Certo proprio Mario 64 in media risulta effettivamente più sfidante, eravamo nel 1996 ed una progressione più strutturale e sensibile del coefficiente di difficoltà ancora te la implementavano lungo la sequenza dei mondi principali; poi i salti erano sempre manovre singole, senza estensioni\congelamenti del tempo aereo con cappelli e spruzzini, e da effettuare con una telecamera che in molte occasioni negava l'angolazione desiderata.
Comunque prendendomi dei rischi (i controlli d'altronde son fatti a posta) ogni qual volta il level design ne dia l'opportunità a me sta riuscendo di morire con ragionevole frequenza anche in Odyssey.
Ecco, ero pronto a rispondere quando alla fine sei effettivamente rinsavito!
Scherzi a parte, trovo le tue osservazioni adeguate e sensate, ma quando mi dicono
"vai e trova 4 musicisti in giro per la città" e stanno lì nel giro di 20 metri
il retrogusto ubisoftoso mi assale e mi deprimo.
Ora, è un gioco da 50 lune per livello e ci sono momenti performanti ma davvero,
per ora mi manca sfida e coesione in questo Mario (il discorso di Ralph), il che non vuole essere una critica sul suo valore intrinseco, si tratta di una filosofia e la rispetto. E mi ci diverto anche un botto, cosa importante.
Ma su una cosa non sono assolutamente d'accordo: non lo vedo come un'evoluzione di quanto visto in passato, parlerei di una modernizzazione (legittima) alla luce delle nuove correnti del videogioco. E già il fatto che un gioco di 20 anni fa, all'alba del 3d tiene testa (e a volte supera) un prodotto contemporaneo, per me già è molto significativo.
Ah, un'altra cosa (non da te sostenuta ma solo per fare chiarezza): questo gioco non rappresenta, nel franchise di Mario, quello che Zelda BotW è per la serie Zelda. Non ha questa caratura, a prescindere da tutto.