Credo che il punto non sia dolersi tanto del giornalismo videoludico ma dell'atto di non aver voluto recensire "per noia".
Se la Gazzetta manda come inviato Tizio a narrare di Chievo-Spal non è che può rifiutarsi di fare l'articolo perchè la partita è stata uno squallido 0-0 e a fine primo tempo è andato a casa.
Poi ritorno a quanto chiesto su: gli sport sono più oggettivi, quindi Tizio puoi mandarlo a vedere la Juve o la Roma, la partita di calcio quella è. Diverso se lo mandi a vedere il cricket o la pallamano, sarebbe fuori posto.
Il videogioco presenta il gioco sportivo, d'avventura, puzzle, action e compagnia bella, ci vuole una maggiore specializzazione, essere portati, "esperti del genere", ecc.
Se io ho sempre recensito puzzle game e platform e mai un fps, domani se faccio uscire la recensione di Far Cry 5 senza aver giocato nè conoscere i precedenti capitoli o giochi simili, come posso fare una recensione corretta?