Benissimo, e quindi torno a chiedertelo per la seconda volta, giacchè la prima volta mi hai ignorato.
"Come risolviamo la questione in maniera più efficace ed efficiente rispetto all'isolamento?"
no perchè nel caso ti appoggio, eh.
Visto che non esco di casa da lunedì 9 marzo, non vedo la mia ragazza da due fine settimana precedenti (lo abbiamo deciso noi visto che lavora a piacenza) e qui alla fine dal mio pdv mi pare che l'unico in italia a rispettare la quarantena sono io.
Sono tutti più furbi o con motivi più impellenti dei miei. Il ciccione che deve correre, colui che ha preso il cane il giorno prima poterlo portare a fare la passeggiata e così via.
Come dice Ivan e come dicono tanti altri, ci sono 60 milioni di persone che hanno motivi più urgenti ed impellenti che non possono essere rimandati.
io so che con la scusa della quarantena lavoro pure al sabato, che non scopo da tipo 7 settimane e che questo allontanamento forzato dalla mia ragazza, dopo che abbiamo passato un anno con sua madre terminale per cancro non ci fa bene, ma ancora torno, con pazienza, a chiederti:
Come risolviamo i contagi in modo più efficace (ovvero raggiungere l'obiettivo preposto) ed efficienza (ovvero raggiungerlo sprecando le minori risorse possibili) ??
Attendo fiducioso.
Ti rispondo con un post che ho già fatto, per pura questione pratica.
E, al netto di quanto leggerai, la versione sintetica è: "Il virus non è una nube tossica nè una pulce salterina".
Già in queste due righe è contenuta la risposta logico-funzionale alla tua domanda, risposta che è diametralmente opposta a quanto, non a parole ma nei fatti, ci hanno voluto far credere fino ad oggi tramite queste misure "AOE", per citare il gergo mmorpg.
Ma più compiutamente:
"Ormai è tardi per le proposte, ma sappi che se i numeri che ci cantilenano come un rosario ogni sera, non hanno una storia ed un contesto, è perchè nessuno vuole e deve dirci che la gente si contagia salendo sugli autobus e nelle metropolitane, entrando negli ospedali e nelle case di riposo, o semplicemente stando a casa, per l'assoluta idiozia di ripetere mantra ottusi, senza darne una ragione. Se io ti dico "Indossa i guanti e la mascherina", tu ti presenti al supermercato con già indosso i guanti da casa, e la testa ti dice che puoi dribblare quel gel sanificante per le mani posto all'ingresso, perchè "Oh, mi sono messo i guanti sin da casa, va' che bravo che sono, va' che senso civico, ci ho pure stampato 20 autocertificazioni con gli stessi guanti", e così si ottiene l'effetto opposto di instillare nella mente delle persone non un meccanismo d'azione e delle conseguenze, ma l'uso di un talismano apototropaico, i guanti sono sicuri, ha senso lavarsi le mani a casa, indossarli, toccare la qualunque e poi presentarsi al supermercato così bardato.
Mentre quel cialtrone che si presenta senza, e si sanifica le mani prima di entrare, e quando esce, è un untore.
E questo è solo un esempio dello sfascio che questo tam tam mediatico ha portato, tam tam che ha il solo scopo di garantire alle amministrazioni che l'attenzione si allontani dalle loro macroscopiche mancanze in sede di profilassi, quando già a dicembre c'erano polmoniti anomale e si richiedeva a tutte le regioni di attrezzarsi per il rischio, e ci si concentri sullo scaricare le responsabilità verso il basso, verso il popolo a cui inculcare che è peccatore e deve pentirsi se vuole andare in paradiso.
Same method, different story.
Tutto ciò che faremo in Fase 2 funziona anche in Fase 1, altrimenti non avrebbe senso, ma non ti puoi permettere di ammettere di aver preso una cantonata, non si può tornare indietro e dire che in Fase 1 le mascherine non contavano un cazzo semplicemente perchè non c'erano per tutti. Adesso che iniziano ad esserci puoi e devi dire che hanno una funzione, cioè quella di consentirti di uscire, SE rispetti la distanza e indossi i giusti presidi.
Si sarebbe potuto fare anche prima, istruendo invece di ammaestrare, pianificando quando ce n'era il tempo invece di rabberciare.
Invece si è preferito restare a guardare, e poi correre precipitosamente ai ripari sulla nostra pelle, su quella dei vivi e dei morti, senza dimenticarsi per un solo secondo di ricordare e ricordarsi che fosse tutto imprevedibile, tranne la pioggia di cause contro regioni e dirigenze asl, che hanno da subito, preventivamente e lungimirantemente, e artatamente, cercato di tamponare nel Cura Italia, prima di essere sgamati e dover rimuovere tutto."