Autore Topic: Studio Ghibli  (Letto 407368 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Wis

  • Highlander
  • *********
  • Post: 67.497
  • Mellifluosly Cool
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2520 il: 21 Ott 2015, 15:38 »
Mi sa che non avete capito quello che intendevo con Blind Test, ma ormai non mi meraviglio più.
Personalmente ridevo proprio perché ho capito perfettamente.
Cioè i "blind test" per avvalorare la propria opinione di un adattatore (su una qualità dello stesso immediatamente verificabile - e infatti verificata da più persone).
Scusa, eh, MALOL.
Dai, prendiamo un campione statistico ogni volta che esponiamo qualcosa, sennò tutte queste chiacchiere stanno a zero.
Ma facciamolo per ogni argomentazione esposta su TFP, per ogni thread, anzi, per ogni thread di ogni forum d'Italia, anzi, DEL MONDO!
Professional Casual Gamer

Offline The Fool

  • Eroe
  • *******
  • Post: 18.418
  • キャプテン・フューチャー
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2521 il: 21 Ott 2015, 15:52 »
Non vedo cosa ci sia da ridere. Semplicemente i vostri giudizi sono influenzati da determinati casi e vedete "stranezze" negli adattamenti di Cannarsi pure dove non ci sono. Ne abbiamo già parlato eh. La lingua di Cannarsi è l'italiano e messa in mezzo ad altre non è riconoscibile proprio per niente.
Like a hand of God

Offline nodisco

  • Navigato
  • **
  • Post: 617
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2522 il: 21 Ott 2015, 16:03 »
Kuzushi è usato indifferentemente per indicare spaccare o distruggere, il concetto alla base è un disequilibrio in una struttura prima equilibrata. Si usa anche in arti marziali per indicare una tecnica in grado di rompere, in senso lato, il centro di equilibrio dell'avversario, ma è anche il rompere inteso come spaccare le ossa.

"Spaccare" in italiano vuol dire rompere in due o più parti, deriva da una parola longobarda che significava fendere.
Se in giapponese "kuzushi" si usa sia per spaccare che per distruggere, nella traduzione di "kunikuzushi" a mio parere sarebbe stato preferibile il secondo termine perché il soprannome di quell'arma nasce evidentemente in virtù della sua potenza: i suoi colpi erano così forti da poter distruggere (per assurdo, certo) un paese, una provincia.
Se tiri una palla di ferro con un cannone non è che tagli a metà qualcosa: lo frantumi, lo annienti, lo distruggi.
Non a caso tutte le traduzioni inglesi che ho trovato usano il verbo to destroy e non to break, to split o altri.

Se si fosse detto "La somma Eboshi vuole distruggere le province" quel che sarebbe passato sarebbe stata solo l'intenzione di Eboshi, e allora una persona attenta, come lo sono quelli che si interrogano sulla filologia romanza durante un film Ghibli, si sarebbe dovuta chiedere cosa mai avesse da ridere il personaggio che la pronuncia.
Usare un termine come Spacca-Province diventa invece un titolo o un soprannome (come Ammazzasette) e rende evidente l'intenzione di fare una battuta o un gioco di parole con qualcos'altro che abbia lo stesso titolo o soprannome

Mah, non sono del tutto d'accordo.
Anche con "Eboshi vuole distruggere le province" la risatina è in tema: è una battuta "esagerativa" che non modifica i registri della scena. Nella versione Buena Vista infatti si era usata una frase di quel tipo.

Una cosa invece come "Eboshi vuole fare la Distruggi-Province" avrebbe mantenuto il tono umoristico, spostandolo sull'utilizzo di un termine/soprannome inventato, ma avrebbe appunto aggiunto l'invenzione del termine stesso, cosa non presente nell'originale.

Fra le due io continuo a preferire la prima.

Offline Xibal

  • Eroe
  • *******
  • Post: 15.286
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2523 il: 21 Ott 2015, 16:08 »
Non vedo cosa ci sia da ridere. Semplicemente i vostri giudizi sono influenzati da determinati casi e vedete "stranezze" negli adattamenti di Cannarsi pure dove non ci sono. Ne abbiamo già parlato eh. La lingua di Cannarsi è l'italiano e messa in mezzo ad altre non è riconoscibile proprio per niente.
Ammetteremo che i casi portati da Gargoyle abbiano più di un dettaglio che affonda nel farraginoso.
Paradossalmente poi ci siamo concentrati proprio sul caso (Spacca-Province) che, conscio o meno, rappresenta secondo me un tocco da professionista prima che da pedante esecutore, e si sarebbe dovuto escludere subito dalla vivisezione (per quanto poi la discussione tenda a prendere pieghe anche piacevoli e interessanti), ma effettivamente gli altri esempi postati faccio fatica anche io ad inserirli in un contesto in cui non si sarebbe potuto fare altrimenti dalle scelte operate da Cannarsi...
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
"Solo in un teatro delle marionette" (Red Dead Redemption 2)


