario farne una questione personale per smuovere le coscienze, sarebbe la pietra tombale sulla legittimità delle critiche.
Fermo restando che si, dovrebbe essere una questione personale di tutti avere la possibilità di farsi le proprie idee toccando di prima mano la verità...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Level MD - 21 Feb 2023, 17:24
Vuole la libro remake edulcolor edition ? No, guardi, sono retrogrado, faccio retroreading, mi dia l'original political scorrett   :educated:

A confronto le difficoltà legate alla preservazione del gaming, a causa dell'obsolescenza tecnologica, sono un'inezia rispetto al revisionismo editoriale odierno.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ezahn - 21 Feb 2023, 21:30
@Ezahn, sei in giro?

Sono lento, ma in giro.

In sintesi, caro potenziale lettore:
1 - un'opera d'arte non deve nessun rispetto a nessuno
2 - se sei offeso da un'opera d'arte ti è data facoltà di non fruirne
3 - la vera offesa è ritenerti incapace di contestualizzare un'opera nel suo tempo
4 - chi può costruisce, chi non può si offende
5 - per gli aventi diritto vendere nuove edizioni aggiornate è più lucroso di ristampare le attuali
6 - se non basta il buon senso è inutile andare oltre al punto 6
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 21 Feb 2023, 21:39
Qualcuno dia una medaglia a quest’uomo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Aether - 21 Feb 2023, 22:00
@Ezahn, sei in giro?

Sono lento, ma in giro.

In sintesi, caro potenziale lettore:
1 - un'opera d'arte non deve nessun rispetto a nessuno
2 - se sei offeso da un'opera d'arte ti è data facoltà di non fruirne
3 - la vera offesa è ritenerti incapace di contestualizzare un'opera nel suo tempo
4 - chi può costruisce, chi non può si offende
5 - per gli aventi diritto vendere nuove edizioni aggiornate è più lucroso di ristampare le attuali
6 - se non basta il buon senso è inutile andare oltre al punto 6

Ohhhllà.
E dijela.

(sto giusto leggendo Dahl abbomba in questi mesi ai pupi)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 22 Feb 2023, 07:53
@Ezahn, sei in giro?

Sono lento, ma in giro.

In sintesi, caro potenziale lettore:
1 - un'opera d'arte non deve nessun rispetto a nessuno
2 - se sei offeso da un'opera d'arte ti è data facoltà di non fruirne
3 - la vera offesa è ritenerti incapace di contestualizzare un'opera nel suo tempo
4 - chi può costruisce, chi non può si offende
5 - per gli aventi diritto vendere nuove edizioni aggiornate è più lucroso di ristampare le attuali
6 - se non basta il buon senso è inutile andare oltre al punto 6
Lento è preciso, preciso è veloce(cit.), applausi
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 22 Feb 2023, 08:31
A me questo elenchetto spocchiosetto sembra dimostrare una totale incomprensione di ciò di cui si stava parlando.

Ma contenti voi, contenti tutti (spoiler: no, ma anche sticazzi).
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 22 Feb 2023, 08:53
Qual è il senso di continuare a considerare letteratura per l’infanzia opere che, per obsolescenza, non rispettano la sensibilità attuale?
Onesta, in questo senso, la nota citata qualche post sopra: il genitore legge e può spiegare. O forse il ragazzino stesso leggere e capire. Sarebbe comunque meglio una prefazione, no?
Ancora: senza spiegazioni, prefazioni o note, come fa l’infante a contestualizzare, mancandogli esperienza?
L’infante non si offende, apprende.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 22 Feb 2023, 09:01
Ma infatti è l'approccio che trovo più giusto. L'opera rimane intatta e al bambino si da una spiegazione del perché usa certi termini e ci sono determinate situazioni. In un contesto corretto starà al genitore spiegare ulteriormente e al bambino chiedere. Se questo non succede non è l'opera il problema e quindi andiamo direttamente al punto per me più importante: bisogna creare questo contesto con l'educazione assieme a politiche di inclusione e rispetto del prossimo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ezahn - 22 Feb 2023, 09:29
A me questo elenchetto spocchiosetto sembra dimostrare una totale incomprensione di ciò di cui si stava parlando.

Ma contenti voi, contenti tutti (spoiler: no, ma anche sticazzi).

Ti lascio con il dubbio, nella speranza che lenisca il tuo scontento.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Marcellone - 22 Feb 2023, 09:36
A me questo elenchetto spocchiosetto sembra dimostrare una totale incomprensione di ciò di cui si stava parlando.

Ma contenti voi, contenti tutti (spoiler: no, ma anche sticazzi).

Suka.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 22 Feb 2023, 09:46
Dibattito troppo difficile per te, eh?

Tranquillo, qui è pieno di brava gente che se vuoi ti spiega.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Marcellone - 22 Feb 2023, 10:26
Ahò regà. Le cose stanno così dalle parti mie: alle cose si dà il loro nome. Se sei nero sei nero, se sei bianco sei bianco, se sei giallo sei giallo e si fa ancora oggi, figuriamoci se per qualche donnicciola che si offende nell'internet devo cambiare il mio modo di parlare oh. Ma che scherziamo.
Per quanto riguarda i libri io ne leggo pochini eh ma non si toccano i libri scritti in un certo modo se all'epoca si usava così. Tanto ci sarà bene un genitore a spiegare ai figli certe cose quando li leggono insieme no? Per esempio geissel tu come fai coi tuoi pargoli? Li lasci soli coi libri? O coi film?
Sembra Orwell qua mo oh, con la gente che si autoflagella con gusto. Non può andare a finire bene se si va avanti così.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 22 Feb 2023, 10:29
Ahò regà. Le cose stanno così dalle parti mie: alle cose si dà il loro nome. Se sei nero sei nero, se sei bianco sei bianco, se sei giallo sei giallo e si fa ancora oggi, figuriamoci se per qualche donnicciola che si offende nell'internet devo cambiare il mio modo di parlare oh. Ma che scherziamo.
Per quanto riguarda i libri io ne leggo pochini eh ma non si toccano i libri scritti in un certo modo se all'epoca si usava così. Tanto ci sarà bene un genitore a spiegare ai figli certe cose quando li leggono insieme no? Per esempio geissel tu come fai coi tuoi pargoli? Li lasci soli coi libri? O coi film?
Sembra Orwell qua mo oh, con la gente che si autoflagella con gusto. Non può andare a finire bene se si va avanti così.

Ok, questo (diversamente dal precedente) è un contributo, grazie.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 22 Feb 2023, 11:34
Qual è il senso di continuare a considerare letteratura per l’infanzia opere che, per obsolescenza, non rispettano la sensibilità attuale?
Onesta, in questo senso, la nota citata qualche post sopra: il genitore legge e può spiegare. O forse il ragazzino stesso leggere e capire. Sarebbe comunque meglio una prefazione, no?
Ancora: senza spiegazioni, prefazioni o note, come fa l’infante a contestualizzare, mancandogli esperienza?
L’infante non si offende, apprende.
Le prefazioni, infatti, in genere sono il contributo, personale ed inviduale, di un autore, o del curatore del testo, le quali presentano l'autore e l'opera con un reale, argomentato ed approfondito lavoro di contestualizzazione, tanto che nella maggior parte dei casi, almeno per quanto mi riguarda, preferisco affrontarle solo a lettura del testo ultimata, proprio per evitare di assaggiarlo avendo nel naso l'odore di un pasto già digerito ed espulso da qualcun altro.
Proprio per questo le prefazioni giammai si riducono ad un didascalico e lezioso paragrafetto dai toni edificanti, che invece di parlare dell'autore si rivolge al lettore guidandone l'attitudine alla lettura ("noi non diremmo e non faremmo mai, oggi...", ma a chi?!), e non ha il sapore del commento spassionato o dell'analisi, ma del claim su un'etichetta alimentare: "Libbro, da oggi col 50% di sensibilità in più, che anche tu dovresti avere!"...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: atchoo - 22 Feb 2023, 12:26
Se hai un testo per l'infanzia (ricordo che è nato da qua il discorso) che non rispetta la sensibilità di quelle che vengono definite minoranze, tu editore/avente diritti puoi fare tre cose:
- te ne freghi;
- modifichi il testo;
- spieghi o aiuti a contestualizzare.
Ora tu puoi pensare che l'editore/l'avente diritti agiscano per non avere rogne o anche per mero tornaconto personale, ma comunque un'azione o una non azione la dovranno percorrere.
Dunque cosa c'è di meno invasivo, per l'integrità dell'opera*, di una prefazione o una nota per i genitori?

