Autore Topic: Gender e insegnamento scolastico  (Letto 31592 volte)

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #240 il: 05 Ott 2015, 21:45 »
Non capisco la connessione "sessuale" col "neurochirurgo", ma sarò scemo io.
Ri-chiedo (perché non lo so!): a 4-5 anni non è un po' presto per parlare ai bimbi della sessualità?
Intendo proprio a livello di comprensione o di coinvolgimento. Mi parrebbe una forzatura inutile.

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Offline Drone_451

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #241 il: 05 Ott 2015, 22:06 »
Ma perché uno non può credere in Dio, Gesù, Maria etc. etc. ed essere gay? Ma perché l'omosessualità dovrebbe essere un nodo centrale del cristianesimo, che Gesù non ha mai detto nulla al riguardo?

Poi sulla "repressione che non esiste" non c'è manco da commentare, dai.

Scherzi vero. L' omofobia é uno dei fondamenti della chiesa cristiana e sta crepando proprio per questa cosa
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Offline Drone_451

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #242 il: 06 Ott 2015, 00:52 »
La mia osservazione era un'altra, eppure faccio post di due righe apposta

Non capisco perchè per certe persone la sessualità è così centrale per la loro vita, aggiungo, che siano omo o etero non è quello il punto.

Veramente è centrale per la tua. Il punto di partenza di quasi tutte le tue riflessioni precedenti è la 'tua' normalità che non ti sogni nemmeno di mettere in discussione e ti fa sentire sicuro di avere ragione. Se uno facesse lo stesso nei tuoi confronti e desse per scontato che ciò in cui crede o a cui aderisce fosse la cosa normale/giusta/naturale declassandoti a deviato/immorale/malato, senza prove ma solo sulla base del consenso popolare, probabilmente girerebbero le scatole anche a te ;)

Capisci queste poche parole, è una caccia all' --->uomo<--- , l'omosessualità è un corollario

Prova in pubblico a dare uno schiaffo ad una donna e prova il contrario
Vedi in pubblico due donne che si baciano e due uomini che si baciano
Prova a vedere una coppia di donne con un bambino e una coppia di uomini con un bambino
Le leggi nelle separazioni delle coppie etero sono letali per gli uomini

Vi state facendo rincoglionire dagli arcobaleni





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Offline Azraeel

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #243 il: 06 Ott 2015, 10:44 »
Mi pare un argomento assai delicato, in ogni sua sfaccettatura.
Secondo me il presupposto alla base, ovvero la tolleranza, è già sbagliato.
Cosa vuol dire "tollerare" qualcuno in funzione dei suoi gusti sessuali?

L'intervento di Ray non solo mi ha fatto venire gli occhi lucidi, mi ha fatto anche incazzare.
Incazzare perchè non è possibile dover passare quello che passano così tante persone per preconcetti che sono solamente bigotti e figli delle demenza precoce che investe molte persone.
Per questo condivido assolutamente l'idea di insegnare che "ognuno è come è" e occorre non solo rispettare, ma anche stimare e legarsi affettivamente a persone "differenti da se stessi".

Io mi sento offeso personalmente quando leggo certi insulti verso gay o affini. Spesso sono il primo a ridere con persone con cui so di poterlo fare dicendo robe classiche tipo "Mi spiace per te, ti perdi la gnocca  :yes:!" ma mai mi verrebbe in mente di considerare una battuta simile in casi in cui non mi sia chiaramente permesso dal tipo di relazione.

Il tema gender invece un po' mi perplime, io mi esprimo solo per quanto letto qui, e ovviamente parlo degli interventi sensati, degli apporti delle persone competenti e di cui leggo gli interventi con piacere.
E quello che ho letto un po' mi destabilizza: non trovo sensato spingere verso l'apertura sessuale verso *tutto* ad ogni costo, soprattutto forzando le tappe e standardizzandole in fasce di età. Lo trovo criminale.
Educazioni troppo repressive, o al contrario, troppo spinte in maniera non sana e naturale portano spesso a deviazioni della sfera sessuale che possono avere ripercussioni anche gravi, anche perenni. Non mi pare ci sia da scherzare.

