@Wis bel post, quello della pagina precedente dove tiri un po' le somme.
In particolare sono d'accordo quando sottolinei come molte delle scelte di design di questo gioco siano proprio frutto del fatto che Tears è un sequel diretto di Botw, col lo stesso mondo di gioco. Nel momento in cui non si può replicare l'effetto wow della prima volta (anche se cielo e sottosuolo non è che manchino di impatto!) si può, da una parte, stravolgere il modo di fruire (navigare) quello stesso mondo e, dall'altra, riempirlo di contenuti in modo indicibile (molti dei quali, ad es. sacrari e main quest,
a mio giudizio di qualità molto superiore al prequel).
Personalmente, dei 4 punti negativi che citi, l'unico che temo varrà anche per me è quello sul mondo sotterraneo: veramente troppo gigantesco (ma affascinante!). Tra l'altro sto facendo l'errore di lasciarmelo in fondo, quindi rischio l'overdose ancora di più.
Se io dovessi trovare un difetto al gioco, l'unica cosa che davvero mi sta dando un po' di fastidio, sarebbe la prolissità dei dialoghi con gli npc. Gli scrittori si son lasciati prendere la mano, e in effetti i dialoghi sono sempre simpatici, ma trovo conflittuale con la natura stessa del gioco, votata al movimento e alla completa interazione, che si debba scorrere il testo 4 o 5 volte per ogni dialogo con ogni npc. Davvero estenuante.
Tornando ai sacrari, a me impressiona la qualità: per quanto mi riguarda il passo avanti rispetto a Botw è enorme. Niente più sacrari deludenti (penso a quelli con i controlli di movimento di Botw), solo roba di qualità. Poi posso anche sforzarmi di capire la critica alla relativa semplicità dei puzzle, ma personalmente credo che l'abilità di un game designer stia nel creare le cose semplici, dotate di una "scorrevolezza" naturale e non la roba difficile. E' lo stesso motivo per cui i livelli di un Mario mi sembrano generalmente migliori di quelli superhardcore fatti dalla maggior parte degli utenti con Mario Maker.
Insomma, io ancora devo giocarci altre millemila ore, però Tears mi sembra un gioco sensibilmente più divertente, nell'accezione più genuina del termine, rispetto a Botw. E quindi sarei pure tentato di dire che è un gioco migliore. Poi è chiaro che il peso storico del capostipite è maggiore e penso che tra anni si parlerà ancora più del primo che del sequel.