A margine: a fine anni '80 comprai delle raccolte di fumetti di Topolino anni '30 (vedi spoiler, ma ce ne sono altre)

Spoiler (click to show/hide)

Potrei confondermi con altre raccolte, ne avevo a casa un po', ma ricordo di avere letto nella prefazione (o nota) di Mario Gentilini (o di Oreste Del Buono, nel caso la raccolta non sia quella dell'immagine) che nei fumetti erano presenti stereotipi sulle persone di colore che avrebbero potuto fare storcere il naso ai lettori. Parliamo di pubblicazioni degli anni '70, ma quelle in mano mia erano probabilmente ristampe degli anni '80 e quindi forse aggiornate.
Lo stesso mi è capitato in analisi delle opere di Tezuka, lette negli anni '00.

Che ora sia tutto spesso esasperato non ve lo faccio certo scoprire io, siamo sicuri però che vada bene fare finta di niente perché noi abbiamo sufficiente apertura mentale per contestualizzare e fare le giuste considerazioni?

* dato che non sappiamo cosa avrebbe scritto l'autore se avesse pubblicato il libro oggi
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 22 Feb 2023, 12:48
Ripeto, una prefazione, che è un commento personale di chi la scriva, e non della superiore coscienza dei tempi, va benissimo.
Il libretto di istruzioni su come andrebbe approcciata la lettura, no, è il più insopportabile spoiler che possa esistere. Ha più senso, allora, un disclaimer: "Questo libro può contenere linguaggio, personaggi e situazioni offensivi".
Ma poi la palla è, e deve restare, ad uso e consumo esclusivo del lettore, che si deve rapportare direttamente con l'autore.
Genitori, insegnanti che guidino la lettura?Va bene, ma l'intermediario che compili il messalino è meglio lasciarlo agli opportuni ambienti...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Marcellone - 22 Feb 2023, 14:08
Eh Ivan, son sanguigno io e mi scappano le risposte brusche   :D e sto di corsa ché in tabaccheria siam pieni di roba da fare.
Poi sta cosa che non si può più dire nulla mi fa sempre venire io sangue alla testa, che ci posso fare.


Come dicevano prima si può scrivere all'inizio del libro una paginetta per spiegare di che periodo è, che so magari i neri erano tutti schiavi e oggi un bambino non lo capisce. E si può sempre spiegarglielo.
Ma cancellare o riscrivere delle parti è da barbari veri, oh.
Io vedrò di muovermi e comprare a mio nipote le versioni originali, nel mondo c'è il bianco bianco e il nero nero, mica solo il rosa. Bene che lo sappia.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 22 Feb 2023, 14:19
Tra l'altro, si preme continuamente l'acceleratore sulla necessità e legittimità di essere ciò che ci si sente e si desidera, indipendentemente da come la natura ci abbia originalmente fatti, ma che un principe nero desideri avere la pelle bianca diventa una roba inammissibile e figlia di tempi barbari :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 22 Feb 2023, 14:21
Io personalmente ritengo sia anche interessante vedere quanta strada è stata fatta da quelle scritture.
Leggendo alcuni racconti di Lovecraft emergono realtà inconcepibili, al punto che in alcuni casi l'orrore cosmico diventa come erano considerate (anche dall'autore) le persone di carnagione non bianca.
Ma una revisione del testo per me sarebbe inconcepibile, né mi aspetto che avvenga.
Qui ovviamente la discriminante è la natura pedagogica dei libri, ma ci vedo più una volontà degli eredi di rimanere sul mercato che una reale necessità etica, visto che sarebbe bastato non utilizzare/consigliare quelle produzioni, eventualmente.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 22 Feb 2023, 15:15
Se volessi partecipare al concorso per affermazioni trancianti, direi che la sacralità dell'opera ha rotto il cazzo.

Bonus:
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Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 22 Feb 2023, 15:24
Per me già è buffo fare e rifare un'opera (per quanto pop) come ha fatto Lucas, figurati operare modifiche su un'opera di un autore che non c'è più.
Piuttosto fai altro, ispirati, fai un remake, giustappunto.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alexross - 22 Feb 2023, 15:33
Diciamo che Lucas essendo l'autore può farci un pò quello che vuole. Diverso sarebbe se tra 20 anni decidessero di ricolorare Darth Vader perchè il nero è un colore che urta qualche sensibilità.

Io sono per la preservazione delle opere così come sono state concepite all'epoca nella quale son state concepite. Il passato è la base del nostro futuro, attualizzare tutto vuol dire anche non imparare niente dagli errori dei nostri predecessori.
Ad esempio noi oggi parliamo di integrazione tra le religioni e di rispetto ma nessuno si mette a riscrivere la Divina Commedia perchè Dante ficca Maometto negli inferi. Semplicemente sappiamo che è un pensiero figlio del suo tempo
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 22 Feb 2023, 15:50
Ricordo solo che stiamo parlando di letteratura per l'infanzia, con evidente funzione educativa e formativa su menti-spugne.
Se perdiamo questo punto il discorso deraglia altrove.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alexross - 22 Feb 2023, 15:58
Stiamo parlando di adulti che ragionano da adulti cercando di immedesimarsi nei bambini che leggono dei libri. A me adulto se non lo facevano notare sta cosa su Dahl mai l'avrei colta, manco quando l'ho letto da bambino quindi mi lascia un pò perplesso. Tanto che poi c'è sempre quel retrogusto commerciale che lascia l'amaro in bocca.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Luv3Kar - 22 Feb 2023, 16:43
Nessuno ci faceva caso quando eravamo piccoli noi, né tra i bambini né tra i genitori, è proprio quello il problema.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 22 Feb 2023, 17:26
Ricordo solo che stiamo parlando di letteratura per l'infanzia, con evidente funzione educativa e formativa su menti-spugne.
Se perdiamo questo punto il discorso deraglia altrove.
Come avremo fatto fino ad oggi, senza che Penguin Books si accorgesse della svista epocale di lasciare quei libri intonsi?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 22 Feb 2023, 17:31
Stiamo parlando di adulti che ragionano da adulti cercando di immedesimarsi nei bambini che leggono dei libri. A me adulto se non lo facevano notare sta cosa su Dahl mai l'avrei colta, manco quando l'ho letto da bambino quindi mi lascia un pò perplesso. Tanto che poi c'è sempre quel retrogusto commerciale che lascia l'amaro in bocca.
È un curioso caso di Benjamin Button di tipo culturale.
Se un tempo abbiamo attribuito, per pigrizia, vanagloria, o senso di impotenza, casi e casi di omicidi e sparizioni a serial killer, poi scagionati dai moderni test del DNA, oggi i tempi moderni ci spingono a creare crimini e criminali dal nulla, riesumando pure i morti dal passato, pur di attribuire alla rinfusa una causa, e piazzare alla svelta una soluzione...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gold_E - 22 Feb 2023, 18:09
Nessuno ci faceva caso quando eravamo piccoli noi, né tra i bambini né tra i genitori, è proprio quello il problema.
Il punto del discorso è tutto qua. Per quanto non piaccia nemmeno a me il discorso della revisione del testo di un autore che non può decidere sulle sue opere, è innegabile che possano avere un'influenza sui bambini. Poi concordo che sta alle famiglie spiegare e far capire il contesto, ma è innegabile che molti adulti non lo riconoscano nemmeno come problema, quindi difficilmente lo affronteranno con i propri figli.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 22 Feb 2023, 19:02
ma è innegabile che molti adulti non lo riconoscano nemmeno come problema, quindi difficilmente lo affronteranno con i propri figli.
E ci credo, a quanto pare avrebbero sostituito termini dicotomici (si salvi chi può dal male del contrasto!) come "bianco" e "nero" anche dagli oggetti di uso comune.
Dagli oggetti...
TFP Link :: https://www.esquire.com/it/cultura/libri/a42987419/libri-roald-dahl-censura-termini/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ezahn - 23 Feb 2023, 09:18
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: AXW - 23 Feb 2023, 11:20
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
Ma ti chiedo, il figlio di un immigrato che legge un testo in cui si fa spesso riferimento al colore della sua pelle, cosa può pensare? Come la prende? Vogliamo forse dire che deve crescere abituandosi al fatto che il colore della sua pelle può essere un problema?
In questo caso è stata modificata una fiaba (cosa già successa centinaia di volte in passato), mica è stato affermato che l’olocausto non c’è stato o che il fascismo ha fatto anche cose buone. Poi si dirà al bimbo che tale testo è stato modificato perché un tempo la società era diversa.

