Cmq si potrebbe, ormai, fare una classifica di pericolosità dei tre schieramenti principali:
1)centro destra: è chiaramente il più pericoloso per vari motivi. Il programma economico è agghiacciante e la flat tax è, nel momento in cui le disuguaglianze esplodono, la cosa più antipopolare e dannosa che si possa fare. Idem l'idea perversa di privatizzare a manetta per fare cassa, sposata con il ritrovato asservimento di Berlusca nei confronti delle istituzioni europee. Mettiamo poi il mix letale di incompetenza e malaffare che li ha SEMPRE caratterizzati e diventano la roba più pericolosa in assoluto.
2)Grillo e grillini: sulla carta propongono cose giuste come la difesa dei servizi pubblici ed il ritorno di una più forte componente statale nell'economia, ma è tutto molto molto blando e superficiale, volutamente non approfondito per poi lasciarsi le mani libere dopo. Si contraddicono in continuazione quando parlano di abbassamento incondizionato delle tasse e su mega provvedimenti assistenziali in stile DC anni '50, mentre su tutte le loro proposte (quelle che si riescono ad estrapolare dal caos) aleggia quella tragicomica aura di incompetenza, faciloneria e irrazionalità che da sempre li connota. Mettiamoci poi il fatto che sono un partito azienda intimamente autoritario e che spesso, localmente, rispondono agli stessi interessi affaristici che dicono di combattere.
2-bis) PD: lo metto sullo stesso piano di pericolosità dei grillini. Qualcosa di buono ci sarebbe ma basti dire che è il partito dell'elite finanziaria europea, quindi, a prescindere, roba antipopolare che porta avanti politiche di privatizzazione, abbattimento di diritti e salari e creazione di disuguaglianze, magari in maniera non troppo esplicita e più strisciante. Rimane perciò invotabile da chiunque abbia un reddito sotto i 150mila euro annui.
Di conseguenza: per fortuna la riforma costituzionale non è passata e c'è una legge elettorale sì orrenda, ma che non garantisce maggioranze bulgare a nessuno dei tre, perché altrimenti saremmo fottuti.