Costringere un bimbo\a a fare qualcosa che non ritiene necessario e/o stimolante solo perchè parte di un pacchetto formativo la trovo una barbarie, la definirei quasi stupro pedofilo.
Ed anche nella migliore delle ipotesi => un programma ben fatto in mano ai migliori docenti, troppe sarebbero le variabili in gioco per ritenere il tutto sicuro a livello generale.
Troppi bimbi potrebbero subire quello che avviene loro intorno.

Io per dire non ho memoria di essermi mai "masturbato" in età infantile, se non prima degli 8-9 anni. Penso che non avrei vissuto per niente bene un forzato tour del mio corpo, magari in compagnia dei compagni di classe  :scared: Ma dai scherziamo?

Inoltre sinceramente sono molto combattuto, come ho già scritto diverse volte, sul concetto di genitorialità delle coppie gay. Io non sono cattolico  :D anzi, e penso che sia giusto che legalmente queste coppie godano di diritti che sono... dio santissimo, di ogni essere vivente. Come cazzo può permettersi lo stato di non concedere a qualcuno di sposare la persona che ama??  :o
MA per quanto concerne i figli, penso che ci sia ancora qualcosa di molto più potente di ogni sovrastruttura umana, ovvero la natura. Se la natura ha disposto che l'unione fertile è quella tra uomo e donna... insomma tra sessi opposti, in ogni regno animale e vegetale (con dovute eccezioni ovviamente, rare e particolari)
Sono conscio che ci potrebbero essere migliaia di coppie gay decisamente migliori delle coppie etero che godono del diritto di genitorialità solo perchè a loro funziona l'apparato riproduttore, e magari solo quello...
Sottoponendo i figli ad una vita barbara. Magari una coppia gay sarebbe fantastica.

Ma temo due cose: la mancanza delle figure genitoriali classiche Mamma-Papaà che sono troppo importanti per lo sviluppo della prole, complessi edipici e tutto il resto. Sono la base della formazione della propria identità e non solo di quella sessuale.

Un secondo aspetto, che forse col tempo potrebbe essere superato, è quello dei compagni di crescita del bimbo figlio di genitori gay. Mi immagino che vita di merda farebbe. E secondo me è giusto tenere in considerazione anche questo aspetto.
Capisco il "non posso farmi condizionare dalle malelingue degli altri, si fottano. Io sono gay e voglio un figlio", lo capisco sinceramente; ma la stabilità (forse) che ha un adulto non la può avere un bambino, ed è ingiusto condannarlo ad una vita di prese per il culo. Perchè quello sarebbe.

Quando ero piccolo io venivano presi in giro i figli delle coppie separati, oggi è la norma. Per quello dico che forse potrebbe cambiare la cosa, ma ad oggi esiste e non è affatto trascurabile. Genitori si sceglie di diventarlo, figli no; quindi è sacrosanto che si pensi alla prole e alle difficoltà che vivrebbe.
Senza contare il fatto che il primo punto a me spaventa, e non in senso catto-bigotto, ma in senso naturale, evolutivo.

Inoltre, da economista e forse paranoico (come ho scritto nel post sugli animali in riferimento al veterinario di Tobia) non riesco a non vederci interessi economici sotto.
Non esiste al mondo che tali proposte sperimentali godano di sovvenzioni così alte a fondo perso SE non contano di avere un ritorno.
E il libercolo del semino è agghiacciante. Il signore gentile.

Perchè se dal concetto di apertura, comprensione e parificazione di ogni persona, si passa invece al concetto dello spingere ogni individuo a provare tutto perchè si, allora io non ci sto più.
Celo vedo già il ragazzino che si fa inchiappettare una volta a random, e passa il resto della vita rincoglionito dallo straniamento. Cosa vuol dire che tutti dobbiamo provare tutto? Forse l'attrazione verso l'altro sesso è anche questa frutto delle convenzioni sociali in cui cresciamo invischiati, molti animali sono bisex di natura, tipo i bonobo!! (Bonobo Powerrr!!! [cit]).

