Non servono grandi formule matematiche.
Se riducono la virulenza sia come intensità che come durata, riducono il contagio.
Se il tuo corpo è allenato a combattere il virus (quello è lo scopo di tutti i vaccini) il virus ha meno tempo per replicarsi e per diffondersi.
Non è correlazione, è causalità.
Appunto, proprio perchè c'è causalità, non ti inventi che ci sia correlazione, e che sia necessario fermare, col vaccino, la trasmissione prima della sintomatologia ("La sicurezza di stare tra persone non contagiose", no "non malate") somministrandolo a tappeto a giovani e bambini, e mettendo in piedi obblighi che, proprio in virtù della causalità, avrebbero avuto senso solo sui fragili.
Come sottolineava Turrican3, il problema è, e lo è sempre stato, di comunicazione, cioè il fatto che i politici abbiano svolto "il loro compito"(cit), raccontare cazzate per convincerci della necessità di qualcosa, ma di farlo in maniera così platealmente surrettizia, che persino una popolazione ignorante ed analfabeta ci è arrivata.
La stessa popolazione che, oggi vaccinata al 90%, se si facesse tamponi di continuo sarebbe positiva un giorno si e l'altro no.