I vecchi ed amati Souls non erano così cavallereschi, non usavano l'epica in questo modo, erano medioeval-fantasy, alla Zardon, alla Fantasy Fly, questo invece, trasuda letteralmente di Avalon. È completamente asservito ad uno stile arturiano della cavalleria, regala certi momenti unici, perché ha una fantasia incontestabile, a metà tra Le Nebbie di Avalon e L'ultimo incantesimo di Mary Stewart, è l'ennesimo centro in pieno, nonostante usi la narrazione a baule tipica dei Souls, ovvero devi essere tu a sbrogliare la matassa, altrimenti, non ti resta che affidarti ad altri che ti spieghino l'insolvibile
il Cavaliere et il Draco -
A proposito della trama, ho capito questo.
Nell’Interregno, governato dalla regina Marika l’Eterna (la tizia senza mani delle statuette)
l’Anello ancestrale, sorgente dell’Albero Madre, è andato in frantumi. Ne troviamo un pezzo più avanti, quindi sembra ce ne siano molti pezzi sparsi, anche piccoli frammenti o schegge.
I discendenti di Marika, tutti semidei [come quel gran figlio di Mula di Godrick l'innestato] rivendicarono i frammenti dell’Anello ancestrale, conosciuti col nome di rune maggiori [una ce l'ha Godrick] e la corruzione folle della loro nuova forza scatenò una guerra conosciuta come: la Disgregazione. Una guerra che portò all’abbandono della Volontà superiore (?). Diverse fazioni si scannano durante questo conflitto. La guida della grazia scenderà poi sui Senzaluce, cui è stata preclusa la grazia dell’oro (??) e sono stati esiliati dall’Interregno. Senza vita eppure vivente, avendo perduto la nostra grazia da tempo, dobbiamo seguire il sentiero verso l’Interregno oltre il mare nebbioso per apparire dinanzi all’Anello ancestrale. E divenire il lord ancestrale [che è tipo reclamare il trono di DS2, prendere la Fiamma di DS, onorare il cosmo di Kos, oppure trovare la morte in Sekiro, giusto per fare il punto]
"e andiamo avanti"