Non argomento perchè: se ogni azione di un individuo è prevedibile secondo un'analisi stocastica del comportamento passato + un certo E di errore (che andrebbe scomposto in base a fattori personali, psicologici, strategici, culturali, emotivi etc) la sommatoria degli errori individuali, le strategie degli agenti del sistema e, conseguentemente, le strategie istituzionali che le incorporano nelle loro analisi ed operazioni con previsioni a "6-12/18/40 mesi" sono robe estremamente complesse che non affrontarle seriamente risulta ridicolo.
A questo va aggiunto il progredire delle intelligenze artificiali, il flashtrading, la codipendenza dei mercati finanziari e le tattiche di evasione-elusione dei grandi patrimoni, una certa faciloneria professionale, una scarsa competenza del management aziendale, incapacità di concepire modelli di governance adeguati da parte delle piccole e medie imprese etc etc Tutto questo da modellizzare (cioè scrivere in forma ridotta, stilizzata, in termini matematici) per essere analizzata, in attesa di scoprire di essersi sbagliati e rifarlo d'accapo.
Si tratta di roba da vertigine esistenziale pari solo alla scoperta della grandezza dell'universo e di tutti gli altri paralleli, roba che se ci pensi cadi in un trip di sconforto.
Ridurre il tutto a: "non si può fare come fanno gli altri" risulta una polemichetta da assemblea delle superiori.
Perchè si, è normale, ma è anche un'autoassoluzione. Sicuramente non si potrà fare come fanno gli altri, ma si potrà:
a) imparare l'inglese per essere meno imbarazzanti dopo averlo millantato
b) riconoscere che anche gli altri debbano essere un minimo bravi per andare avanti
c) essere in pace con i propri limiti e farsi il culo per superarli
d) evitare di perdersi in battaglie demagogiche per forzare la realtà nell'ideologia
e) ammettere che le cose cambiano e che, l'uomo intelligente non cerca il colpevole mentre il vesuvio erutta, ma cerca di salvare il salvabile.