Finito in circa 80 ore, a livello 57.
Le tre pedine che più ho usato nel gioco sono in ordine quelle di
@Devil May Cry @Zoto e
@Mr.Pickman quindi onore a loro.
Sto ancora raccogliendo le mie impressioni a caldo, ma non mancherò di tornare con una disamina più completa.
Una cosa mi ha però particolarmente colpito, ed il modo in cui, senza spoiler, il gioco sembri puntare molto sui propri NPC e su quanto attaccamento emotivo il giocatore possa provare nei loro confronti.
Questo mi porta nuovamente a chiedermi che visione Itsuno abbia della sua creatura e se sia realmente convinto di aver creato un cast di personaggi memorabili.
Non ho necessariamente nulla contro gli stessi personaggi, ed è evidente che il gioco cerchi di dare loro maggiore profondità rispetto al prequel, ma non fornisce allo stesso giocatore nessun modo di legare emotivamente con loro, sopratutto alla luce del fatto che l'Arisen ha francamente meno personalità delle stesse pedine e quindi non riesce in nessun modo ad interfacciarsi con loro da quel punto di vista.
Che in DD l'Amata/o dell'Arisen fosse sostanzialmente l'NPC con il quale aveva più interagito era una gag divertente, ma che questo sia riproposto in DDII con pochissimi aggiustamenti mi fa venire in mente che forse è proprio così che Itsuno ritiene che il sistema debba funzionare. E Dio sa che non so perché.
E non sono d'accordo sul fatto che c'entri la giapponesità o meno del creatore e dell'opera.
Di personaggi riusciti e coinvolgenti è piena la ludoteca nipponica.