Sarei curioso di sapere dove hai letto teorie parallele o coincidenti a quelle che ho esposto, personalmente al di là di qualche blanda considerazione su Raiden non ho mai letto altro.
Se ti riferisci ad un'analisi più o meno circostanziata o dedicata a ciò che Kojima può o meno far trasparire di sé in Guns of the Patriots, non ne ho personalmente lette, almeno non di approfondite. Ciò detto, è un sentimento che ho visto esprimere e discutere in seno alla fanbase. MGS4 in generale non ha mai suscitato l'approfondimenti critico e di analisi che è seguito ad esempio a Sons of Liberty.
[...]
E' proprio l'industria da tripla A che sta affossando il Giappone. Se TUTTI i creativi (ma proprio TUTTI, se si escludono i designer Nintendo) giapponesi hanno abbandonato le loro SH, ci sarà un motivo.
[...]
E sì, gli piace fare la vittima. Gli piace promettere grandi risultati e poi scaricare le colpe della sua insoddisfazione sul suo team (che di colpe ne ha da vendere, ma ne ha più lui a non far valere la sua leadership).
Solo due punti.
In primis che l'industria giapponese si stia facendo affossare dal settore tripla A è alquanto superficiale, se non altro perché è un settore ormai minoritario lì. Quello che "affligge" secondo me il Giappone videoludico sono innanzitutto una difficilissima transizione nell'HD e un'esplosione di popolarità e successo commerciale del settore mobile, che ormai rappresenta più del 50% delle entrate. Che quest'ultimo sia o meno un problema dipende dal come ci si pone, ma se crisi dello sviluppo videoludico tradizionale c'è in Giappone, la causa è quella.
Riguardo al secondo punto, vorrei esempi. L'unico caso che mi viene in mente è Rising, e devo dire che sembra alquanto giustificato lì. Dopo essere lasciato più di un anno a rimuginare il team non è riuscito a venirsene fuori con nulla di più concreto di una semplice idea, ovvero il Zandatsu. Che Kojima avesse potuto essere più presente e fare il ruolo di guida in quel caso lo condivido. Ma credo che se un team che lavora con lui da non so quanto non è in grado di realizzare un side-project come Rising senza la sua supervisione, non ci si può poi lamentare se desidera avere le mani in pasta in tutti i progetti.
Personalmente, credo che Kojima vorrebbe fortissimamente avere qualcuno che possa degnamente sostituirlo al comando delle operazioni per quanto riguarda la direzione del franchise. Ma al momento, questo qualcuno non sembra esserci. E i pochi tentativi in tal senso non sono stati particolarmente incoraggianti.
Molti degli elementi ritratti in GZ avrebbe mantenuto altrettanto forza anche se descritti con meno dettagli, più understatement, affidandosi ad allusioni meno evidenti. La scelta di rappresentarli come file audio invece che graficamente è da quel punto di vista pregevole, ma non sufficiente.
Scusa, non sufficiente per ottenere cosa? Credo che lo scopo fosse proprio di procurare fastidio e ripugnanza per quegli atti, e non c'è modo migliore per farlo che colpire la platea allo stomaco rappresentandoli nella loro cruda spietatezza.
A che pro la delicatezza?
Non delicatezza per delicatezza, ma nel senso che alcune cose hanno un impatto altrettanto potente senza dover essere spiattellate.
Per fare un esempio in-game,
Quando Snake soccorre Chico la telecamera indugia un secondo sui suoi tendoni, sui quali sono stati impiantati dei bulloni per impedirgli di camminare e scappare. Non è qualcosa che il videogioco descrive in minimi dettagli, non ci sono scene o audio del momento in cui fanno l'operazione, e non ci si sofferma nemmeno tanto. Ma tutto ciò è comunque implicito, e l'orrore del trattamento riservatogli non ne è sminuito.
Sono d'accordo che questa metodologia non funziona con qualsiasi tipo di scena/atto, ma è uno strumento che Kojima avrebbe potuto usare per dipingere alcune scene con meno voyeurismo ma immutata efficacia.
Riguardo agli ultimi post riguardanti Mikami e/o Kamiya (o altri) in contrapposizione con Kojima. Kamiya è uno dei miei designer preferiti di sempre, ma pur avendo la libertà di lavorare in sostanza con una libertà che molti altri designer non hanno, è strettamente limitato da ciò che altri publishers gli danno da fare. Platinum Games non sola non potrebbe finanziare e produrre nessun gioco, e sono quindi alla mercé del publisher o platform-holder del momento, col rischio di ritrovarsi un domani senza lavoro, sopratutto considerando le sorti commerciali non rosee dei titoli Platinum.
E cose simili potrebbero dirsi per autori come Mikami o Itagaki. Si sono si liberati da publishers che ritenevano soffocanti, tranne ritrovarsi in un lungo purgatorio dal quale non si sa quando usciranno, comunque dipendenti dai publishers che li finanziano.
Non sto affatto dicendo che la situazione di Kojima sia migliore, affatto, ma che c'è una scelta da fare tra stabilità finanziaria e magari libertà creativa e operativa. Kojima si trova in una situazione in cui pur non riuscendo a dedicarsi a nuove IP ne ha una della quale può fare in sostanza ciò che vuole, stravolgendola completamente come è successo tra MGS2 e 3 o adesso questo 5. E il tutto con dietro l'ombrello finanziario di Konami. Non è la migliore delle soluzioni, ma è migliore di altre.