E quindi non è vera la storia della percentuale rilevante che ha votato contro ma che gli piace Renzi.
A tal proposito sentivo iersera, al telegiornale di Mentana, l’analisi del voto fatta da Masia, responsabile della società che si occupa dei sondaggi per conto dell’emittente, il 90% dei voti per il “si” al referendum è stato dato da cittadini gravitanti in orbita PD, per così dire. Questo, sempre secondo l’analisi di Masia, significa che il restante 10% di “Si” è stato votato da cittadini non in quell’area politica; facendo due conti, equiparando i voti parziali col computo dei voti totali, significa che Renzi è riuscito ad aggregare un 12% di voti da persone esterne all’orbita PD (e, probabilmente, anche all’orbita dei movimenti della sinistra (anche se Masia non si addentrava in ulteriori analisi)).
Quindi, considerando che il 40% dei “Si” è opera (quasi) esclusiva (visto quanto si è speso in apparizioni pubbliche) di Renzi, mentre il 60% dei “No” ha (almeno) 4 Padri (D’alema, Berlusconi, Grillo, Salvini), dire che è stato un voto contro Renzi o che Renzi non ha il sostegno popolare basandosi solo sul risultato referendario è quantomeno azzardato.
Io invece chiedo a quelli che dicono che il No al Referendum non era un voto sul governo, come mai Renzi si sia dimesso. Non poteva semplicemente prendere atto che la maggioranza della gente non voleva la riforma e continuare? E anche io come Kairon sono un'anomalia, perché non mi piace Renzi e il suo governo ma ho votato comunque Si al Referendum..
Si è dimesso un po’ perché l’aveva promesso colla “personalizzazione del referendum”* ed un po’ perché, colle correnti interne e l’opposizione, non sarebbe passato giorno senza che vi fossero stati scontri feroci tra le varie parti politiche. Senza considerare il fatto che, qualunque cosa avesse voluto fare (a parte, forse, l’approvazione del bilancio, passata di gran carriera (anche se, imho, solo perché si era dimesso)) ci sarebbero state polemiche su polemiche su polemiche (il 99,99999999999999999% delle quali sterili e fatte solo in ottica elettorale ()quindi di consistenza prossima allo zero)), senza dimenticare i miliardi di emendamenti che sarebbero stati proposti per ogni disegno/proposta di legge avanzata non solo dal Governo e/o dal Pd, ma anche da tutti gli altri due (e mezzo) maggiori schieramenti politici (il mezzo è per Salvini/Meloni), empasse che avrebbe richiesto un ricorso massivo alla fiducia (fiducia che, colle correnti interne del Pd, non avrebbe mai avuto, in ispecie per quei problemi (uno su tutti, la legge elettorale) che abbisognavano di un intervento subitaneo.
Ed aggiungiamoci pure un pizzico di rosico quando ha visto i faccioni sorridenti di D’alema, Berlusconi, Salvini e Di Maio/Di Battista (che a me han ricordato tanto (ma tantotanto, ma proprio tantotantotanto) i tizi delle telefonate che, mentre si contavano ancora le vittime, si fregavano le mani pensando a tutti i soldi che avrebbero fatto col terremoto dell’Aquila) nelle interviste del dopo referendum.
*sulla personalizzazione, era già iniziata sin da prima che venisse decisa la data del referendum, dato che sia il CDX che il M5S stavano intavolando tutta la campagna referendaria sul discorso “referendum su Renzi”.
Renzi li ha voluti, forse, prendere d’anticipo per togliere loro l’iniziativa e sperando che questa sua presa di posizione polarizzasse maggiormente l’opinione pubblica ancore indecisa sul governo invece di lasciarla alla merce della propaganda del “No” (e, imho, questo spiega anche perché si sia speso in maniera così massiva nella campagna referendaria).
Ma ha commesso un errore: si è dimenticato una regola fondamentale e cioè che, in italia, il voto è espresso per la maggior parte più colla tessera che colla testa. Ha sottovalutato la portata che l’influenza delle correnti politiche, dell’ideologia ha sul voto di una certa parte (rilevante) degli elettori italiani e questo ha portato alla debacle referendaria.
[]
Oh, è qui che si rinfacciano le dichiarazioni? No, perché par di ricordare che Grillo aveva promesso, oltre al passo di lato, anche che tra i 5Stelle il più scemo avrebbe avuto la laurea. []
E niente, siamo di nuovo al "ah ma perché, gli altri...?!".
PD.
RESPECT
Inevitabile che a liste di dichiarazioni di Tizio si risponda con liste di dichiarazioni di Caio.
Il, “ma gli altri” è un mantra che va molto in italia per giustificare/attaccare tutto e tutti.