E' possibile specificare cosa si intende per f2p su ogni gioco? Sono solo microtransazioni opzionali, oppure bisogna per forza pagare per avere cose che altrimenti per ottenerle farmeresti mesi?
E dove c'è un abbonamento opzionale, che differenze ci sono tra giocare f2p e pagare?
Introduzione al free to play.Un gioco può essere definito
free to play solo quando il gioco stesso (nel gergo,
client) non ha alcun costo per l'utente finale e viene quindi offerto in forma totalmente gratuita, con restrizioni solo per l'età e per l'ip con cui si tenta accedere a quel dato client (vedi "Ip blocking" nella sezione ciarpame tecnico). Questo è infatti il presupposto di un nuovo
business model che cambia radicalmente la regola base del videogioco: non si paga più il gioco, ma si pagano i servizi ad esso legati.
Quello che inizialmente era solo un fenomeno made in Korea o quasi, ha raggiunto anche Europa e Stati Uniti: Electronic Arts, Ubisoft, Crytek...sono solo alcuni dei big che da tempo ormai investono nel free to play con sempre più convinzione. Ma non solo, molte case di produzione
f2p utilizzano motori di gioco "famosi", come l'Unreal Engine 3, il Source Engine + Havock e il CryEngine 3 e spingono il livello medio delle loro produzioni a vette che 4-5 anni fa erano praticamente impensabili. Senza poi contare che dal quasi unico genere MMO, i giochi
free to play coprono ora gran parte dei generi mainstream e non.
Ma è davvero gratis ?Essendo le uniche cose che si pagano, vediamo cosa sono le microtransazioni. Sono di fatto i servizi a pagamento offerti agli utenti, sono sempre pagati in valuta fittizia e sono sempre opzionali. Ma quanto opzionali ? Ciascun giocatore viene posto in una di queste due macro-categorie*:
A-giocatore con tempo a disposizione
B-giocatore con poco tempo a disposizione
*indipendentemente dal fatto che una persona con tanto tempo scelga comunque di sfruttare le agevolazioni/aiuti tramite i servizi a pagamento, in altre parole: non sempre il tizio con 8 ore di gioco al giorno non compra mai nulla.
Il free to play prevede quasi sempre che il giocatore B possa raggiungere gli stessi contenuti del giocatore A, attraverso appunto i servizi a pagamento. Ma alle società può bastare ? Possono fidarsi e pensare di poggiare i loro guadagni solo su una parte della comunità dei giocatori ? Ovviamente no, o almeno quasi sempre no. Ecco quindi che le microtransazioni, pur rimanendo ufficialmente opzionali, di fatto per molti titoli f2p non lo sono. Ma in che modo ? Semplicemente a volte è il gameplay stesso che obbliga gli utenti all'acquisto (di armi, di armature, di pozioni, di slot inventario ecc). Questa "storpiatura" del modello di vendita viene maggiormente accentuata quando il gioco incriminato prevede una componente competitiva (in gergo,
pvp). Per ovvie ragioni, la corsa all'acquisto che ti può far vincere o vincere più facilmente si ha maggiormente in ambito competitivo. Questo fenomento è chiamato
pay to win ed è ancora oggi la piaga di questo
business model.
Ma andiamo un attimino oltre, come detto, un gioco
free to play deve sempre tener conto delle due categorie (tempo, no tempo) e agire di conseguenza offrendo servizi compatibili. In questa ottica ciascun gioco può (unitamente alla componente che in gergo è detta
social) sviluppare guadagni che a volte possono avere cifre da capogiro. E' quindi questo il fulcro dei servizi a pagamento: offirire agevolazioni per chi non ha molto tempo ma vuole comunque giocare e allo stesso tempo offrire anche elementi social che facciano leva sulla volontà di esibire (vestiti esclusivi, tatuaggi ecc.), questi social items sono di fatto, a mio modesto parere, il vero fulcro del business: pensate infatti a questa caratteristica = possono essere proposti quasi in modo infinito (vestiti, biancheria, divise militari, costumi da bagno, pettinature e via dicendo) senza poi contare che l'elemento social quasi sempre è disponibile solo tramite shop e spesso per un periodo di tempo limitato.
Che significa sistema "ibrido" per un free to play ?Nel panorama dei giochi
free to play da qualche hanno sono apparse delle eccezioni, ovvero i giochi a sistema "ibrido". Facciamo un esempio pratico, analizzando il
business model del gioco
APB Reloaded. Molto brevemente: APB è nato come action-MMO a pagamento con sottoscrizione mensile. Lo scarso numero di abbonamenti ha fatto chiudere il gioco che poi è rinato in forma "ibrida", vale a dire
free to play ma con anche il vecchio sistema di sottoscrizione mensile questa volta opzionale. Dato che ho personalmente giocato APB per quasi 5 mesi, spiego brevemente: come utente
free to play le limitazioni (perchè quando siamo di fronte ad una forma ibrida, si deve per forza parlare di limitazioni poste agli utenti free to play, per ovvie ragioni di differenziazione dai giocatori paganti) sono che soldi e punti esperienza ad ogni missione completata sono ridotti del 50%. Ad ogni fine missione il sistema ci comunica i nostri soldi e punti esperienza guadagnati ma scrive anche (nel caso siamo utenti free to play) quanti sarebbero per un premium. E' chiaro che io in APB posso sottoscrivere per 4 mesi, expare velocemente e quando sono al cap interrompo la sottoscrizione e ritorno free, ma la formula è "pericolosa" perchè agli occhi dell'utente occasionale sarà difficile nascondere questa differenza che è sempre a favore (ovviamente) del giocatore pagante. Insomma, essere ibridi non è un bene, ne sanno qualcosa gli utenti f2p di
Age of Conan (molti contenuti sono bloccati) e
Lord of the Rings Online (se si è f2p si ha un ridotto numero di missioni a disposizione). A onor del vero, il modello di gioco "ibrido" è destinato a scomparire, di fatto esiste solo per quei giochi che sono nati come MMO a pagamento e sono falliti/hanno avuto seri problemi di guadagni (Old Republic, Age of Conan, Lord Of the Rings Online, appunto APB e altri).
Ciarpame tecnico (o quasi).Veniamo ora ad alcune informazioni più tecniche:
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IP blocking: il blocco degli indirizzi IP. E' pratica comune nei f2p coreani, in pratica si impedisce ad alcuni (o tanti) paesi di accedere al client di gioco. Sembra che recentemente la Nexon, uno dei colossi f2p, abbia subito una causa legale proprio contro il suo IP blocking. Appena ho un minuto indago e magari linko qualche feed. Edit: eccovi un esempio di IP blocking
http://en.vindictus.nexoneu.com/NXEU.aspx?PART=/News/Notice&BoardIDX=2007-
perma-ban: no mercy !! Un free to play non si cura del singolo utente. Non sono accettati exploit o hacking/cheating.
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goldsellers: piaga di OGNI mmo, per alcuni free to play è un fenomeno che può assumere proporzioni esagerate, anche per la possibilità di creazione di infiniti account.
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rage kids: gioco gratis è anche sinonimo di minorenne. Ogni commento mi pare superfluo.
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laaaaag !!: molte softco si affidano ad una sistema di servizio online decisamente al risparmio, in altri termini pochi servers di gioco e magari (come nel caso di Vindictus) partite che si svolgono in peer 2 peer con gli utenti che hostano.