Offline Xibal

  • Eroe
  • *******
  • Post: 15.286
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2525 il: 21 Ott 2015, 16:34 »

"Spaccare" in italiano vuol dire rompere in due o più parti, deriva da una parola longobarda che significava fendere.
Se in giapponese "kuzushi" si usa sia per spaccare che per distruggere, nella traduzione di "kunikuzushi" a mio parere sarebbe stato preferibile il secondo termine perché il soprannome di quell'arma nasce evidentemente in virtù della sua potenza: i suoi colpi erano così forti da poter distruggere (per assurdo, certo) un paese, una provincia.
Se tiri una palla di ferro con un cannone non è che tagli a metà qualcosa: lo frantumi, lo annienti, lo distruggi.
Non a caso tutte le traduzioni inglesi che ho trovato usano il verbo to destroy e non to break, to split o altri.
Dalle mie parti quando spacchi qualcosa in tante parti si dice anche che l'hai distrutta.
Per me "Distruggi-Province" e "Spacca-Province" sarebbero andati bene ugualmente, con una preferenza per il secondo per motivi di musicalità.

Citazione
Mah, non sono del tutto d'accordo.
Anche con "Eboshi vuole distruggere le province" la risatina è in tema: è una battuta "esagerativa" che non modifica i registri della scena.
No, con "Eboshi vuole distruggere le province" non poni l'accento sul gioco di parole, le province si possono distruggere in qualsiasi modo, anche con le armi tradizionali.
Invece l'accento viene posto sul metodo che si vuole usare, utilizzando il soprannome di un'arma esotica come il cannone.
Un conto è dire "Xibal vuole difendere Cannarsi", un conto è dire "Xibal vuole fare l'Azzeccagarbugli nel topic Ghibli", capirai che l'azione è la stessa, ma il senso, il taglio e il giudizio soprattutto che chi la proferisce vuole dare sono profondamente differenti.
Faccio una illazione: Diciamo che in Giappone fino all'introduzione delle armi da fuoco le armi bianche tradizionali avessero dei nomi che ne indicassero pressappoco le caratteristiche, magari per uso, per folklore costruito attorno ad esse ecc.
Es: Spada "Zanbato", che grossomodo potrebbe indicare qualcosa che riesca facilmente a tagliare bersagli grossi come un cavallo (non ci addentriamo sul reale utilizzo storico o meramente letterario).
L'arrivo delle armi da fuoco rivoluziona il modo di fare la guerra grazie ad un potere che prima era inimmaginabile, e così, come attorno ad una katana, questi oggetti esotici si ammantano di quell'aura frammista di cultura popolare e storia che le rende nel tempo quello che sono, e così magari un cannone diventa un "Distruggi-Province", per descriverne le peculiarità.
A quel punto se io voglio descrivere l'attitudine di una persona verso una azione, non descriverò più l'azione in sè, ma utilizzerò un termine che sia peculiare a quella azione: Es: "Eboshi vuole tagliare la testa al toro" invece di "Eboshi vuole risolvere la situazione in maniera spiccia e senza troppi giri di parole".
Nella situazione specifica facciamo finta che stiano producendo un cannone, che nella tradizione popolare ha assunto il nome di Spacca-Province o Distruggi-Province per via del suo potere d'attacco, e che l'artigiano nella volontà della sua committente di costruire quelle armi voglia scherzare indicando, con un gioco di parole, sia l'effettiva costruzione che l'attitudine mentale di chi voglia che siano costruiti, e così Eboshi diventa una Spacca-Province, cioè viene identificata da chi fa la battuta con l'oggetto che le consentirà di esserlo, e che si chiama allo stesso modo.
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
"Solo in un teatro delle marionette" (Red Dead Redemption 2)

Offline The Fool

  • Eroe
  • *******
  • Post: 18.418
  • キャプテン・フューチャー
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2526 il: 21 Ott 2015, 16:52 »
Credo sia proprio come dice Xibal, fermo restando che se non viene Shito a spiegarlo la certezza non ce l'avremo mai.

Spacca-Province e Distruggi-Province sono lo stesso concetto, solo che il prefisso "spacca" è più corto e magari suona meglio, e si presta di più a creare un nome composto. Le maiuscole poi di solito si usano per i nomi, mica per i neologismi. Il neologismo non richiede necessariamente la maiuscola.
Like a hand of God

Offline Wis

  • Highlander
  • *********
  • Post: 67.497
  • Mellifluosly Cool
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2527 il: 21 Ott 2015, 17:01 »
In ogni caso anche secondo me vi state soffermando sulla traduzione più giustificabile/comprensibile, proprio perché forse anche la più difficile da rendere in italiano.
Professional Casual Gamer

Offline Wis

  • Highlander
  • *********
  • Post: 67.497
  • Mellifluosly Cool
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2528 il: 21 Ott 2015, 17:11 »
Semplicemente i vostri giudizi sono influenzati da determinati casi
E i tuoi sono influenzati dal non averne visto mezzo, degli adattamenti questione.

