Laputa - Castello nel cielo (Hayao Miyazaky, 1986)
Piaciuto un sacco. Anche più del precedente (e primo) film dello Studio Ghibli, Nausicaa, in quanto questo si capisce che non è una trasposizione da un'altra opera (cosa che Nausicaa era e quindi io l'ho trovata un pò stringata nel finale) ma una realizzazione originale.
La storia ha tutti i connotati tipici dei film di Miyazaki: 2 bambini, Sheeta e Pazu si incontrano quando lei cade dal cielo. La bambina è inseguita sia da buffissimi pirati del cielo che da oscuri agenti governativi comandati dal viscido Muska, in quanto lei possiede un ciondolo con una pietra blu che si dice sia la chiave per arrivare a Laputa, il regno fluttuante nel cielo.
Premessa semplice, svolgimento lineare ma che mostra aspetti nei temi veramente forti e originali (come il fatto che tecnologia e natura possono convivere, l'importante che non ci sia l'essere umano) in 2 ore immersi nella tipica ipnosi che Miyakazy mi aveva già fatto provare con Totoro.
E' un film che è curato anche nei dettagli, basti vedere la routine mattutina di Pazu, movimenti semplici ma che incantano magicamente.
E ogni dettaglio non è tralasciato, nulla è lasciato al caso, ogni fotogramma trasuda fatica e amore in egual modo.
Consigliatissimo.
Totoro l'ho trovato superiore ma solo perchè Totoro è un film che si può fare una volta nella vita.