Mmhh codice diverso non saprei, cose simili le ho viste anche a Velen (più animali che persone).
A ingannarmi può essere pure la lunghezza, che, oh, lo sto giocando da tre mesi e rotti e a stento mi ricordo chi si impersonava, dove si andava, un fiorino nelle prime N ore.
C'è da dire che il gioco per me era partito in maniera
promettente, salvo poi non mantenersi all'altezza di accenni simili.
Ma può essere anche un fatto di mera casistisca e di modi con cui si punzecchiano certe routine un po' storpie. Oppure...
Però che certi eventi siano più evidenti in una zona meno popolata e antropizzata del resto del mondo mi pare del tutto coerente, anzi non fa che rimarcare la diversità degli ambienti e il piacere di esplorarli nella loro unicità.
Anche.
D'altronde la fauna a Skellige mi è generalmente più wild, a parità di razza, e i suoi abitanti più propensi alla lotta.
In un modo o nell'altro, c'è sempre qualcosa da raccontare come di un fatto accaduto più che di una routine che si ripeta più o meno ciclicamente e in maniera organizzata, direi che sia il massimo desiderabile in un mondo che voglia avere la parvenza di essere reale...
Questo è assolutamente vero.
Ma infatti le robe più belle che ricordo sotto punti di vista simili del primo S.T.A.L.K.E.R., del primo Far Cry quando arrivano i mutanti a triangolare col protagonista e i mercenari e di Shadow of Mordor son tutti episodi unici, dei fatti, come dici tu.
Però erano tutti titoli molto più solidi e coerenti sotto quei punti di vista.
La maggior rifinitura di certi aspetti non la penso necessariamente come a qualcosa che codifica il tutto dentro determinate meccaniche, certe, prevedibili e serializzabili, ma come base su cui possono prendere spunto nuova ricchezza, varietà e imprevedibilità.
Perché, Xibal, credimi, bellissima l'esperienzetta sul momento, tant'è che son qui che ho voglia di raccontarla, ma quando sorprendi la fierissima guerriera di Skellige che comincia a fare gesti da Snoop Dogg mentre c'ha ancora tre luponi inferociti che le fiatano sul collo o se ne torna passeggiando al suo posto con la situazione che è ancora nel pieno della sua drammaticità la poesia vorrebbe prendere la pala, scavarsi la fossa da sola e studiare un modo per suicidarsi carambolando dentro la tomba facendosi franare il terriccio addosso.
E sempre sull'argomento, ma in maniera più frivola, dopo tutto questo tempo non mi sono ancora abituato alle zone sgomberate. Anche lasciando perdere le promesse di CDPR [una delle poche robe che ho captato pre-lancio], ovvero che le cose sarebbe state molto progressive e 'sandboxy', a me dà proprio un fastidio endemico 'sta scenetta che ripete sempre uguale, con gli abitanti che tornano al paese con 'sta camminata da sgugnizzi con la tuta, mentre s'è fatto improvvisamente tramonto. Sempre.
Nuuu non sai che ti perdi, il Gwent è un gioco bellissimo.
Non ce la posso fare.
Se mi faccio acchiappare pure da quello finirò davvero i miei giorni dentro a 'sto gioco.