Tiriamoci su con un esempio edificante.
La preside del mio liceo, per quanto giovane e con poca esperienza in termini di reggenza, s'è dimostrata sin da subito una persona molto illuminata e con notevoli intuizioni. Già lo scorso anno, a partire dall'inizio di febbraio, aveva considerato molto seriamente le notizie che giungevano dalla Cina e dalla Lombardia, per cui ci ha prontamente "costretti" a seguire un corso di didattica a distanza e uso di piattaforme di e-learning. ll tutto tra le nostre proteste e biasimo di esagerazione, peccato che, allo scoppiare del caos, tutto ciò ha permesso alla nostra scuola di iniziare efficacemente e in modo organizzato la DAD, a partire dell'8 di marzo.
Quest'anno, intuendo un po' il problema relativo alla comunicazione e alla distorsione delle notizie, la preside nel mio liceo ha nominato una commissione permanente, dal mese di ottobre, formata da professori di scienze (per tutte le informazioni relative al funzionamento del virus), di matematica (per la corretta lettura di grafici e statistiche), di filosofia (per la concettualizzazione e approfondimenti a carattere sociale) e infine di lettere (per una corretta assimilazione delle notizie, fact-checking, debunking ecc.), con grande sollecitudine. Le informazioni derivate dal mondo della scienza e dai media venivano prima de-e-codificate, comprese e smistate in relazione all'oggetto della specifica materia.
Attraverso sotto-commissioni in ogni classe e grazie a continui aggiornamenti trasmessi in modo localizzato grazie alle LIM presenti in ogni aula, abbiamo aiutato noi stessi e i ragazzi a non lasciarsi travolgere dalle informazioni parziali o addirittura fasulle, in particolar modo per la questione AstraZeneca/trombosi e l'importanza del vaccino come responsabilità sociale e del singolo (oltre alle ovvie implicazioni in termini di salute), con la gratitudine e il plauso delle famiglie. Con dibattiti, osservazioni, chiarimenti di esperti esterni e un confronto continuo e proficuo. Questo ha inoltre provocato un afflusso massiccio ai vaccini da parte dei maturandi, in percentuali davvero prossime al 100%. Naturalmente le ragioni sono anche e principalmente a carattere ricreativo (si sono vaccinati per poter stare con gli amici e andare in vacanza) ma in ogni caso quello che conta è il risultato.
Davvero, con tutti gli errori e le approssimazioni sicuramente presenti, l'ho trovato un buon modo di promuovere la cultura dell'approfondimento e lo sviluppo del pensiero critico.