Detto questo, lo stesso Borrelli disse appunto che la produzione di mascherine, è a basso margine.
Conferma che produrle in Italia ha un costo alto per il mercato che c'è.
Queste però erano valutazioni pre-prandemia, quando non c'era la domanda di oggi, e quindi si andava direttamente in concorrenza con i cinesi che le producono tutt'ora a prezzi stracciati (come il 90% delle merci di ogni settore).
La domanda di oggi, da sola, non conta. Se l'offerta è troppo bassa, il prezzo sale comunque. Deve esserci equilibrio tra domanda ed offerta, altrimenti l'equilibrio tende a "generarsi da solo".
E al momento la capacità di offerta è bassa, quindi il prezzo sale.
Prima se ne producevano poche e non se ne vendevano, quindi il prezzo era basso perché non se ne vendevano e la concorrenza vende a prezzo basso.
Il tutto sempre considerando che le materie prime rispondono alle stesse leggi di mercato.