Aggiungo, per esempio per @peppebi che mi sembra non essere molto attento a quello che succede, che ci sono regioni con 0 contagi o con poche decine: non sarebbe stato il caso, per esempio, di avviare in via sperimentale un'apertura maggiore?
Ancora, che senso ha non fare ancora aprire i negozi? Sarebbe bastato avere le stesse regole che ci sono per i supermercati.
Per non parlare della cazzata immane sul calmierare i prezzi delle mascherine, roba che pure Alessandro Manzoni ne ha scritto male qualche tempo fa. E le cose dal punto di vista economico sono le stesse, eh.
E i tamponi? Quando vogliamo iniziare a farli a tappeto per isolare solo i positivi?
Invece no, dobbiamo stare ancora a casa e io sono già due mesi che non lavoro, con una stagione distrutta e nemmeno posso lavorare per l'anno prossimo (sì, quest'anno si incassa 0, zero, niet) perché ho mio figlio in casa e ho grosse difficoltà senza i nonni. E nemmeno posso organizzarmi per racimolare qualcosa di soldi facendo altri lavori, perché sono chiuso qui dentro.
Diciamo che la pazienza l'ho finita, ecco.
Eh.
Come darti torto?
Io sono fortunato, obiettivamente, perchè il mio lavoro non è in calo avendo fortunatamente la maggior parte dei clienti che svolgono o attività essenziali, oppure attività espletabili anche in smart working.
Al limite ho fatto pratiche a titolo gratuito (richieste inps, bilanci anzitempo per richiesta finanziamento, confronti tra mesi del 20 e mesi del 19 per sgravare tributi i imposte; tutto tempo usato che nessuno mi remunera)
Però la situazione fuori da alcuni circoletti fortunati è tragica, il turismo e gli annessi sono praticamente azzerati.
Di solito ricavo circa 10-12 k netti (post commissioni e tasse) sulla locazione della casa vacanze, quest'anno sono a 300 €.
E a me poco cambia, pago imu e bollette, ma chi vive di turismo e ristorazione se la passa male. Come chi fa la tua attività e tutto l'indotto (cliente della mia ragazza fa ristorazione e cathering per eventi - è a ZERO.)
Inoltre le misure "sociali" sono veramente strane, si potrà correre, ok; ma chi deve reincontrare quelcuno, dopo due mesi, e ancora non può?
Capisco l'apertura ai nonni che serviranno da baby sitter a chi torna al lavoro con le scuole chiuse, però ci sono una serie di criticità non da poco.
Il mio caso sarà anche limite, per carità, avendo la ragazza a 70 km ma in un'altra regione, ma se posso ricongiungermi alla mia amante che sta a Ventimiglia, non vedo perchè non possa ricongiungermi alla mia ragazza che sta a 70.
Lei può andare al mare a Rimini... e questa secondo me è una pesante discriminazione.
Quello che mi preoccupa emotivamente è che se nei momenti di "distensione" le cose sono così, durante "la danza" delle correzioni che verranno apportate quando il coefficiente di contagio aumenterà, cosa faranno?
Economicamente non mi sembra ci sia un vero piano di sostengo mirato: parrucchieri ed affini, che restano chiusi, come possono pagare utente e locazioni? E tutto il resto? Come mangiano?
Se le cose dovessero peggiorare prima della riapertura, resteranno ancora chiusi? Chi chiuderà nuovamente?
A me pare che stiano veramente chiedendo il grosso del lavoro ai cittadini, che devono espletare una serie di funzioni, a partire dal ritrovamento della mascherina perduta, che in uno stato organizzato dovrebbero essere semplici.
I 600 € sono ancora nel limbo, ad alcuni sono stati concessi (ma non accreditati)a molti nemmeno concessi perchè "l'inps ha ricevuto una mole di domande che di solito tratta in 5 anni". Ok, ma dovete fare solo questo ad ora.
In altri stati i finanziamenti vengono erogati in due giorni.
Io per capire se oggi posso andare dall'oculista accompagnato ho telefonato a due caserme diverse per essere certo di non essere multato (non posso andare da solo in quanto al ritorno non vedrò una mazza, post OCT)