Ho inventato una fiction di quattro puntate. Lo volevo intitolare il Regno delle Anime ma è troppo sciropposo, qualcosa di più sintetico, anche solo Daimon (Dèmone (dal greco antico dáimōn, «essere divino»). Ovviamente da questo plot si posso estrarre infinite ramificazioni e concept collegati.
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Esiste il paradiso e il mondo reale, i due mondi sono in contatto attraverso "il device". I device sono apparecchi personali attraverso i quali i Daimon (gli alter ego digitali) vedono il mondo reale e gli uomini vedono il paradiso. La forma base è praticamente uno smartphone.
Il Daimon sono l'evoluzione intelligente sviluppatasi dagli account Google e Apple più le funzioni SIRI evolute. Inizialmente c'erano tantissime forme di account, quando il paradiso era in fase primordiale. Un po' come gli standard PC alla fine del XXI° secolo, poi sono diventati solo di due tipi più un terzo, tenuto in vita artificialmente dagli altri due per un vecchio retaggio delle leggi antitrust.
I Daimon somigliano molto alla controparte reale perchè anche se nascono senzienti condividono tutte le esperienze della persona a cui sono legati da quando nasce. Di fatto nascono insieme. Cioè le funzioni principali sono innate ma il carattere si forma contemporaneamente alla persona.
C'è anche uno scambio fisico tra Daimon e persone reali. Una persona può comprare delle abilità per il suo Daimon che aumentano i suoi sensi per la percezione del mondo reale. Evoluzione delle vecchie App. Un po' come in Matrix dove le entità virtuali potevano scaricare l'abilità di saper usare le arti marziali. Il Daimon da parte sua può aiutare la persona reale, non solo facendolo accedere ai contenuti del paradiso ma anche guidando la sua auto, a facendolo accedere a posti fisici, gestendo il suo credito, organizzando la sua agenda o fornendo diagnosi mediche.
E' possibile lo scambio percettivo tra Daimon e Uomo attraverso un casco VR che è un'evoluzione del "device". L'uomo può entrare in paradiso attraverso questo casco virtuale, il Daimon può entrare nel mondo reale attraverso una specie di Google glasses.
Sulla terra esiste una parte di popolazione priva di Daimon , il retaggio di un digital divide mai colmato, ma vive in agglomerati urbani primitivi. In nessun modo una persona priva di Daimon può accede in una città, non avrebbe modo di farsi aprire neanche le porte della metro e non avrebbe credito.
La storia si evolve nell'idea che ha il Daimon di un ragazzino di non usare più lo stesso per entrare nel mondo reale ma, acquisendo un suo corpo sintetico, diventarne autonomo proprietario e vivere definitivamente nel mondo reale.
La cosa viene violentemente contrastata perchè in base a precedenti catastrofiche esperienze l'uomo ha scartato l'idea di avere droidi fisici dotati di IA dato che questi alla fine tentano inevitabilmente di prendere il sopravvento.Per legge è vietato ai Daimon di prendere forma fisica.
A corollario della descrizione della società presente nella fiction sono presenti:
- Super Daimon che gesticono multinazionali e nazioni (forme di aggregazione etnica ormai svuotate di qualsiasi potere decisionale e presenti solo in funzione di assistenza sociale) non linkati a singoli individui.
- Guerra dei supercomputer predittivi. Immense macchine di calcolo che riescono a predire il futuro di centesimi di secondi, sufficenti e controllare la finanza delle microtransazioni borsistiche
- Droghe cognitive. Evoluzione delle primitive droghe di fine secolo con le quali le forme umane tentando di aumentare le loro capacità. I daimon sono limitati artificialmente perchè il loro riferimento temporale non è lento come il nostro. Questo è un elemento sula quale si possono sviluppare altre ramificazioni