Io continuo a dire che se voleva rinunciare nemmeno entrava
Rinuncia perché solo in quel momento si rende conto di cosa sia davvero importante per lei, ma comunque non è molto riuscito il finale, succede tutto all'improvviso. In ogni caso spero concorderai che il finale "e vissero tutti felici e contenti" non centra nulla con l'universo di The Witcher.
esattamente...con finale fantabosco non intendevo essere rude, constatavo che per molti l'happy ending è l'unica soluzione possibile e questa cosa ha un aspetto quasi antropologico (se mi permettete)
Quel
che fa Ciri dentro il portale non ha una reale valenza per quello che ci racconta quel finale.
Anche avesse fatto qualcosa, il "tempo" di Geralt è condannato, mentre invece altre dimensioni (altro concetto molto presente nei libri) potrebbero avere un esito differente.
E siccome c'è anche questa possibilità, non escludo nulla.
TW4 però, non dovrebbe avere nessuno dei protagonisti di TW3, stando al fatto che la storia si è chiusa.
Bisogna specificare che i libri differiscono (e tanto) sia nel ruolo di Ciri, sia per quel che riguarda i suoi poteri, la sua figura è stata spurgata anche per esigenze di copione (il figlio)
E sì, ma quella scena è costruita proprio per farti avVELENare. Si capisce dalla dose di schiaffi budspenceriani con cui lo strigo si presenta al tizio.
Io non conosco il personaggio letterario, immagino ci sia una base di cui tener conto, però se mi dài facoltà di scegliere me la spiego da sola filosoficamente: ti viene presentata la rosa di azioni che quel personaggio potrebbe fare, dalla più soft a quella più estrema, per cui non esiste nulla di realmente sbagliato o giusto.
In questo Geralt è un personaggio strano: etico ma non moralista, retto ma a pagamento, reietto ma utile alla società.
Siamo ampiamente nel relativismo contemporaneo.
Io lo conosco (per così dire) ma posso dire tranquillamente di non conoscerlo affatto.
A volte passa a filo di spada due zotici che lo provocano dentro una locanda, altre volte non si preoccupa nemmeno delle conseguenze ad un gesto, altre volte ancora, combatte come un forsennato e poi si arrende di fronte a ostacoli apparentemente sormontabili..
E' un personaggio inafferrabile in realtà e ogni decisione del gioco è sempre in una zona grigia.
Ne giusta ne sbagliata. Nel gioco mi è capitato tante volte di decidere senza tener conto del Geralt letterario..sarebbe stato pizzoso giocare tenendo fede a quello che presumibilmente nei libri poteva fare o poteva accadere.