Spammo anche qui il notevolissimo articolo di The Escapist su STALKER:
http://www.escapistmagazine.com/issue/98/3
Io ho apprezzato molto il discorso. Mi piacerebbe avere un parere da voi che conoscete il gioco.
È un discorso che sostanzialmente condivido: uno dei motivi principali per cui
S.T.A.L.K.E.R. è così unico è perché è così russo. Uno dei motivi per cui è tanto affascinante è perché ti fornisce costantemente la sensazione molto particolare e davvero ficcante di essere al tempo stesso figlio della cronaca e della fiction, tirandoti dentro con un misto di familiarità e straniamento. Ed è una familiarità in buona parte 'universale', vuoi perché la tragedia di Chernobyl e le ombre che aveva creato fanno parte anche del nostro patrimonio [ricordo benissimo la strizza e il clima diffusosi dalle mie parti all'epoca] e vuoi perché i silenzi, le folate di vento, i tramonti, gli echi che si perdono in lontananza o il senso di abbandono, di cose tagliate fuori dal mondo o di squallida ordinarietà trasmesso da certi scorci [esaltati da una ricostruzione a mio parere magistrale] con cui il gioco racconta le cose migliori fanno parte del patrimonio di chiunque.
Peccato che a un certo punto si sbilanci, diventando più romanzato e fiction [con altre due parole: giochino sci-fi], sfaldando questo equilibrio e pregiudicando almeno in parte la possibilità di essere visto come un legittimissimo strumento di riflessione sulla tragedia.
Tornando al primo punto: a giudicare dal tono dell'articolo [o dal mio livello di sonno...] pare che GSC Game World abbia inventato la ruota, ma non è sicuramente la prima a realizzare un titolo che se ne sbatte le palle delle americanate [o delle giappominchiate], rivendicando un'origine culturale autonoma rispetto a ciò che viene proposto di solito. Però è sicuramente il caso 'massmediaticamente' più clamoroso [o più clamoroso degli ultimi tempi, il che per un popolo di internauti dalla memoria sempre più corta vuol dire praticamente la stessa cosa ^^] e quindi sì, potrebbe generare una certa eco.
Di certo dietro l'ombra lunga di
S.T.A.L.K.E.R. nella stessa zona ci sono intere schiere di sviluppatori al lavoro su roba 'similmente diversa'.