Io verso questo gioco ho le seguenti resistenze:
1. Ho provato a giocare The Witcher 2 su 360 ma l'ho piantato a metà per combat meh, controlli demenziali, troppi bla bla, generale sensazione di gioco di culto su PC perché esclusiva polacca che spremeva le macchine ma divertimento poco assai.
2. Andrea Pirlo coi capelli bianchi e la voce di Solid Snake non si regge. E' una cheappata di chara design maschile tale quale le donnine pornomedievali à la Game of Thrones, da me poco amato per lo stesso motivo. Sarò all'antica, ma nel fantasy cerco visioni e allegorie, non corruzione e sessualità. Altrimenti guardo il telegiornale.
3. Open World = tanta paura di dovermi cercare il divertimento
Vi prego cortesemente di confermare le mie paure adducendo labili pro a favore del suddetto.
Ci provo:
1. Questo non è un gioco di combattimenti, è un gioco di immersione con dei combattimenti niente male, dotati di un loro ritmo (divertente sperimentare con le alternanze di magie, spada e due tipi di schivata), di un loro peso (l'acciaio lo senti anche giocando con mouse e tastiera), di una certa varietà. Non è Dark Souls, ma per chi vuole giocare Dark Souls c'è appunto Dark Souls. Ma anche Dark Souls non è The Witcher nelle cose in cui The Witcher eccelle. A ciascuno il suo.
2. Che tu ci veda Pirlo è un test Rorschach niente male. Geralt è un personaggio disegnato ottimamente. È un fantasy atipico, molto medievale - anche nella brutalità, con molte sfumature non banali e un'ambiguità bene-male affascinante (spesso credi di comportarti da bravo ragazzo e ottieni - motivatamente, non a capocchia - effetti catastrofici e crudeli: niente "premi A per essere buono - premi B per essere cattivo").
3. Il mondo è aperto ma è anche fittissimo di cose da fare e di metodi per trovarle efficacemente. Io sono agli inizi, ma per ora è forse l'unico gioco a mia memoria in cui le quest secondarie sono secondarie solo di nome: niente fetch selvaggio, le conseguenze ritornano, ognuna ha una storia e un perchè.