Sicuro sono modelli che vanno studiati e calati nelle abitudini di consumo dell'ecosistema digitale, considerando poi che le novità stesse possono modificare anche sostanzialmente le abitudini di consumo e cambiare lo scenario.
@babaz verissimo.
La rinuncia alla licenza potrebbe ad esempio incentivare un servizio come PSNow: quando un gioco che ho comprato finisce nel listone del PSNow io rinuncio alla relativa licenza e recupero qualcosa.
Un altro modello digitale da esplorare è il noleggio.
Pensa se sulla pagina di un gioco sul PSN apparisse anche la media ore impiegata da chi ha finito il gioco: Tlou2 = 27ore
Prezzo del gioco nuovo 70€
Una settimana di noleggio 40€ (per finirlo devi in teoria giocare circa 4ore tutti i giorni)
Se alla fine della settimana non hai ancora finito il gioco, un pop up ti propone un'ulteriore settimana a 15€ oppure l'upgrade alla versione di tua proprietà per 30€ (e vai a spendere i 70 iniziali).
I prezzi del noleggio, ovviamente gestiti da algoritmi, sarebbero scalati sulla durata del gioco e sul prezzo pieno. La cosa interessante è che lavorando sui prezzi del noleggio si potrebbe tenere alto più a lungo il prezzo pieno che oggi subisce invece un tracollo verticale in capo a pochi mesi.
Il fisico rimane sempre una scelta più conveniente, ma sempre più utenti potrebbero trovare una soluzione digitale alle proprie esigenze (ad esempio per l'incostanza con cui gioco io non potrei mai noleggiare giochi).
Un'altra idea suggestiva sarebbe la possibilità di fissare un prezzo al quale saremmo interessati all'acquisto di un determinato gioco: dal PSN utilizzo uno slider per impostare il prezzo che sono disposto a pagare per il gioco X. Quando il gioco raggiunge quel prezzo ricevo un avviso ma, soprattutto, un algoritmo potrebbe propormi privatamente la possibilità di acquistare a quel prezzo qualora publisher/sviluppatore vogliano fare cassa o se la mia profilazione rivela l'improbabilità di acquisto a una cifra superiore.
Si apre davvero un mondo di possibilità che spero verranno esplorate almeno in pare.
La cosa bella è che tutte questi meccanismi sarebbero efficaci nel trasferimento fisico>digitali, ma al tempo stesso non conducono allo scontro diretto con i retailer, cosa che succederebbe se i D1 digital avessero prezzi inferiori al fisico.