Ma non sarebbe meglio che chi è bisex lo sia perchè effettivamente lo è, piuttosto che esserlo perchè si subisce una spinta in tal senso, frutto di un qualche desiderio imposto dall'alto con un piano educativo?
La sperimentazione a tutti i costi non ha senso. C'è pieno di ragazzi che scopano a 14 anni, forse sela godono, forse no. Alcuni, tranquilli e quasi consci non avranno problemi. Altri passerano il resto della vita traumatizzati dai ricordi di aver fatto cose in preda a momenti particolari di cui però non erano convinti davvero. Spingere i ragazzi a sperimentare tutto liberamente senza pensare e ponderare le azioni mi pare davvero avvilente.

Bho spero di non essere stato troppo caotico.

Offline ferruccio

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #244 il: 06 Ott 2015, 11:46 »
Comunque da padre di due bambini che vanno in un asilo fra i più progressisti nella zona più progressista di Stoccolma (in pratica più progressisti di così è davvero difficile); un asilo in cui si parla di gender ad ogni riunione dei genitori, un asilo con bimbi di coppie interraziali, con figli di mamme single, con bimbi con due mamme etc. etc. volevo tranquillizzarvi.
Nessuno li fa toccare, nessuno spiega loro la riproduzione e nessuno li fa mettere nudi. E neanche fanno finta che maschi e femmine siano fisicamente uguali. Semplicemente insegano loro che "tutti sono diversi ma tutti hanno lo stesso valore" (che in svedese suona meglio: alla är olika men alla är lika bra) e hanno una politica "gender neutral" riguardo ai giocattoli. Ovvero, niente giocattoli separati in base al sesso e ogni bambino decide con cosa giocare.
Se questo vi sembra estremismo...
« Ultima modifica: 06 Ott 2015, 11:58 da ferruccio »
E allora Mozart?

Offline Azraeel

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #245 il: 06 Ott 2015, 11:50 »
Questo rientra pienamente in ciò che io considero desiderabile, nel senso che mi farebbe piacere fosse la norma. Discriminare è sempe svilente, secondo me in un mondo sano più per chi discrimina, che non per chi è discriminato.
Certo vallo a dire a chi "non può entrare" come poco prima della 2^ guerra...

Offline Diegocuneo

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #246 il: 06 Ott 2015, 12:01 »
@Drone


-Prova in pubblico a dare uno schiaffo ad una donna e prova il contrario.
Perchè dovrei schiaffeggiare una donna?
-Vedi in pubblico due donne che si baciano e due uomini che si baciano.
La differenza la fa il gusto estetico che ovviamente ti/mi permea.
-Prova a vedere una coppia di donne con un bambino e una coppia di uomini con un bambino.
Donna e bambino è più standard che uomo e bambino,nell'immaginario collettivo e nell'esperienza.
-Le leggi nelle separazioni delle coppie etero sono letali per gli uomini.
Incontestabile,ma sta migliorando un po',per fortuna.

Secondo me sei troppo scottato dal tuo vissuto ed estremizzi quindi tutto.
Sono un cretino,di classe,infima. Ni.

Offline ferruccio

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #247 il: 06 Ott 2015, 12:57 »
Senza contare che chi ha un minimo di onestà intellettuale è pronto a riconoscere che le doppie misure degli esempi dati sono deleterie alla causa della parità dei sessi.
Chi pensa che parità dei sessi o femminismo (o TEORIA GENDER!!!11) sia da interpretare come favoritismi verso le donne o le minoranze di genere è, a miei occhi, tanto feccia quanto lo è un razzista. I/le femministe decenti sanno che le donne non sono vittime di default e che il sessismo è dannoso anche per gli uomini.
E allora Mozart?

Offline Oberon

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #248 il: 06 Ott 2015, 13:08 »
volevo tranquillizzarvi.
Nessuno li fa toccare, nessuno spiega loro la riproduzione e nessuno li fa mettere nudi. E neanche fanno finta che maschi e femmine siano fisicamente uguali. Semplicemente insegano loro che "tutti sono diversi ma tutti hanno lo stesso valore" (che in svedese suona meglio: alla är olika men alla är lika bra) e hanno una politica "gender neutral" riguardo ai giocattoli. Ovvero, niente giocattoli separati in base al sesso e ogni bambino decide con cosa giocare.

Ripetiamolo che ne vale la pena.
"Quas dederis, solas semper habebis opes."

