Guarda, stamattina devo ancora vedere tutta la roba bethesda, ma sostanzialmente non me ne frega un cazzo, voglio rispondere a te. A livello di citazioni è totale, ma la cosa straordinaria è che non ti fa sentire uno stronzo ad essere approdato al terzo senza aver letto i libri o non giocato i primi due. Ti spiega tutto, certo che finalmente ci sono le citazioni dal primo, il ritorno di certi personaggi ormai "dimenticati" e ovviamente per me è più emozionante, così come i riferimenti a Kelpie, o a mamma Nenneke. Stessa cosa quando si parla di Melitele eccetera, chi non ha background boh, passa oltre e continua, ma il gioco in ogni caso ti spiega tutto. Come ti spiega che Geralt chiama tutti i suoi cavalli Roche (Rutilia), sono chicche, è praticamente un'enciclopedia che imho dovrebbe spingere il giocatore a leggere i libri e recuperare quantomeno il primo capitolo.
E poi le citazioni dei libri, ma si può beccare in una locanda qualsiasi la citazione ad Aliens?
Madonna santa che matti.
E la main quest viaggia verso livelli di assoluta perfezione, non concorso sugli unguenti e sulle pozioni, io trovo il sistema ben pensato ed evita lo spam di pozioni, ne hai sempre un tot fino a quando non mediti, a me non è che divertiva andare in giro e craftare di volta in volta, adesso invece cerco tutte le ricette e soprattutto le utilizzo. E' una "semplificazione" bene accetta dal mio punto di vista, forse quella degli unguenti no, è troppo spam così.
Per le quest investigative amen, ci avevo messo una pietra sopra già con il secondo The Witcher. Una roba come il primo non è replicabile in un gioco in cui chiunque deve giocarci, quel "vai, c'è la città, conoscila, vivila, parla in giro e scopri qualcosa". Però ripeto, non sento quel retrogusto di presa per il culo tipica dei giochi bioware o bethesda, è un gioco maturo e che rispetta il videogiocatore.
Sto facendo spesso a meno dell'indicatore, anche perché le indicazioni che ti arrivano sono chiare e in città ti puoi orientare.