TFP Link :: http://today.it/media/roald-dahl-modifiche-romanzi-polemica.html



Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: alexross - 23 Feb 2023, 11:26
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
Ma ti chiedo, il figlio di un immigrato che legge un testo in cui si fa spesso riferimento al colore della sua pelle, cosa può pensare? Come la prende? Vogliamo forse dire che deve crescere abituandosi al fatto che il colore della sua pelle può essere un problema?
In questo caso è stata modificata una fiaba (cosa già successa centinaia di volte in passato), mica è stato affermato che l’olocausto non c’è stato o che il fascismo ha fatto anche cose buone. Poi si dirà al bimbo che tale testo è stato modificato perché un tempo la società era diversa.

TFP Link :: http://today.it/media/roald-dahl-modifiche-romanzi-polemica.html
il tema per me è diverso. Le fiabe sono patrimonio culturale di un paese e fa parte della tradizione orale che ovviamente cambia da narratore a narratore e si evolve come si evolve la cultura del paese. Qui si parla di modificare un'opera di uno scrittore che ha un nome e un cognome e una sua sensibilità. Non è più adeguato al sentire odierno? Metti in commercio altre fiabe più "politically correct" e hai finito
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 23 Feb 2023, 11:29
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
Ma ti chiedo, il figlio di un immigrato che legge un testo in cui si fa spesso riferimento al colore della sua pelle, cosa può pensare? Come la prende? Vogliamo forse dire che deve crescere abituandosi al fatto che il colore della sua pelle può essere un problema?
Si fa riferimento anche al colore della "nostra" pelle, tanto è vero che i geni che si sono occupati della cosa hanno ben pensato di eliminare del tutto i riferimenti al colore della pelle, non ci deve essere motivo di confronto, contrasto, tensione o pulsione di qualsiasi tipo.
Come a dire che in Pinocchio il burattino non dovrebbe desiderare di diventare un bambino vero, sta bene così com'è.
Allo stesso tempo, se un bambino vero desidera di diventare una bambina, che problema c'è?
Capirai che, alla base, non ci sia alcuna velleità pedagogica assoluta, o che sia guidata da una logica, semplicemente si preme l'acceleratore verso qualcosa a discapito di altro, secondo criteri che potrebbero essere i più disparati, tranne sicuramente la presunta educazione dei figli.
Altrimenti, lo ripeto perchè pare passare sottotraccia, non ti prenderesti la briga di eliminare il riferimento a concetti di "bianco" e "nero" anche dagli oggetti di uso comune, che (vedi esempio di Pinocchio) assurgono così a vettore di dicotomie morali nel modo più insensato possibile.
Altro che Lovecraft, questa è roba su cui davvero perdere la sanità mentale...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: AXW - 23 Feb 2023, 11:33
Ahò regà. Le cose stanno così dalle parti mie: alle cose si dà il loro nome. Se sei nero sei nero, se sei bianco sei bianco, se sei giallo sei giallo e si fa ancora oggi, figuriamoci se per qualche donnicciola che si offende nell'internet devo cambiare il mio modo di parlare oh. Ma che scherziamo.
Per quanto riguarda i libri io ne leggo pochini eh ma non si toccano i libri scritti in un certo modo se all'epoca si usava così. Tanto ci sarà bene un genitore a spiegare ai figli certe cose quando li leggono insieme no? Per esempio geissel tu come fai coi tuoi pargoli? Li lasci soli coi libri? O coi film?
Sembra Orwell qua mo oh, con la gente che si autoflagella con gusto. Non può andare a finire bene se si va avanti così.

Visto che ti piace la franchezza, ti chiedo, ma che cacchio c'entra tutta sta roba che hai scritto?
Il problema non è dire che una persona è bianca, nera o gialla, ma il come si dice. Sono i pregiudizi e gli stereotipi ad essere sbagliati. Se io dicessi "ah sei un tabaccaio, c'avrei scommesso che leggi pochi libri", sto usando o no uno stereotipo che potrebbe essere offensivo? Invece se dico "sei un tabaccaio e so che leggi pochi libri perché me l'hai detto" è o no diverso? Gaissel ha ragione da vendere quando dice che il linguaggio è potentissimo e bisogna utilizzarlo nel miglior modo possibile.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: AXW - 23 Feb 2023, 11:48
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
Ma ti chiedo, il figlio di un immigrato che legge un testo in cui si fa spesso riferimento al colore della sua pelle, cosa può pensare? Come la prende? Vogliamo forse dire che deve crescere abituandosi al fatto che il colore della sua pelle può essere un problema?
Si fa riferimento anche al colore della "nostra" pelle, tanto è vero che i geni che si sono occupati della cosa hanno ben pensato di eliminare del tutto i riferimenti al colore della pelle, non ci deve essere motivo di confronto, contrasto, tensione o pulsione di qualsiasi tipo.
Come a dire che in Pinocchio il burattino non dovrebbe desiderare di diventare un bambino vero, sta bene così com'è.
Allo stesso tempo, se un bambino vero desidera di diventare una bambina, che problema c'è?
Capirai che, alla base, non ci sia alcuna velleità pedagogica assoluta, o che sia guidata da una logica, semplicemente si preme l'acceleratore verso qualcosa a discapito di altro, secondo criteri che potrebbero essere i più disparati, tranne sicuramente la presunta educazione dei figli.
Altrimenti, lo ripeto perchè pare passare sottotraccia, non ti prenderesti la briga di eliminare il riferimento a concetti di "bianco" e "nero" anche dagli oggetti di uso comune, che (vedi esempio di Pinocchio) assurgono così a vettore di dicotomie morali nel modo più insensato possibile.
Altro che Lovecraft, questa è roba su cui davvero perdere la sanità mentale...