Offline Oberon

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #249 il: 06 Ott 2015, 13:13 »
Senza contare che chi ha un minimo di onestà intellettuale è pronto a riconoscere che le doppie misure degli esempi dati sono deleterie alla causa della parità dei sessi.
Chi pensa che parità dei sessi o femminismo (o TEORIA GENDER!!!11) sia da interpretare come favoritismi verso le donne o le minoranze di genere è, a miei occhi, tanto feccia quanto lo è un razzista. I/le femministe decenti sanno che le donne non sono vittime di default e che il sessismo è dannoso anche per gli uomini.

Ripetiamo anche questo che forse è ancora più importante.
La 'teoria gender' non esiste e nessuno l'ha teorizzata. Come detto nel primo post, chi ha studiato qualcosa dei massimi pensatori dalla metà dell'Ottocento ad oggi sa che le nuove conquiste intellettuali su sesso e sessualità (EDIT: quelle a cui per comodità si può fare riferimento come gender studies - studi di genere - o gender theory(ies) - insieme di riflessioni sul gender) rientrano all'interno di un dibattito teorico che ha attraversato la quasi totalità dei campi del sapere, dalla linguistica alla medicina.
« Ultima modifica: 06 Ott 2015, 13:29 da Oberon »
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Offline Oberon

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #250 il: 06 Ott 2015, 13:19 »
Capisci queste poche parole, è una caccia all' --->uomo<--- , l'omosessualità è un corollario

Grazie di aver aggiunto le freccine, Drone, così forse ci arrivo. Spero di non abusare della tua pazienza  :D
Battute a parte, non ti esacerbare che siamo qui per discutere, in fondo. :)
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Offline Drone_451

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #251 il: 06 Ott 2015, 13:42 »
bha io sono calmissimo e non ho capito la cappunta sull'esacerbato. Mantengo un quadro pratico davanti, al massimo sprezzante sui voli dialettici basati sulla teoria del volemose bene per una società migliore. Invariabilmente 'sti discorsi finiscono con la persona che rispecchia la maggioranza della cultura dove vive a doversi giustificare di fronte alla filosofia ipocrita dei radical-contro-perbenisti, che per quanto se la tirino non sono esenti dal brivido che gli corre lungo la schiena al pensiero che domani il figlio potrebbe chiamarli in disparte.

In realtà non so nemmeno perché mi sono infilato in questo thread, forse per l'insegnamento scolastico
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Offline ferruccio

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #252 il: 06 Ott 2015, 13:47 »
Mah. A me dei futuri gusti sessuali dei miei figli non importa proprio nulla. E spero non gliene importi nulla anche al resto della società perché mi dispiacerebbe che soffrissero per qualcosa che non fa male a nessuno.

Ma poi dove starebbe la "filosofia ipocrita dei radical-contro-perbenisti"? Se uno non è bigotto è ipocrita? Come funziona la cosa? Non si può non essere bigotti?
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Offline Oberon

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #253 il: 06 Ott 2015, 14:49 »
bha io sono calmissimo e non ho capito la cappunta sull'esacerbato. Mantengo un quadro pratico davanti, al massimo sprezzante sui voli dialettici basati sulla teoria del volemose bene per una società migliore. Invariabilmente 'sti discorsi finiscono con la persona che rispecchia la maggioranza della cultura dove vive a doversi giustificare di fronte alla filosofia ipocrita dei radical-contro-perbenisti, che per quanto se la tirino non sono esenti dal brivido che gli corre lungo la schiena al pensiero che domani il figlio potrebbe chiamarli in disparte.

In realtà non so nemmeno perché mi sono infilato in questo thread, forse per l'insegnamento scolastico

