Io tutto questo dibattito non lo vedo:
1) Gli alleati della Merkel tutt'al più cercano di capire come togliersela di torno dopo la débacle migratoria. Dèbacle che ha messo il turbo, se mai austerità e liberoscambismo non fossero bastati, alla scalata al potere delle "destre".
2) I tecnocrati UE propugnano l'espandersi di un'organismo costruito a immagine e somiglianza del capitalismo prussiano (e che si è espanso a danno di tutti, anche dei cittadini tedeschi) e tenuto in piedi unicamente come testa di ponte politica degli Stati Uniti nel Vecchio Continente, organico al FMI, altra baronia dei creditori.
3) Qualche partito di "sinistra" (Podemos, Syriza) viene comandato a bacchetta dai simpatici figuri di cui sopra. Non parliamo dei Fassina e Varoufakis vari, che vogliono il fronte europeo antiausterità lasciando intatti Euro ed Unione, ovvero i motivi per cui si fa austerità.
4) Obama ha ancora un semestre di esercizio: c'è da spingere sul TTIP, c'è la grossa incognita di chi verrà dopo e cosa vorrà farne di questo grandissimo casino.
Sapete come la penso, ma la delegittimazione del progetto europeo (se ti dessi fuoco al comò ogni Martedì e tu protestassi, e io per tutta risposta affiggessi manifesti che ti denunciano come pessimo inquilino, non sarei un buon amministratore di condominio) è un dato di fatto, e le istanze di questo coacervo sinistrorso mi sembrano, oltreché vigliacche e risibili, francamente fuori tempo massimo.
Il dibattito è una fierucola di parole in libertà in attesa che le decisioni vengano, come sempre, da Washington e compari.
Felice, eventualmente, di essere smentito.