Perché per te il colore della pelle deve in qualche modo essere discriminatorio? Togliere qualunque riferimento lo vedo corretto. Vuoi contrasti o pulsioni per il colore della pelle? Non capisco cosa vuoi dire.
Decidi te che è un problema se un bambino si sente una bambina dentro?

A proposito di Pinocchio:
https://it.wikipedia.org/wiki/Le_avventure_di_Pinocchio._Storia_di_un_burattino#Storia_editoriale

Nella prima versione veniva ucciso dal Gatto e la Volpe.

il tema per me è diverso. Le fiabe sono patrimonio culturale di un paese e fa parte della tradizione orale che ovviamente cambia da narratore a narratore e si evolve come si evolve la cultura del paese. Qui si parla di modificare un'opera di uno scrittore che ha un nome e un cognome e una sua sensibilità. Non è più adeguato al sentire odierno? Metti in commercio altre fiabe più "politically correct" e hai finito

Le fiabe, come le conosciamo oggi, spesso sono diverse da come erano state concepite dall'autore. Vedi l'esempio di Pinocchio.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 23 Feb 2023, 11:49
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
Probabilmente dipende dal contesto: leggere a scuola, da un'antologia dotata di note e commenti, con il supporto critico dell'insegnante, è diverso da leggere da soli per svago.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 23 Feb 2023, 11:54

Visto che ti piace la franchezza, ti chiedo, ma che cacchio c'entra tutta sta roba che hai scritto?
Il problema non è dire che una persona è bianca, nera o gialla, ma il come si dice.
Perfetto, allora entriamo nel merito delle modifiche ai testi di Dahl.
Un personaggio (non tu, non io, un personaggio di fantasia del libro), in originale è definito "enormously fat".
E' stato modificato in "enormous".
Il problema risiedeva in come fosse stato definito, o nel mero e semplice uso della parola "fat", che evidentemente non deve essere usata in assoluto, perchè intrinsecamente denigratoria?
E ancora, la parola "chambermaid", donna delle pulizie, è stato sostituito con "cleaner".
Mi spieghi cosa ci sarebbe di denigratorio, soprattutto agli occhi di un bambino, nell'usare la prima definizione rispetto alla seconda?
Arriviamo alla questione delle streghe, che nel film Netflix presentano due dita. Qualcuno si è lamentato che non fosse corretto dipingerle in quel modo, perchè al mondo esistono brave persone con due dita.
Ti pare possibile che uno non possa dare una descrizione di un soggetto, di fantasia, senza doversi preoccupare di quale possa essere la somiglianza fisica con altri soggetti realmente esistenti?
Dobbiamo davvero specificare che non tutti i pelati siano cattivi, e che non tutti i pelati siano dei malati di tumore, e sopratutto, dobbiamo mettere le mani avanti direttamente nel testo di un libro o di un film, invece di spiegarlo a richiesta del bambino, pena il rischio di forgiare una mente incline a credere che i malati di tumore siano streghe?
A quale età, poi, quel bambino diventa un adulto che continua a credere all'esistenza delle streghe?O queste automaticamente diventano donne e basta, secondo qualche ulteriore astrusa declinazione?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ezahn - 23 Feb 2023, 11:55
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
Probabilmente dipende dal contesto: leggere a scuola, da un'antologia dotata di note e commenti, con il supporto critico dell'insegnante, è diverso da leggere da soli per svago.

Sicuramente.
Ma anche quando bambine e bambini leggono per svago, lo fanno filtrando ciò che leggono attraverso le lenti valoriali fornite loro dai genitori e dagli educatori.
Non sottovalutiamo i nostri figli.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: AXW - 23 Feb 2023, 11:58

Visto che ti piace la franchezza, ti chiedo, ma che cacchio c'entra tutta sta roba che hai scritto?
Il problema non è dire che una persona è bianca, nera o gialla, ma il come si dice.
Perfetto, allora entriamo nel merito delle modifiche ai testi di Dahl.
Un personaggio (non tu, non io, un personaggio di fantasia del libro), in originale è definito "enormously fat".
E' stato modificato in "enormous".
Il problema risiedeva in come fosse stato definito, o nel mero e semplice uso della parola "fat", che evidentemente non deve essere usata in assoluto, perchè intrinsecamente denigratoria?
E ancora, la parola "chambermaid", donna delle pulizie, è stato sostituito con "cleaner".
Mi spieghi cosa ci sarebbe di denigratorio, soprattutto agli occhi di un bambino, nell'usare la prima definizione rispetto alla seconda?
Arriviamo alla questione delle streghe, che nel film Netflix presentano due dita. Qualcuno si è lamentato che non fosse corretto dipingerle in quel modo, perchè al mondo esistono brave persone con due dita.
Ti pare possibile che uno non possa dare una descrizione di un soggetto, di fantasia, senza doversi preoccupare di quale possa essere la somiglianza fisica con altri soggetti realmente esistenti?
Dobbiamo davvero specificare che non tutti i pelati siano cattivi, e che non tutti i pelati siano dei malati di tumore, e sopratutto, dobbiamo mettere le mani avanti direttamente nel testo di un libro o di un film, invece di spiegarlo a richiesta del bambino, pena il rischio di forgiare una mente incline a credere che i malati di tumore siano streghe?
A quale età, poi, quel bambino diventa un adulto che continua a credere all'esistenza delle streghe?O queste automaticamente diventano donne e basta, secondo qualche ulteriore astrusa declinazione?

Credevo che il punto della discussione fosse "è giusto riadattare ai tempi moderni un testo per bambini?". Poi probabilmente chi fa certe operazioni si prende delle libertà che possono essere più o meno discutibili, però ripeto il punto è un altro. Credo sia inutile entrare nello specifico, perché la discussione rischia di deragliare altrove.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 23 Feb 2023, 12:00

Perché per te il colore della pelle deve in qualche modo essere discriminatorio?
Per me no, ma per chi ha modificato i testi evidentemente si, in qualsiasi forma possibile, anche quando riferito a degli oggetti. Un attaccapanni "nero" diventa una definizione scomoda per il solo fatto di definirlo "nero".
Citazione
Togliere qualunque riferimento lo vedo corretto
Eliminiamo le parole "bianco" e "nero", anche dagli oggetti, non so se è chiaro...
Citazione
Vuoi contrasti o pulsioni per il colore della pelle?
Voglio contrasti e pulsioni su tutto e per tutto, non una livella che appiattisca ogni desiderio, anche fantasioso, che è lo scopo della letteratura, scomodo.
Citazione
Decidi te che è un problema se un bambino si sente una bambina dentro?
No, infatti non modifico testi nè provo a cancellare chi ne voglia parlare, al contrario di chi pensi che un principe nero che desideri essere bianco sia da eliminare a prescindere, qualunque sia il movente narrativo alla base.


Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ezahn - 23 Feb 2023, 12:00
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
Ma ti chiedo, il figlio di un immigrato che legge un testo in cui si fa spesso riferimento al colore della sua pelle, cosa può pensare? Come la prende? Vogliamo forse dire che deve crescere abituandosi al fatto che il colore della sua pelle può essere un problema?

