Sono davvero molto curioso nei confronti dell'annuncio di PS5.
Immaginando le diverse società muoversi su un ipotetico tavoliere del gioco dell'oca, Sony è di sicuro quella posizionata molto più avanti a tutte. Beneficiano infatti dello scatto che gli fornisce la meritata fiducia del mercato, conquistata in 25 anni di scelte quasi sempre azzeccate, e il possesso di team di sviluppo interni di collaudata eccellenza. L'esito della partita sembrerebbe già deciso, se però non si tiene conto che MS (e forse Google) possono ancora contare sui vantaggi dei possibili stravolgimenti dello streaming, o meglio dalla combinazione di: controllo di sistema operativo dominante, possesso di server farm e di almeno una piattaforma social di condivisione video. Cose che sia MS, sia Google hanno, mentre a Sony sono ormai quasi del tutto precluse.
La strategia di Microsoft mi sembra particolarmente interessante. Due hardware next gen. Uno premium, che fa finta di accontentare l'utente hardcore, restio al cambiamento e disposto a spendere qualsiasi cifra per continuare a giocare al massimo delle sue possibilità nell'illusorio comfort di continuità con pratiche e abitudini consolidate. Una console che potrebbe costare 500 euro, o persino 600 e passa, dotata di super GPU in grado di confrontarsi con PC di fascia medio alta, un sacco di RAM, hard disc capiente interno, lettore Blu Ray e gioco in 4K nativo.
In alternativa, un console economica, senza disco, magari con meno RAM e solo mezzo tera di archiviazione, con una GPU molto meno potente ma capace di far girare localmente gli stessi giochi di quella più costosa, anche se 'solo' in 1080 (sai cosa gli frega a tanti ragazzini che in casa hanno ancora un FHD raccattato con qualche offerta in un centro commerciale?). Prezzata 400 o persino 300 euro soltanto ma che tanto è in grado di fare tutto quello che fa il modello costoso, a condizione di consegnarsi all'ecosistema MS. Ed ecco che puoi giocare comunque in 4K con lo streaming, cosa che magari tanto farà anche il modello più grande con i giochi per Windows PC o quando abbiamo esautiro lo spazio di archiviazione. Una console che prepara gli utenti a un futuro, ormai non più lontanissimo, in cui la fruizione di giochi e persino di film sarà controllata interamente da server centrali, tra controllo di accesso antipirateria e aggiornamenti.
Come dovrebbe muoversi Sony in un contesto del genere? Comptere con la forza bruta le impone di mettere in commercio un hardware estremamente costoso, con il rischio di grosse perdite se quell'hardware non dovesse volare via dagli scaffali. In più, l'economicità dello streaming è sempre dietro l'angolo e non possono sapere se nel 2022 la gente sarà ancora disposta a spendere tanto per una console, quando potrà farlo semplicemente premendo un link dal computer, telefono o televisore.
Se si tiene nel mezzo, la scelta virtuosa del compromesso potrebbe ancora pagare ma, anche in questo caso, in un contesto molto più rischioso. Potrebbe ritrovarsi schiacciata in un sandwich nel quale, fondamentalmente, non offre né i tutti i vantaggi del modello costoso di MS, né quelli del modello economico.
La prossima console war sarà forse la più interessante della storia del medium almeno dai tempi dell'ingresso della prima PlayStation.