Qui una rece fresca di oggi:
http://pixelflood.it/Videogames-recensioni/the-witcher-3Non concordo su tutto, e per diverse cose non potrei nemmeno farlo, visto che sarò, boh, a un 30% dell'avventura se è tanto e dei paragoni con Skyrim non posso valutare la fondatezza, dato che l'avrò visto una decina d'ore e che chi cazzo se ne frega, ma è una delle poche in italiano che sembrano scritte da qualcuno che la serie la conosce e dice cose condivisibili su un'esperienza open che sto trovando clamorosa e a cui mi sto abbandonando liberissimo, senza troppe pare su main/non main. A dire il vero la para cell'ho, nel momento in cui chiudo un filone di sub + un contratto + finisco grotta + 45 altre cose e sento di potermi finalmente permettere 'il lusso' di andare avanti con l'intreccio principale, salvo inciampare su un personaggio che mi chiede qualcosa, un nuovo villaggio, l'inaspettata scoperta di aree interessanti, un avamposto, una tana di mostri e Dio solo sa cos'altro. Un'idra con la permanente di una gorgone, praticamente.
E ci casco di nuovo, con tutte le scarpe, a tempo zero, dimenticandomi del resto, godendomela così come viene, alla grandissima, sentendo di aver stabilito un bel feeling col gioco, che mi propone una costruzione territoriale incredibile, che più indugi e più ci trovi i segni di una cura ambiziosa quanto l'estensione. Peraltro coadiuvata da un sistema di movimento che - naturalmente - sto trovando saporitissimo, che senza fermarsi a leccare le finestre, puntando il dito sull'animazione del salto o i glitch estetici, funziona benone e in tanti aspetti è fisicamente-corretto. Anzi, quest'ultimo fatto unito a una certa rumenta funzionale aggiunge pure un bel surplus in fatto di approfondimento e sperimentazione.
Senza contare poi lo specifico della serie, con le connessioni a sorpresa, la propensione a contestualizzare in N maniere diverse [dal bisglio di un paesano a una roba letta in un libro, sentita nella sub-sub-deritava di un dialogo o vista tra le righe di un'inserzione stupida in bacheca], il lore e i paletti di giocabilità che si specchiano nella tradizione che vanno a inspessire il discorso. Un substrato che a chi conosce anche i libri con ogni probabilità farà ulteriormente esplodere il cervello, riconsegnando un quadro generale forse anche più profondo e organico. E senza escludere il fatto che semplicemente sei in The Witcher, un gioco polacco che non assomiglia a nient'altro e sa darti un sapore di autentico che levati, in continuazione. Che si stia tra le stalle di Bianco Frutteto, con i piedi a fondo tra le zolle di terra miste a letame circondati dai villici che scatarrano, o tra le stelle dal Castello di Vizima, a prendere lezioni di etichetta per potersi presentare al cospetto di un imperatore che in cinque secondi a tu per tu giustifica tutto il timore reverenziale che aleggia palpabile a corte. Che si sia di fronte alle piccole pare qualsiasi della vita di tutti i giorni o a cose al di fuori dell'ordinario, che non esistono, come i fantasmi, le ranocchie antropomorfe o i
divais' da mago. E tu sei sempre lì che non smetti di crederci, manco per un attimo. Anche al fatto che, downgrade o non dowgrade, derive pittoriche che cercano di convivere con quelle fotorealistiche che le piattonate, sei dentro una roba che è inconfodibilmente The Witcher: ti bastano una veduta
qualsiasi ogni abbastanza spesso e tre note dei numerosi riarrangiamenti del tema storico o delle nuove, incredibili derive folk-slave prese da 'sto episodio, che rimarcano daddio un certo ritorno alle origini per temi, struttura, personaggi e quant'altro, con l'intenzione di scavare ulterioremente in profondità, afferrando con decisione le proprie radici.
Clamoroso, anche al netto di occasioni mancatissime, come lo scheduling [che in termini qualitativi sta fermo al palo del 2, a cui già non bastava] e la componente sandbox [che si si spinge un po' oltre ma nemmeno troppo le puttanate fake di Ubisoft, sprecando tantissimo], o vere e proprie dumbate, come la componente investigativa.
Mo' vediamo se/come si sviluppa/tiene botta.
Nel frappé una nuova aggiunta alla mio armadio di fashion witchim made in Vizimà, collezione Vacanze al Nord, primavera-estate: armaturina trovata a random, come tesoro sommerso. Mi fa cachicchiare esteticamente, ma me la tengo su per un po', che finora ho avuto addosso roba con prevalente base blu/verde, eppoi con quella del Grifone ho paura di diventare troppo sgravo:
http://i.imgur.com/3OW2uYu.jpg Fermo restando che il più figo rimane Xibal, a cui lascerò il thread in eredità, come cavaliere al servizio della Polonia.