Il figlio di un immigrato ha certamente una consapevolezza delle passate (e purtroppo anche presenti) discriminazioni molto più elevata di quella che possono avere i figli degli indigeni.
Sarà quindi ancora più in grado di capire e discernere.
L'eccesso di protezione anticipatoria denota spesso presunzione da parte di chi la esercita.
Anche in questo caso: diamo fiducia ai figli degli immigrati, così come la diamo ai nostri.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gold_E - 23 Feb 2023, 12:02
Come dice Rosario, quanti genitori, (me compreso dato che a mio figlio maschio piacciono molto i libri di Dahl e li abbiamo letti tutti insieme e in molte situazioni non ho nemmeno fatto caso a queste cose) si mettono a spiegare leggendo una fiaba che non è giusto ridere dell'aspetto fisico di qualcuno o associare le donne alle streghe etc..? Personalmente credo veramente pochi. Poi magari l'esempio e le spiegazioni del caso gliele diamo quotidianamente, ma rimane comunque ciò che consciamente o inconsciamente hanno acquisito leggendo quel testo. Continuo a pensare che sia meglio una nota introduttiva che la modifica, ma in entrambi i casi non c'è nulla per cui gridare allo scandalo. Come detto anche da AXW, molte fiabe sono state modificate nei secoli per renderle adatte ai bambini.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 23 Feb 2023, 12:10
A proposito di Pinocchio:
https://it.wikipedia.org/wiki/Le_avventure_di_Pinocchio._Storia_di_un_burattino#Storia_editoriale

Nella prima versione veniva ucciso dal Gatto e la Volpe.

Ma poi ci ha messo mano il suo autore, non Netflix  :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 23 Feb 2023, 12:10
Come detto anche da AXW, molte fiabe sono state modificate nei secoli per renderle adatte ai bambini.
Occhio, nell'esempio di Pinocchio riportato da AXW sono i piccoli lettori stessi che protestano perchè desiderano un finale differente, a cui l'autore dà, liberamente, seguito.
Siamo ad anni luce di distanza, per correttezza e rispetto delle leggi di natura, dalla battaglia per procura non richiesta di queste educande puritane, che probabilmente ritengono che i bambini siano degli incapaci di leggere, appassionarsi e dare una direzione precisa alle pulsioni di cui sopra, naturalmente scaturite dal loro diretto rapporto con l'autore e l'opera.
Si, prima dell'era di internet, incredibile dictu, i bambini inondavano di lettere i loro beniamini letterari e televisivi, interagendo, facendo richieste, descrivendo sogni, sicuramente aiutati dai genitori nelle formulazioni, ma con una parte attiva di cui oggi pare che vogliamo in tutti i modi dimenticarci, relegandoli al ruolo di inerti spugne...da bagno.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 23 Feb 2023, 12:14
Non soltanto le fiabe sono state modificate nel tempo e nello spazio, ma di molte storie milioni di persone conoscono e considerano "autentica" le versioni Disney anziché i testi originali.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 23 Feb 2023, 12:18
Non soltanto le fiabe sono state modificate nel tempo e nello spazio, ma di molte storie milioni di persone conoscono e considerano "autentica" le versioni Disney anziché i testi originali.

Questa è una constatazione.

Una constatazione non dice nulla sulla legittimità di cosa viene osservato.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Marcellone - 23 Feb 2023, 12:43
Ahò regà. Le cose stanno così dalle parti mie: alle cose si dà il loro nome. Se sei nero sei nero, se sei bianco sei bianco, se sei giallo sei giallo e si fa ancora oggi, figuriamoci se per qualche donnicciola che si offende nell'internet devo cambiare il mio modo di parlare oh. Ma che scherziamo.
Per quanto riguarda i libri io ne leggo pochini eh ma non si toccano i libri scritti in un certo modo se all'epoca si usava così. Tanto ci sarà bene un genitore a spiegare ai figli certe cose quando li leggono insieme no? Per esempio geissel tu come fai coi tuoi pargoli? Li lasci soli coi libri? O coi film?
Sembra Orwell qua mo oh, con la gente che si autoflagella con gusto. Non può andare a finire bene se si va avanti così.

Visto che ti piace la franchezza, ti chiedo, ma che cacchio c'entra tutta sta roba che hai scritto?
Il problema non è dire che una persona è bianca, nera o gialla, ma il come si dice. Sono i pregiudizi e gli stereotipi ad essere sbagliati. Se io dicessi "ah sei un tabaccaio, c'avrei scommesso che leggi pochi libri", sto usando o no uno stereotipo che potrebbe essere offensivo? Invece se dico "sei un tabaccaio e so che leggi pochi libri perché me l'hai detto" è o no diverso? Gaissel ha ragione da vendere quando dice che il linguaggio è potentissimo e bisogna utilizzarlo nel miglior modo possibile.


Mò stai a vedere che è più importante il come si dice una cosa piuttosto che la cosa in sé. Io non lo faccio mai.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 23 Feb 2023, 12:51
Per me, tralasciando le questioni giuridiche legate ai diritti e ai soldi, ciò che viene pubblicato andrebbe considerato patrimonio dell'umanità ed a disposizione dell'umanità, l'importante è non ingannare nessuno e non fregare nessuno.

Nel caso specifico dei libri modificati gli attori sono stati scorretti verso il pubblico, non per le modifiche ma per il modo ingannevole, avrebbero dovuto specificare di aver rieditato i testi con l'intervento di Tizio o Caio.

PS. era per @Ivan F. ma nel frattempo hanno scritto altri.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 23 Feb 2023, 12:57


Mò stai a vedere che è più importante il come si dice una cosa piuttosto che la cosa in sé. Io non lo faccio mai.
Ammetterai che si possa mandare qualcuno affanculo "bonariamente", da amico, o sul serio, in base a come uno lo dica e a cosa voglia far capire...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 23 Feb 2023, 12:59


Mò stai a vedere che è più importante il come si dice una cosa piuttosto che la cosa in sé. Io non lo faccio mai.
Ammetterai che si possa mandare qualcuno affanculo "bonariamente", da amico, o sul serio, in base a come uno lo dica e a cosa voglia far capire...

Chiudete qui questa deviazione perché non mi sembra utile.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gold_E - 23 Feb 2023, 13:09
Come detto anche da AXW, molte fiabe sono state modificate nei secoli per renderle adatte ai bambini.
Occhio, nell'esempio di Pinocchio riportato da AXW sono i piccoli lettori stessi che protestano perchè desiderano un finale differente, a cui l'autore dà, liberamente, seguito.
Siamo ad anni luce di distanza, per correttezza e rispetto delle leggi di natura, dalla battaglia per procura non richiesta di queste educande puritane, che probabilmente ritengono che i bambini siano degli incapaci di leggere, appassionarsi e dare una direzione precisa alle pulsioni di cui sopra, naturalmente scaturite dal loro diretto rapporto con l'autore e l'opera.
Si, prima dell'era di internet, incredibile dictu, i bambini inondavano di lettere i loro beniamini letterari e televisivi, interagendo, facendo richieste, descrivendo sogni, sicuramente aiutati dai genitori nelle formulazioni, ma con una parte attiva di cui oggi pare che vogliamo in tutti i modi dimenticarci, relegandoli al ruolo di inerti spugne...da bagno.
https://www.illibraio.it/news/storie/fiabe-fratelli-grimm-317562/

Non esiste solo Pinocchio. Il discorso è che, come già scritto, pure io ho dei dubbi se sia lecito modificare qualcosa scritto da altri, ma riguardo al discorso dell'influenza dello scritto sui bambini, come vedi questo si tiene in considerazione da molto tempo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 23 Feb 2023, 13:23
Dinamiche editoriali e rimaneggiamenti dei libri.

