L'Isola - Aldous Huxley
sono a pagina zero.
Un "gentiluomo di fortuna" al soldo di un petroliere americano naufraga sull'isola di Pala dove vive, isolata dal mondo, una comunità di uomini pacifici che ha costruito una società "perfetta" a cavallo fra occidente ed oriente. Buddismo, letteratura inglese, eugenetica e famiglie allargate sono i presupposti di questo piccolo mondo sul quale incombe la minaccia esterna della vicina Rendang e quella, interna, dei giacimenti di petrolio presenti sull'isola. Scritto quando Huxley faceva esperimenti con la mescalina "l'Isola"dovrebbe avere un messaggio positivo e rappresentare quell'ideale di società che "il mondo nuovo" negava massimamente.
in realtà la società di Pala appare artificiale e artificiosa e sembra non tenere mai in conto della natura "animale" dell'uomo. l'uomo perfetto è razionale, felicemente inserito, trombante, stoico, consapevole ma anche profondamente irreale, inutile, non interessante.
L'epilogo è scontato, la morale pure: non bisognerebbe scrivere sotto l'effetto della droga.
Di Huxley Leggetevi il mondo nuovo: è semplicemente....più bello.