Faccio un post. Do il mio personale commento sull’aumento del numero di ore di insegnamento dei docenti. Segnalo il pericolo di uno scadimento della qualità dell’insegnamento a fronte dei recenti dati sull’analfabetismo di ritorno. Mi viene risposto quanto segue:
"io nell'università ci sono cresciuto (madre prof), ma non ricordo quest'età dell'oro in cui i docenti erano votati alla causa e dagli atenei uscivano solo geniacci."
Faccio notare che l’intervento è assolutamente inopportuno tanto nelle premesse quanto nei contenuti. Il fatto che la madre di Algaloppo insegnasse all’università è un’esperienza limitata, geograficamente e istituzionalmente, a un preciso contesto universitario, quindi assolutamente fuori luogo in risposta al tipo di argomentazione generale che avevo fatto. Non solo, Algaloppo si serve dell’assurdo colpo di mano per forzare il significato delle mie parole portandolo alle estreme conseguenze. Nemmeno leggendo tra le righe è possibile sostenere che considerassi la realtà scolastica o universitaria precedente (di quanto poi? Di un limite che avrà stabilito lui) un’età dell’oro in grado di sfornare solo geni. La frase di Algaloppo è stato un intervento a gamba tesa basato sul travisamento dei miei contenuti che denuncia semmai problemi di comprensione da parte sua. Infine: le premesse fallaci del suo ragionamento “invalido quello che dici con la mia esperienza personale visto che io ho la mamma universitaria e tu no” tradisce una certa spocchia di fondo. Le premesse per la discussione sono così falsate dall’inizio. Per quieto vivere mi limito a fargli notare che, appunto, l’impiego di certi argomenti oltre che improprio è anche presuntuoso (ironizzando sul fatto che sta costruendo tutto un ragionamento sull’esperienza universitaria precedente agli anni 18, quando tutti cioè ci iscriviamo e frequentiamo l’università, e che certamente non poteva avere una visione ‘interna’ capace di annullare di colpo tutte le statistiche).
Mi rimanda il suggerimento al mittente sostenendo che il mio commento (ripeto, a dei dati relativi e che possiamo interpretare come vogliamo, ma forniscono un dato) sia in qualche modo falsato dal fatto che in passato eravamo migliori noi. Di nuovo, Algaloppo continua per la sua strada in forza della lettura errata iniziale dove ha capito che per me l’università di prima fosse di molto superiore. Io stavo denunciando in particolare quello che a me pare uno scadimento programmato dell’istituzione scolastica, quindi sono proiettato al futuro. Tant’è che avevo pur riconosciuto lo status delle università come generali diplomifici.
Insomma, mi astengo dal commentare. Dopo essermi beccato del penoso e addirittura del troll, consentitemi almeno di far notare a questo cialtrone del nulla, che mi sono sempre generalmente degnato di ignorare per quieto vivere alle castronerie colossali che va scrivendo (superlativa quella sull’invenzione dell’oggettivo relativo, non ricordo in quale thread) che certamente i miei non provengono dall’ambiente universitario. Anzi, i miei nonni paterni erano addirittura analfabeti, facevano i venditori ambulanti e mia madre è rimasta orfana di entrambi i genitori da bambina. Hai ragione, spaccone, l'ambiente universitario del mesozoico non lo conosco. Questo non mi ha impedito di laurearmi col massimo dei voti in una delle migliori università del centro-sud, ottenere un dottorato di ricerca con borsa e vincere un concorso da ricercatore nella medesima università senza alcun aiuto o favoreggiamento esterno, oltre ad avere diverse pubblicazioni su riviste in lingua inglese senza avere santi in paradiso. Spero per te che invece le corbellerie e gli insulti velenosi che vai spargendo con tanta boria sul forum possa diffonderle anche tu dall'aula di un'accademia, perché dei tuoi giudizi passati e futuri sulla mia capacità di comprensione me sbatto altamente le scatole e se quanto scrivi in firma è vero, non mi sorprende che su PSM ti facessero recensire solo merde.