Sono un convinto quattroruotista, ma per un unico e semplice motivo: voglio vivere a lungo ed integro sulle mie due gambe.
Non sto dicendo che i motociclisti siano spericolati.
Sto dicendo che in moto, per strada (ed in parte anche in circuito) si rischia la vita ogni giorno in modo troppo esposto.
E questo è dovuto solo in parte alla guida ed alle prestazioni raggiungibili in moto.
E' ben noto che anche guidando nei limiti e con prudenza gli incidenti accadono, a causa del comportamento degli altri, siano essi automobilisti, motociclisti, pedoni, sia per conto della fatalità.
Ora, la fatalità è tale e quale anche per chi guida con il volante.
Ma è incomparabile quello che si rischia ed i danni che vengono provocati da uno stesso incidente comparando moto ed auto.
Laddove ti fai un graffio alla vernice può finire in tragedia con la due ruote.
E' un banale stato di fatto, confermato dalla statistica, non una sensazione.
Comunque, anche a livello personale, di amici/parenti motociclisti ne ho tanti tra infortunati, invalidi o persino, ahimè, passatia miglior vita.
E la stragrande maggioranza, per non dire quasi tutti, ha messo il culo per terra almeno una volta...e sono a raccontare quanto sono stati fortunati.
Se si potesse valutare la questione 2 vs 4 ruote azzerando il fattore sicurezza, ovviamente la questione cambierebbe radicalmente.
Non si può non riconoscere alle moto un vantaggio prestazionale pseudo-assoluto sull'asciutto. Per mettere in crisi una moto bisogna prendere un tracciato con continui curvoni, ma per il resto ha un rapporto peso/potenza paurosamente a favore.
Prestazioni a parte, anche a livello di sensazioni, non si può dire che quelle della moto non siano belle forti.
Aggiungono una dimensione, quello della piega, quello del dominio e della predominanza sul mezzo, spaventosa.
Di contro va detto che si tratta di una guida molto più fisica, dove c'è minor concentrazione sull'input e sul comportamento del mezzo rispetto a quando si sta seduti comodi su di un abitacolo stabile, ed al coperto, senza i fattori fisici a prendersi parte della concentrazione del pilota.
Sono meritevoli entrambi, ognuno capace di dare picchi di sensazioni appaganti a seconda della situazione.
Questo a prescindere del fattore sicurezza.
Ma nella realtà il fattore sicurezza è talmente preponderante che la mia scelta non ha alcuna indecisione.
Le mie moto preferite sono le sportive stese, e con quelle è già ridicolo pensare di non mettersi a portarle in piega.
Assurdo comprarle e poi pensare di non spingerci, sia pure ricercando le condizioni ottimali di tracciato e traffico.
ma il brecciolino inaspettato è sempre dietro la curva n.
L'automobilista distratto è pronto ad inserirsi all'incrocio x.
Personalmente possedessi una Ducati 999, riterrei doveroso inchinarmi e recitare una preghiera ogni volta che spengo il motore, scendo e non mi è successo niente.