Citazione
Ne abbiamo già parlato eh.
Decisamente. Quindi basta, va.
Professional Casual Gamer

Offline nodisco

  • Navigato
  • **
  • Post: 617
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2529 il: 21 Ott 2015, 17:11 »
Nella situazione specifica facciamo finta che stiano producendo un cannone, che nella tradizione popolare ha assunto il nome di Spacca-Province o Distruggi-Province per via del suo potere d'attacco, e che l'artigiano nella volontà della sua committente di costruire quelle armi voglia scherzare indicando, con un gioco di parole, sia l'effettiva costruzione che l'attitudine mentale di chi voglia che siano costruiti, e così Eboshi diventa una Spacca-Province, cioè viene identificata da chi fa la battuta con l'oggetto che le consentirà di esserlo, e che si chiama allo stesso modo.
Ma infatti se ho capito bene nel film il meccanismo è proprio quello.
Solo che nella traduzione italiana fatta in quel modo non si coglie, perché da noi spacca-province non indica un archibugio, e si pensa invece che la battuta sia incentrata sull'invenzione di una parola nuova.

In italiano una situazione vagamente simile ci potrebbe essere se, in una fabbrica di rulli compressori, gli operai dicessero scherzando che il loro padrone vuol fare lo schiacciasassi (so che non è un gran esempio ma al momento non so farne di migliori).
"Schiacciasassi", parola che esiste già, lì sarebbe intesa sia come oggetto della produzione che come attitudine del personaggio, come per kunikuzushi.

Offline The Fool

  • Eroe
  • *******
  • Post: 18.418
  • キャプテン・フューチャー
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2530 il: 21 Ott 2015, 17:22 »
E i tuoi sono influenzati dal non averne visto mezzo, degli adattamenti questione.
Io ho visto Ponyo. Quante versioni esistono di Ponyo? Non lo so eh, domando a te. Vedi che la cosa è divertente perché praticamente io potrei aver visto un film adattato da Cannarsi senza neanche saperlo. Questo dovrebbe farti capire qualcosa... Tra parentesi Cannarsi lavora nel settore da eoni e io leggo manga e guardo anime dai tempi di Granata Press (per cui Cannarsi ha lavorato), quindi figurati.

Che poi non ho capito che c'entra vedere il film completo se qui si parla di adattamento, e non di trama, e viene riportato il testo... Si giudica quello e basta. Voi i film li avete visti e avete fatto figure barbine tipo parlare per 10 pagine di una frase che nel film neanche esisteva.
Like a hand of God

Offline Ryo_Hazuki

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.644
    • E-mail
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2531 il: 21 Ott 2015, 17:48 »
Nella pagina Inglese di Wikipedia indica come Kunikuzushi il nickname del Breech-loading swivel gun (Archibusone a retrocarica) e la frase è sicuramente ironica e in cerca di quello che è tipicamente un doppio senso che si ritrova in diversi prodotti giapponesi (Detective Conan ne è pieno).
Difficile da rendere in Italiano, in quanto mancano le premesse per comprenderla.
Avrei adottato un altro sistema, qui.

Tra le altre frasi, per quanto "strane", le trovo quasi incollate nei dialoghi. Sia all'inizio nel "Ti sei tu..." sia nella frase di Eboshi, live li sento più incollati.
La frase di Ashitaka, nel contesto dei dialoghi, la sentirei pure quasi bene, ma è una battuta che risulta lunga a dispetto del tempo che ha per rispondere alle "pigiatrici" che lo invitano alla fonderia, risultando innaturale.
Altri dialoghi, seppur a me interessanti, sono sulla stessa riga di quest'ultimo, lunghi, risultando innaturali all'ascolto.

Lo so, qualche post fa dicevo che l'adattamento m'è piaciuto. Lo penso tutt'ora ma andare a ricercare i dialoghi postati da Gargoyle me ne ha fatto risentire qualcuno che probabilmente avevo rimosso.


Dovrei riguardarlo, come guarderò gli altri film Ghibli. Così da poter discernere con pupille non offuscate.

Offline nodisco

  • Navigato
  • **
  • Post: 617
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2532 il: 21 Ott 2015, 17:56 »
Nella pagina Inglese di Wikipedia indica come Kunikuzushi il nickname del Breech-loading swivel gun (Archibusone a retrocarica)
Si vede che Cannarsi non l'ha consultata, sennò un bel "La somma Eboshi vuol mettersi a fare l'archibusona a retrocarica" non ce l'avrebbe tolto nessuno!  :D
« Ultima modifica: 21 Ott 2015, 18:04 da nodisco »

Offline Yoshi

  • Moderatore
  • Eroe
  • *********
  • Post: 12.291
  • Su Steam: yoshitfp
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2533 il: 21 Ott 2015, 18:10 »
Archibusone a retrocarica è chiaramente un insulto omofobo.
Sto giocando online a Civ 6

Offline TremeX

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 9.727
  • / | \
Re: Studio Ghibli
« Risposta #2534 il: 21 Ott 2015, 18:13 »
Bwaaaaaaaaaaa