TFP Link :: https://www.rivistastudio.com/roald-dahl-censura/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 23 Feb 2023, 13:37
Grazie. Un ottimo riassunto di diverse riflessioni.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 23 Feb 2023, 13:56
Come detto anche da AXW, molte fiabe sono state modificate nei secoli per renderle adatte ai bambini.
Occhio, nell'esempio di Pinocchio riportato da AXW sono i piccoli lettori stessi che protestano perchè desiderano un finale differente, a cui l'autore dà, liberamente, seguito.
Siamo ad anni luce di distanza, per correttezza e rispetto delle leggi di natura, dalla battaglia per procura non richiesta di queste educande puritane, che probabilmente ritengono che i bambini siano degli incapaci di leggere, appassionarsi e dare una direzione precisa alle pulsioni di cui sopra, naturalmente scaturite dal loro diretto rapporto con l'autore e l'opera.
Si, prima dell'era di internet, incredibile dictu, i bambini inondavano di lettere i loro beniamini letterari e televisivi, interagendo, facendo richieste, descrivendo sogni, sicuramente aiutati dai genitori nelle formulazioni, ma con una parte attiva di cui oggi pare che vogliamo in tutti i modi dimenticarci, relegandoli al ruolo di inerti spugne...da bagno.
https://www.illibraio.it/news/storie/fiabe-fratelli-grimm-317562/

Non esiste solo Pinocchio. Il discorso è che, come già scritto, pure io ho dei dubbi se sia lecito modificare qualcosa scritto da altri, ma riguardo al discorso dell'influenza dello scritto sui bambini, come vedi questo si tiene in considerazione da molto tempo.
E infatti, l'esempio che porti, ancora una volta sottolinea dei cambiamenti fatti dagli autori stessi, loro malgrado, per rispondere a delle critiche dei lettori.
Che siano dei lettori puritani è un dettaglio, ma quello che ci interessa in questa sede è che ai lettori sia stata data la possibilità di confrontarsi con lo scritto e fare richiesta, accoglibile o meno, di cambiamenti, e non operare a monte le modifiche, sulla base di una sensibilità decisa a tavolino, uguale per tutti ed indiscutibile.
Interessante, nell'articolo, l'esito dell'intervista ai genitori inglesi, che non vorrebbero leggere fiabe ai figli prima di una certa età "perchè generano interrogativi a cui sia difficile rispondere", cioè il problema non è che i testi possano far sorgere risposte sbagliate nelle menti plasmabili dei bambini, ma domande a cui l'adulto non saprebbe dare risposta, il segno esatto dei tempi.
Ovviamente perchè "Le fiabe infatti dovrebbero conciliare il sonno dei bambini", conclusione perfettamente in linea col sonno della ragione a cui stiamo assistendo...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Marcellone - 23 Feb 2023, 14:12
Scusate stavo di fretta come al solito  ;D
Ah boh, io prima ho letto una roba sul teribbile post. C'era scritto che bianco e nero non si scrive, che l'hanno segato non solo per le persone ma anche per i cappotti. Per cui c'entra eccome, eccome se c'entra. So' un tabaccaio, ma un articolo riesco a leggerlo anch'io. Mi pesa eh, che non porta soldi e l'Audi la benzina la beve e la devo pagare con moneta sonante e no con la filosofia de stocazzo, ma ogni tanto sta fatica la faccio pure io.
Ora va bene essere rincoglioniti, ma sostenere porcate così.... Contenti voi oh, c'è a chi gli piacciono i trans, voglio dire.
E comunque a me nel mondo di oggi pare eccome che non si possa più neppure dire nero a uno. Sei nero, non ho detto che sei stronzo ma che sei nero. E se sei nero è così. Mo se vuoi ti dico biancaneve eh, ma ... Sei ghei? Eh allora se c'è la parola ghei io userò la parola ghei. Ti offendi? Ma fai come te pare, la lingua quella e io la uso, se poi qualche zitellona acida vuole combattere  :D qualche sua battaglia su facebook per passare il tempo faccia pure. Io parlo come magno e per fortuna come sta scritto sul vocabolario.
Ma stiamo a scherza', oh
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gold_E - 23 Feb 2023, 14:19
Era meglio quando scrivevi solo suka...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 23 Feb 2023, 15:38
Marcellone sembra un post direttamente dai peggiori muri degli autogrill del 1983.
Con tutto che ognuno può avere opinioni differenti, credo che il discorso sia un pelino più complesso di come lo stai riducendo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Marcellone - 23 Feb 2023, 17:01
Ma regà ma io non so che dire.
Prima mi si dice che c'entra quello che scrivi eh c'entra che come scrive il post in un libro le parole bianco e nero manco si possono più usare per descrivere un cappotto. A me me pare 'na cosa assurda, totalmente fuori dal mondo oh. Ho dato via l'x7 per passare ad un Q8 nero che mi sfiziava di più. Mo che dovevo dirgli ar concessionario? Voglio er Q7 diversamente colorato, con colore assente, non bianco non giallo, non verde. Ah no manco bianco va bene mo. Sono l'unico che gli pare che han perso la bussola? La parola nero significa nero, è un colore e mai mi starà bene la sua eliminazione per descrivere un oggetto.... Beh nero. Cappotto, macchina, tavolo, quel che è. Ma pure quello che vende gli occhiali eh, perché è così. Non c'è offesa, c'è realismo. L'auto è nera dico nera.
Per tornare ai libri che riscrivono.... Boh regà io figli non ne tengo e non ne voglio che poi finisce lo spasso ma suppongo voi qui che discutete di libri per l'infanzia con tanto ardore ce li abbiate tutti - non è nascondendogli la parola nero o bianco che gli fate un favore, crescete dei rincoglioniti. Semmai dandogli il libro censurato avete perso un occasione per spiegargli qualcosa e fargli imparare com'era prima e com'è invece oggi per qualcuno. Me pare che qui di primo pelo non c'è più nessuno ma leggere nero in un libro da piccoli non vi abbia impedito di avere un'opinione in proposito eh.
Non c'è più nero, non c'è più bianco, non c'è più ghei, non c'è più etero. Ma continuano ad esserci e se ne sbattono delle hipsterate. Lasciate che i bambini lo imparino, sai poi lo spavento quando se trovano davanti l'uomo nero per la prima volta  :D :D :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: fomento - 23 Feb 2023, 17:40
A me sembra un fatto che non sfiora neanche di striscio questioni come la cancel culture e/o il politicamente corretto. 

Accantono le lenti di indagini filologiche e socio-pedagogiche, perché ritengo che emerga più di tutti un altro punto. Credo, infatti, che l'orizzonte di senso sia quello neocapitalistico che si traduce in processi di '"economic correctness"; ovvero nell'adeguamento a fini commerciali di un testo (in senso assoluto) ritenuto non più profittevole.


