Ma soprattutto (dalla pagina Facebook di David Vagni) :
#COVID-19 #Coronavirus #App #Tracing Brevemente 21/04/2020
L'App di tracciamento da un codice a voi (niente nome, cognome, etc.)
Si mette in contatto con cellulari nelle vicinanze attraverso una comunicazione criptata.
Non accede alla vostra agenda, non accede al vostro microfono, non accede alla vostra telecamera, non accede al GPS e quindi: non ha la minima idea di dove siate, non ha la minima idea di chi siate, non ha la minima idea di cosa facciate.
L'unica cosa che l'App conosce è che l'utente A, il dato giorno, è stato in contatto ad una distanza X con l'utente B per un tempo Y.
Questo è quanto.
Ora:
- possiamo discutere se l'app sia fatta bene (ok lo verificheremo)
- possiamo discutere se con -così poche- informazioni sarà utile.
MA NO, non possiamo preoccuparci della privacy. Se domani per malaugurata ipotesi, venissero rubati i dati di tutti gli utenti, il delinquente in questione si troverebbe con milioni di stringhe del tipo:
"Utente 2131209784 il 27/04/2020 dalle ore 19:23 alle ore 19:41, 2 metri dall'utente 40430962"
Ditemi voi cosa può farci con questi dati.
La domanda -vera- da porsi è: ma con così poche informazioni ci facciamo qualcosa "Noi"?
La risposta è: qualcosa penso di sì, a sufficienza? No.
Sarebbe meglio avere più dati? Si.
Li avremo? No, già la gente si sta facendo prendere dal panico così.
Comunque nessuna App è sufficiente, è solo uno strumento in più che -deve- essere integrato con il resto degli interventi.