Drone, questo discorso non ha niente a che vedere col volemose bene o con i radical-contro-perbenisti. Tutti saremo sempre liberi di dichiarare il nostro disprezzo per una certa pratica sessuale e di fare battute  sugli 'altri'. E' semplicemente un discorso - aperto e in via di sviluppo - di civiltà. Se, come sembra dimostrare l'osservazione e la ricerca, l'orientamento sessuale è in diretta correlazione *anche* con i fatti della cultura, è giusto continuare a ignorare o discriminare una determinata categoria di persone sulla base di false motivazioni biologiche ("sei contro natura!") o non è più appropriato cominciare a rivedere certe congetture a partire dal luogo in cui le persone vengono formate (la scuola)? Tutto qui.
I cretini di gruppi come Forza Nuova e simili propongono sillogismi deliranti del tipo: quelli che teorizzano la natura fluida e proteiforme dell'identità sono pericolosi perché vogliono insegnare ai nostri figli che ogni nefandezza sessuale è lecita. In questo modo, viene semplificato e distorto un dibattito teorico che sfugge totalmente a queste menti deboli. Facciamo un esempio concreto di come certe esagerazioni e certi estremismi vengano usati strumentalmente per impaurire i meno informati. In linguistica è generalmente accettata la posizione di de Saussure per cui una qualsiasi lingua sia un codice sostanzialmente arbitrario, fondato cioè sulle convenzioni accettate da una comunità umana in un dato momento storico. In quest'ottica, una parola usata per designare qualsiasi cosa non ha alcuna ragione essenziale o naturale che ne impone l'utilizzo, ma soltanto relativa. Uso la parola 'rosa' per riferirmi a un certo fiore solo perché il mio interlocutore mi capisce e farebbe altrettanto per farsi capire da me. Se usassi la parola 'ruota', penserebbe ad altro. Ma il rapporto tra cosa e parola dipende proprio da quel riconoscimento, non da un vincolo naturale tra i due. Se i nostri avi avessero deciso che la parola giusta per riferirsi al fiore fosse 'ruota', nessuno avrebbe da ridire nel presente. Bene, ad un secolo di distanza da tali teorizzazioni trovi che a scuola ci sia qualcuno che va insegnando ai ragazzi che le parole non significano nulla senza convenzione e che quindi ognuno è libero di parlare aramaico in classe e pretendere di farsi capire? Hai mai visto qualche professore sostenere che le regole grammaticali sono solo relative per cui ognuno è libero di andare in giro a inventarsi le proprie? No, perché l'utilità di tali riflessioni non è stata quella di liberare l'individuo dal giogo della lingua, ma di estirpare le ridicole posizioni di coloro che andavano sostenendo la superiorità di una lingua rispetto a un'altra o di una norma grammaticale rispetto a un'altra. Anzi, è proprio la consapevolezza dell'arbitrarietà del linguaggio che giustifica il rispetto o amplifica il fascino nei confronti di ogni manifestazione specifica.
Lo stesso si prova a fare lentamente ora nei confronti delle discriminazioni che derivano dalle ridicole posizioni di esclusiva naturalità degli orientamenti sessuali. Chi ha compreso 'un minimo' le ragioni su cui si fondano certe intuizioni sa che quello a cui si approda una volta afferrati certi concetti non è la caccia all'uomo, la demonizzazione della battutina a sfondo sessuale, il crollo degli argini degli orientamenti sessuali con conseguente invito a fare sesso con gli animali. L'obiettivo è fare in modo che l'individuo sin da bambino sia pronto ad accogliere certi sviluppi dell'orientamento sessuale proprio o altrui senza averne paura. Paura che produce sentimenti e pratiche discriminatorie in chi non li vive e, di conseguenza, disagio e sofferenza in coloro che li maturano.
« Ultima modifica: 06 Ott 2015, 15:04 da Oberon »
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Offline Yoshi

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Re: Gender e insegnamento scolastico
« Risposta #254 il: 06 Ott 2015, 14:57 »
la persona che rispecchia la maggioranza della cultura dove vive

Ma sai che di questa cosa non sono nemmeno così sicuro? Vorrei avere qualche dato reale in più invece che le nostre sensazioni a pelle.
Nella cattolicissima e bigotta Irlanda c'è stato un referendum che ha legalizzato il matrimonio omosessuale eppure in teoria ci si sarebbe dovuto aspettare che fallisse.
Al momento non sappiamo con certezza quale sia il pensiero della maggioranza qui da noi.
Per tornare più in tema su scuola e educazione sessuale, un video di James Oliver sull'argomento (20 minuti, in inglese e sicuramente progressista, cliccate a vostro rischio)
https://www.youtube.com/watch?v=L0jQz6jqQS0
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