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Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 23 Feb 2023, 18:20
Più che probabile. Ritengo che una cosa non escluda né invalidi l'altra, nel caso specifico.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Mr.Pickman - 23 Feb 2023, 19:20
Scusate stavo di fretta come al solito  ;D
Ah boh, io prima ho letto una roba sul teribbile post. C'era scritto che bianco e nero non si scrive, che l'hanno segato non solo per le persone ma anche per i cappotti. Per cui c'entra eccome, eccome se c'entra. So' un tabaccaio, ma un articolo riesco a leggerlo anch'io. Mi pesa eh, che non porta soldi e l'Audi la benzina la beve e la devo pagare con moneta sonante e no con la filosofia de stocazzo, ma ogni tanto sta fatica la faccio pure io.
Ora va bene essere rincoglioniti, ma sostenere porcate così.... Contenti voi oh, c'è a chi gli piacciono i trans, voglio dire.
E comunque a me nel mondo di oggi pare eccome che non si possa più neppure dire nero a uno. Sei nero, non ho detto che sei stronzo ma che sei nero. E se sei nero è così. Mo se vuoi ti dico biancaneve eh, ma ... Sei ghei? Eh allora se c'è la parola ghei io userò la parola ghei. Ti offendi? Ma fai come te pare, la lingua quella e io la uso, se poi qualche zitellona acida vuole combattere  :D qualche sua battaglia su facebook per passare il tempo faccia pure. Io parlo come magno e per fortuna come sta scritto sul vocabolario.
Ma stiamo a scherza', oh

Le trans, sono donne.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 24 Feb 2023, 22:11
Citazione
La collana di testi non modificati si chiamerà “The Roald Dahl Classic Collection” e verrà affiancata alla pubblicazione dei romanzi modificati. Francesca Dow, amministratore delegato della sezione di Penguin Random House dedicata ai libri per l’infanzia, ha detto che i libri di Dahl sono spesso tra le prime storie che i bambini leggono in autonomia, e che «prendersi cura dell’immaginazione e delle menti in rapido sviluppo dei giovani lettori è sia un privilegio che una responsabilità». Dow ha aggiunto di aver seguito il dibattito degli ultimi giorni, e che la pubblicazione di una collana di romanzi non modificati permetterà ai lettori di scegliere autonomamente la versione che preferiscono.

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2023/02/24/road-dahl-penguin-pubblichera-versioni-non-modificate-insieme-a-quelle-modificate-scelta/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 24 Feb 2023, 22:32
Anche i pinguini possono volare :yes:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 25 Feb 2023, 14:49
Della serie più realisti del re e più cristiani di Cristo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 20 Mar 2023, 17:31
Non ho ancora letto il messaggio ufficiale della Crusca. Se questo è attendibile, comunque, lo sottoscrivo.

TFP Link :: https://www.repubblica.it/cronaca/2023/03/20/news/crusca_schwa_femminile_professioni_parita_genere-392974712/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 20 Mar 2023, 17:55
Non dire più "il Manzoni" mi costerà un certo sforzo muscolare.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 20 Mar 2023, 18:14
Io robe milanesi tipo "IL MAURIZIO" le ho sempre aborrite.
Però per coerenza ho sempre schifato anche l'articolo al femminile, che qui da me è invece molto usato.
Quindi no a "viene anche la Laura", e sì a "viene anche Laura".
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Cryu - 20 Mar 2023, 18:21
Vabbè ma "la Maria" è sbagliato da sempre, è sui cognomi la nota della Crusca.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 20 Mar 2023, 18:22
"la maria" è l'unico corretto :yes:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Lord Nexus - 20 Mar 2023, 18:24
IL ARIA per me è il peggio del peggio.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 20 Mar 2023, 19:06
Non ho ancora letto il messaggio ufficiale della Crusca. Se questo è attendibile, comunque, lo sottoscrivo.

TFP Link :: https://www.repubblica.it/cronaca/2023/03/20/news/crusca_schwa_femminile_professioni_parita_genere-392974712/
Sessisti e omofobi! Non capite! Avete i bias!
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: babaz - 20 Mar 2023, 21:51
Nel friulano continueremo ad usare con fierezza l'articolo determinativo davanti ai nomi propri di maschi e femmine.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 20 Mar 2023, 22:31
Inascoltabile fierezza. :yes:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 20 Mar 2023, 22:47
Beh, quella roba era inascoltabile da prima della Crusca.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: peppebi - 20 Mar 2023, 23:30
Nel friulano continueremo ad usare con fierezza l'articolo determinativo davanti ai nomi propri di maschi e femmine.
Pure dalle mie parti si usano se si parla in dialetto.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Mar 2023, 06:31
Beh, quella roba era inascoltabile da prima della Crusca.
E dopo la Crusca, può solo far cagare ancora di più... ;D
 
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 31 Mar 2023, 06:03
Agatha Atheist (cit.)
TFP Link :: https://www.lascimmiapensa.com/2023/03/30/agatha-christie-romanzi-cambiati-offensivi/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Tetsuo - 31 Mar 2023, 09:40
facciamo riscrivere i libri e la Storia a chatgtp
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 31 Mar 2023, 11:17
Al di là del fatto che il nome originale di un libro della Agatona non era "Dieci Piccoli Indiani", in quel caso la modifica era stata apportata dalla stessa autrice, se non ricordo male la storia.
Qui per me c'è solo un motivo commerciale per fare notizia, accaparrarsi favori di parte del popolo ed eventualmente boostare le vendite delle edizioni originali.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 31 Mar 2023, 12:49
Io ho letto l'articolo e alcune cose sono aberranti.
Hanno tolto "busto di marmo nero"???
"Nativi"?
Poi anche un commento dispregiativo di un personaggio.
Ora io posso capire che nella narrazione la voce fuori dal campo non dovrebbe usare espressioni come "negro di mer", "Indiano mangiamer...", etc etc.
Ma se a parlare è un personaggio appartenente che so alle SS non può dire "ebreo del cxxxo", "gassiamo i giudei" o roba simile?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 07 Apr 2023, 18:33
TFP Link :: https://notthebee.com/article/new-report-says-amazon-stopped-ranking-shows-by-viewers-scores-because-audiences-found-queer-stories-off-putting
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 19 Apr 2023, 11:53
https://www.tecnicadellascuola.it/procedimento-disciplinare-contratto-non-rinnovato-per-una-docente-che-ha-detto-buongiorno-ragazze-la-classe-si-sarebbe-sentita-offesa-succede-in-gran-bretagna
Titolo: Re: Chat Zone
Inserito da: Top Dogg - 08 Mag 2023, 18:04
TFP Link :: https://www.hollywoodreporter.com/news/general-news/richard-dreyfuss-criticizes-oscars-inclusion-rules-1235481596/
Titolo: Re: Re: Chat Zone
Inserito da: Ivan F. - 08 Mag 2023, 18:17
Queste sono le norme di accesso di cui parla…

TFP Link :: https://www.hollywoodreporter.com/news/general-news/film-academy-sets-inclusion-requirements-for-oscars-will-take-full-effect-in-2024-4056888/
Titolo: Re: Re: Chat Zone
Inserito da: Wis - 08 Mag 2023, 18:38
Queste sono le norme di accesso di cui parla…

TFP Link :: https://www.hollywoodreporter.com/news/general-news/film-academy-sets-inclusion-requirements-for-oscars-will-take-full-effect-in-2024-4056888/
Ah non è Lercio?
Sono onestamente basito.
Titolo: Re: Re: Chat Zone
Inserito da: Level MD - 08 Mag 2023, 21:55
Ma quindi se il cast di un film non è alla Mass Effect, col Turian, il Krogan, la Quarian lesbica e via dicendo, non è eleggibile per i prossimi Oscars ? Premieranno solo RPG ?
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Mag 2023, 22:28
Ho spostato questi ultimi messaggi dalla Chat Zone al topic dell'inclusività.
Titolo: Re: Re: Chat Zone
Inserito da: Ivan F. - 08 Mag 2023, 22:30
Ma quindi se il cast di un film non è alla Mass Effect, col Turian, il Krogan, la Quarian lesbica e via dicendo, non è eleggibile per i prossimi Oscars ? Premieranno solo RPG ?

Non conoscevo queste norme, ma leggendole ho avuto realmente il dubbio: ma per alcuni non sarà difficile rispettare queste richieste?

Se un film non si presta, per ambientazione o periodo storico, non può entrare agli Oscar?
Mi sembra troppo estremo, dev'esserci qualche dettaglio che mi sfugge.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 08 Mag 2023, 22:39
Consiglio di leggere le norme fino in fondo, nel caso.

