Qui team
@GaisselFaccio un esempio stupidissimo: nella mia vita precedente avevo un blog (minchiate eh) e volevo che tanto i lettori quanto le lettrici potessero identificarsi in ciò che leggevano. Questo mi costringeva spesso a dover "convertire" frasi molto semplici scritte al maschile in frasi complesse (veri e propri casi di workaround) prive di riferimenti di genere perché appunto la nostra lingua è pesantemente bilanciata verso forme al maschile.
Io sono totalmente ignorante in fatto di storia della nostra lingua, però a naso puzza proprio di roba inventata e gestita nei secoli da soli uomini.
Se mi argomentate "le regole sono queste quindi va bene così" posso estremizzare e dirvi che 50 anni fa c'era la regola del delitto d'onore, calma stavo estremizzando.
Quello che voglio dire è che non mi meraviglia che in un topic frequentato da maschi siano tutti (o quasi) d'accordo nel ritenere accettabili certe regole di linguaggio.
Sarei invece curioso di conoscere il parere di qualche donna (
@Ruko mannaggia a te dove sei).
Sulla ridondanza del tutti e tutte boh, a me "tutti" suona maschio.
Provo a immaginare un gruppo di amiche e una che dice "siete tutti invitati al mio compleanno", boh, mi stona, per me il Post fa bene come fa.
Poi oh, ci sta che certe forme di inclusività possano essere recepite "esagerate", ma secondo me per reputarle esagerate dovremmo essere parte della minoranza.
E lasciate stare i discorsi del non si può più parlare, andatevi a guardare qualche show di Ricky Gervais: in Humanity (su Netflix) massacra Bruce/Caitlyn Jenner ma lo fa in maniera onesta: i bersagli delle sue battute non sono mai le vittime.
questa si è ritenuta offesa e l'ha riportato. Lui è un tipo che scherza con tutti, assolutamente innocuo e pure gay però in quel momento pensava di avere più confidenza con la collega e l'ha chiamata puttanella.
Che zoccola