Trovo che la discussione sia stata molto interessante, e per la sua complessità cercherò di articolare la mia risposta in più "sezioni".
-Iper-violenza in generale in opere di fantasia:Desidero premettere che non sono amante o anche solo consumatore abituale di materiale gore e simili. Ho smesso anni fa di guardare i slasher-movies che costituiscono ormai l'horror moderno, ed in generale non riesco fisicamente a vedere scene di film, anche di un certo livello, che rappresentino violenza sessuale. Li trovo insostenibili, e non per un particolare senso di moralismo. Non riesco a vederli. Premesso quindi che da quel punto di vista la penso come Wis, e sono perfettamente empatico con il suo punto di vista, credo anche che debba essere fatta una fondamentale distinzione tra violenza e violenza nel contesto di specifiche opere. E quindi che non dico la loro legittimità, ma la loro contestualizzazione possa differire. L'uso di qualsiasi argomento, sia esso tortura, violenza grafica eccessiva o altro deve essere giudicato all'interno dell'opera e di ciò che questa vuole dire. Ciò non rende naturalmente questi elementi più o meno sopportabili alla visione da parte di uno specifico spettatore, ma credo sia un passo assolutamente necessario. Per fare un esempio meramente videoludico, il primo Manhunt e il videogioco d Saw hanno entrambi violenza da vendere, ma credo che chiunque li esaminasse con un minimo di obiettività si renderebbe conto che utilizzano lo stesso materiale per scopi diversi. Che questi scopi siano o meno legittimi è un'altro paio di maniche.
-Ground Zeroes nello specifico:Per lo stesso discorso più in su, un paio delle cassette di GZ le ho ascoltate solo una volta, di più non ne ho voglia/non ce la faccio. Ora, voglio articolare il mio discorso in generale sul gioco su due piani.
Il primo è la necessità/legittimità/gratuità o meno di certe scelte. Personalmente, visto che l'ovvio riferimento al reale è Guantanamo ed in generale tutta la questione emersa attorno alla lotta al terrorismo ed i mezzi in essa utilizzati, penso che la premessa centrale attorno alla quale ruota GZ sia assolutamente legittima ed apprezzabile. E sono in disaccordo con chi ha detto che batte terreni già esplorati da altri, almeno nel medium videoludico. L'idea di persone rapite da ogni parte del mondo e rinchiuse come animali in un pezzo di terra fuori dai confini del nostro mondo, il trattamento inumano dei cosiddetti "combattenti nemici", la tortura fisica e psicologica come metodo per ottenere una qualche verità, la sopraffazione. Poi naturalmente tutto ciò è racchiuso nel solito contesto da MGS, con personaggi eccessivi e situazioni surreali, ma è una costante della serie. Ora, questo non toglie affatto che vi siano all'interno della trattazione di tutto ciò elementi assolutamente assurdi, non necessari, la cui omissione avrebbe giovato. Mi riferisco ad esempio all'estrazione della prima bomba e la stessa esistenza della seconda. Non perché siano inverosimili dal punto di vista di chi li commette. Perché abbiamo fatti avvenuti nella realtà, che li superano per orrore, ma perché nel contesto di MGS sembrano solo grand-guignoleschi e da un certo punto di vista ridicoli.
Il secondo punto che porto è come Kojima descriva e metta in scena questi elementi narrativi. E penso che potesse farlo molto, ma mooolto meglio. Che si tratti della scrittura non all'altezza, del doppiaggio di alcuni personaggi che andava bene in un MGS medio ma cui cozza con la gravità delle scene in questione, che si tratti di una abbastanza pronunciata incapacità di usare un minimo di delicatezza. Molti degli elementi ritratti in GZ avrebbe mantenuto altrettanto forza anche se descritti con meno dettagli, più understatement, affidandosi ad allusioni meno evidenti. La scelta di rappresentarli come file audio invece che graficamente è da quel punto di vista pregevole, ma non sufficiente.
Insomma, penso che ciò che GZ porta sul tavolo avrebbe potuto farlo meglio, molto meglio, ma penso comunque che sia legittimo e da un certo punto di vista credo necessario.
Ci sono molte cose che avrebbe dovuto sforbiciare via, e ci sono cose che avrebbe potuto realizzare molto meglio, su quello non discuto.
Se Kojima in TPP si toglierà della testa l'idea che deve introdurre elementi altamente esplosivi per il solo motivo che vuole farlo, e cercherà invece prima di costruire una narrazione credibile in cui questi elementi si incastrino, secondo me rischierà di commettere meno errori infantili come quelli che ha fatto in frangenti di GZ.
-Kojima ed MGS:Premetto che non sono un proponente della teoria della morte dell'autore, e non penso che ogni analisi di una specifica opera debba omettere gli intenti dell'autore stesso, anzi. Ma penso che proprio per la vastità dei loro possibili significati sia "pericoloso" fare troppo affidamento ad un lettura di un qualsiasi MGS in relazione al suo autore. Quella del Kojima disilluso ed amareggiato in MGS4 è una teoria che ho già letto e viste discutere altrove, ed ha secondo me la sua legittimità ed i suoi elementi che la rinforzano, ma rischia di concentrarsi su una singola traccia ed ignorare il resto. E sopratutto, rischia di sovrapporsi al gioco stesso ed alle sue tematiche. Che Kojima abbia attraversato momenti di alti e bassi nella creazione di Guns of the Patriots è evidente. Lo è secondo me meno leggere tutto MGS4 come specchio di ciò. E sopratutto, molti degli elementi presenti in MGS4 potrebbero essere letti in maniera duplice a seconda della teoria che si sta cercando di esaminare. Molti degli elementi che Wis porta in esame possono essere semplicemente spiegati come apporti del team di Kojima piuttosto che di Kojima stesso, da uno sviluppo travagliato, da decisioni narrative. Che comunque il Kojima che si apprestava ad iniziare a lavorare su MGS4 lo avesse fatto magari non completamente di sua volontà, è credo abbastanza chiaro. Non tanto nel gioco, ma nelle circostanze che lo hanno preceduto.
-The Phantom PainPersonalmente, vedo un Kojima finalmente ricicciato e entusiasta. E' questa la sensazione che la maggior parte dei suoi interventi mi hanno dato. E per quello, oltre a ciò che ho visto in GZ, che trama a parte ha secondo il miglior stealth che abbia mai visto da un bel pò a questa parte, credo che ne potrebbe uscire fuori qualcosa di grandioso. La stessa ammissione che non si farà problemi nello stravolgere il canone della serie se necessario significa che non sarà rinchiuso nelle maglie che hanno soffocato Guns of the Patriots. Sono convinto che anche TPP offrirà momenti che faranno discutere e faranno incazzare una buona parte, sopratutto visto il tono che traspare dal Red Band Trailer, ma credo che i sistemi in esso presenti saranno assolutamente all'altezza del meglio che la serie ha saputo offrire, sopratutto se risolverà un paio di punti critici presenti in GZ. Narrativamente, aspettiamo e vedremo. Personalmente penso che il picco da quel punto di vista sia stato Sons of Liberty, ma penso anche di non essere d'accordo con il 90% di chi segue Kojima, ma ci sta