Finito, 185 ore, LV 79, finale Arisen.Troppe cose da dire
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DD2 è un gioco d'autore, forse uno degli ultimi giochi d'autore, in senso stretto, che potete trovare qua fuori. Ammesso di capire cosa e dove sia il fuori.
È un titolo che non fa compromessi, fino alla fine, che non racconta, non spiega, non declina, devi essere TU a trovare il bandolo della matassa.
E se non lo trovi, è colpa esclusivamente tua Arisen. Non ci sono glossari o squallidi mezzucci di sorta, non c'è alcuna segnalazione di cosa fare o di come lo puoi fare. Per questo DD2 arriva nelle mani di un pubblico letteralmente assuefatto da narrazioni pachidermiche e giochi che spiegano ogni singola -fottuta- cosa.
E giustamente i giocatori sono presi dalla sconforto sulle prime:
"davvero devo fare tutta questa strada?"
"davvero costa 34,000 monete questa armatura?"
"davvero devo aspettare 3 giorni?"
"in che senso ho un tempo limite?"In un epoca in cui molti videogiochi (ma non tutti grazie al cielo) imboccano letteralmente i giocatori, DD2 arriva come qualcosa di profondamente autoriale, che non vuole assolutamente rendere le cose facili, a meno che non sia tu a meritartelo.
Fino alla fine, fino a quando stai per arrivare all'epilogo o quello che credi esser tale.
Del resto, il tema portante del gioco è la volontà. Rifuggere dal proprio destino, oppure accettarlo.
Spezzare il ciclo o continuarlo ad libitum. Istuno non offre alcun suggerimento verso tale senso. Un'opera d'autore che senza mezze misure, consolida il suo status: Dragon's Dogma 2 non si limita a essere un semplice sequel, ma si configura come un'opera d'autore a sé stante. Raccoglie l'eredità del primo capitolo, la evolve e la perfeziona, offrendo un'esperienza di gioco ancora più ricca, coinvolgente e memorabile, utilizzando un approccio molto diverso, eppure non del tutto dissimile da DA.
Dal punto di vista del mero gameplay, troppe cose da dire. A cominciare dalle nuove classi (bellissime trovarle in-game) alla fantastica IA che letteralmente ti guida verso infinite avventure, alla narrazione pulita (a cui molti non sono più abituati, lo so)
Dragon's Dogma 2 non pone limiti alla libertà del giocatore. Il mondo è letteralmente a sua disposizione per essere esplorato nell'ordine desiderato, e le missioni possono essere affrontate in base alle proprie preferenze e al proprio stile di gioco, senza alcun limite. Non appena ho reiniziato il gioco, ho scoperto altre cose.
"C'è davvero un limite? oppure sono io scemo?..."Il sistema di personalizzazione del personaggio e della Pedina è ancora più ricco e profondo del vecchio, permettendo di creare un'esperienza di gioco unica e su misura, e non solo dal punto di vista estetico, che è a dir poco ammaliante, ma dal punto di vista tecnico/strategico.
Dragon's Dogma 2 è un'epopea fantasy che risorge dalle ceneri del suo predecessore, e punta direttamente al cuore dei veterani della serie e fa centro in ogni aspetto. Non fa NIENTE per farsi piacere ai nuovi giocatori (questa scelta l'ho proprioadorata) è come se...come se fosse una bellissima donna che non cura il suo aspetto, ma sai che è bellissima al naturale. Proprio come una donna che non si trucca, o che non ha bisogno di cosmesi, DD2 si presenta nella sua bellezza naturale ed autentica.
Non cerca di nascondere i suoi difetti o di abbellirsi artificialmente, ma si mostra per quello che è: un gioco solido, ricco di contenuti e con una grande personalità che non nasconde una grande profondità di carattere.
Rivela la sua bellezza interiore attraverso i suoi occhi, il suo sorriso e le sue espressioni, del resto il gioco offre un'esperienza di gioco profonda e coinvolgente, che premia la pazienza e l'esplorazione, lo sbattimento del giocatore, la permanenza e in un certo senso, una certa elevazione dello spirito, in alcuni casi.
Il fatto che sia nuovamente alle prese con una seconda run, la dice lunga su come l'esperienza diventi "PERFETTA" nella seconda run.
Capolavoro. Alta scuola di game.
~ Fin(?)