Il cast rappresenta una possibile condizione di due da "rispettare", rispetto a quattro ambiti totali. A loro volta divisi in quattro punti specifici tra cui "scegliere".
Gli altri tre ambiti riguardano, comprensibilmente, i moltissimi ruoli professionali coinvolti nella realizzazione di un film, dalla dirigenza alle maestranze.

In pratica stanno dicendo che non vogliono in lizza film del Ku Klux Klan.

Un filo intollerante verso le minoranze incappucciate, ma tutto sommato comprensibile, via.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 08 Mag 2023, 23:12
Io l’ho lette, e ho visto i vari standard, ma forse ho capito male quali e quanti vadano rispettati contemporaneamente.
Se tutti, per me è folle.
Se fosse uno solo è abbastanza probabile che lo si soddisfi facilmente, ma rimane una soluzione sbagliata per sistemare una realtà sbagliata.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Mag 2023, 23:15
Non mi sembra esattamente così, ma pare si possano rispettare criteri sufficienti senza dover mettere mano al cast o al copione.

Un fattore che, artisticamente parlando, è piuttosto importante.

Paradossalmente, tuttavia, un film del KKK avrebbe la possibilità di passare la selezione :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 08 Mag 2023, 23:17
Boh, l’ho riletto ma: o continuo a saltare la parte dove lo dice, o non lo dice. ^^U
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Mag 2023, 23:17
Io l’ho lette, e ho visto i vari standard, ma forse ho capito male quali e quanti vadano rispettati contemporaneamente.
Se tutti, per me è folle.
Se fosse uno solo è abbastanza probabile che lo si soddisfi facilmente, ma rimane una soluzione sbagliata per sistemare una realtà sbagliata.

Dovrebbero essere due standard su quattro.

Quattro su quattro sarebbe assurdo.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 08 Mag 2023, 23:18
Citazione
Starting with the 96th Oscars, a film will have to meet at least two of four of the following standards to be eligible for best picture.
Titolo: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 08 Mag 2023, 23:21
Ok, infatti avevo letto male, intendendo che i due requisiti fossero per ottemperare al singolo standard.

[Edit] Cosa che in effetti non aveva senso perché non tutti i requisiti hanno 4 opzioni. ^^U
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Level MD - 08 Mag 2023, 23:35
Mi chiedo se non verranno messe a curriculum caratteriste etniche, orientamenti sessuali e quant'altro, come fosse una nota di merito, perché quel 30% lì, in un modo o nell'altro, dovranno pur dimostrarlo.

Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 10 Lug 2023, 16:21
"Potevamo restare gravemente offesi!"(cit.)
Da qualunque angolo li si guardi, i carpiati migliori ce li regala la politica del sociale...
TFP Link :: https://www.fanpage.it/sport/altri-sport/mai-piu-foto-a-gambe-divaricate-le-nuove-regole-contro-la-sessualizzazione-della-ginnastica/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Giobbi - 13 Lug 2023, 07:09
TFP Link :: https://www.bbc.com/news/world-asia-66178363
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Andrea_23 - 13 Lug 2023, 21:22
thread errato
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 13 Lug 2023, 23:25
Non direi :)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: DRZ - 15 Lug 2023, 21:09
Diciamo che bilancia i messaggi "eeeeh, ma quanto si esagera con queste cose lol, quando eravamo tutti bianchi, etero, cristiani e juventini nessuno si lamentava e se si lamentava nessuno lo sentiva rotfl e da uomo biancetercristianventino io mi divertivo molto di piùùùù lolwut vogliono cancellarmi!!!11!".
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 15 Lug 2023, 22:45
Mio Dio, ma sono io! :D
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Jack in the Mox - 16 Lug 2023, 22:08
Parlando solo di lingua l'utilizzo di they/their nell'articolo, per un lettore che non ha presente il contesto,  e' da mal di testa  :ugly:
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 16 Lug 2023, 23:23
È da mal di testa anche se si conosce il contesto.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: tonypiz - 16 Lug 2023, 23:34
Ma mal di testa per cosa, chiedo senza polemica?
il "singular they" è di uso abbastanza comune in inglese (non si usa solo per persone non binarie, agender e così via, ma pure banalmente per riferirsi a qualcuno il cui genere è ignoto) e nell'articolo mi pare che si capisca subito che "they" sia riferito a Ryuchell. Per la moglie usa sempre she/her, per dire.
Titolo: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Wis - 16 Lug 2023, 23:41
Non voglio alimentare nessuna polemica nemmeno io, esprimevo un mio limite visto che il singular they nell'uso classico viene solitamente associato a pronomi indefiniti.
L'essere associato invece a qualcuno la cui identità è chiara per ora mi manda un po' in pappa.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 05 Ago 2023, 09:28
TFP Link :: https://www.documentazione.info/recensione-schwa-una-soluzione-senza-problema
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 18 Set 2023, 15:17
Non segnalo la notizia, ma il titolo.

"Cento persone migranti", non "cento migranti".

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2023/09/18/porte-empedocle-migranti-fuggiti/
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Gaissel - 18 Set 2023, 15:19
👌👍👏
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 18 Set 2023, 16:00
Io segnalo invece "Amare parole", podcast della linguista Vera Gheno sui cambiamenti del linguaggio. È un podcast del Post ma si trova gratuitamente sulle principali piattaforme. Lo consiglio indipendentemente dalle posizioni di ciascuno, l'autrice è favorevole all'inclusione e non ne fa mistero, poiché i temi sono trattati con chiarezza e spirito divulgativo.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 18 Set 2023, 16:17
Molto interessante.

Non c’è un modo di leggere delle trascrizioni, vero?  :(

(Sul sito del Post non sembrano esserci, ho guardato)
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Ivan F. - 18 Set 2023, 16:27
Per curiosità, ho cercato qualche opinione di Vera Gheno sullo schwa, e ho letto questa intervista:

TFP Link :: https://www.micromega.net/vera-gheno-intervista-schwa/

E questa è una sua posizione che condivido:

Citazione
e questa è una delle mie più grosse remore all’uso dello schwa – le oggettive difficoltà di lettura che l’introduzione repentina di un nuovo simbolo comporterebbe per una consistente fetta di popolazione, penso non solo agli anziani ma soprattutto ai dislessici. Paradossalmente un’operazione mirante all’inclusività rischia di essere discriminante. Per questo io, per esempio, non uso lo schwa nei miei libri divulgativi ma soltanto in precisi contesti e per questo non suggerirei di introdurre oggi lo schwa o qualunque altro simbolo “eccentrico” nei documenti ufficiali eccetera. Siamo ancora nel terreno della sperimentazione, non esistono ancora regole condivise per esempio sulle concordanze, sull’uso dell’articolo e si rischia che escano fuori dei mostri. Finché la situazione sarà così incerta e magmatica è bene che rimanga in contesti sperimentali.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: slataper - 18 Set 2023, 16:59
Niente trascrizioni Ivan, solo voce.
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Xibal - 21 Set 2023, 10:10
Non segnalo la notizia, ma il titolo.

"Cento persone migranti", non "cento migranti".

TFP Link :: https://www.ilpost.it/2023/09/18/porte-empedocle-migranti-fuggiti/
Eh, ma persona è un sostantivo femminile, non vorrei che chi non si riconosce nel genere di quella parola, potesse sentirsi a disagio...
Titolo: Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
Inserito da: Kairon - 21 Set 2023, 19:26
Per par condicio ce li hanno messi entrambi  :D