In Scozia non ho mai avuto problemi particolari (tieni presente che parlo di solo accento, ovvero di gente che parla inglese corrente e non slang/dialetti vari, quelli ovviamente rimangono arabo).
In Australia ricordo che quando c'era lezione con prof. australiani (fortunatamente erano una minoranza) di una certa eta' non capivo una mazza, ma tipo zero. E non e' che fossi a un livello scarso di inglese di partenza. La gioventu' locale era meno ostica, ma i vecchi erano uno stress auditivo non da poco. Subito dopo gli australiani d'annata, difficili per me erano i canadesi del british columbia, che i piu' invece mi dicono essere lineari. Boh, dipendera' anche dall'orecchio del singolo!
Cmq alcune cose di Oz mi son rimaste: il no worries al posto di you are welcome ad esempio. O il good day. Almeno son riuscito a tagliarci il mate!
I canadesi hanno l'inglese più facile della storia per me.
Per quanto riguarda gli australiani fin da subito ho trovato più facili i vecchi rispetto ai giovani, anche perché i primi tendono a parlare più lentamente.
Per quanto riguarda invece i modi di dire direi che il no worries mi rimarrà fino alla fine dei giorni
Mate meno, perché lo alterno con altri vocaboli equivalenti: man, buddy, dude. Dude poco in realtà, dovrei usarlo di più perché è forse il più figo del lotto.
Tra l'altro bellissimo come a Sydney o Melbourne mate generalmente sia pronunciato "meit", poi vai in campagna o nei paesini e diventa "mait" con le vocali pronunciate apertissime