Avrei sempre voluto leggerli e prima o poi lo farò,pero mi chiedo(senza sapere quanto gli altri 2 giochi tocchino la storia dei libri) se giocarci avendoli letti,porterebbe a fare delle scelte del witcher di cui abbiamo letto e quindi,magari conoscendo cosa prova per determinate persone,nemici,conflitti etc etc giocando cosi un Geralt che magari appartiene meno al nostro modo di interpretarlo? Ripeto,sicuramente giocarci conoscendo i libri si apprezzerebbe mille volte di piu sfumature che altrimenti non si conoscerebbero,pero ci sarebbe il "rischio" di non fare scelte che lui NON farebbe ma che tu videogiocatore ignaro faresti,perche la pensi cosi e dei personaggi magari odiosi nei libri ti piacciono nel gioco e via discorrendo di altri mille esempi. Che ne pensi?(se lo trovi interessante come spunto eh)
Secondo me assolutamente sì, ed è uno spunto di mezzanotte assolutamente pregevole.
Sopratutto questa eventualità si fa strada nelle subquest, cioè il tuo modo di reagire (se hai compreso un minimo come ragiona/ragionerebbe Geralt) si configura con quello che lui avrebbe fatto, o come avrebbe reagito.
Se Geralt viene attaccato da dei disertori, Temeriani o non, lui li ammazza, non cerca di spiegarsi (è un mero esempio). Così come se una guardia gli intima di rinfoderare la spada, lui lo fa e abbassa la testa (anzi nemmeno la sfoderava in un villaggio di confine) Geralt non cerca guai e dosa cautamente i suoi passi, ed essendo un perenne indesiderato da mezzo mondo, cerca di passare inosservato il più possibile dalla gente comune. Salvo poi rivelarsi per quel che, testone e cocciuto, solo con i suoi amici o le amiche più intime.
Per metà gioco riceve sputi e commenti sprezzanti e Geralt non reagisce, così come per metà libro riceve insulti e non reagisce, non una volta.. (beh, oddio in qualche occasione basta uno sguardo).
Perché l'eroe Sapkowoskyano (oddio che termine orrendo), non è quello che fa stramazzare al suolo un cammello con un pugno in testa (eroe pseudo Howardiano) e nemmeno quello legato ad una profezia di un anello, è un protagonista indiscusso della sua vita e dei suoi affetti.
In qualche dialogo, a dirla tutta, mi è parso di sbagliare la risposta "Geralt non avrebbe mai detto una cosa simile..." e in talune occasioni mi è sembrato proprio di fare la scelta giusta, ma non voglio spoilerare troppo, ripeto, si può giocare di ruolo in this game.
Per quanto guardi Geralt da ogni suo lato (assai indecifrabile) e da ogni prospettiva del suo carattere, trovo il suo personaggio formidabile, appassionato, molto al di sopra del buono che finge di essere rude e burbero o dell'essere privo di sentimenti che fa trasparire una debolezza perché alla fin fine è figo far vedere queste cose...
E' un padre mancato, è un amante sfortunato, è un uomo insoddisfatto che non realizza di esserlo, si potrebbe definirlo un eroe mancato, salvo poi che le sue gesta rovesciano governi e destabilizzano popoli interi. O forse è un eroe polacco, freddo e distaccato che spesso può essere letto e capito solo da coloro che hanno una affinità con le cose spezzate e rotte, ma non per questo si commiserano poi troppo, dopotutto vanno avanti.
Vanno avanti, rispettano il codice e ammazzano mostri per denaro, amano (o ci provano) odiano e ci riescono, diventano amici di falliti e miserabili, li compiangono salvo poi riconoscerne una affinità.
Cmq, spunto mooooolto interessante.