Lol, ho postato quell'articolo appositamente per gustarmi la solita prevista reazione di Xibal.
Ma veniamo a un articolo serio:
TFP Link :: https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2108891
Dai, Xibal, tu che sai sempre tutto, smonta anche questo studio che dimostra senza ombra di dubbio che i vaccinati hanno meno probabilità di diffondere il virus.
"We used a test-negative case–control design to estimate the effectiveness of vaccination against symptomatic disease caused by the delta variant or the predominant strain (B.1.1.7, or alpha variant) over the period that the delta variant began circulating.
This finding would support efforts to maximize vaccine uptake with two doses among vulnerable populations".
È uno studio sull'efficacia dei vaccini sulla sintomatologia, non sulla diffusione, e confronta l' efficacia vaccinale sulla base del numero di dosi somministrate, a seconda della variante presa in oggetto, l'efficacia sulla diffusione non viene minimamente presa in considerazione (infatti consigliano la doppia somministrazione sui vulnerabili), ma sono certo tu l'abbia postato solo per vedere la mia reazione.
ROTFL, sempre il solito.
Osservazione del prof. Bruno Cacopardo, Direttore Unità Operativa Malattie Infettive P.O. GARIBALDI NESIMA, professore Malattie Infettive Università’ Di Catania, Membro Del Consiglio Direttivo Nazionale della Società Di Malattie Infettive e Tropicali
“Poche ore fa è stato pubblicato questo lavoro assolutamente decisivo, concentrato a valutare il subset dei soggetti che si infettano con la variante Delta: lo studio confronta gli esiti clinici e virologici tra vaccinati e non vaccinati. Quello che emerge con drammatica evidenza è che, oltre alla ben nota protezione clinica (nessuno dei vaccinati muore e nessuno va in ospedale), nei vaccinati il tempo di declino della carica virale (pur partendo dalla stessa concentrazione virale dei non vaccinati) risulta, alla fine, circa 5 volte più rapido. La fase di eliminazione virale nasofaringea nel gruppo dei vaccinati è tanto breve da apparire quasi impercettibile. Ergo… i vaccinati albergano il virus variante per molto meno tempo e a cariche virali molto più basse. Chiunque si intenda, anche da amatore, di virologia, comprenderà che i vaccinati hanno una probabilità esponenzialmente più bassa dei non vaccinati sia di contagiare che di elaborare una mutazione. Si chiude qui (almeno per me) definitivamente, la questione vaccinale: di fronte alle evidenze incontrovertibili il silenzio è d'oro. Da oggi in poi ogni discussione sulla contagiosità e sulla patogenicità dei vaccinati (percorribile finchè si vuole in un regime libertario e in un paese in cui davanti ad un boccale di birra si può sostenere qualsiasi tesi) avrà la stessa valenza anticopernicana della ipotesi che sia il Sole a girare attorno alla terra.”
@Van vedi che è inutile confrontarsi con lui?