Visto "Si alza il vento".
In un paio di occasioni non ho trovato argini alla commozione. La tematica onirica e quella del desiderio sono sicuramente centrali ma per quanto mi riguarda il film acquista nerbo nella parte finale, quando il film parla più direttamente di amore.
Ovviamente non è un amore cinematografico, si tratta di tutto quello che lo caratterizza dopo che passa la dimensione epidermica dell'infatuazione. Quando "si alza il vento" della vita anche l'amore più bello deve evolversi e trasformarsi se è seriamente "sentimento". E l'amore cambia nome. Si parla di sostegno, ogni persona ha bisogno di avere significato, riconoscimento, importanza da un'altra persona. Si parla di presenza, dell'esserci, che fonda il senso della relazione, significa conforto nel disagio di una vita che non si sa dove può portare. L'amore non è un punto di arrivo, non si hanno tutte le risposte e si eliminano tutti i dubbi, esso è un punto di partenza per cercare risposte e dissipare i timori del tempo e celebrare ogni attimo come viene detto nelle parole di Jiro. Capita che le cose inizino bene e non vadano a finire come si vuole, come un aereo bellissimo trasformato in una macchina di morte.
E quello che rimane è la cura di un uomo verso la sua donna e viceversa, ciascuna persona nasce ed accumula ferite nel suo essere. Tutti possiamo essere operatori di guarigione col trasmetterci gli uni gli altri nuove esperienze salutari, fornendo gli elementi mancanti di sicurezza, di fiducia, di vita.
Veramente bello, lo consiglio.